NOTIZIE ROMA CALCIO – Edoardo Bove torna a casa. Dodici giorni dopo il malore sofferto durante Fiorentina-Inter. Il centrocampista, infatti, ieri è stato dimesso dalla terapia intensiva dell’ospedale Careggi e già oggi farà ritorno al Viola Park. Poi rientrerà a Roma, dove resterà a riposo in attesa che finiscano tutte le analisi che potranno accertare quali sono state le cause del suo malore.
Solo quando le indagini saranno complete, infatti, si saprà se Bove dovrà convivere col defibrillatore o se, invece, potrà affidarsi ad una terapia. L’intenzione della Fiorentina però è di tenerlo ancora con sé, almeno fino a giugno 2025, quando scadrà il prestito del calciatore dalla Roma. Poi si deciderà cosa fare.
Il giocatore si trova davanti a un bivio: tenere il defibrillatore e giocare in un altro campionato diverso da quello italiano o tentare di giocare ancora in Italia rimuovendolo. Ora sono previsti nuovi test per capire quale sarà la scelta del centrocampista.
Fonti: Il Messaggero / Il Corriere Fiorentino
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Bove la salute prima di tutto, ora pensa a fare tutti gli accertamenti necessari per la tua vita, poi arriva il calcio.
assolutamente. Nessun rischio. Hai tutta la vita davanti ragazzo e sarà una vita bella qualunque cosa farai 🙂
Quando succedono queste cose io me ne guarderei bene… Il posto nel mondo del calcio tanto non gli mancherebbe… Tra Radio, TV, Giornali ecc… I soldini penso che ne abbia già per un paio di vite… Pertanto… Un bel ciaone, anche a malincuore, ma la vita viene prima di tutto!
… spesso la gente da’ buoni consigli… ma un po’ di ‘axxi vostri no? farà come je pare
…se non può dare cattivo esempio.
È la prima volta che sento parlare della possibilità di continuare a giocare in Italia “rinunciando” al defibrillatore. Sarà vero? Secondo me è meglio non farsi venire strane idee, la salute prima di tutto e poi deciderà lui.
Non credo che alcun medico italiano di prenderà mai la responsabilità di dargli l’abilitazione con questo precedente e le regole attuali.
l Everton lo può aiutare. Si dice sempre che è uno che corre, in premier è fondamentale. sicuramente verrà all’ olimpico qualche volta a tifare la sua squadra del cuore
Anche se Bove si levasse il defibrillatore in Italia non potrebbe più giocare.
Vige il criterio anamnestico che chi ha avuto un arresto cardiaco (o una crisi epilettica) in corso di attività motoria, non può ottenere l’idoneità all’attività sportiva (neanche amatoriale).
Ma questo è assolutamente falso
ragazzo serio con alle spalle una famiglia di medici importanti,sapranno loro quale il percorso migliore da seguire
ieri ho fatto una visita cardiologica di controllo e al termine della stessa ho chiesto al medico del caso Bove
che conosce bene i colleghi di Firenze e mi confermato zero possibilita’ che possa Edo giocare in serie A e manco le patitelle tra amici…purtroppo …una grave perdita per il calcio italiano ..ma salute prima di tutto