ULTIME NEWS AS ROMA – Eusebio Di Francesco ha parlato oggi al Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo) per tornare sulla sua esperienza in giallorosso che lo ha visto raggiungere grandi traguardi come la semifinale di Champions League ma anche momenti molto difficili come il periodo nerissimo del suo secondo anno a Trigoria che lo ha portato all’esonero.
Tra i rimpianti dell’ex allenatore della Roma c’è quello di aver avallato il finale di mercato di Monchi che portò alla tanto criticata partenza di Kevin Strootman, venduto al Marsiglia, oltre a quella precedente di Nainggolan: “Sono state fatte delle scelte non corrette, a cominciare da quella che rimpiango più di tutte, le partenze di Strootman e Nainggolan“, ammette il tecnico abruzzese. “Kevin è un giocatore straordinario, con la sua partenza abbiamo perso personalità e lo abbiamo pagato in continuità di risultati. Ho il rimpianto di non aver insistito a farlo restare, ho assecondato la sua decisione”.
L’allenatore spende poi parole speciali per Zaniolo, definendolo “il gioiello del calcio italiano” che lui stesso ha voluto alla Roma suggerendolo al ds spagnolo. Infine sulla fedeltà mostrata da De Rossi e Totti: “Mi hanno sempre sostenuto“, ha confidato Di Francesco. Sul rapporto con Monchi: “E’ stato ottimo, Abbiamo avuto dei contrasti, ma come in una famiglia, abbiamo sempre cercato di andare nella stessa direzione”.
Sul rapporto con la squadra: “Non è vero che i giocatori non mi seguivano più. Anche quando la società ha deciso di mandarmi via alcuni giocatori, tra cui De Rossi, hanno fatto di tutto per far cambiare idea a Pallotta, che prese la sua decisione. Con il presidente mi sono sentito qualche giorno dopo l’esonero, le sue parole mi hanno fatto piacere.”
Sul suo allontanamento: “Il calcio è così, legato a episodi: l’esonero è stato un insieme di situazioni al di là dei risultati. C’era un po’ di malcontento che ci ha portato a quell’epilogo. Era un momento particolare, avevamo perso il derby. Se fossimo passati con il Porto non so quale sarebbe stato il mio futuro, forse avrei scelto di andarmene io”.
Fonte: Corriere dello Sport

Errore imperdonabile x tempistica…la cessione di STROOTMAN…A MERCATO CHIUSO NON PUOI FARE STA COSA, di lì si è sfaldato tutto…anche se dice che è stato lui a voler andare via…ma la società doveva rinviare di un anno sta cosa…IMPERDONABILE
Strootman era un giocatore meraviglioso, ha illuminato partite. Purtroppo gli infortuni lo hanno frenato molto, se ricordi, con Difra era finito in panchina. A lui non stava bene la situazione (come è successo quest’anno con Emre Can con la Juve, andato via perché poco utilizzato). Sicuramente era un collante nello spogliatoio ma basta questo per dare 4.5 milioni netti al giocatore ogni anno? Credo la cessione sia stata una scelta dolorosa ma necessaria.
De rossi Strootman Nainggolan erano tanta roba! Grazie a Sabatini che molti definiscono “dalazzio” non considerando che a certi livelli la professionalità va oltre….
FORZA ROMA
Hai assecondata lo smantellamento di una squadra quasi perfetta , quando bastava talmente poco x renderla vincente …
Te meriti il sassuolo
Brava persona ma troppo aziendalista. Ha pagato scelte di altri ma le ha assecondare quindi colpevole anche lui. Ma non scordiamo le cose buone: le partite a viso aperto in Europa, le vittorie contro Chelsea e Barcellona e, dimenticando l’andata scellerata a Liverpool, il passaggio del turno negato da un terzino portiere e una terna arbitrale cecata. Infine la fiducia a Zaniolo che ha permesso di trovare un gioiello.
Ao a Miste tra na ventina d’anni già me vedo la scena de un nostalgico giornalista 60enne panzone con lunghi capelli bianchi raccolti in una coda rustica che te viene a fa l’intervista a Pescara ar baretto mentre te stai a fa na briscoletta …eeeeehhh naingolan eeeehhhh strootman … io quanno te vedo penso solo “ABBASSA QUAAA DIFESAAAA”
Però mi sembrano concetti che ha già espresso più e più volte, ormai sono chiari credo che tutti gli abbiano capiti, ma starli sempre a rivangare, di certo non è che gli porteranno in dote l’ingaggio con una nuova squadra
Eusebio è senz’altro un ottima persona, ma trovo sia poco carismatico, ha bisogno di avere a fianco dei giocatori leader, e Kevin lo era senza dubbio.. è stato davvero un peccato che una così bella squadra sia durata così poco..
Io ancora non capisco come si fa a dire che il problema è stata la cessione di Strootman e Nainggolan.
Dal punto di vista di passione, personalità e attaccamento ai colori per carità,
ma ormai in campo non rendevano.
E si è visto in questi 2 anni successivi.
Il problema sono stati i rimpiazzi: in primis non adatti al 433 (e qui davvero bisognerebbe
capire come si può commettere un errore del genere), e in secundis gente come Nzonzi non era assolutamente funzionale al progetto che si stava mettendo in piedi: 30enne, strapagato, appagato, reduce dalla vittoria ai Mondiali… è venuto in vacanza per 6 mesi!
Coric: se prendi un profilo così devi farlo giocare, non puoi certo pensare che si integri con 10 minuti
di partita al mese.
Cristante invece non era solo adatto al 433. E DDR era a fine carriera, non ce la faceva più.
Con i soldi spesi per Coric e Nzonzi (quasi 40ML) prendevi sicuramente due mediani discreti.
Con i giocatori che dici che in campo non rendevano più sei arrivato quarto in Europa
Sei arrivato quarto in Europa perchè avevi una squadra che reso bene in alcune partite chiave,
ma non scordiamoci neanche che agli ottavi siamo passati con un 2-2 aggregato grazie al salvataggio
di Brunetto Perse al 90esimo, e che a Barcellona e Liverpool ci hanno seppellito (anche grazie agli arbitri,
per carità).
Nainggolan era un problema per tutti: lo hanno detto anche Totti e DDR.
E qui a Milano ha fatto lo stesso. Non è gestibile, e dopo 2-3 mesi ne risente.
Anche a Cagliari dopo Natale camminava.
Strootman non ha più esplosività. NOn per niente lo ha preso una squadra di media classifica francese.
Che lo avrebbe ceduto volentieri in Estate se qualcuno avesse accettato di pagargli quello stipendio,
ma ovviamente no.
Secondo me è stato il momento giusto per cederli. Solo che andavano rimpiazzati molto meglio.
Alisson non era sostituibile: loro sì.
In linea di principio, concordo anche io sul fatto che le due cessioni ci potevano stare, da un punto di vista tecnico e finanziario. Con al cessione del Ninja hai anche trovato Zaniolo, seppure in modo più o meno consapevole.
La tempistica della cessione di Strootman è stata sicuramente sbagliata invece: alla vigilia della seconda di campionato è stata uno sconquasso. E nei loro ruoli specifici li hai rimpiazzati malissimo.
Ma il crimine numero uno, sul quale Eusebio glissa sempre, è stata la cessione di Alisson, immotivata e assolutamente fatale. Ci hai rimesso su tutti i fronti. Chissà perché non ne parla mai, e mai glielo chiedono.
Ecco bravo continua a non capire eppure sembra così elementare.
Alisson lo hai ceduto per oltre 70ML.
Ci fai una squadra con quella cifra.
Io capisco che dire di no a quelle cifre per un portiere diventa quasi impossibile:
pensa che anche il Real Madrid di fronte ad un’offerta di 100ML (a 33 anni) per CR
ha deciso di cedere.
Alisson voleva andare ed è stato pagato tantissimo, non è stato bello, ma lo posso capire.
Strootman voleva andare via: ha detto più volte, e senza nessuna polemica o risentimento,
che considerava il suo ciclo chiuso. Ha trovato una squadra che gli dava quasi il 40% in più,
non si si sentiva al centro del progetto, e alla fine non so davvero quanto avrebbe reso.
Se li rimpiazzavi decentemente (e con i soldi spesi si poteva benissimo) non ne staremmo neanche
più a parlare. Come non parliamo più di Manolas grazie a Smalling.
O non abbiamo parlato più di Benatia grazie a Manolas.
Guarda, bastava prendere un anno prima Diawara!
Impossibile accolare pure Alisson a DiFra.
Ormai aveva fiutato l’aria di instabilità – oggi in semifinale domani in europa league – e da bravo brasiliano gargarozzone si era fissato per andarsene – giustamente? credo proprio di sì, visto quello che ha vinto a liverpool – a guadagnare e vincere in un club piu affidabile.
Strootman e Nainggolan – due ex calciatori rimpiazzati con gente che il calciatore non l’ha mai fatto – potevi anche tenerli, ma Alisson da mo’ che aveva detto ciaoneee!
Rispondo a Anto e Julian. Alisson si doveva, e soprattutto poteva, trattenere. Con 70 mln ci rifaì la squadra? Vediamo nei due anni successivi solo i soldi spesi per i portieri: oltre 40 mln solo di cartellini per due che insieme non arrivano alla metà del valore di Alisson. Mettici sopra i soldi della mancata qualificazione CL, che con il brasiliano avresti probabilmente raggiunto, ed ecco qua che sei già abbondantemente sotto sui 70 mln incassati.
Alisson voleva andare? Può darsi, ma avevi tutto il coltello dalla parte del manico. Il brasiliano prendeva circa 1,5 e aveva ancora tre anni di contratto. Gli dicevi, ok bello, ti rinnoviamo a 3,5 più premi, quest’anno ancora ci servi. L’anno prossimo si vedrà, intanto ci guardiamo in giro per un successore. Non ti sta bene? Allora resti comunque a 1,5.
Cosa avrebbe scelto di fare secondo voi? E poi sarà pur vero che voleva andare; ma di certo non aveva ancora accordi con nessuno quando è andato al Mondiale. Tanto è, ricorderete, che dapprima doveva andare al Real, poi al Chelsea, e infine fu il Liverpool. Per me è abbastanza chiaro che fu la Roma a dargli l’ok per cercarsi una squadra e non viceversa.
Devo poi una risposta anche a Dark Dog. Ovviamente anche la cessione di Salah è stata sanguinosa. Ma lì c’era perlomeno la solita scadenza dell’Imu da onorare il 30 giugno. E qui possiamo aprire un altro discorso nel porsi sempre immancabilmente nella condizione di dover cedere entro quella data. Perché ti metti sempre in una situazione di debolezza nei confronti degli acquirenti, realizzando sempre meno di quanto dovresti.
E’ stato così per Pjanic, per Salah, per Manolas. Se devi fare la plusvalenza su un top player, la devi fare quando ti arriva l’offerta irrinunciabile, vedi la Juve con Zidane e Pogba, o il Real con CR7.
Ma Alisson non era né necessario né irrinunciabile, tanto che, una settimana dopo, il Chelsea prende Kepa, che vale un’unghia del brasiliano, a 80 mln. Ma è inutile parlarne ancora: anche il buon Sabatini a un certo punto si è arreso e non ha voluto più sapere di stare appresso alle richieste di cash del bostoniano.
“La Roma è una cosa seria”, disse il buon Walter.
Scusami ma non è così: “oltre 40 mln solo di cartellini per due che insieme non arrivano alla metà del valore di Alisson”.
Olsen è stato pagato 8,5ML.
Lopez 23,5 ML. Sono 32, non oltre 40.
Il resto è una % sull’ipotetica vendita di Sanabria, che al momento dopo aver fatto panchina al Betis faceva panchina al Genoa. A Giugno con tutta probabilità tornerà al Betis (o pensi il Genoa lo pagherà 18ML?) e cercherà un’altra squadra per l’ultimo anno di contratto.
Per la Roma l’offerta per Alisson era irrinunciabile secondo me. E’ vero che per Kepa è stata pagata la clausola (affarone tra l’altro, mamma mia…..), ma a parte lui non vedo altri portieri pagati quelle cifre.
Il problema è che usi i soldi di Alisson per prendere Olsen, Pastore e Nzonzi, e allora chiaramente era meglio offrire 10ML all’anno al portiere…. (chiaramente non si può perchè poi lo spogliatoio esplode, ma era per dire….)
Anto nel prezzo ho messo un 5 mln per la vendita di Sanabria e 3,5 di bonus per Olsen, che non sai mai a cosa sono legati. Se alla vittoria in Champions oppure se scende dal letto col piede destro. Insomma, se non sono 40 non sono nemmeno 32. Mettici gli ingaggi di entrambi, e vedrai che potevi tranquillamente darli ad Alisson senza problemi. Resta il fatto che l’affare “irrinunciabile”, tra costi sostenuti per i sostituti, entrambi non all’altezza, e mancati introiti, si è rivelato un “pessimo” affare.
E francamente non vedo perché una volta che riconosco 4 o 5 mln al miglior portiere del mondo, li debba poi dare anche al Bruno Peres di turno. E’ un’equazione che non capisco. Se si presenta il procuratore di Brunetto a battere cassa lo rispedisco da dove è venuto con una bella orma di mocassino stampata nel didietro.
NON ti sei opposto, non hai detto niente, ti hanno sfasciato la squadra dicendo menzogne e perculando la tifoseria con la storiella del “siamo più forti dell anno precedente” e i tifosi? tutti amanti del naccheraro mentre sventrava ala squadra e vendeva il ninja all Inter dissero che Cristante era il suo sostituto a tutto campo, vedete quanto ce capite di calcio? Ai tempi della svendita con EDF eravamo IO E POCHI a identificare la situazione, perchè non avevamo il cervello annebbiato da falsi proclami PALLIRCHIESI E BALDINIANI 2 INETTI ASINI che non hanno saputo gestire un gruppo unito, ecco ora lo dice anche EDF, ma il PELLIRCHIESI PERDENTI , che in vita loro non hanno vinto nemmeno a morra cinese, stanno sempre a negare l evidenza!
Il duo Monchi/Di Francesco ha devastato la Roma.
Il Monco di Siviglia incaricato dall’Amatriciana di Boston di fare plusvalenza a qualsiasi costo perchè nun c’ha na lira; l’incapace allenatore pescarese Di Francesco, con ingaggio esagerato per le capacità, che ha avallato tutte le cessioni in silenzio e in perfetto stile aziendalista (unico motivo per cui prendeva quel po pò di ingaggio…gli hanno pagato il silenzio) e viene ancora menzionato per meriti non suoi per l’aver raggiunto una semifinale di champions…l’incapace a gennaio aveva dato l’ok per la cessione di Dzeko e di Nainggolan (hanno provato in tutti i modi a piazzarlo in Cina) gli stessi che in seguito sono stati, con Allison Manolas De Rossi Kolarov Strootman, tra i maggiori protagonisti per il raggiungimento delle semifinali CL; per l’incapace pescarese meriti zero, fosse stato per lui con Schick e nun se sa chi saremmo usciti ai 64mi (battuta con retroattività).
A mai più rivederci prezzolato aziendalista!!!
Credo che Lei abbia dimenticato il proprietario di questa società, il numero 1.
@Romanelcuore,
non l’ho dimenticato, è sempre nei miei pensieri.
“Il Monco di Siviglia incaricato dall’Amatriciana di Boston di fare plusvalenza a qualsiasi costo perchè nun c’ha na lira”…come vede è sempre presente.
Pensi che io avverso questa non proprietà da esattamente 1 minuto dopo il suo insediamento; era così evidente che fossero delle teste di legno, o se preferisce dei contratti a progetto, messe lì da Unicredit con incarico palese di far guadagnare “aaabbanca” sia con lo stadio ma soprattutto, come il tempo ha dimostrato, farla rientrare dal mostruoso debito che ha il gruppo Parnasi con la stessa.
Quanti anni sono passati dalla presentazione del primo progetto??? 7.
Alcuni sostengono che la scelta Tor di Valle, i siti erano più di 10, è stata ponderata e verificata ma casualmente e ribadisco casualmente sono terreni di proprietà del gruppo Parnasi.
Lei crede più alle favole o alle casualità in genere??? Io non credo (per il paese Italia che viviamo con i suoi compromessi, corruzioni, politica, banche e riciclaggio, ricordo di aver letto di movimenti di tantissimi milioni di euro che dallo IOR prendevano direzione su conti anonimi Unicredit, mafie varie etc,) assolutamente alla casualità ma sono personalmente convinto che il tutto sia stato progettato e indirizzato dai piani alti di Unicredit.
un saluto
Sono arrivato alle stesse conclusioni Poppy. Ci ho messo solo sei anni in più a capirlo…
@ Poppy asr
Adesso è tutto chiaro analisi praticamente perfetta. Un saluto e forza Roma.
c’è un piccolo dettaglio che ho letto a suo tempo (con DiBenedetto presidente), per il quale gradirei una conferma: l’agenzia incaricata di individuare i terreni per lo stadio era nell’orbita della famiglia Agnelli?
Sì, Alie’, la Cushman & Wakefields. Ma proprio nello stesso periodo in cui offrì la propria consulenza alla Roma per lo stadio, fu ceduta da Exor, controllante di FCA e della Juve. Piuttosto, la cosa interessante, e lo è ancor di più a distanza di anni, è che l’agenzia aveva assegnato un rating maggiore, e neanche di poco, ad altre due aree rispetto a TdV: una sulla Togliatti ed un’altra a Torre Spaccata. Fu la Roma a “preferire” TdV. Che casualmente era legata ad un altro grosso debitore di Unicredit. Certamente una coincidenza, è ovvio. Le ridicole istituzioni cittadine hanno poi aggiunto altra melma ad una faccenda che già puzzava di suo.
Er pupazzo se ne esce adesso!
Le due botte al montante della panchina fratturandosi il quinto metacarpo della mano sinistra fu proprio per questo motivo,altro che per la contentezza
del pareggio con l’Atalanta,la stretta di culo era talmente tanta di perdere quella partita.
La colpa che imputo di piu’ a Di Francesco non è tanto il suo “modulo di gioco” a volte inutile ed iniquo, quanto l’essersi letteralmente calato le “braghe” di fronte ad alcune decisioni societarie e di aver “avallato” le “scelleratezze” di Monchi. Sopratutto quelle riguardanti acquisti e cessioni Tanto è che alla fin fine a causa del suo carattere accondiscendente, si è ritrovato con le spalle al muro Se avesse avuto maggior fermezza, probabilmente alcune cose sarebbero andate in maniera diversa.
Un signore
Dopo le batoste, il signore che tu dici,dava sempre la colpa ai giocatori, mica scopriva i veri altarini, da bravo pallottino il gne gne lo ha portato lui qua sopra
Cattivik le cessioni ai Alisson e Salah sono state devastanti (di fatti il Liverpool poi ci ha vinto la Champions ed ha perso una finale). Queste due cessioni hanno costituito lo spartiacque tra l’idea di una società ambiziosa (cui tutti ci aggrappavamo) e la realtà di una società di trading puro gestita (male) con logiche finanziarie di breve periodo sbiadite, apatiche e prive di prospettiva. Sono certo che avrebbero potuto trovare i mezzi per tenerli. Avevano costruito una grande Roma che ha perso con il Liverpool immeritatamente 5-2 e che poteva tranquillamente passare il turno. A quel punto il Liverpool (società seria) ha fatto il salto di qualità grazie a noi (che già gli avevamo impacchettato Salah) con Alisson e noi abbiamo smontato una squadra con lo tsunami Monchi fino ad arrivare allo scempio economico di oggi ed a livello tecnico inferiore a quello dell’Atalanta. La Roma americana ha semplicemente fallito su tutti i fronti.
Esatto
Ancora parla Milhouse? Basta, così perdi quel poco di dignità che avevi.
e dopo 2 interviste dove DiFra si toglie qualche sassolino facendo anche un’autocritica diventa lo scemo del villaggio, quello che stà sempre a ripete le stesse cose, come se Pallotta in questi anni avesse detto qualcosa di diverso oltre allo Stadio… DiFra rimane un’allenatore che cmq c’ha portato a giocare una semifinale di CL e denigrarlo solo per qualche dichiarazione non proPallotta è veramente patetico…
se qualcuno si domanda ancora qualè stato il problema della cessione è perchè (come piace evidenziare da alcuni nick, che però in questo caso non lo fanno), probabilmente, non hanno mai calcato un campo di calcio o calcetto, situazione che farebbe comprendere mejo anche calci di frustrazione o sputacchi vari, ma non per questo ritengo non debba esprimere la propria opinione da tifoso… il Ninja è stato cacciato anche da Milano, è vero, però è anche vero che la squadra costruita subito dopo lotta per lo Scudetto, come fu per il simbolico confronto DelPiero-Totti, quella Rubentus sostitui DelPiero con una serie di trofei e un CR7 costato 100ml a fine carriera non all’inizio e soprattutto dopo che ti ha fatto vincere la decima CL!!!
per Poppy una specificazione, sul sito ufficiale dello Stadio (non dei media che tanto detestiamo) si riporta una proposta del comune di circa 60 aree idonee e che un pool d’esperti pagati da una delle società dell’ASRoma casualmente scelse un’area riconducibile, perchè ancora non si sà di chi è o sarà, di un soggetto che deteneva un enorme debito con Unicredit, ma soprattutto sempre casualmente 3/4 anni prima dall’odiato mariolone la si nominava come l’area del futuro Stadio…
L’errore per me fu quello di ringraziarlo x la splendida stagione e salutarsi.. c’era libero Ancelotti che non aspettava che una chiamata
Cosa poteva dire ?
Niente.
Cosa poteva fare ?
Niente.
Ha deciso lui ?
No.
Ma per i pallottari la colpa e’ SUA perché senno’ bisogna dire che pallotto e’ un cialtrone che pensava che facendo la comparsa in un paio di edizioni della Champions gli sarebbero arrivati dagli sponsor gli stessi soldi che guadagnano Manchester Utd e Real Madrid.
Ovviamente non e’ stato cosi’ e quindi per far quadrare il bilancio bisognava cedere giocatori.
Quelli scarsi non li vuole nessuno quindi tocca vendere quelli buoni : e’ la normalità quando gestisci male una società.
Ma guai a dirlo ai pallottari eh perché il mantra qua e’ che pallotto non vince niente PERO’ almeno ti tiene i conto apposto, eh ?
E quindi e’ tutta colpa del cattivo Di Francesco: prima di lui andava tutto a gonfie vele !
Gli allenatori di prima riuscivano a farsi tenere i giocatori, lui no.
Infatti Sabatini non ha mai fatto plusvalenze, quelle so cominciate co Monchi e Di Francesco.
“Sabatini RE delle plusvalenze” non e’ mai stato detto da nessuno, mai sentita sta frase.
Infatti Lamela e Marquinhos ce li siamo tenuti per anni e abbiamo vinto tutto.
Benatia pure: tutta la carriera a ROMA ha fatto fino al ritiro, insieme a Pjanic.
Oh quanto era bravo Garcia a farsi tenere i giocatori, lui si’ che era un duro !
Spalletti poi non ne parliamo : era talmente contento che non e’ mai andato all’ Inter.
Noi avevamo un progetto pluriennale in cui si teneva lo stesso allenatore e la stessa rosa per anni, scartando solo i gicatori piu’ scarsi e tenendo sempre quelli buoni blindandoli con ingaggi faraonici.
Poi si sono imposti Monchi e Di Francesco (non li ha chiamati Baldini per conto di pallotto no), hanno costretto la ROMA a ingaggiarli per il preciso scopo di distruggere la Grande ROMA di pallotto !
E da li’ e’ andato tutto a rotoli, ma che puoi fare se uno ti costringe ad ingaggiarlo e rinnovargli pure il contratto dopo un anno ?
Non potevamo fare niente, non avevamo scelta : si sono imposti, ingaggiati e pure rinnovati.
Hanno fatto tutto loro, con in tifosi in rivolta (specie i pallottari) che mai avrebbero voluto l’allenatore che aveva portato in Europa League una squadra di quartiere e un DS che aveva vinto TRE di quelle schifosissime competizioni europee minori che non qua vuole nessuno.
“Un tizio che ha vinto 10 coppe con una squadra piu’ piccola della nostra ? Puah ! Che schifo ! Mai a ROMA uno cosi’, mai nella vita ! ” , cosi’ dicevano i pallottari : tutti contrari all’ingaggio di Monchi erano.
Nessuno li ha chiamati, nessuno li voleva eppure hanno lavorato per la ROMA nonostante l’opposizione di Baldini, Pallotto e tutti i loro seguaci : una vera dittatura, comandavano tutto loro a Trigoria.
Mannaggia se solo fossimo rimasti con Sabatini a scoprire talenti come Iturbe e Nico Lopez e con una grande allenatore come Garcia o Spalletti ad opporsi alle cessioni…
Poi purtroppo quando un DS e un allenatore si impuntano per venire a lavorare nella tua squadra tu non puoi farci nulla : hai le mani legate e li devi ingaggiare per forza.
Non e’ colpa di nessuno, e’ solo sfortuna : quella stessa sfortuna senza la quale avremmo vinto la Champions con Juan Jesus a sinistra e con Shick al posto di Salah.
Vendere Salah e Emerson Palmieri non ha niente a che vedere con quello : quella Champions era nostra, avevamo rinforzato la squadra apposta per vincerla e se abbiamo preso 5 gol in 50min all’Anfield e’ solo sfortuna.
La stessa sfortuna che ci ha imposto Monchi e Di Francesco.
Ao’ poteva pure di’ de no e annassene però. Spalletti l’ha fatto. D’altronde je davano 2,5 l’anno pe stasse zitto. Quanno je ricapita più…
ringrazio MEH per aver sintetizzato almeno un centinaio dei miei commenti, dei quali non avrei voglia di ripetere una virgola.
La cessione di Alisson è stata il peggior suicidio sportivo, economico, morale e culturale che potevamo aspettarci: riguardo al FFP, un paio di mesi prima era pervenuta una missiva che NON costringeva a “far cassa”. Quest’ultima novità venne riportata anche qui sopra, incrementando ulteriori attriti.
Inoltre, il contratto del brasiliano con la ASR era a lunga scadenza…
è stato semplicemente impacchettato da gente che avrebbe dovuto dedicarsi ad altro, a cominciare dal bostoniano
PS: ricordo ancora i fenomeni che esclamavano “così ce rifamo mezza squadraaa!”
La cosa bella è che il giornale che ha intervistato questo signore che ha fallito in tutti i luoghi dove è stato, è il corriere dello sport che ormai ha intrapreso una guerra nei nostri confronti da anni.
SCANDALIZZATO DA QUESTA INTERVISTA?
Assolutamente NO, anzi, mi conferma che questo è un allenatore che poco ha a che fare con grandi piazze…
Luis enrique è andato via da signore, idem spalletti che è stato BOMBARDATO quando in realtà la squadra volava e la prima roma di di francesco era ancora la roma spallettiana.
Di francesco fece di tutto per eliminare quella roma, arrogante come era, attuando il 4-3-3, spostando radja dal ruolo di trequartista dove era uno dei migliori giocatori al mondo per riportarlo dietro ( dove faceva sicuramente bene ma non bene come da trequartista ), errore che ne inficiò anche la dote realizzativa di dzeko.
In campionato quell’anno è giunto il record di sconfitte in casa della nostra storia, dove per miracolo siamo arrivati in champions.
In champions sono arrivate le partite piu belle, quella contro il chelsea e contro il barcellona dove hai giocato con una difesa a tre di spallettiana memoria.
Ricordo anche, che per quanti possono lodare il centrocampo radja, strootman e ddr, era proprio il punto debole della roma questo centrocampo, con radja che correva per 2 ( infatti la qualita del belga scese molto quella stagione ) con l’olandese e l’ex capitano della roma che non correvano in campo ( paredes venduto perche difra gli preferiva ddr, parole dell’argentino che voleva giocare di piu ) e di qualità davano poco o nulla e gli score parlano per me.
Di francesco ha peggiorato quella squadra perche non si è saputo adattare e sopratutto è stato arrogante a non continuare l’ottima strada intrapresa da spalletti.
Piccolo allenatore.
Poi fatemi capire, ma se monchi e di francesco dicevano ognuno dell’altro che erano in perfetta sintonia, quindi di cosa si lamenta oggi??
La verità è che tutti si permettono di sputare nel piatto dove hanno mangiato e in alcuni casi anche il miglior piatto della loro vita passata e futura, vero di francesco?
Le persone vanno sempre giudicate in base ai risultati che ottengono.
Spalletti, Garcia e Di Francesco sono gli allenatori che hanno portato la Roma a livelli importanti. Nessuno di questi è riuscito a vincere nulla pur avendo costruito gruppi importanti perché gli serviva quel passetto in più, quell’innesto giusto, quel saltino di qualità che non è mai arrivato. Io personalmente imputo il mancato salto alla società che con il suo commercio di giocatori ha impedito che si arrivasse a vincere qualcosa, ma so che molti invece non la pensano così visto che quelle squadre le ha allestite il presidente.
A parte questo fra tutti Difra è però quello che ci ha fatto sognare di più, perché quella Roma autoritaria che ha sbattuto fuori il grande Barca non la dimenticherò mai. Poi col Liverpool è stata un’altra storia, serviva ulteriore personalità (e un pizzico di fortuna in più con l’arbitro). Quella squadra doveva essere il punto di partenza ed è stata invece il nostro punto di arrivo.
Questi tre allenatori secondo me non si potranno mai discutere.
Secondo me si sono dei distinguo da fare. Garcia ha avuto un forte impatto motivante sulla squadra, però poi si è spento sull’unico schema, coperti, palla a Gervinho e s’abbracciamo. Non è più stato in grado di trovare il bandolo della matassa una volta che sono stati gli altri a chiudersi e ad aspettare. E’ stata una lenta agonia, con una squadra pian piano inguardabile e senza lo straccio di un’idea.
Con Di Francesco, è vero, abbiamo toccato il punto più alto della presente gestione. E in Champions, dove se la giocano tutti, abbiamo offerto delle ottime prestazioni. Ma in campionato è sempre stata una sofferenza. Anche nel primo abbiamo collezionato il record di sconfitte casalinghe. Anche lui mai capace di trovare l’apriscatole per difese chiuse. E spesso beffati come polli nelle ripartenze.
Spalletti , secondo me, è di categoria superiore ad entrambi. Ha offerto un gioco di ottima caratura nel campionato e mezzo in cui è stato in sella. Ha rivitalizzato Dzeko, ha migliorato tantissimo Salah, ha avuto l’intuizione di spostare Nainngolan sulla trequarti, ha proposto la difesa a tre e mezzo, consentendo a Florenzi di esprimere la migliore sua annata fino al primo infortunio. Ha estratto dal cilindro un Emerson Palmieri che sembrava un oggetto misterioso.
L’allenatore bravo è quello che migliora gran parte dei giocatori a disposizione. E Spalletti lo ha fatto. Due sole pecche: il preliminare di Champions col Porto, soprattutto il ritorno, con la discutibile idea di schierare De Rossi come centrale. Anche se poi gran parte della responsabilità ricade su De Rossi stesso per lo scellerato gesto compiuto a partita ancora aperta. E la partita col Lione, qui in particolare quella di andata. Ma lì la squadra aveva già preso una china discendente, con l’acme nella partita di S.Siro contro l’Inter, dovuta alla mancanza di alternative valide in panchina. E a quella squadra mancava solo di essere rimpolpata nelle seconde linee per decollare definitivamente. Purtroppo sappiamo come è andata.
Spalletti però ha offerto una qualità nella continuità che gli altri due si sognano.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.