NOTIZIE AS ROMA – Per Edoardo Bove inizia una nuova vita. Ieri, all’ospedale Careggi di Firenze dove è ricoverato da 10 giorni, al centrocampista 22enne è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo removibile. Una piccola scatola, scrive La Repubblica (M. Juric), del tutto simile a un pacemaker, che monitorerà in modo continuo il ritmo cardiaco del calciatore e potrà prevenire un altro eventuale arresto. Una scelta obbligata che per adesso interrompe bruscamente la sua carriera: chi ha un dispositivo come questo non può più giocare a calcio e fare sport a livello agonistico in Italia.
Nei prossimi giorni, il centrocampista verrà dimesso e farà ritorno a Roma. Il cartellino di Bove è di proprietà giallorossa. I viola, nelle scorse settimane, avevano espresso il desiderio di acquistare il 22enne in anticipo. Ma quella promessa non potrà diventare più realtà. Non a Firenze, non in Italia. Formalmente Bove tornerà un calciatore della Roma alla fine di questa stagione, rispettando il contratto che lo lega ai giallorossi fino al 2028.
Il club e il calciatore dovranno trovare una soluzione. Per la Roma potrebbe spuntare l’opzione estero, ma senza uscire dall’orbita Friedkin. I presidenti Usa sono infatti proprietari anche dell’Everton, club che milita in Premier League e potrebbero pensare a un prestito (o cessione) per dare una nuova possibilità al calciatore. In Inghilterra i protocolli per i giocatori con problemi cardiaci sono meno rigidi rispetto all’Italia. Eriksen è da due anni al Manchester United e Daley Blind, altro caso, ha giocato per Ajax, Bayern Monaco e Girona. Per adesso, però, è tutto prematuro.
Fonte: La Repubblica
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La soluzione Everton al momento è quella più probabile.
Si, però anche la cessione di calciatori tra società con gli stessi proprietari sono particolarmente attenzionate.
Il calciatore aveva un valore di mercato – prestito con diritto/obbligo di riscatto a 11 – ed oggi non è più quello, per via di un infortunio che ne limita il mercato.
Ciò che trovo assurdo è come un calciatore sia buono per il campionato inglese ma non per quello italiano, ed entrambe le federazioni facciano parte della UEFA – competizioni nelle quali comunque bove può giocare. Trovo la mancanza di uniformità un aspetto destabilizzante soprattutto per i club che hanno sempre meno potere.
Italiano e un foglio di Roma andrà in Premier per ricominciare, capisco la voglia di giocare lo sport più bello al mondo, però massima cautela Edoardo…ti vogliamo bene
“Figlio di Roma”
Edo adesso pensa a rimetterti con calma, per fortuna hai l’età dalla tua parte.
Auguroni
sapere che fine ha fatto quel giovane della primavera africano molto promettente che si e’ fermato per problemi cardiaci ?
Fermo da qualche anno
Abdullahi Nura , si è ritirato come da transfermarket. Io lo seguivo in primavera, perché era un fenomeno su quella fascia destra, velocità super con grande controllo di palla e assist in continuità. In poche parole, quello che sarebbe servito alla Roma attuale. Sfortunatissimo, prima un infortunio ai collaterali, e poi problemi cardiaci. Gli auguro tutto il bene possibile, così come al ns caro Edoardo.
Penso tu intenda Nura, che era arrivato a Roma più o meno nello stesso periodo di Sadiq. Io avevo letto anni fa che aveva smesso di giocare, poi non so altro
La cultura italiana è tendenzialmente opprimente…
Ha 22 anni e vuole giocare,è logico…Se non ci sono problemi al 100% allora ok…Se al 99,99% allora no……Mia opinione
È impossibile sapere se NON ci saranno problemi al 100%, anche per chi fino ad ora ha passato tutte le visite cardiologiche agonistiche e non ha mai avuto problemi finora. La statistica, la scienza, ed il corpo umano, non funzionano così.
La vita è sua, giustamente che decida lui se proseguire. Personalmente lo vedrei bene sei mesi o un anno in prestito in un campionato secondario, meno “faticoso” e poi, se tutto va bene, passaggio all’Everton. Penso sarebbe la soluzione ideale per la sua sicurezza e per noi in quanto rimarrebbe un asset dell’orbita Roma-Everton che i Friedkin stanno mettendo in piedi.
I Friedkin “potrebbero” e “Per adesso, però, è tutto prematuro”.
In pratica, questo articolo vale quanto i nostri commenti su giallorossi.net
mi pare si chiamava Nura
L ‘ incidente di Bove è in parte ancora un mistero , c’è bisogno di ulteriori approfondimenti e capire IL PERCHÉ sia avvenuto ciò che è avvenuto ( mi sembra che avesse preso una forte botta al torace poco prima ) alla faccia dei CONTINUI controlli a cui sono sottoposti i giocatori dalle serie giovanili in poi . Il defibrillatore ( rimovibile) potrebbe aiutare a capire di più, solo allora si prenderà la decisione se continuare a farlo giocare in Italia ( se avrà l ‘ abilitazione ) o meno .È inutile dire che io SPERO VIVAMENTE di rivedere Edoardo Bove correre sul prato dell’ Olimpico con la maglia della Roma ( e magari in un prossimo futuro della Nazionale ) per il suo bene e per noi Romanisti .FORZA BOVE – FORZA ROMA
ma dove l’avrebbe presa sta nota al torace se stava in panchina?
dal 2011 ho impiantato, dai bravissimi cardiologi e aritmologi di Careggi, quelli che hanno in cura Edo, per aritmie procurarmi da una patologia congenita e genetica che anche mio fratello ha, seppur lui non abbia il defibrillatore quindi deduciamo a livello inferiore, come gravità.
Le sciocchezze che leggo quotidianamente sui social, oramai una fogna a libero accesso, fanno di me, operaio metalmeccanico, un luminare della cardiologia. Stamani il Corriere dello Sport informava di un ICD removibile, come fosse un cappello da mettersi alla bisogna. Intanto i cavi che sono dentro al cuore, di fibra ottica non quelli per cablare un quadro elettrico, rimarrebbero; eppoi bisogna che Edo sia totalmente guarito affinché possa essere rimosso l’ICD e questo glielo auguro mentre le cause che lo hanno portato all’UTIC di Careggi potrebbero essere di natura congenita, genetica altro che botta o carico di partite giocate e altre cause che sento al bar ma che dovrebbero essere curate in altro reparto, anziché alla cardiologia di Facebook gli occorrerebbe la psichiatria. Forza Edo, la tua fortuna è che hai genitori giovani che ricordano eventi riconducibili a malattie cardiovascolari, coronariche e di cuore per aver informato i Medici del quadro clinico familiare, io non ebbi questo e dovetti ricordarmi i “sentito dire”. Lo rimuovono il defibrillatore, certo, ma dopo sette anni, più o meno, per sostituirlo con un’altra perché si esaurisce la batteria; a me lo sostituirono dopo cinque o sei anni per un richiamo internazionale per una causa tecnica. Posso fare tutto tutto in normalità tranne Risonanza Magnetica, Tac, portare il telefono in tasca della camicia o della giacca, del giaccone e comunque tenerlo ad una quindicina di cm dal defibrillatore. Forza Edo, pensa a ritornare in forma poi ciò che succederà sarà cosa tra te ed i Medici. Ti abbraccio.🧡💛💜💙
pare che fare una vita normale come tutti noi sia una sciagura…c’è ben altro oltre il pallone
trovera la sua via, la cosa importante è essere in vita
sti cavoli domani non giochi, meglio campa 100 anni