DZEKO: “Di Francesco grande allenatore e romanista. Kolarov può portare la Roma a grandi livelli. Gerson? Si vedeva che quest’anno avrebbe fatto grandi cose”

8
611

ULTIMISSIME AS ROMA – Il centravanti bosniaco Edin Dzeko è stato protagonista del programma Slideshow in onda su Roma TV. Queste le parole dell’attaccante giallorosso, che ha rivissuto il suo passato attraverso una serie di foto che ha commentato così:

Il gol alla Sampdoria… 
Me lo ricordo, il portiere non è riuscito a mettere il piede. Questa partita se l’avessimo vinta avrebbe migliorato la stagione, sono mancati quei tre punti.

La tripletta al Villarreal… 
Il primo hat trick in Europa. Una partita bellissima per la squadra, il Villarreal è una squadra forte e forse era anche favorito in casa. Ricordo bene il gol straordinario di Emerson col destro, nel secondo tempo ho fatto altri tre gol e abbiamo vinto meritatamente passando il turno.

Inter- Roma 1-3… 
Due gol bellissimi di Radja, un’altra partita importante. Non è mai facile vincere fuori casa, a Milano e poi fare anche tre gol. Radja è un giocatore importantissimo per noi e abbiamo visto che la società ha prolungato il suo contratto. Giocare con un giocatore così ti fa bene, avere Radja in campo, anche come uomo, ti dà sempre qualcosa di più.

La sconfitta nel derby di Coppa Italia… 
E’ una brutta sconfitta, non vogliamo guardare indietro, se giochi quattro partite in dieci giorni è un po’ difficile. Prima abbiamo avuto l’Inter, contro cui eravamo ancora freschi, poi la Lazio il Napoli tre giorni dopo il Lione. Anche lì nel primo tempo abbiamo giocato benissimo ma nel secondo tempo abbiamo preso tre gol perché eravamo stanchi.

La partita contro il Lione… 
Abbiamo fatto l’1-1 e se avessimo segnato prima avremmo potuto anche vincere. Abbiamo iniziato bene quella partita, due occasioni con Kevin e una grande dopo 5 minuti con Rudiger, poi abbiamo preso il gol dello 0-1 che ha cambiato tutto. Purtroppo dopo il 2-1 non siamo riusciti a farne un altro, anche se nella gara d’andata il gol al 94esima ha cambiato tutto. Prendere gol nel secondo tempo là è troppo per una squadra come la nostra.

Monchi… 
Il direttore sportivo. Prima ero molto triste quando è andato via Sabatini, che mi ha portato a Roma e mi ha dato l’occasione di giocare in italia che ho sempre voluto. Tutti conosciamo Monchi e le grandi cose che ha fatto al Siviglia e sono stato subito felice. Quando vedi tutto quello che fatto il Siviglia con lui, sono certo che alla Roma aspetta un buon futuro. Si vede subito perché ha portato giocatori forti e il mister, che vediamo ora quanto è bravo e speriamo in futuro di vincere tutti insieme qualche trofeo.

Il 3-1 alla Juve… 
L’ho visto dalla tribuna ma forse è stato meglio perché hanno vinto contro una grande squadra. Sono stato molto felice perché c’era un’altra partita che non potevamo sbagliare contro la Juve che ha vinto lo scudetto. Abbiamo perso qualche punto di troppo, come a Cagliari che da 0-2 è finita 2-2, e a Empoli creando tante occasioni. Anche contro la Sampdoria, anche se l’anno scorso abbiamo fatto il record di punti, era difficile con questa Juventus.

Roma-Genoa… 
Come spiegare questa partita? Era forse la partita più emozionante per tutti i romanisti, era l’ultima partita di Totti e dovevamo vincere per forza per andare in Champions. Prendi un gol dopo 10 minuti e va tutto in un’altra direzione. Poi pareggiamo e abbiamo tutto il tempo del mondo per vincere la partita, abbiamo sbagliato qualche occasione in più e nel secondo tempo siamo diventati più nervosi. Ricordo che Totti è entrato per Salah verso il 65esimo, abbiamo fatto il 2-1 e pensavo fosse finita, dovevamo solo giocare da grande squadra, difendere il risultato e chiuderla. Purtroppo abbiamo preso il 2-2 e con tanta fortuna Diego ha fatto il gol che ha portato la Roma in Champions ed è stato più facile dire addio a Totti. Tutti i tifosi sono stati felici per la vittoria e poi tristi perché dice addio il più grande della storia della Roma.

Il ritiro di Totti… 
Troppe emozioni, sono contento di averci giocato. Peccato non essere venuto prima, quando era più giovane, perché potevo fare tanti più gol con lui. Sono contento di averci potuto giocare due anni. Ognuno deve finire prima o poi, non è facile e non voglio pensare a quando smetterò io. Cambia tutto, non sei più giocatore, ti svegli e non devi andare all’allenamento, il primo anno è dura.

Di Francesco… 
E’ un grande allenatore, ha portato il Sassuolo in Europa. Siamo tutti contenti che sia venuto qua, è un grande romanista, ci giocava e dopo 5-6 mesi adesso si vede che grande allenatore è.

Il gol di Kolarov all’Atalanta… 
Prima partita e primo gol, sono molto contento che è venuto qua. E’ un mio grande amico ma sapevo che era anche un grande giocatore che può solo portare la Roma ha livelli più grandi. Si vede sul campo, abbiamo giocato insieme 4 anni e mezzo al City e speriamo di restare a lungo qui a Roma.

Spalletti… 
I primi sei mesi con lui non erano facili, una volta giocavo e l’altra no ma è un grande allenatore. Ha fatto il record di punti e speriamo che mister Di Francesco ne faccia di più portando qualche trofeo. Ma anche grazie a lui sono diventato capocannoniere, il gioco che sviluppa fa bene agli attaccanti, si vede anche con Icardi. Contro l’inter siamo stati sfortunati, abbiamo preso tre pali e poi il pareggio. Purtroppo è andata in un’altra direzione e abbiamo perso, ma anche quando perdi devi subito guardare avanti e imparare dalle sconfitte come abbiamo fatto. Dopo quella partita abbiamo fatto cose straordinarie, passando in Champions League e in campionato siamo lì davanti.

Il gol al Milan… 
Ero arrabbiato, meno male che mi hanno fatto arrabbiare perché poi ho fatto questo bellissimo gol contro una squadra con giocatori forti. Abbiamo vinto una partita equilibrata.

Col Napoli… 
Abbiamo perso, loro hanno giocato bene il primo tempo, noi meglio nella ripresa ma purtroppo non siamo riusciti a fare l’1-1. Come ho detto dopo ogni sconfitta devi imparare qualcosa e sicuramente lo abbiamo fatto. In questa partita non siamo riusciti a fare bene il pressing, il mister ha analizzato tutto e abbiamo capito che on andava, il pressing va fatto tutti insieme e dopo abbiamo visto che abbiamo pressato insieme e questo porta altre vittorie.

La doppietta al Chelsea…
Kolarov mi guardava, io gli ho detto di metterla sul primo palo. Ho fatto un movimento, ero in fuorigioco perché se fossi rimasto insieme agli altri non l’avrei presa, sono rientrato e Alex ha messo la palla come volevo e come fa sempre con quel sinistro straordinario.

La doppietta di Gerson contro la Fiorentina… 
Una partita difficile fuori casa, l’anno scorso abbiamo perso 1-0 con la Fiorentina. Meritavamo di vincere ma non ci siamo riusciti, quest’anno abbiamo fatto 4 gol contro una squadra nuova, che ha comprato tanti giocatori, sono contentissimo per Gerson. Si è meritato i due gol per come ha lavorato, si vedeva che quest’anno avrebbe fatto più partite e grandi cose con noi.

Il derby vinto… 
Grande foto, vittoria e gol. Era una partita in cui la Lazio ha difeso bene e riparte in contropiede, noi non siamo riusciti a fare gol nel primo tempo. Era importante vincere perché abbiamo perso quello di Coppa, siamo contenti per come abbiamo giocato e vinto coi gol di Diego e Radja.

La Curva Sud…
E’ bello il derby con lo stadio pieno, se guardi i primi due anni con lo stadio quasi vuoto, non era il derby che mi aspettavo, ho parlato con tanti giocatori che hanno giocato in Italia e hanno detto che il derby di Roma è bellissimo. E’ sempre meglio avere lo stadio pieno, speriamo che nel prossimo derby lo stadio sia ancora più pieno.

La foto di squadra dopo il derby… 
Un gruppo straordinario, ho giocato in Germania e Inghilterra ma è diverso. Anche se al Wolsfburg e al City c’erano due bei gruppi, qui siamo tutti uniti e sempre insieme. Si scherza sempre tutti insieme, una squadra e un gruppo bellissimo.

La qualificazione agli ottavi di Champions…
Col Qarabag non era facile soprattutto psicologicamente, se avessimo vinto saremmo finiti primi, abbiamo avuto qualche occasione ma non abbiamo fatto gol. Diego l’ha sbloccata e dopo 2-3 minuti l’Atletico ha fatto gol. Ho avuto paura, se non avessimo segnato sarebbe diventato ancora più difficile, ma alla fine abbiamo vinto e aspettato la fine della partita di Londra e abbiamo esultato con i tifosi un primo posto sicuramente meritato.

Il sorteggio di Champions con lo Shakhtar….
Non volevo Real e Bayern, perché sono più forti di noi. Le altre andavano bene, ho detto a Monchi che avremmo preso il Siviglia e lui mi ha detto “no per favore”. Lo Shakhtar è una squadra fortissima, hanno molti brasiliani e giocatori ucraini forti tecnicamente, giocano un bel calcio. Le ultime due erano Bayern e Shakhtar, il Bayern è più forte di noi. Dobbiamo prepararci bene, ma sicuramente possiamo avere un vantaggio perché giochiamo la seconda in casa, speriamo di avere lo stadio pieno e un risultato positivo dopo l’andata.

Il 2018…
Speriamo di stare tutti bene, dobbiamo provare a vincere più partite possibile, sperando che il 2018 sia più bello del 2017 per tutti noi e tutti i romanisti.

Articolo precedenteMERCATO ROMA – Ipotesi Moya come vice-Alisson
Articolo successivoAS Roma, anticipazioni sulla terza maglia 2018/19: sarà gialla e arancione con rifiniture in rosso (FOTO)

8 Commenti

  1. certamente non ci siamo emozionati a roma- la Spezia, roma-cesena o Roma-torino di coppa Italia. se continuano a vendere i migliori per emozionarci ancora dobbiamo attendere l’addio di de Rossi, di florenzi o di Pellegrini se non li cedono prima…

  2. DZEKO: “Di Francesco grande allenatore e romanista. Kolarov può portare la Roma a grandi livelli. Gerson? Si vedeva che quest’anno avrebbe fatto grandi cose”…………………………. si intanto pero il panettone come ogni anno non ce lo siamo mangiati e chissa per quanti anni ancora ….a voja siamo solo all inizio ancora capirai mo facciamo lo stadio che sara pronto si spera tra 10 anni…. intanto pero come ogni anno siamo gia al mare ….non ho parole o meglio qualche parolina ce l avrei pure da dire ma meglio che mi sto zitto va

    • Amedeo - romanista dai tempi in cui, invece de parla' der panettone, robbaccia milanese, se magnevamo li maritozzi co' la panna. Bboni!

      Ma a me me piace er pandoro. Er panettone c’ha l’uvetta che a me nun me piace propio.

  3. Gerson a parte i due gol alla fiorentina, ma che caxxo ha fatto, oltre a sparare in bocca a sorrentino il pallone del vantaggio! Faccio fatica a ricordare altre cose.

  4. Per i depressi del forum: osannate la rubentus perché è tignosa, cattiva e non molla fino all’ultimo secondo; quando invece si tratta della Roma, a dicembre (a 7 punti dalla prima con una partita in meno e un ottavo di Champion con il 50% di poterlo passare) avete già mollato….non è che le difficoltà a vincere sia proprio dovuto al famoso ambiente romano che distrugge come un rullo compressore in un negozio di cristalli? Grazie mamma di avermi fatto Romanista e, sopratutto, Romanista non depresso che sarebbe come essere lazziese ottimista o rubentino felice per i successi dopati e rubati. Andate a quel paese.
    FORZA ROMA SEMPRE!!!

    • In generale l’ambiente romano fa schifo, ma nel particolare di questo blog, ho una mezza idea, sempre più radicata, che tra laziali, juventini, interisti e altro i romanisti siano in minoranza.

    • Dichi, Hitchens? L’unica ragione per cui scriva qui è per alzare la media dei romanisti.
      Il sito l’ho letto per un anno intero prima d’intervenire attivamente. La goccia fu quando, in occasione di Roma-Milan, in diversi, non pochi – credimi, scrissero sul Live, prima della partita, che speravano vivamente in una sconfitta, solo perchè odiavano Garcia (la Roma giocava male, ma i reali motivi dell’astio verso il francese erano di altra natura, ossia legati alle sue vicende personali).
      Una cosa per me assurda, inconcepibile. Arrivare a tifare contro la propria squadra!! Quelli che, per un verso o l’altro, detestano personalmente Pallotta (motivi a me oscuri) ragionano così. Porca miseria, io tiferei Roma anche se il presidente fosse Belzebù in persona.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome