LEGGO (F. BALZANI) – Fosse un film s’intitolerebbe «Zeman 2, il traghettatore». E, come spesso accade per i sequel, non promette nulla di buono. Il giorno dopo il voto di fiducia da parte della dirigenza nei confronti del boemo, infatti, tutti vogliono capire come sarà «il nuovo Zeman» quello che avrebbe promesso di rivedere scelte e metodi e di essere «allenatore e non guru» come gli hanno chiesto Baldini e Sabatini. I primi cambiamenti riguarderanno la formazione che domani scenderà all’Olimpico contro un Cagliari inviperito per la sconfitta a tavolino dell’andata. Stekelenburg (ri)prenderà il posto di Goicoechea, De Rossi quello di Tachtsidis mentre Dodò sostituirà Balzaretti (infortunato). Allenamenti meno duri (gradoni e doppie sedute addio?) e più dialogo con la squadra gli altri correttivi.
Zeman proverà a ricucire i rapporti «cancerogeni» (parole di Sabatini) con alcuni giocatori che non sono entusiasti né della sua conferma né dell’atteggiamento della dirigenza, criticata aspramente su radio e social network anche dai tifosi. Dirigenza finita sotto la lente d’ingrandimento di banca e americani (in allerta Montali e Sensibile). L’altra modifica apportata allo Zeman 2.0 riguarda il rapporto coi media e sarà verificata stamattina in conferenza stampa pre-match. Ci si aspettano toni decisamente più soft rispetto a quelli di sabato scorso. Quindi niente critiche a società o squadra, niente frasi sconvenienti. Insomma più tattica e meno polemiche. Le parole del tecnico saranno ascoltate e analizzate dietro le quinte da Baldini e Sabatini che, comunque, continuano a tenere in ghiaccio Blanc. L’ex-ct della Francia è pronto a entrare in corsa qualora le cose dovessero precipitare, anche se questo vorrebbe dire rinunciare a giugno ad ingaggiare Allegri.