Amadeo Amadei, oggi l’ultimo saluto all’ottavo re di Roma

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AS ROMA NEWS (INTELLIGONEWS.IT)Oggi alle 15 si è celebrato l’ultimo addio a Amedeo Amadei, grande calciatore e tifoso della Roma. Il funerale si è svolto nella chiesa di  S. Pietro a Frascati, lì, nella città dove era nato il 26 luglio 1921. Se n’è andato anche lui. Domenica scorsa, a 92 anni, ci ha lasciato un altro grande personaggio del mondo del calcio e della squadra giallorossa.“Quando passai all’Inter e poi al Napoli, misi subito le cose in chiaro: il giorno che incontreremo la Roma io non giocherò, dovesse pur essere una partita decisiva per lo scudetto. Non potete pretendere che io pugnali mia madre”. È questa la frase che raccoglie l’essenza di Amedeo Amadei. Il primo ad essere soprannominato l’”ottavo re di Roma“, l’esordiente più giovane della Serie A (15 anni) e il più giovane marcatore (due settimane dopo l’esordio).

Amadei, soprannominato anche “fornaretto“, è stato uno dei più grandi capitani della Roma con cui ha giocato nell’anno del primo scudetto giallorosso. Quella maglia l’ha indossata da 1936  al 1948, affermandosi non solo come un grande realizzatore (119 gol) ma anche un’ autentica bandiera della Società, un simbolo riconosciuto e amato da generazioni di tifosi, ed è per questo che è stato uno dei primi ad essere inserito nella Hall of Fame dell’As Roma.

Amedeo Amadei non era solo un grande calciatore, ma anche un grande uomo e in molti in questi giorni hanno voluto rendergli omaggio. Primo fra tutti Francesco Totti, l’attuale capitano della Roma, che ha espresso il suo cordoglio sul suo sito internet: «In questi ultimi anni se ne sono andati molti grandi uomini e purtroppo oggi abbiamo perso anche Amadei, un pezzo insostituibile della storia giallorossa e del calcio italiano. È stato un ragazzo prodigio, il più giovane ad esordire e a segnare in Serie A. Da tutti a Roma è ricordato come il bomber del primo scudetto e non è un caso che lo abbiano inserito senza il minimo dubbio nella nostra Hall of Fame, è stato uno dei campioni più forti tra coloro che hanno indossato la maglia giallorossa. Mi unisco al cordoglio espresso dalla società e saluto con calore tutti i suoi cari».

Anche Zingaretti ha voluto dare un ultimo addio al grande Amadei:  «Ciao Fornaretto, campione di un calcio umano che non c’è più e che rimpiangiamo. Ci mancherai.», ha scritto il presidente della regione Lazio su Twitter. «È una triste giornata non soltanto per i tifosi della Roma, di cui è stato e rimane un’icona, ma per chi ha amato un calcio fatto di valori profondi, di sacrifici, passione, ma anche di umiltà. Amadeo Amedei è stato per tante generazioni uno straordinario maestro, un grande esempio non soltanto per il fascino del suo talento, e per i trionfi, ma molto anche per il suo spessore di uomo». Lo ha scrittoe, in una nota, il presidente del Consiglio regionale de Lazio, Daniele Leodori. «Tolte le scarpe imbiancate del forno della sua famiglia a Frascati, Amadeo è riuscito a farsi amare da milioni di persone, al di là delle appartenenze di bandiera, al di là del tifo. Mi auguro che si voglia rendere omaggio all’esempio, alla storia di un grande sportivo dedicandogli una strada – conclude Leodori – per non dimenticare chi ci ha insegnato tanto con la sua normalità».

Anche i tifosi della Lazio hanno voluto ricordarlo, un esempio è quello di  Alessandro Cochi, ex delegato allo sport della Giunta Alemanno, con un un tweet ha auspicato che il campo di calcio di Testaccio venga intitolato proprio ad Amadei. Segno questo che definisce il grande uomo che era il centravanti romanista. E ieri Amadei è tornato per l’ultima volta ad emozionare lo stadio Olimpico: sui maxi schermi infatti è stato trasmesso un video in onore alla sua carriera e alla sua grande umiltà e lo stadio in silenzio guardava e si commuoveva. Così come ha fatto De Rossi nel depositare i fiori ai piedi della sua fotografia sotto la Sud. Un bacio e poi le lacrime. Come ieri ogni tifoso giallorosso. Come ogni amante del calcio.

 

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