ALTRE NOTIZIE – La Protezione Civile ha diramato tramite un comunicato emesso sul proprio sito ufficiale il bollettino di oggi, mercoledì 22 aprile, riguardo all’emergenza Coronavirus.
Ancora in diminuzione il dato degli attualmente positivi anche se oggi solo di 10 unità (ieri erano diminuiti di 528) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 3.370 (ieri 2.729) con un numero però più alto di tamponi effettuati (oggi 63 mila, oltre 10 mila più di ieri): il rapporto tra test fatti e casi individuati è del 5,3%.
Nelle ultime ventiquattr’ore sono morte persone 437 (ieri le vittime erano state 534), mentre i guariti segnano oggi un nuovo recordo: 2.943 (ieri erano state dichiarate guarite 2.723 persone). Nuovo calo delle persone ricoverate: in terapia intensiva si trovano oggi 2.384 persone, 87 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 23.805 persone, 329 meno di ieri. In isolamento domiciliare 81.510 persone (406 in più rispetto a ieri).
Redazione Giallorossi.net
Rega’, incrociamo le dita, ma pare che abbiamo svalicato… 🤞🍀
Speriamo amico mio,speriamo..
Beh, siamo sicuramente in discesa. Ed è lodevole che ogni giorno trovino un elemento positivo per l’opinione pubblica.
In realtà da due giorni il numero dei nuovi casi positivi aumenta di almeno il 20% rispetto al giorno precedente (ultimi tre giorni: 2.200 – 2.700 – 3.300) ma sono oscillazioni che disegnano comunque (finora) una curva in discesa.
Il problema è che continuano a comparire casi positivi e non abbiamo una strategia (a livello Nazionale) per identificarli / circoscriverli a tappeto. E fino a che non l’avremo come si fa a riaprire le porte delle case?
Eh sì anche perchè se si continua così non moriamo di coronavirus ma di fame
Io sono da tutt’altra parte ma sono contento che da lunedì a Napoli si possono consegnare le pizze a domicilio (era ora).
A scanso di equivoci volevo intendere come esempio che fare un lockdown sulle pizze a domicilio a Napoli, con tutte le pizzerie che ci sono lì (e che nel resto d’italia si possono consegnare) vuol dire mettere un bel pezzo di economia locale in ginocchio senza probabilmente guadagnare nulla in sicurezza. L’Europa non ci regalerà soldi.
Il covid si attenua all’avanzare dell’estate ma in autunno ho paura sara’ di nuovo qui
il tanto celebrato modello italiano ha causato oltre 30.000 morti con la gente lasciata a morire a casa
E’ stata il trionfo della disorganizzazione
Ha posto in evidenza un ceto dirigente completamente incapace di qualunque azione organizzata
ha posto in evidenza una burocrazia allucinata ed allucinante
Tamponi ,mascherine , test sieriologici che non ci sono , i tempi di durata del morbo mal valutati , gente chiusa in casa a morire senza saperne neanche il nome , email perse, tamponi smarriti
scarsa assistenza domiciliare , i malati covid ricoverati nelle residenze per anziani , numeri di telefono intasati , comitati di esperti , non ne hanno azzeccata una
abbiamo assistito al prontuario di tutto quello che non si deve fare
Adesso spero che molti abbiano capito che la selezione degli uomini che ci devono rappresentare da parte dei partiti non funziona
Questo sistema elettorale non funziona dovremmo pretendere gente che venga dal mondo del lavoro
e scegliere gente capace di agire e non gente che sa solo parlare bene
Guardando alla Germania o al Veneto viene da piangere
Non dimentichiamo questa strage di innocenti e organizziamoci
pierluigi, alcune tue affermazioni sono condivisibili, su altre ci sarebbe da discutere… ma voglio solo dirti che sulla mia scrivania c’è una piccola maiolica con una scritta, sempre rivolta verso di me: “è più facile criticare che fare meglio”.
Buona serata e buon tutto.
Quel che abbiamo è quel che ci meritiamo. La politica fatta di slogan senza alcuna sostanza prevale sistematicamente sulla gente seria che ti dice come stanno veramente le cose: molto meglio credere nelle favole!
Pensi davvero che sia il sistema elettorale il problema?
Pierluigi, dipingi un quadro peggiore della realtà, ma su molte cose concordo.
Soprattutto concordo sull’impreparazione generale ad eventi simili e sulle carenze organizzative e di dispositivi per fronteggiarli.
In una situazione di gravi carenze strutturali, di mezzi, di personale, il SSN ha comunque lavorato egregiamente: posso naturalmente parlare con cognizione di causa solo della mia regione.
C’è stata poi una sovraesposizione mediatica di alcuni “esperti” che non hanno purtroppo capito subito la gravità della situazione e detto cose inesatte, confondendo l’opinione pubblica.
Un’altra cosa sulla quale concordo è che questo virus ha evidenziato tutte le debolezze e le incompetenze delle classi dirigenti, in tutto il mondo.
Per quanto visto sinora in Italia, dal punto di vista di un sanitario, il governo si sta destreggiando abbastanza bene nella gestione epidemica, ma il nodo cruciale e il prossimo banco di prova saranno le prossime decisioni per sostenere l’economia.
Poi comunque ognuno è in grado di capire da solo quali politici, quali forze politiche, quali governatori si sono dimostrati più capaci, assennati e affidabili.
Io grazie alla decisione del mio governatore di chiudere molto presto le scuole, le università e i congressi, quando non avevamo un solo caso positivo in Regione, ho evitato un contagio certo a cui sarei andato incontro partecipando ad un corso dove c’era un caro collega che poi è risultato essere positivo.
Insomma pare proprio che quest annp dobbiamo mandare giù pure lo scudetto dei laziesi…gli va tutto bene….
per Kawa62
la differenza e’ su quello che e’ stato fatto in Germania e Veneto facendo riferimento all’esperienza cinese e coreana , compreso l’acquisto di macchinari che processano contemporaneamente un migliaio di tamponi
Giuseppe Conte Si è laureato con lode nel 1988 in Giurisprudenza presso l’Università di Roma “La Sapienza”, per intraprendere quindi la carriera di avvocato civilista
Angela Merkel ha compiuto i suoi studi a Templin e all’Università di Lipsia, dove ha studiato fisica dal 1973 al 1978. Successivamente ha frequentato e lavorato all’Istituto Centrale per la Chimica fisica dell’Accademia delle Scienze a Berlino-Adlershof dal 1978 al 1990. Angela Merkel parla correntemente il russo. Dopo aver conseguito il dottorato (Dr. rer. nat.), con una tesi dottorale sulla chimica quantistica, ha continuato ad operare nella ricerca (wikipedia )
I titoli accademici sono importanti, ma non sono, di per sé, garanzia di buona amministrazione. In anni recenti ne abbiamo avuto prova, mi pare…
La selezione della classe dirigente, in Italia ma non solo, è il problema dei problemi. Il concetto si può racchiudere in una sola parola: meritocrazia. Facile? Solo apparentemente… “A nessuno meno del bisogno, a tutti secondo il merito”. È un pensiero antico ma ancora rivoluzionario, perciò inviso a qualsiasi forma di potere costituito.
per Lupino
io in parlamento non vedo che avvocati e tanta gente che conosce poco le difficolta’ della vita della povera gente
e vedo un parlamento che produce leggi espresse in modo tale che uno con la licenza media non e’ in grado di capirle
e vedo una mole tale di leggi che qualunque cosa che fai e’ sbagliata
Qualcosa che non funziona ci sara’ o pensi di no ?
Si Pierluigi, c’è di sicuro qualcosa che non va. Innanzitutto, sempre più spesso, i parlamentari, unici esponenti del popolo, non sanno neanche cosa firmano e spesso sono di un’ignoranza sesquipedale, eletti solo grazie ad apparati clientelari.
Non va che conti più come si dicano le cose che i concetti in sé, che la sostanza conti più dell’apparenza.
Ti faccio una domanda: chi è che si avvantaggia di più di leggi scritte in modo poco comprensibile per il quisque de populo?
Dove c’è scritto conti più leggi meno.
Mi accodo ai pensieri espressi da Vegemite e Kawa. Per quanto mi riguarda, io ho sospeso qualsiasi tipo di giudizio in questo frangente.
È una situazione in cui nessuno avrebbe potuto prendere decisioni a prova di critica. Perché nessuno ci si è mai trovato prima, compresi i cosiddetti esperti, dalle cui labbra pendeva, per forza di cose, la classe politica.
Tutti hanno fatto una brutta figura in qualche modo, come tutti l’avremmo fatta al loro posto.
Certo, qualcuno se n’è approfittato, come i due platinati anglosassoni, andando oltre la tollerabile e comprensibile ignoranza in materia.
Sarò più cattivo, facendo onore al mio nick, nelle successive fasi, poiché per queste ci sarà stato il tempo di studiarle ed elaborarle. Senza l’affanno di dover evitare un’ecatombe con pochi giorni di tempo.
Insomma, non è da questo episodio che dovremmo giudicare le capacità della nostra classe dirigente e la validità del sistema che la esprime. Abbiamo avuto decenni per farlo, in condizioni certamente più semplici di questa.
Curiosità mia: ma tutte queste aziende riconvertite, chi dall’oggi al domani fà mascherine o barriere di plexiglas quando fino a ieri faceva tutt’altro e normalmente ci vogliono mesi e mesi per organizzarsi, ma non è molto strano? Quanto vorrei sapere chi c’è dietro. È vero, a pensar male si fa peccato ma….
Parlo in linea generale. Governare in stato di emergenza è la cosa più semplice del mondo. Lo Stato dichiara l’allerta senza curarsi un minimo se ciò si possa evitare e espande automaticamente i suoi poteri a dismisura. Non ci vuole un genio politico alla Bismarck per far ciò.
Governare in stato di emergenza significa prendere decisioni dalle quali può dipendere la vita di migliaia di persone. Di facile non c’è nulla. Proprio non ce la fai.
Tesi paradossale…
Governo non è (non dovrebbe essere) sinonimo di esercizio di potere, bensì di assunzione di responsabilità. E in fase di emergenza, soprattutto quando in ballo ci sono le vite umane, si è chiamati a prendere decisioni che fanno tremare i polsi.
Per fortuna la fenomenite non è pandemica… (si scherza, eh…)
Il problema, che molti fanno finta di ignorare (o ancora sperano nella buona fede dei governanti?), è che lo “stato d’emergenza” ci mette un attimo a diventare sistemico, a sostituire la “normalità”.
Ne è un esempio la Francia, dove le norme “anti-terrorismo” sono entrate in pianta stabile nell’ordinamento giuridico.
Ma anche da noi, quando vien dichiarata l’emergenza “degrado”, “rifiuti”, “sicurezza”, “immigrazione”, poi si può star certi che le misure straordinarie verranno normalizzate, e anziché risolvere il problema in oggetto ne creeranno di ben peggiori (e cosa meglio della Santa Scienza può offrire l’occasione per il più grosso moto reazionario mai visto?).
Qui si è adoperato uno slittamento tra “stare a casa”, metafora per dire di non andare a lavoro ed evitare affollamenti e “stare in casa”.
Il tutto senza alcun fondamento scientifico. Quasi una recrudescenza dei sentimenti autoflaggellanti medievali, ispiranti delazione e ricerca di capri espiatori. Aspettiamo in Penitenza la Salvezza dal Male.
Senza contare che l’inattaccabile ego di alcuni 0mai potrebbe ammettere di aver toppato.
Ma questo lo sapremo solo quando (se) saranno diffusi tutti i dati di questo periodo per poterli comparare.
Non c’è altro modo. Dicevano.
Ora non è il momento per certe questioni. Dicono.
Intanto, un bello scudo legale per mettere al riparo chi ha causato disastri da ogni assunzione di responsabilità.
Ora dobbiamo solo ripartire. Diranno.
Ps. Tra pochi giorni sarà il 25 aprile. Chi sente propria questa commemorazione, come risolverà il conflitto interiore di dover attenersi agli arresti durante la ricorrenza della Liberazione?
in terapia intensiva muore il 35 % dei morti quindi 100 persone circa ( e molte di queste perche’ arrivate troppo tardi ) gli altri muoiono fuori della terapia intensiva perche’ non facciamo i tamponi necessari perche non gli abbiamo ( non li abbiamo comperati al momento giusto ) in alcuni posti della Liguria non vi sono centri Covid e gli ammalati sono ricoverati in Medicina o in Pneumologia
Sono morti quasi 150 medici perche’ mandati a curare senza i dispositivi di protezione
Giustificando tutto questo siamo pronti a ripetere l’essperienza nel caso il virus tornasse in autunno
Dobbiamo invece guardare agli errori ed organizzarci in attesa di cure e di vaccini
Rispondo a cattivik,io credo di aver capito di che fazione politica sei,alcune figuracce potevano essere evitate,mi spiego:per dare 600 euro(una miseria)ci stanno impiegando piu’di un mese,le casse integrazioni sara’il terzo segreto di fatima…chissa’!!!.io personalmente e come azienda ho potuto anticipare la cassa integrazione ai miei dipendenti(18)e non l’80% ma per intera,la differenza e’un mio regalo!,fortunatamente ho la possibilita’(nonostantel’edilizia fa fatica),ma chi non puo’,come fanno i dipendeti?con che cosa vai avanti?Conte ha solo sparato cifre senza senso,il famoso prestito da 25000 euro servira’per pagare le tasse posticipate,l’Italia nell’anno 2919 ha avuto un pil di 1987 miliardi di euro(non tanto ma neanche cosi’accio)ma purtroppo stiamo in mano a degli avvoltoi della bce che ci succhiano anche l’anima,ma qusto “governo”non e’in grado di supportare il popolo, chiedono solo con tasse su tasse(pressione fiscale alle stelle) al dunque abbandonano la barca quando sta affondando..
Da sempre la burocrazia è una macchina lentissima. Non lo scopriamo certo con questo o con quell’altro partito al potere.
Negli USA, ad esempio, per i lavoratori autonomi e le ditte individuali, a secondo di alcuni parametri di redditività, sono state stanziate delle somme a fondo perduto fino a 1400 dollari circa al mese.
L’iter per la richiesta (application) è così lento e kafkiano che coloro che avrebbero diritto alla somma più elevata sono costretti a dover prima inviare all’IRS (la nostra agenzia delle entrate) una domanda per il minimo contributo di sostentamento, vedersela poi rifiutare dopo un mese di attesa (perché i requisiti non sono rispondenti a quelli per il minimo stanziamento!) e ricominciare tutto il processo da capo! Alla fine, è stato calcolato che coloro che avrebbero diritto al
massimo importo gli sarà accreditata la prima somma mensile 2 mesi dopo dalla prima richiesta! Coloro che invece hanno dei parametri più modesti e hanno fatto quindi richiesta per delle somme inferiori dovranno aspettare un mese prima che lo stato effettui l’accredito sui loro c/c.
E stiamo parlando degli USA… non certo del Monzbico.
Mozambico, sorry.
Ciao Emanuele, scusa la franchezza, ma non hai veramente capito nulla di me. La mia unica fazione da quando ho visto la luce si chiama AS Roma. Sono completamente agnostico in religione e politica. Cosa significa essere agnostici in politica? Significa dare il tuo appoggio e il tuo voto, di volta in volta, alle persone che ti ispirano più fiducia, a prescindere dalla posizione che occupano nell’arco costituzionale.
Se non ne vedo, diserto le urne senza problemi. Cosa accaduta più di una volta e anche nell’ultima. Come vedi hai tratto conclusioni sballate.
E non hai nemmeno colto a cosa si riferiva la mia sospensione del giudizio: si riferiva all’emergenza in senso stretto, cioè alle prime settimane di emergenza, quando la confusione regnava in primis tra coloro che avrebbero dovuto dare le prime risposte, cioè il comitato tecnico scientifico. La classe politica non poteva che affidare a loro la gravità delle decisioni di chiudere la gente dentro casa e fermare un’economia.
Per tutto il resto non ho affatto messo da parte il giudizio, ed è esattamente ciò di cui parli. Mi attendo fatti concreti e in fretta.
Per sintetizzare e non essere ripetitivo quoto Kawa e Vegemite, aggiungendo che la Merkel deve ancora espiare l’abominio politico e sociale commesso nei confronti della Grecia e con tutti quei titoli che pierluigi ha elencato non è assolta neanche dall’indulgenza delle attenuanti di ingenuità. Pper quanto attiene la vicenda del Veneto, è quanto accaduto in tutto il Paese, diligenza, attenzione e seguire il parere degli scienziati. Del caso Lombardia se ne sta occupando la Magistratura e così sia.
E sarebbe ancora fin troppo poco rispetto a ciò che veramente dovrebbe ancora espiare la Germania (un paese non proprio tenero, ossia di ex-nazisti, come risulta STORICAMENTE).
Ci sarebbero quegli enormi debiti ancora da onorare risalenti al termine della 2da guerra mondiale… Mai pagati per promessa fatta agli USA di rendersi promotori di un Europa che assicurasse la libertà e che secondo i padri costituenti avrebbe dovuto porre il cittadino europeo al centro degli interessi… e non il marco tedesco, le banche tedesche e i colossi aziendali tedeschi sopravvalutati in questi ultimi 40 anni per non fallire!
“…che assicurasse la pace e la libertà”
Cari miei, la voglia di tirare un bel calcio nelle terga capienti della Cancelliera teutonica e dei suoi cani da guardia ci sarebbe tutta. Il problema è che non ci siamo messi nelle condizioni di farlo, e tanto meno potremmo farlo adesso. Possiamo abbaiare ma non possiamo mordere, questa è la triste realtà. In soldoni abbiamo bisogno che ci vengano dietro con tutti i sentimenti almeno Francia e Spagna, altrimenti non siamo altro che un povero chihuaha.
Sento in giro parecchi aspiranti pitbull invocare a piena voce l’Italexit e bruciare tutti i trattati europei che ci stringono il cappio al collo. Benissimo, ma si dà i caso che poi il debito pubblico generato qualcuno se lo deve comprare. E chi se lo accatta quello di un paese in cui il livello odierno è già ai limiti della sostenibilità?
Un paese in cui scelte folli del passato ci rendono completamente dipendenti da un punto di vista energetico? Per cui non abbiamo altra scelta che lavorare bene diplomaticamente e cercare di trascinare quanti più possibile dalla nostra parte. Ma non siamo in grado di minacciare nessuno.
La Germania ha espiato, eccome. È stata divisa in due e occupata militarmente per cinque anni nella sua parte occidentale, e un quarantennio in quella orientale. Poi il piano Marshall l’ha fatta ripartire, come del resto l’Europa intera, almeno il territorio integrato al sistema occidentale.
Nel secondo dopoguerra non si è voluto ripetere il gravissimo errore di esigere i debiti di guerra con interessi altissimi, come imposto da Gran Bretagna e Francia nel 1919, scelta irresponsabile e miope che ha affamato il popolo tedesco
spingendolo successivamente nelle braccia di un ex caporale austriaco a capo di un partito estremista.
Se per espiazione non intendi quella materiale, bensì quella morale, ci ha pensato l’opinione pubblica più alta subito dopo la guerra a svincolare le responsabilità della gente comune dagli atti del proprio governo di criminali e psicopatici.
Se ciò sia giusto o meno è un altro discorso e ognuno può farsi la sua idea.
Per Amedeo:
come avrebbe espiato la Germania?
Con un muro che seppur orrendo è stato almeno utile a non far scovare ai tedeschi (tra una “nuova” repubblica di Weimar e l’altra…) un altro Adolf Hitler da minacciare il mondo?
Per quanto il muro sia stato tremendo, ingiusto… non si poteva fare altrimenti per scongiurare quel che di orrendo e inenarrabile scatenò la Germania col secondo conflitto mondiale.
Guarda che chi espiò nel modo più assurdo e atroce fu il Giappone (soltanto perché un’atomica lanciata su Berlino avrebbe avuto ripercussioni nefaste sulla salute di tutti i cittadini europei).
E comunque… è un certo Joschka Fischer (ex-ministro tedesco) a riconoscere quanto sia stata assurda la posizione autoritaria e austera del suo paese (guidato ancora dalla soldatessa di ferro) nei riguardi della Grecia e dei paesi più deboli quando dal 1953 ad oggi la Germania risulta essere ancora debitrice di quasi 300 miliardi di dollari!
(Non proprio pochi)
Morituri, la vitalità del popolo germanico è uno dei motori della Storia, non la si scopre certo oggi. I Romani furono i primi a capire come con quella gente sia inutile discutere e meglio impugnare il gladio. Quando c’è stata la riunificazione delle due Germania le menti più acute paventarono un pericolo per gli equilibri europei. Ma all’epoca montava un (falso) vento di libertà. Parlare quindi della Merkel e della sua tracotanza nei confronti dei partner europei non ha molto senso. I tedeschi curano solo i propri interessi, come del resto fanno tutti, con la differenza di un efficientismo senza pari che li porta necessariamente a dominare. Di ciò va reso atto senza tante storie. Possono vantare prodotti industriali di primissimo livello e un’organizzazione socio economica sempre in evoluzione che permette loro per esempio di superare con estrema non chalance un’emergenza come quella attuale.
Detto ciò la Germania a me piace al punto che, parafrasando Andreotti, avrei preferito ce ne fossero due.
Amedeo,
contento tu…
Della Germania a me piacciono giusto le foreste.
Per il resto, ringrazio Dio di essere nato in una terra ricca non solo di cultura millenaria ma di umanità, sensibilità, gentilezza, ospitalità… e perché no? Senso dell’umorismo… che non guasta affatto per alleggerire la vita.
In pratica degli italiani e dell’Italia mi piace tutto ciò che non posso trovare in Germania neanche con il telescopio spaziale.
Boh?! Eppure il mio commento sembrava chiaro.
Soprattutto il riferimento al famoso aforisma di Andreotti proferito nel 1989 in occasione dell’abbattimento del Muro di Berlino.
Amedeo,
il tuo commento delle 13:03 non è chiaro per niente.
Se scrivi “…a me piace al punto che, parafrasando Andreotti, avrei preferito ce ne fossero due”, senza specificare che la battuta fu detta SUBITO DOPO la caduta del muro (1989), significa che ne “cloneresti” ben volentieri un’altra di “Germania”.
(Vedi, Giulio Andreotti era già noto per le sue massime da ben prima del 1989…)
Che l’aforisma fosse stato detto nel 1989 in occasione dell’abbattimento del muro, l’hai specificato SOLTANTO nel commento delle 15:03… senza tener conto della tua precedente omissione.
Certo che vorrei due Germania (deboli), magari contrapposte, in luogo di UNA
forte. Lo confermo tutt’oggi.
Scusami, faccio l’errore di dar per scontate troppe cose. Colpa mia.
Per Lupino
ecco perche’ parlo di sistema elettorale
oggi per farsi eleggere occorrono tanti soldi ( troppi )
Con tante regioni dove le mafie prosperano scappa di pensare male
Poi il parlamento e’ pieno di persone poco colte e di avvocati
basterebbero 2 leggi alla base
una legge dovrebbe esser letta e compresa da una persona col diploma di scuola dell’obbligo
una legge dovrebbe essere sempre preceduta dalla dichiarazione dello spirito con cui e’ fatta lla legge per evitare la discrezionalita’ dell’interpretazione
per tutti quelli che difendono l’indifendibile Vegemite ,Cattivik Prohaska Kawa
ieri sera mi hanno detto che e’ andato in onda un servizio su chi l’ha visto di persone in quattro luoghi diversi abbandonate in casa coi parenti morenti ,senza tamponi senza aiuto ,
E qui per il calcio si parla dei tamponi ai calciatori
Prima facciano i tamponi al popolaccio che ancora oggi nel 2020 per loro non conta niente e conta solo all’elezioni o come consumatore
Ci sono anche io che difendo Vegemite.puoi non essere d’accordo con cio’ che dice ma di sicuro ne sa piu’ di te e di me,visto che di prefessione fa il medico.Per anni abbiamo sempre auspicato che ci fossere degli specialisti a decidere,una volta tanto che di un’epidemia si occupano virologi e scienziati della medicina,non ci sta bene.
Sono stati fatti degli errori? sicuramente si’
Ha difettato l’organizzazione?sicuramente si.
Parlare col senno di poi,pero’, è sempre facile.
La maggior parte dei paesi ha seguito l’esempio dell’Italia,anche se prima ci prendevano per culo,e quelli che non lo hanno fatto hanno dovuto ritornare velocemente sui propri passi:prima quel buffone di Inglese,poi quel bandito dell’americano e infine quegli arroganti degli svedesi.
Sicuramente ci saranno delle colpe,e per quanto mi riguarda spero che vengano dimostrate e puniti chi ha sbagliato,ma ora è il momento di remare tutti insieme.
Pensare che una legge sia “autoesplicativa” ed immutabile nel corso del tempo significa ignorare le regole della semantica nonché la funzione di formanti e crittotipi (per tacer d’altro).
Persino realtà dove la norma è transeunta ed immutabile, in quanto di provenienza divina (islam) ricorrono alla giurisprudenza ed all’interpretazione sistemica ed analogica.
Mi rendo conto che è un discorso molto tecnico e che non lo si può affrontare con queste modalità ed in questo contesto.
Ti dico però, Pierluigi, che conosco bene molte delle problematiche che affliggono il nostro stato di diritto. E non ne cerco la causa nei vertici, ma alla base.
Lupino, non sono certo di aver compreso a quale “base” ti riferisci, ma probabilmente sei un giurista e, quindi, dovresti riconoscere che la “qualità” normativa è molto scaduta nel corso dei decenni. Sulla difficoltà di “lettura” e di conseguente applicazione delle norme, Pierluigi qualche ragione ce l’ha. E questa è una colpa del legislatore, non della base (il popolo). Che poi vi sia una propensione italica a trasgredirle comunque, le leggi, scritte bene o male che siano, questo è innegabile. Ma tu m’insegni che più le regole sono complicate, più facile è violarle. E il circolo vizioso non si ferma più.
La qualità della produzione giuridica è scesa ma tempererei il giudizio filtrandolo dell’onnipresente e fuorviante pensiero di un passato migliore e più sano.
Mi riferisco al fatto che si invocano regole chiare e poteri per applicarle (a tutti gli altri). Alla montante tendenza a sopraffare il prossimo con la violenza, oltre che con la scorrettezza, che da noi è considerata furbizia. Al successo che ottengono candidati dotati di scarsa cultura generale prima che giuridica ed amministrativa. Al formarsi opinioni con Wikipedia e trovare noioso ed inutile approfondire.
Potrei andare oltre ma non voglio infierire né flagellarmi. Ripongo speranza nei nostri figli. Forse perché non ho scelta.
Buon Lupino, la scelta c’è sempre.
Da ciò che decidiamo di mangiare al tempo che dedichiamo al nostro aspetto, dal mezzo di trasporto a ciò che siamo disposti a fare per campare, dalla voglia di informarci e approfondire le nostre conoscenze alla voglia di mantenerci in forma.
Anche quando non interveniamo in situazioni che giudichiamo rischiose o prendiamo la via più comoda, facciamo una scelta.
Un saluto.