ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Fabio Capello, allenatore della Roma nell’anno dell’ultimo scudetto vinto dai giallorossi, ha rilasciato alla Gazzetta dello Sport (M. Cecchini). Ecco le sue parole:
La prime sensazioni che ricorda di quel giorno?
Rabbia e gioia, ma anche tristezza. La rabbia, giusta, per quell’invasione di campo a pochi minuti dalla fine della partica col Parma, che ci poteva far perdere la partita a tavolino. Pensi se uno avesse dato un colpo a un giocatore che cosa sarebbe successo. Poi, la felicità, certo, ma ricordo anche tanta tristezza. Non mi era mai successo – e non mi sarebbe accaduto mai più – di non festeggiare tutti insieme con squadra e dirigenti. Mi ricordo che chiesi di prenotare un ristorante o un hotel per stare insieme, invece non si fece nulla. Ognuno per conto suo. Ricordo che passai con lo champagne prima a casa di Montella, poi a quella di Emerson, ma non fu lo stesso. La cosa più brutta nel giorno più bello.
Il presidente Sensi?
Un grande, sia lui che la sua famiglia. Sapeva ascoltare. Con Batistuta costruimmo la squadra per vincere e lo facemmo. Fu davvero una vittoria corale.
Con Totti, Samuel, Emerson…
Lasci perdere. Vogliamo parlare di come giocava a calcio Francesco? Quello fu un successo di gruppo, in cui ognuno portò il proprio mattoncino. E quelli che giocavano meno, da Guigou a Di Francesco, forse sono stati più importanti degli altri.
Partendo da quella squadra, avrebbe mai immaginato che in vent’anni la Roma non avrebbe più vinto uno scudetto?
Mai. Ho ancora il rimpianto per la stagione successiva. Se non avessimo pareggiato col Venezia retrocesso, avremmo potuto rivincerlo subito.
Arriva Mourinho: per la Roma può essere il nuovo Capello?
Glielo auguro. L’ho sempre ammirato. Mi piace, ha le idee chiare, sa leggere le partite e ha coraggio. Poi, come sempre, c’è bisogno di bravi calciatori.
Le piacciono i Friedkin?
Mai conosciuti, ma mi sembrano delle persone serie, che parlano poco e fanno i fatti.
Ci pensa mai alla parabola del suo amico Baldini? Prima la gloria come d.s. eroe dello scudetto, poi la “damnatio memoriae” come consigliere di Pallotta, con Totti che nella autobiografia lo ha criticato pesantemente. Il calcio è anche questo?
Io guardo ai fatti. Oltre che a Roma, è stato con me nel Real Madrid e nell’Inghilterra, lavorando bene. Poi ognuno esprime la propria versione e allora bisognerebbe capire quale sia la verità.
Fonte: Gazzetta dello Sport
Continuo a pensare che con quello squadrone più che quello che ha vinto lo scudetto ne ha persi 3.
Forse c’è del vero in quello che dici, ma lo dici sempre con astio, con saccenza, mai con un filo di affetto per Roma e per i Romani.
E allora io dico che sarai pure un buon allenatore. Ma perche’ non posso dire che come persona rimani quel fenomeno che disse mai alla Juve per poi approdarvi una settimana dopo attraverso una fuga notturna e vile?
I fatti, infatti, ti danno torto. Altroché chiacchiere
Mister lasci stare non parli più della a Roma. Le capre vergognose la ricordano per 2 scudetti persi non per quello vinto. Le pioverà come sempre merxa addosso. Dimenticano come era difficile vincere lo scudetto allora. Quelli erano i campionati delle 7 sorelle. Si andassero e leggere le rose di Lazio, Parma, Fiorentina, Juve, Milan e Inter. La ricorderò sempre, Fabio Capello, il mister del nostro terzo ultimo scudetto, grazie, e grazie a Franco Sensi che lo porto a Roma.
Che ci vuoi fare, a noi quelli che vincono non ci piacciono.
Capello è uomo del nord, è un traditore, è scappato via di notte.
Meglio quelli che non ci hanno mai fatto vincere niente però so de Roma, c’hanno er core giallorosso.
Ci vuole coraggio a contestare Capello. Chi ha vinto il terzo scudetto in un posto come Roma dovrebbe rimanere impresso nella storia del club per sempre, senza se e senza ma. Come il presidente che lo ha portato qui.
C’è gente che critica Totti, uno che ha dedicato l’intera carriera alla Roma, adducendo patetiche motivazioni amatriciane del tipo “e se vede che je convenivaaa!” – “a pijato ‘n botto de sordiii!!11!” – ” giocava pe li recorde perzonali!!”.
Quindi sì, si può criticare Capello perchè ha fatto il 20% di quello che doveva fare con la squadra che aveva a disposizione. Soprattutto in CL dove abbiamo fatto sempre prestazioni ridicole.
Si è fatto prendere per il culo da Cassano a Roma prima e a Madrid dopo, quindi è doppiamente colpevole perché non è riuscito nemmeno ad instradare un campione dal talento cristallino. Ergo: è uno che non insegna nulla ai propri giocatori, finchè funzioni per conto tuo bene, ma se devo starti appresso e farti prendere la strada giusta ciaone.
In più, a tempo ormai scaduto, continua a parlarci dall’alto in basso, con tutto il fastidio che trasuda leggendo tra le righe, come se fossimo una tifoseria di plebei, di poveracci che non hano mai vinto niente e che un “genio” del suo livello manco se lo meritava.
Finale: nessun rispetto per quest’uomo fasullo.
Sì, poi ‘sta storia dell’invasione di campo, pare sempre che sta a parla’ dei tifosi del Burundi (con tutto il rispetto, mio, per i tifosi del Burundi, sia chiaro), che lui ha vinto uno scudetto nella savana, in mezzo alle tigri e ai ghepardi… Ma basta, santo cielo! Ma poi, per carità, io nonostante tutto lo ricordo con affetto (come tutti i dirigenti, giocatori, panchinari, massaggiatori, ecc., che hanno vinto scudetti qui da noi), ormai me fa pure un po’ ride quando pontifica. Però, ricordiamoci sempre che questo signore, andato via da noi nel modo e con le dichiarazioni che tutti ricordiamo, andò alla Juventus, con Moggi & Co., a, letteralmente, RUBARE UNO SCUDETTO CHE POI VENNE SCUCITO DALLE MAGLIE DI QUELLA SQUADRA, RETROCESSA IN SERIE B, a causa di quegli imbrogli, certificati da sentenze passate in giudicato e che ormai sono storia. Altro che invasione di campo. Sta buono, Don Fabio, e goditi la pensione. E, comunque, grazie per aver allenato una super squadra e per averci fatto vincere uno scudetto. Solo uno, purtroppo. È, ma si sa, in mezzo alla savana non è facile…
Per Rod.
Non ci vuole coraggio per contestare Capello… ma semplice coerenza.
Parli come se Capello avesse vinto quel solo scudetto allenando la Roma per due spiccioli e con i calciatori di cui disponeva Mazzone, ad esempio.
Ti ricordo che il primo anno, quando Capello arrivò alla Roma, la fece piazzare a 16 punti dai mungivacche (arrivò 6ta o 5a in classifica, mi pare) ma con una rosa a disposizione decisamente più forte di quella allenata dal predecessore Mazzone che si piazzò anche quarto.
Con lo squadrone con cui il don Fabio cominciò a disporre dal secondo anno (quello dello scudetto), un Mazzone o un Ranieri ne avrebbero vinti 3 di scudetti da allora in poi… e senza dubbio avrebbero fatto più bella figura in Europa (come infatti fecero prima e dopo l’arrivo di Capello… allenando PERÒ rose molto più modeste).
si, peccato che con la stessa rosa hai vinto uno scudetto e persi altri due.
Tutto vero, ancora oggi, quando leggo la rosa, mi domando: “MA COME CACCHIO, AVETE FATTO, NEL NON VINCERE, LA CHAMPION…”
Era una Roma da scudetto anche negli anni successivi al 2001, ma purtroppo in panchina c’avevamo te, telecomandato da Moggi.
Dileguandosi nell’ombra si è rilevato un mercenario più di tutti
le analisi di mr Capello su i tempi passati continuano a riempire i giornali sportivi del nord parlando della Roma detto da uno che ha mangiato e tanto. Ci sono gli Europei perche’ non parla della Russia che ha allenato non capisco i ricordi fanno male? Ricorda uno scudetto a Roma mica parla di quelli vinti a Milano e Torino che problemi ha…Ricorda solo cose brutte mi pare non vorrei sbagliare che lui al Circo Massimo alla festa non c’ era, voleva comandare pure fuori dal campo come dovevano essere gli incontri conviviali…che personaggio squallido fasullo stavolta alla gazzetta ci credo pure sabatini ricorda il passato….
A Roma e alla Roma, dopo Lidholm, sei stato il più grande allenatore mai visto…..
Il resto sono solo chiacchiere….
Dopo Lidholm ci sarebbe un certo Eriksson, a mio avviso (reo soltanto di aver sbagliato un Roma – Lecce. Ah… c’è chi dice poi che la colpa non fu affatto dell’allenatore ma di qualche calciatore che STRANAMENTE quel giorno non gli andava PROPRIO di giocare).
Io ascolto sempre le previsioni di Capello… Meglio lo facciate anche voi 😉
Capello con la squadra che aveva poteva aver vinto 3 scudetti, poi che Roma sia un ambiente difficile é vero, ma con quella squadra si poteva anche vincere la Champions!
È incredibile l’astio di certi tifosi nei confronti di Fabio Capello. Insulti e rimproveri all’ultimo allenatore che è riuscito a portare lo scudetto a Roma.
È vero, aveva un grande gruppo, ma ha saputo gestirlo benissimo.
Scusa, ma a me sembra vero piuttosto il contrario, ovvero l’astio e il risentimento di Capello per la Roma, per i suoi tifosi. Ma tirare fuori ancora la storia dell’invasione di campo (che, peraltro, non portò a nessuna conseguenza all’atto pratico), a vent’anni di distanza! Ma io non ho mai sentito Liedholm dire una parola su Falcao che non tira il rigore nella finale contro il Liverpool, ad es., e perfino Eriksson (che c’ha fatto perdere uno scudetto già vinto) sul famoso Roma-Lecce s’è sempre assunto tutte le responsabilità, devo dire in modo molto onesto e signorile, con tutto che poi è andato a vincere uno scudetto a Formello. Se fosse stato per Capello, cosa avrebbe detto? Che era colpa dei tifosi che già festeggiavano prima della partita? Ha sempre il dente avvelenato, e sempre quando parla di noi e ci ricorda, manco ci avesse fatto un favore. È tutt’altro che un “signore”, Don Fabio, e infatti si trovava bene con Moggi & Co. Ricordiamolo, a questo punto, visto che mettiamo i puntini sulle i.
Io giudico per i risultati non per il carattere, senza dubbio sgradevole ai nostri occhi. E i risultati dicono che in 94 anni la Roma ha vinto 3 scudetti, uno dei 3 con Capello. C’è chi lo accusa di averne persi altri 2, dimenticando che nel 2002 la Roma giocò 10 partite senza Totti nel momento cruciale della stagione e che quello vinto dal Milan qualche anno dopo fu vinto dalla squadra più forte e più continua senza ombra di dubbio.
Dovessi giudicare dal carattere, dovrei esaltare Fonseca, Valcareggi, Giagnoni, tutte brave persone, e denigrare Spalletti che a mio parere ci ha fatto vedere il più bel calcio da tanti anni a questa parte.
Per quanto riguarda l’invasione di campo che doveva dire? Che hanno fatto bene? Io ancora oggi tremo al pensiero che se Braschi avesse sospeso la partita avremmo perso uno scudetto strameritato.
Ma chi nega “lo scudetto”? Ho detto infatti che di questo lo ringrazio, ci mancherebbe altro. Non però di aver gestito davvero non al meglio un gruppo che poteva vincere ancora. E in Europa con noi Capello ha combinato pochissimo, direi per demeriti soprattutto suoi. Ma anche aver vinto uno o due o trenta scudetti non gli dà, però, il diritto di parlare di Roma, della Roma e dei romanisti come di un branco di debosciati e di minus habens. A me, romano e romanista da sempre, Capello non deve insegnare nulla. Tanto più uno che ha avuto a che fare con Moggi & Co., e diciamo che per questo motivo dovrebbe avere un altro “tono”, come minimo. Se tu invece vuoi prendere appunti ogni volta che Capello apre bocca e farti il segno della croce, fai pure. Liedholm ed altri allenatori, più o meno vincenti, non hanno però mai parlato così, e a distanza di anni per giunta, della squadra che hanno allenato, della tifoseria. Perché tanto astio in Capello? Per una invasione di campo che poi non è stata manco sanzionata? Liedholm avrebbe fatto una battuta su questo episodio, Capello invece ci rompe ancora le scatole a distanza di venti anni e ci fa la morale. L’amico di Moggi e di Giraudo…
Sicuramente si poteva fare di più
Capello e’ un sergente di ferro che non trascura nulla di una squadra, il suo problema e l’empatia, cosa che Mourinho sa di poter ottenere con propri calciatori.
Ora c’e’ lo SpecialOne, auguriamoci di rivedere le gesta di un grande calciatore che e’ Zaniolo, perche lui ha la forza e la potenza dei fuoriclasse, penso che se i due si prenderanno ci toglieremo grosse soddisfazioni, d’altronde e’ lo stesso Capello che lo ha detto le grandi squadre le fanno i grandi calciatori, cosi e’ stato e cosi sara sempre, lui aveva Totti e Batistuta nella stessa squadra, oggi intanto iniziamo con Zaniolo poi chissa’ che Mou non abbia lui l’asso nella manica.
FORZA ROMA SEMPRE !!!
Capello per me rimane quello che ci ha fatto vincere un terzo degli scudetti in 100 anni.
Chi vince avrà sempre la mia riconoscenza.
Fa piacere, ma non mi interessa chi bacia la maglia, dice che abbiamo i migliori tifosi del mondo, abbiamo il Colosseo e il cupolone.
come sempre sembriamo quelle mamme isteriche che urlano dietro ai figli che scassano le paxxe a tutti, ma quando qualcuno gli fa notare che il figlio è un gran maleducato, se la prendono con chi osa parlare male di quell’angioletto del figlio…Capello in questi anni non ha mai cambiato versione, ha sempre detto le stesse identiche cose con coerenza, e quelle cose purtroppo in 20 anni non sono mai cambiate, tanto che i risultati sono ben visibili sotto gli occhi di tutti. Se smettessimo di proteggere i nostri “figli viziati” e li avessimo presi prima a calci nel cuxo, come qualcuno ci faceva notare andasse fatto, forse avremmo vinto qualcosa in questi 20 anni…questo non rende accettabile la fuga di Capello, ma non toglie veridicità alle sue parole, e anzi aspetto di sentire la versione di Mou, se i Friedkin non riusciranno a estirpare certi nostri malcostumi tipici
Capello sempre insultato per due scudetti persi (ma quali??? quello in cui l’inter si è suicidata all’ultima con la Lazio o quello perso contro il Milan di shevchenko?); però di Liedholm che perse una coppa dei campioni in casa non ne parla mai nessuno!
Chi vince resta nella storia, punto. Liedholm e Capello sono gli unici che hanno vinto.
Rispetto please!
avoglia, peccato poi è scappato de notte per andare a torino quando du mesi prima diceva “io alla Juve? no mai”. se s’era stato zitto e andava alla juve alla luce del sole a Capello non gli avrebbe detto nulla nessuno. Sul Barone invece dimme chi lo inulta che gli organizzamo un bel tso
Quello che voglio dire Tito è che si vince e si perde, non si può criticare Capello dal lato umano. Tocca valutarlo sul piano sportivo. E si può solo dire che è un vincente. Poi sull’uomo non mi importa, ma la Roma nel 2004 aveva iniziato la dismissione…scappato di notte con la Mazda sono tutte le frescacce dei grandi oratori dell’etere romano. Con Capello abbiamo vinto uno dei tre scudetti della storia. Stop
io, pecca mia è, non riesco in nessun caso a scindere il ruolo dalla persona! grande allenatore, piccolo uomo. lo rigrazio per lo scudetto ma non lo rispetto.
Ah, wally,
ma ti va di scherzare o cosa?
Quando Liedholm ci fece arrivare in finale di coppa dei campioni, l’anno prima ci aveva fatto vincere uno scudetto (sempre se non ti dispiace).
Per inciso, quella finale che conquistammo grazie al barone la perdemmo ai rigori, eh!
(PER UN PELO NON L’ABBIAMO VINTA).
Capello invece, con la Roma più forte di tutta la sua storia, (pure i pescatori del Borneo lo sanno bene) fin dove ci fece arrivare in CL?!?!?!
Quale è stato il suo massimo traguardo in Europa?!?!?!
Diccelo un po’… SONO CURIOSO.
Ragazzi se in Italia c’erano le 7 sorelle anche in Europa non era da meno. Che pensavate ad una vita facile in Europa? Se già è stato tremendamente difficile vincere in Italia pensa in Europa dove le squadre che comandano ha una forza finanziaria nettamente superiore.
E quella del 2002 invece? Sei stato un impiastro sfoderando prestazioni ridicole, grazie alle tue fisse, sbagliando formazioni e alla permalosità che ti contraddistingue, hai buttato via uno scudetto vinto…….solo vedere chi hai messo in campo a Venezia e chi hai lasciato fuori, si capisce che hai combinato un disastro per poi accollare tutto ai giocatori e scappare di notte come un vile!
Antonioli
Zago
Aldair
Panucci
Cafu
Assuncao
Emerson
Lima
Candela
Delvecchio
Batistuta
Subentrati Montella, Tommasi e Cassano
Totti assente per infortunio.
Non mi sembra male, o no?
Soprattutto era da scudetto anche l’anno dopo ma sei riuscito, non si sa come, a non farglielo vincere…
Anche Quella del 2002… peccato però che quell’anno avevi deciso di farle perdere lo scudetto.
Un certo ottimismo lo nutrirei pure per Quella del 2003… ma lasciamo perdere, Fabie’… ora tornate tranquillo ai giardinetti con i nipotini, dai sù!
“tornatene”