AS ROMA NEWS – “Sono stanco come se avessi giocato 90 minuti anche io“. Josè Mourinho a fine gara è stravolto. La sua prima all’Olimpico è stata bella quanto sofferta. Una partita emozionante, contro una Fiorentina mai doma, nemmeno sotto nel punteggio e con un uomo in meno.
Lo Special One, acclamato dai tifosi al momento dell’ingresso in campo (“Mourinho carica con noi” recitava in modo profetico uno striscione in curva) ha vissuto la partita come se anche lui fosse in campo. Insieme al neo acquisto Abraham ruba la scena a tutti, protagonista assoluto sia dentro che fuori il terreno dell’Olimpico.
Pronti via, e Mourinho è già in piedi: si arrabbia subito per un passaggio errato di Ibanez. Invita i terzini a salire quando è il momento, mima i passaggi, si arrabbia quando certi cross facili vengono sbagliati, ma dà sempre la carica alla squadra nei momenti difficili. Ma soprattutto si gasa ai gol come un tifoso: “Adesso sono uno di loro“, dirà a fine partita.
Buona, anzi ottima la prima per lui. Anche se la sua Roma deve ancora crescere: “Abbiamo avuto delle difficoltà che non mi aspettavo. Ma per lo spirito mostrato, questa è già la mia squadra“.
Giallorossi.net – F. Turacciolo
Era importante vincere, perché è la prima di campionato, perché è la Roma del nuovo corso targata Mou/Friedkin, perché è la AS Roma è dobbiamo essere protagonisti in questa stagione come non mai se vogliamo quel riscatto che da anni cerchiamo! Forza Roma, sempre.
Inutile negarlo.
La personalità la leadership, la intelligenza di Mou sono devastanti.
Ho capito perché lo chiamano lo special one.
Lui la vera ricchezza aggiunta di questa squadra. Questo mi fomenta da paura e mi spaventa anche un po’
Mourinho è tra i migliori allenatori al mondo. Riesce a far rendere i calciatori per il loro valore e a migliorarli sotto l’aspetto mentale (vedere Ibanez). Speriamo che al più presto possa avere una rosa competitiva per provare a vincere il campionato e le coppe.
Col tempo e con la paglia si maturano le sorbe.
Speriamo che anche i tifosi siano all’altezza della rosa, visto che sono il dodicesimo in campo.
Mai arrendersi,mai disperare tutti una squadra e niente disfattismi.
La Roma ti entra nella pelle! Daje Mou, uno di noi! Grazie Friedkin. Il mister giusto al momento giusto.
L’attenzione tutta su Mou e Abraham ci fa quasi dimenticare che abbiamo un grandissimo campione, di nome Jordan Veretout.
È una buona Roma ma il bello deve ancora arrivare quando la Roma che HA in testa Mou sarà completa.
Grande Josè…..se trovi la quadra per far giocare insieme Tammy ed Eldor sò caxxi!!!
Il lavoro del Mou è già evidente sulla testa della squadra: ci sono momenti in cui inevitabilmente si soffre, e anche ieri è stato così, davanti comunque ad una buona squadra.
La differenza rispetto al recente passato è che si soffre da squadra, tutti insieme e nessuno escluso. Non si sbraca, ma si cerca la reazione.
Finora è sempre riuscito; ci saranno situazioni in cui non andrà sempre bene, ma si ha la consapevolezza che difficilmente si vedranno atteggiamenti arrendevoli, sguardi persi nel vuoto e capo chino.
I nuovi acquisti sono stati secondo me valutati anche da questo punto di vista: Rui, Vina, Eldor e Tammy potranno anche sbagliare, ma sono tutti corazzieri e combattivi.
Per quanto riguarda il gioco, beh, il grande allenatore è quello che mette i giocatori che ha nelle condizioni di esaltare le proprie qualità e mascherare i difetti.
Non hai Xavi e Iniesta a centrocampo? E allora il pallone si può anche lasciare di più agli avversari e cercare di riconquistarlo nel momento in cui gli puoi far male.
Ma soprattutto la palla deve girare il meno possibile nei pressi della nostra area di rigore, perché lì nessuno dei nostri ha il piede fatato.
E quando la palla arriva comunque al portiere, se c’è la giocata facile bene, altrimenti un sano calcione in avanti. Anche perché saltare in testa a Tammy ed Eldor non è la cosa più semplice del mondo.
Allora niente più rimpianti per Fonseca, eh Uba’?
Giustissima osservazione quella del calcione alla palla. Odiavo l’incaponirsi sul cercare di costruire dal basso a TUTTI i costi (e non solo quando era effettivamente vantaggioso); qualche lancio lungo in più verso il centravanti e qualche spazzata in fallo laterale per i nostri centrali quando sono sotto pressione avversaria, sono una panacea per le mie coronarie.
Caro Zenoncino, io non ho nulla da nascondere e non giro come una banderuola al vento.
Non ho partecipato al gioco al massacro di Fonseca quando si era in zona Champions e ancora non capisco perché avrei dovuto farlo. Fino a febbraio marzo eravamo in linea con gli obiettivi, pur con le legittime perplessità riguardo le mazzate che si prendevano negli scontri diretti e la storiaccia dell’eliminazione in CI. Eravamo anche in corsa per l’EL.
Poi si è verificata la solita ecatombe di infortuni (12 assenti ad un certo punto) e lì i limiti di Fonseca sono venuti certamente fuori in tutta evidenza, con l’insistenza a cercare un’impostazione di gioco già complicata a pieno organico.
Però vorrei vedere quale allenatore passerebbe indenne il forfait di metà della rosa; anche se francamente non ho nessuna voglia di vedere Mou all’opera in una situazione del genere e speriamo di non vederla mai.
Detto ciò, tra Mou e Fonseca non esiste naturalmente il confronto, e non sono così scemo da avere dubbi.
Tutto molto bene. Ma Quando Mou entrerà in modalità guerra sarà finita per tutti. Ancora sorride e dispensa sguardi amichevoli. Sto aspettando quel momento. Roma mi fai gioire 💪
Senza polemica, ma cosa pensano ora tutti quelli che sono convinti che l’allenatore incida solo per il 10% sulle prestazioni e i risultati di una squadra?
Se parla sempre di Mou, non uno qualsiasi. Uno come lui sposta eccome!
E’ vero, @Diego ROMAnista polentone, ma mi è capitato spesso di parlare con tifosi che non davano grande peso agli allenatori. E per di più la faccenda del 10% è abbastanza diffusa anche tra diversi “addetti ai lavori” del mondo del calcio…
Giusto Diego,
ma il punto di ILR e’ proprio questo: un allenatore incide molto di piu’ di un mero 10-12%, sia nel bene che nel male. Mou incide per il 25-30% in piu’ (ammesso che si abbia un incidenzometro con cui misurare queste percentuali), Oronzo Cana’ incide per il 25-30% in meno.
😍 … E niente io stamattina sto così,mi sono innamorata!
Ieri sera in un’unica partita, la Roma ha avuto la Fortuna che da sempre gli tocca in un campionato. 2 gol dati per una questione di millimetri se non di micron, e un’espulsione fasulla del portiere violaceo. È l’effetto K di Mourinho quello che lo ha quasi sempre accompagnato nella sua carriera. A me del gioco, della tattica e pepperepe’, non me ne frega un’emerita ceppa. Voglio che la Roma vinca per la Dea Fortuna. 🕶️
Che vinca e basta. Preferibilmente per merito, poi, se serve, per fortuna e infine, qualche volta e contro chi se lo merita, rubacchiando…
espulsione fasulla. non raccontiamo favole.
il tocco sul piede di Abraham è netto, non era chiara occasione da rete ?
nel momento in cui interviene il portiere fiorentino dopo di lui non c’è nessuno davanti alla porta.
e non serve la moviola per vederlo
Red Wolf,
il fallo da ultimo uomo NON esiste. Era rosso in quanto Abraham e’ stato fermato irregolarmente quando c’era una chiara occasione da goal. Poi, dietro dragowski potevano esserci anche gli argini dell’arno, ma era pur sempre proiettato a rete. Poteva o non poteva segnare ma era una CHIARA occasione da goal.
Per certi versi Mourinho mi ricorda Gigi Radice,che nell’ 89 giocando al Flaminio, fu l’allenatore di una Roma gagliarda e tosta, che vinceva le partite incarnando il carattere del suo allenatore, che già veniva dallo scudetto con il Torino , del duo Pulici /Graziani. Trovo che quel Radice ,potrebbe allenare oggi senza sfigurare in nessuna squadra di vertice della serie A..
Mister Radice non era solo grinta. Oltre ad essere una grande persona la sua Roma operaia giocava anche bene e al Flaminio riusciva a battere anche squadre più titolate. Stesso discorso da fare con Carletto Mazzone che lo fregava il dialetto romano altrimenti avrebbe potuto allenare anche squadre di alta levatura per le sue capacità tattiche.
Bei tempi quelli del flaminio.. Vedevi la partita da dio anche in lcurva, la sud condizionava le partite e chiunque veniva a Roma sapeva di giocare in una bolla.
La Roma di Giannini e del tedesco volante.
Come tigna la Roma ieri ha ricordato qualcosa ma ne deve fare di strada..
Credo si sottovaluti il valore della Fiorentina in virtù del passato campionato.
A mio avviso questa vittoria prendera valore andando avanti nel campionato.
Ieri la Roma non è stata perfetta, c’è da migliorare il pressing e cercare di stare leggermente piu alti con la linea difensiva e migliorare il posesso palla, ma si percepisce che la squadra è con l’allenatore, la cosa fondamentale per fare bene
Senza l’aiuto del Var non avremmo vinto questa partita, i due gol sono stati convalidati per questione di centimetri che solo la tecnologia poteva individuare,l’ arbitro li avrebbe annullati entrambi…
Comunque c’è ancora molto da fare,anche se probabilmente rispetto alle altre big,a noi e’ toccata la squadra peggiore,e aver preso i tre punti e’ già un merito..Speriamo solo che la Fiorentina si impegni così anche con le altre,anche se conoscendo Italiano non ho dubbi..Il fatto di doversi misurare con Mourinho porta inevitabilmente tutti gli allenatori e le rispettive squadre a dare il 200% a cui dovremo abituarci, ogni partita sarà una battaglia…
Mister Mourinho è l’allenatore che mancava dai tempi di Capello. Grande motivatore, carismatico come nessun’ altro, in grado di innalzare la mentalità di TUTTO l’ambiente ma in particolare quella dei calciatori ( che tutto era, fuorché vincente). Secondo me è addirittura meglio di Guardiola e di sicuro di Conte. I Friedkin, da persone di successo e grande capacità manageriali, hanno voluto il meglio per la nostra amatissima Roma ed io gliene sono grato. Forse non si riuscirà ad alzare un trofeo in questo primo anno, ma di sicuro si stanno gettando le fondamenta per farlo nei prossimi anni. FORZA MAGICA ROMA E DAJEEEE !!!
Mourinho Legge i tempi della partita la sente personalmente e la vive personalmente credo che se gli misurano la pressione durante la partita lo trovano con 180/100 perchè è parte della squadra in campo interpreta ogni partita come se fosse una finale di champions e la stessa cosa inculca nella mentalità dei giocatori. Secondo me è solo passione e non si arrende mai come dice lui ci saranno momenti di cui gioire e momenti per cui soffrire ma anche se qualche risultato non lo perteremo a casa sappiamo di aver lottato perchè dietro tutto c’è una squadra che non si arrende mai. Vorrei da tifoso ringraziare personalmente i Friedkin per il loro impegno che stanno mettendo per rendere noi tifosi felici e orgliosi della nostra squadra fanno investiementi anche se sappiamo la situazione economica difficile si stanno esponendo a tanti rischi ma secondo me sono dei grandi tifosi in primis anche se non lo espletanto emozioni visive dentro di loro sanno che hanno un grandissimo club sotto le mani che porta un nome secolare Grazie Dan e Rayan.