Coppa Italia, parte la rivoluzione: tanta Serie A in campo dall’inizio

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ALTRE NOTIZIE – La nuova Coppa Italia partirà subito e il format studiato negli ultimi mesi sarà mantenuto almeno fino alla stagione 2023-2024, scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport (E. Esposito).

Rispetto al passato la formula sarà restrittiva: avranno diritto a partecipare solo i club di Serie A e Serie B, il tabellone sarà formato da 40 squadre, con un turno di qualificazione preliminare che consentirà di completare l’organico delle partecipanti. In totale saranno 44 squadre coinvolte, le ultime 4 saranno “segnalate dalla Lega tra quelle ammesse al campionato di Serie C”.

Le 44 gare si affronteranno in gare uniche (escluse le semifinali) e saranno posizionate in un tabellone tipo tennistico con posti dall’uno al 44 e avranno una collocazione decisa anche in base al ranking, determinato dai risultati della stagione precedente.

Le 4 neopromosse in Serie B, le tre seconde nei gironi di C e la vincitrice della Coppa Italia di C partiranno dal turno preliminare. 28 squadre partiranno invece dai trentaduesimi (12 di Serie A e 16 di Serie B) e le 8 considerate “teste di serie” entreranno dagli ottavi. La numero uno sarà la vincitrice dell’ultima Coppa Italia (Juventus), la numero 2 quella dello scudetto (Inter), poi quelle che si sono qualificate per le competizioni europee (Milan, Atalanta, Napoli, Lazio e Roma), più l’ottava se la vincitrice ha già chiuso la stagione tra le prime sette (Sassuolo).

Fonte: Gazzetta dello Sport

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7 Commenti

  1. Fossi il presidente di un club di serie B o C non iscriverei la squadra. Tanto e’ evidente che si vuol far vincere un club di serie A. Cosi’ a lungo andare si ammazza il calcio.

    • David "Special" One 😎 - Rinnegato per la Roma - Mou ce pensi TU ai blablabla 🗣️🗣️🗣️ David "Special" One 😎 - Rinnegato per la Roma - Mou ce pensi TU ai blablabla 🗣️🗣️🗣️

      Ormai siamo alle battute finali per questo calcio…questione di pochi anni.

  2. È interessante notare come chi sia preposto alla formulazione delle competizioni faccia finta di non rendersi conto che per andar dietro al “modello-Superlega” svilisca ancor di più quegli stessi tornei che dovrebbero invece esser rilanciati.

    Qui da noi già la coppa Italia era vista come un fastidio per le “grandi” ed una scalata impossibile per le “piccole”.
    Ora è pure peggio.
    L’esclusione d’ufficio delle serie minori è inaccettabile e puzza, come su detto, di Superlega.
    Le grandi non si sa per quale motivo godono di sempre più vantaggi.
    Ditemi se questo è sport.

    Eppure, di esempi di coppe nazionali da cui prendere spunto, sentitissime da tifosi e club, ce ne sono eccome (quella inglese o quella tedesca solo per citarne un paio).

    Alcuni spunti?
    – turni preliminari regionali;
    – tutte le squadre partecipano da subito, concluse le eliminatorie;
    – partite a botta secca in casa della più piccola (ditemi voi che senso ha giocare un Roma-Spezia di qualche anno fa in uno stadio semivuoto, o uno Juve-Vattelappesca, ecc, quando invece se la partita si giocasse a casa della piccola sarebbe un “evento” che entusiasmerebbe i territori coinvolti);
    – magari, se proprio si volesse strafare, si potrebbe dare l’accesso alla Champions alla vincente.

    • Tutto sacrosanto e sottoscrivibile. Il problema è che da noi la Coppa Italia non ha e non avrà mai il fascino della FA Cup inglese, che lì è stata la prima manifestazione e gode di un prestigio praticamente pari alla Premier.
      Poi c’è chi detiene i diritti TV e ovviamente non vuole trovarsi a trasmettere gli Alessandria – Spezia nelle semifinali. Se si riformasse sulla falsariga della FA Cup (per quanto mi riguarda, la formula più azzeccata) rischieresti di trovarti coi grandi club che manderebbero a giocare le seconde e terze linee.
      Probabilmente l’unica soluzione sarebbe quella di garantire alla vincente l’accesso alla Champions, ma ovviamente in questo modo toglieresti un posto disponibile al campionato e non so quanto le big ne sarebbero felici.
      Comunque la giri e la guardi è sempre un cane che si morde la coda…

    • David "Special" One 😎 - Rinnegato per la Roma - Mou ce pensi TU ai blablabla 🗣️🗣️🗣️ David "Special" One 😎 - Rinnegato per la Roma - Mou ce pensi TU ai blablabla 🗣️🗣️🗣️

      “Ditemi se questo è sport”

      Sei veramente anacronistico 😂.

      Comunque mi piace moltissimo la tua organizzazione per la Coppa Italia…. Sicuramente IO gli darei molto più peso mentre da anni ed anni la considero un portaombrelli.

    • UB, ok che la FA è inarrivabile, ma ora come ora la coppa Italia è davvero un cesso di torneo! Infatti sia grandi che le piccole già adesso ci schierano le riserve, visto che è molto più importante un quarto posto o la salvezza.
      Concordo che la formula di oggi sia nata per le questioni politico-economiche che citi, ma così l’appeal della competizione va sotto zero e si ottiene l’effetto opposto, cioè che manco i tifosi la calcolano più…

      David, quella che ho scritto è una falsa riga della coppa di Germania, che funziona come spot, come volano, per tutto il movimento calcistico tedesco (se non sbaglio proprio quest’anno una piccola è arrivata quasi in fondo).

      Perché se non vogliamo che tutta la retorica snocciolata durante la settimana della Superlega rimanga tale, c’è bisogno di capillarizzare, e non di centralizzare, lo sviluppo del calcio italiano.

      Saluti giallorossi.

  3. A me non piace neanche questa formula,che poi è più o meno la stessa di prima, partita secca a casa di chi ?
    Vai a giocare un quarto di finale a Napoli a Bergamo o Torino, hai bello che chiuso.
    Sarebbe da ritornare alle origini tutti si possono incontrare fin dall’inizio squadre di A,di B o di C e le partite sempre andata e ritorno.
    Finché è stata così, la formula, noi o vicevamo o arrivavamo in finale, da quando hanno inventato il tabellone tennistico, dove chi c’ha più panza lo manovra, in Coppa Italia non siamo più esistiti

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