Bryan scalda il brodino della domenica

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ULTIME AS ROMA – Ci mancava solo la paperona di Olsen a complicare in avvio una partita, anzi una stagione, già molto complicata di suo. Uno di quegli errori che ti capitano, forse, una sola volta nella vita e che lo svedese ha voluto regalare (per così dire…) ai tifosi della Roma nel momento peggiore possibile. Uno sbaglio vistoso, mortificante, pesantissimo che ha sintetizzato in un attimo, e in maniera cruda ma reale, il momentaccio della squadra giallorossa. La Roma (da tempo…) non è più una squadra. E’, al di là del successo contro il Genoa, un gruppo mal costruito e mal guidato (lo dimostrano i numeri della classifica), con tanti giocatori che tutto dovrebbero fare nella vita tranne che indossare la maglia giallorossa.

Una Roma malata che ha vinto la partita rimontando due volte l’avversario ma che, ancora una volta, ha dato l’impressione di essere psicologicamente (e non solo…) allo sbando, per via di una marea di cose brutte che si rincorrono partita dopo partita senza mai trovare una soluzione certa per cambiare definitivamente rotta. Una Roma per larghi tratti della partita piccola, brutta e impaurita di fronte ad un avversario modesto. Una Roma bravissima solo nel farsi far gol da chiunque e in qualsiasi modo. Una Roma senza un gioco continuo e senza personalità, con tanti interpreti logori nel fisico e nella mente. Una Roma tremolante, puerile in fase difensiva e morbidona in quella offensiva.

GESTIONE ANOMALA – Un mix micidiale che si protrae da tempo, troppo tempo, con la dirigenza immobile a guardare. Tutto a posto, si è detto. Nessuna preoccupazione, è stato assicurato da Trigoria, nonostante numeri impietosi e figuracce a raffica. Una gestione anomala, se non altro. Eppure, nonostante le mille e più difficoltà di ogni genere, la Roma ha vinto la partita. Migliorando un pochino la classifica e mettendo al riparo Di Francesco da immediate brutte sorprese.

E c’è riuscita grazie al gol di uno dei suoi giocatori più discussi, Bryan Cristante, che nel periodo di maggiore difficoltà ha tirato fuori colpi e prestazione. Scaldando il brodino della domenica. Un segnale incoraggiante, se non altro, in chiave futura, anche se le difficoltà della squadra restano lì. Cristante, a modo suo, si è caricato la Roma sulle spalle e, come si diceva una volta, l’ha condotta alla vittoria. Con la squadra che si è salvata da un calcio di rigorone contro in pieno recupero. Ci mancava solo quello. O meglio, anche quello.

(Il Messaggero, M. Ferretti)

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9 Commenti

  1. E’ un pò di tempo che non si parla più di Bryan Cristante,chissà perchè….eppure gioca sempre meglio e segna pure…non sarà perchè è uno degli acquisti fallimentari di Ramòn Monchi?

  2. Chiedo alla redazione che vengano bannati tutti gli utenti che continuano a criticare questo ragazzo.

    Io stesso ho dei dubbi (mai nascosti) sull’operato di Monchi.

    Ma massacrare sto ragazzo solo per dare addosso al DS, quando è stato fino ad ora uno dei migliori, un autentico guerriero a centrocampo che lotta (e parla) da leader, è meschino e antiromanista.

    Vedendo il rendimento degli attuali, smetterei di adattare il modulo a Pastore (purtroppo, assente fino ad ora) è tornerei al 4-3-3, dato che abbiamo mezzali come Cristante, Pellegrini e Zaniolo e DDR e Nzonzi mediani.

    • Prima ricordami quanti ne abbiamo subìti, visto che i centrocampisti servono pure a protegge la difesa, soprattutto nel ruolo che ricopre lui

  3. Cristante e Zaniolo sono due buoni giocatori su cui costruire il futuro centrocampo della Roma. Detto questo, il modo con cui ha giocato la Roma ha fatto veramente pena! É una squadra che ha una difesa ridicola e ha vinto alla fine solo per culo.Purtroppo l’anno prossimo bisogna scordarsi la champion,Pallotta vergogna!

  4. se il centrocampo non copre abbastanza la difesa, come dimostrano impietosamente i numeri, non puoi continuare a giocare con 2 centrocampisti 1 trequartista e 3 punte, è un suicidio, recupera equilibrio e incamera punti col 442, dunque con gli attuali disponibili:
    santon manolas fazio kolarov
    florenzi nzonzi cristante zaniolo
    under kluivert
    schick non lo nomino nemmeno, con lui giochi sempre in 10
    le partite si vincono anche 1-0 ma se prendi 1-2 gol a partita poi ne devi fare sempre 2- 3 per vincere, non è tanto difficile da capire, mi sembra

  5. Io mi non mi ritengo un conoscitore di moduli e tattiche ma dopo aver pareggiato col cagliari a 2 minuti dalla fine della partita per la difesa a metà campo, devo capire perche giocare a 5 dietro e a 10 minuti dalla fine continuare a fare una difesa a metà campo , ripeto io non capisco niente ma il tecnico stà in confusione totale

  6. Ieri con una squadra di zombi conclamati ci sono entrati in area millemila volte. Romulo e Bassa sembravano freschi di pallone d’oro. Questo continua a mettere la difesa a centrocampo, ogni palla oltre la linea di mezzo e’ una palla gol per loro. Allenatore di coccio, a prescindere dagli scempi milionari di Monchi e dal supermercaro di Pallotta. Con un allenatore “normale” andremmo in Champions a occhi chiusi, visto quanto e’ scarsa la concorrenza

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