CORSPORT (A. POLVEROSI) – Se la Roma continua così, Biabiany entrerà nella storia di questo campionato. Finora è l’unico ad aver segnato un gol a De Sanctis, l’unico ad aver battuto la più forte difesa della Serie A. In tutta la sua storia, mai la Roma era riuscita a prendere una sola rete nei primi 540 minuti di campionato. Un anno fa, dopo 6 giornate, la Roma aveva incassato già 11 gol, il Napoli era fermo a 2, la Juventus a 3. Sei giornate compresa quella di Cagliari, dove non si era giocato e il giudice aveva stabilito il 3-0 per i giallorossi a tavolino. Secondo da quale angolazione si legge la cifra, erano 11 gol incassati in 5 partite vere. Alla fine saranno 56, meglio solo di Inter e Siena (57) e del devastato Pescara (84). All’epoca, Zeman aveva fatto le sue prime scelte: nelle prime 3 giornate avevano giocato sempre gli stessi cinque, vale a dire Stekelenburg, poi Piris, Burdisso, Castan e Balzaretti, alla quarta la trasferta di Cagliari senza giocare, alla quinta un solo cambio, Taddei al posto di Piris, confermato alla sesta giornata, quella del terribile 4-1 allo Juventus Stadium. (…)
La differenza tecnica è evidente, i nuovi acquisti hanno alzato la qualità ma soprattutto la fiducia. Lo stesso Maicon è ancora forte quando attacca e ancora non impeccabile quando difende, la sua sola presenza ha portato una certezza in più, ma la sua assenza non ha creato traumi. Poi oggi il portiere è sicuro del posto, non ci sono ballottaggi, non ci sono dubbi sul titolare come un anno fa. In più c’è Benatia. Farne un elogio adesso, dopo le prodezze di Marassi e col Bologna, è troppo facile.
Com’è noto, se una squadra prende pochi gol il merito non è tutto della difesa, ma del sistema con cui l’intera squadra difende la propria porta. E il sistema di Garcia è ben organizzato. Nella tournée americana il trio di centrocampo si scambiava le posizioni, adesso ognuno ha la sua zona di competenza. De Rossi, per esempio, non si muove dal centro. E’ lui a dare tempi e movimenti alla squadra: si alza, portandosi dietro i due centrali difensivi, quando la Roma ha la palla; si abbassa, così come fanno i due terzini, quando la palla va recuperata. Con De Rossi è Strootman, più di Pjanic, a garantire altra protezione difensiva.