ANSELMI: “Non è finita, andremo all’Olimpico per vincere. Le critiche all’arbitro? Le ammonizioni ci stavano”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Martin Anselmi, allenatore del Porto, commenta a fine gara la prova dei suoi ragazzi nel playoff di andata dell’Europa League che si è appena giocato allo stadio Do Dragao contro la Roma. Di seguito tutte le dichiarazioni del tecnico dei portoghesi ai microfoni dei giornalisti al termine della partita:

Tutto è aperto.
“Questa partita non determina nulla, dobbiamo imporci all’Olimpico di Roma, imporre il nostro gioco e cercare di qualificarci. Avevo detto che la partita poteva essere decisiva se il risultato avesse condizionato la seconda frazione, ma è finita in parità e mancano ancora 95 minuti”.

Responsabilità e protagonismo.
“L’AS Roma ha giocatori forti che marcano a uomo, i centrali sono venuti da dietro e non hanno vinto alcune seconde palle, eravamo tranquilli in quella fase della partita e nel secondo tempo ci siamo presi la responsabilità e il protagonismo di cui abbiamo parlato nell’intervallo e lo abbiamo fatto bene, questo è l’atteggiamento che vogliamo mostrare. Per battere l’AS Roma, questo è l’atteggiamento che dobbiamo avere per tutta la partita”.

Pressione alta.
“Abbiamo cercato di pressare la loro costruzione a tre, con Samu, Mora e Borges, perché sapevamo che giocano subito in avanti e cercano la seconda palla con Pellegrini o Dybala. Il gioco si è fermato molte volte, loro hanno giocato a lungo, hanno segnato il gol così e noi stavamo facendo bene, ma dovevamo vincere più duelli, cosa che non abbiamo fatto”.

Sfruttare la superiorità.
“Abbiamo rischiato, abbiamo giocato molte palle lunghe, il portiere sapeva che eravamo a uomo e abbiamo sfruttato lo spazio con Samu che correva dietro. Abbiamo cercato di andare a uomo, sfruttando la superiorità all’interno e non abbiamo difeso in verticale in modo che loro perdessero il loro marcatore e noi guadagnassimo superiorità per giocare”.

L’uscita della palla.
“Non abbiamo parlato di questo rischio nell’intervallo”.

90 minuti alla fine.
“Giochiamo sempre per vincere e vogliamo sempre vincere. È tutto aperto per il ritorno, vogliamo andare a Roma e dimostrare cosa possiamo fare e qualificarci”.

ANSELMI IN CONFERENZA STAMPA

Claudio Ranieri si è lamentato dell’arbitraggio.
“Non ho sentito Ranieri. È stato un primo tempo in cui non abbiamo giocato molto. Sembrava che dovessimo dare più ritmo alla partita. Credo che ci sarebbe dovuto essere un secondo cartellino nel primo tempo, ma ritengo che i gialli siano stati corretti. Non ho molto altro da dire”.

La capacità di reazione della squadra la preoccupa?
“La capacità di reazione dei giocatori e della squadra è molto buona. In ogni partita abbiamo finito per giocare nella metà campo avversaria. Abbiamo pareggiato e siamo andati alla ricerca del secondo gol. Il gol è nato da una palla persa, contro il Rio Ave erano palle perse… Sarei più preoccupato se la squadra non fosse competitiva. L’importante è essere competitivi, come lo siamo noi”.

Nove partite, una vittoria. Cosa manca?
“Sono contesti diversi. Abbiamo giocato una partita a eliminazione diretta, che dura 180 minuti. Da domani dobbiamo pensare al campionato e ottenere i tre punti nella prossima partita. Poi penseremo al ritorno. La squadra è sempre stata competitiva, lottando fino alla fine e giocando nella metà campo dei nostri avversari nelle fasi finali”.

Sulla partenza di Rodrigo Mora.
“Pepê è entrato bene, è un giocatore che prende in mano la partita. Rodrigo aveva giocato ogni minuto negli ultimi tempi ed era il momento di dargli un po’ di respiro. Stava facendo una buona partita, ma i cambi hanno funzionato in questo senso”.

Fischi per la sostituzione di Mora. A volte c’è insofferenza verso la vostra filosofia? “Passiamo dietro per trovare un vantaggio davanti, non è per rallentare il gioco. A volte andiamo lunghi e sbagliamo il tiro… La squadra che gioca con pazienza e calma non significa che non ha ritmo. Vogliamo il ritmo, la circolazione della palla, ma con pazienza, per capire quando possiamo andare in avanti. Pepê ha fatto gol con un passaggio, ma a volte abbiamo bisogno di più passaggi e di più tempo per trovare lo spazio. Nel primo tempo abbiamo attirato bene l’avversario, ma non era facile seguirlo”.

Analisi.
“Non credo sia finita, dobbiamo andare all’Olimpico di Roma e imporci per qualificarci. La partita era fondamentale, ma il risultato del ritorno ci condiziona e ci sono altri 90 minuti da giocare”.

La squadra è sembrata superiore alla Roma nel secondo tempo.
“La Roma ha giocatori forti che pressano a uomo, i centrali non hanno vinto alcune seconde palle e in questo senso eravamo tranquilli, ma nel secondo tempo ci siamo presi delle responsabilità e abbiamo avuto un atteggiamento, ma dobbiamo rifarlo per tutta la partita per battere la Roma”.

Ci è mancato un giocatore in più a centrocampo?
“Abbiamo cercato di pressare la loro linea a tre, abbiamo iniziato con Moura e Borges per non farli entrare in partita. Loro giocano molto diretti e credo che alla fine non ci sia mancato un giocatore a centrocampo, era tutto molto tagliato e largo. In seconda linea penso che siamo stati bravi, a volte abbiamo conquistato palloni e a volte no”.

Il Porto ha corso dei rischi con la palla?
“Alla fine non credo che abbiamo corso dei rischi, credo che abbiamo giocato molti palloni larghi dove sapevamo che era un uomo contro uomo e non sono andati nella direzione giusta. Si trattava più che altro di spazi e di non giocare tanto con i corpi, questo è quello che abbiamo proposto nell’intervallo, di uscire dall’uomo contro uomo che loro creano e di non costruire in verticale. Non abbiamo parlato di rischi nell’intervallo.

È tutto aperto nei play-off, ma per l’FC Porto è il terzo pareggio di fila.
“Sappiamo già che giochiamo per vincere e vogliamo vincere, ma è tutto aperto e noi mostreremo il nostro gioco e ci qualificheremo”.

Come vede il turno a eliminazione diretta? Ha detto che l’andata è decisiva. La prossima partita la Roma la gioca in casa.
“Siamo in una competizione in cui le squadre sono forti. Dobbiamo essere forti sia in casa che in trasferta. L’andata determina il ritorno quando c’è un risultato a favore o contro. In caso di pareggio, tutto è aperto. Dobbiamo analizzare la partita di oggi, cosa migliorare e come evitare che la Roma ci complichi le cose. Dobbiamo essere forti all’Olimpico e fare il nostro gioco”.

L’azione di Diogo Costa nel pareggio per 1-1.
“Abbiamo parlato con Diogo, se potessimo giocare velocemente dopo i corner sarebbe meglio. Sappiamo che ha un buon passaggio verso l’esterno, il calcio di rinvio nello spazio. Alla fine abbiamo cercato di trovare il vantaggio. Se dobbiamo segnare un gol con un passaggio, lo faremo”.

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33 Commenti

  1. si c erano come l espulsione per il calcione a Dibala , fume meno che te se annebbia il cervello 7 ammoniti e un espulso , lo vedi nei campi di periferia dove li veramente si menano ma sul serio.

  2. Cara madre mi voglio ho deciso per quest’anno a Natale mi voglio cambiare…
    voglio essere più buono
    Questo to diciett un anno fa
    e questo te lo ripeto quest’anno
    Caro Gesù fai campare 100 anni l”arbitro di Porto – ROMA però con qualche malattia..
    Questa è la proposta
    ( E una variante , scritta da me, della famosa lettera che leggeva Luca DE FILPPO in Natale in Casa Cupiello)
    Per quanto riguarda sto criceto rosicone di mezzo allenatore me ne sbatto i cabbasisi

  3. Ci stava anche un rosso per Varela,
    l’interruzione del gioco per la sostituzione richiesta prima del pareggio,
    e le corna sulla testa di qualcuno in campo vestito di nero.

    In effetti ci stava tutto.

    E ci starebbe anche evitare di simulare agonia e morte dopo ogni contatto,
    magari dillo ai tuoi, pagliacci.

    • provate a riflettere…..arbitro tedesco….la sua lega ( che lo paga e lo fa arbitrare ) ha bisogno che le squadre italiane non facciano punti UEFA per ottenere la quinta società in champion……ragionateci sopra.Arbitro talmente co@@ione che non è nemmeno riuscito a farci perdere

  4. Nel calcio succede spesso che vengono colpiti nelle parti basse , poi si buttano a terra con le mani in faccia o in testa ,i famosi testa di caxx , e ieri sera il Porto ne teveva parecchi in campo..

  5. Questo ancora non si è reso conto che sta già fuori dagli Ottavi di finale e che giovedì prossimo per loro sarà una disfatta.
    Preparate a caxxaro che all’Olimpico se ti va di lusso prendi 3 fischi

  6. N’ altro allenatore miracolato col foglio rosa.

    Espulsione di Cristante inventata.

    • si … ma Cristante li fa sempre fallo… nn c’è la fa a scalare rapido.. è un giocatore molto limitato….

    • Non lo metto in dubbio, ma il giocatore ha accentuato, non ha tirato la maglia come dicevano

  7. bisogna solo stare attenti a mettere quinti di gamba e buoni nella fase difensiva, la squalifica di sale forse capita a fagiolo… i me la giocherei con Celik a destra ad esempio…( lo so è quello che è, ma meglio lui di elsha visto il gioco del porto). a cc li rulliamo facilmente se i quinti fanno bene la passiva…

  8. …ieri io ho visto un bambino sulla panchina del PORTO che non sapeva più che pesci prendere perché un TOP MISTER dall’altra parte gli ha dominati per lunghi tratti lasciando un minimo sindacale in una gara cmq giocata a casa loro che non sono il Bodo.
    Stesso discorso per i suoi in campo che nonostante i 23 e qualcosa anni di media età correvano col panico in faccia per lunghi tratti della partita, e certo non si poteva giocare da soli…
    a fine gara l’ho visto ridacchiare rivolto alla sua panchina perché sa benissimo quanto…casalingo è stato STIELER e il suo amico al VAR.
    Se fossimo rimasti in undici prendevano il secondo. Con un arbitro normale ne prendevano almeno 3.
    Poi ovviamente altro non può dire 🙂.
    Vedremo a ROMA giovedì prossimo.
    Sperando che ROSETTI mandi un arbitro vero e gli élite (x accozzi) li tenga per la prossima.

    • appunto non vorrei che ci fosse qualche tranello, altrimenti solo entrare all olimpico giovedì cambieranno tinta dei capelli…

  9. A ridicolo. A Roma vi aspetteranno oltre 60 mila lupi, e spero non ci sia un altro incompetente a dirigere l’incontro. Vero è che la designazione la farà nuovamente Rosetti, ma spero che si sia reso conto della minchiata fatta e ne tragga le giuste conseguenze. Forza ROMA sempre.

  10. La partita doveva finire come minimo 3.a.0…. se avessimo chi sa tirare in porta… Voi del Porto siete stati miracolati, fortunati e aiutati da quella specie di arbitro. Per tutte le simulazioni che avete fatto, cadendo a terra appena venivate toccati, meritavate un mare di cartellini gialli ma…. Li hanno dati a noi…
    Un’altro arbitro mandato dall’uefa a fare il lavoro sporco come con Taylor….
    Ma quanto diamo fastidio a sti buffoni????!!!!! Vorrei capire il motivo, a parte che forse è perché ci chiamiamo Roma????!!!! Mourinho che vi dava tanto fastidio, non c’è piu, quindi??????
    Ranieri così imbufalito, non l’avevamo mai visto!!!! Ma come sarà che a tutti gli allenatori della Roma, succede questo???? La risposta è…. facile…

  11. Anselmi c’hai la faccia come il cu.
    Abbiamo dimostrato di essere superiori al Do Dragao dove vi ha salvato l’arbitro, all’Olimpico quindi non avete scampo.

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