Mancini, svolta da leader: “Mi sono guardato allo specchio e ho cambiato”

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Una maturazione vera, non solo calcistica. Gianluca Mancini si è raccontato dal ritiro della Nazionale, parlando della crescita che lo ha portato a diventare uno dei punti fermi della Roma di Gasperini e un riferimento anche per il gruppo azzurro.

“Come ho detto spesso, tante volte vivevo le partite in maniera non giusta – ha spiegato il difensore in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale –. Ero troppo galvanizzato da atteggiamenti che non mi riguardavano, come le proteste verso gli arbitri. Mi sono guardato allo specchio e ho cercato di cambiare, per una cosa mia.
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In campo oggi rendo di più e sono più concentrato. Quando arrivi a un’età più matura le cose cambiano, a livello mentale e su come approcci le partite. Non so se questo mi ha aiutato per la Nazionale, ma tutto passa dalle prestazioni con il club. Poi ogni ct fa le sue scelte”.

Parole che raccontano una trasformazione profonda, quella di un calciatore che da “sanguigno” si è fatto leader, imparando a gestire l’adrenalina e a trasformarla in concentrazione. È anche così che Mancini è diventato il pilastro della miglior difesa d’Europa, simbolo di una Roma solida e consapevole.

Una crescita che passa per la testa più che per i muscoli: meno proteste, più lucidità. E oggi, anche in azzurro, Mancini si gode i frutti di quel percorso.

Giallorossi.net – T. De Cortis
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20 Commenti

  1. Mancini logora chi non ce l’ha!!!
    si vede che ci ha lavorato, l’anno scorso 8gialli in 46presenze..
    (il migliore resta Evan 2gialli in 51 presenze, quest’anno ne ha già 2 in 8partite)

    • Sei Cambiato Gianluca ?
      Pure io!!
      So passato da una fase in cui te sopportavo poco ad adesso dove ti considero l’autentica anima della nostra squadra !!!!
      Grande Mancini.

  2. Più che lo specchio probabilmente avrai rivisto la partita di Budapest dove invece di giocare a calcio te e quell’egomane di mou avete passato 148 minuti totali a rompere le scatole a Taylor dimenticando che se perdi la concentrazione perdi anche la partita e magari la palla la metti nella tua porta correndo spalle al centrocampo fino sulla linea di porta.
    Buona crescita.

    • ha fatto l’assist per il goal di Dybala in quella partita, tanto per parlare di calcio…cosa che aveva fatto anche l’anno precedente: assist per Zaniolo nella finale di Conference…
      ma capisco che parlare in modo competente di calcio non è da tutti…
      E lazzio fogna de sta città, per concludere, che ce sta sempre bene.

  3. Mancini, Ndika, Svilar, Soulè, Konè, i pilastri del presente e ( mi auguro vivamente ) del futuro! Su di loro fondare una VERA ROMA per il futuro

    • E’un pilastro anche Celic che puntualmente annulla l’esterno veloce e quasi sempre l’elemento pìù pericoloso dell’altra squadra. Diamo a Cesare quello che è di Cesare. Sa difendere ed è la cosa più importante per un defender

  4. Mancini un un altra squadra sarebbe un giocatore normale lui ha capito cosa incarna questa maglia in questa città….l’unica cosa è non essere nato a Roma ma questo raddoppia il merito

  5. evidentemente non si ha memoria di cosa si è raggiunto e di cosa ci è stato rubato. senza nulla togliere a Mancini. ma ora si sputa quando si è ormai sicuri che niente gli torni addosso.

  6. Siamo alle solite siamo scordarelli, ci fu il periodo che i giocatori della Roma tutti santarellini nessuno che protestava e tante arrabbiature per gli arbitri che “sbagliavano” o si sopportavano i sopprusi sia in campo che fuori e come tifosi ci incavolavamo proprio perche’ non si reaggiva. Lui e Cristante e in parte Pellegrini avevano cominciato prima nel periodo di Fonseca poi con Mou tra espulsioni e cartellini squalifiche siamo stati ma per me saremo sempre la squadra piu’ vessata d’Italia ma sicuro la piu’ “pulita”. Per Mancini sono contento ma farsi sentire ogni tanto non fa’ male poi lui e’ tosto.

  7. Vera anima della Roma, leader cambiato e ce ne siamo accorti.
    Meno cartellini gialli, riflessivo sempre pronto ad aiutare la squadra.
    Mi piace molto quando corre ad abbracciare i compagni che vanno in gol,
    è un amicone che aiuta tutti.
    Forza Gianluca per sabato sera con l’Inter, sei tutti noi.
    Daje Roma

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