E’ morto Giampiero Galeazzi, aveva 75 anni. La Roma: “Momenti e parole che resteranno immortali” (FOTO)

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ALTRE NOTIZIE – E’ morto questa mattina, all’età di 75 anni, Giampiero Galeazzi, indimenticabile commentatore sportivo.

A ricordarlo è un tweet anche della Lega di Serie A che scrive: “Ci ha lasciati Giampiero Galeazzi, voce storica dello sport italiano e grande appassionato di calcio. Lega Serie A esprime il proprio cordoglio ai suoi cari”.

“Momenti e parole che resteranno immortali. Ciao Giampiero“, questo il ricordo della Roma, sempre tramite il proprio account Twitter, allegando una foto dell’intervista che Galeazzi realizzò in campo a Paulo Roberto Falcao.

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61 Commenti

    • Una grande figura di una scuola di giornalismo che non c’è più.
      RIP Giampiero.
      P.S. un minuto di silenzio per i cervelli – oltretutto marci e puzzolenti – degli spolliciatori, che hanno lasciato per sempre la scatola cranica dei loro disagiati possessori.

  1. È stato un grande un vero giornalista sportivo, come veramente non si trovano più.
    Si intendeva di tutti gli sport, la sua passione il calcio, dicevano che era tifoso della Lazio, sarà stato pure tifoso della Lazio, ma non era contro la Roma non è mai stato contro la Roma.
    Anzi me lo ricordo nel 82, si mise dalla parte di Viola di quella Roma di quello scudetto
    Grande Giampiero Galeazzi

    • Prima di essere 1 vero giornalista è stato 1 sportivo vero, x questo sapeva approcciarsi con chi di quel mondo ne ha fatto 1 professione, xchè sapeva come, quando e in che modo interagire, così come molti, nn sapendo cosa sia lo sport, nn sapevano e nn sanno come farlo. Quando 6 sportivo sai anche riconoscere i meriti altrui e forse x questo la rivalità con la AS ROMA da tifoso era cmq di sana sportività

  2. Laziale dichiarato, eppure la voce narrante di quella splendida cavalcata che portò allo scudetto 83. Indimenticabili i suoi siparietti al termine delle partite col Barone, Agostino, Falcao.
    Nessuno di noi se ne aveva a male, perché Bisteccone era un laziale scevro da rancore e sindrome di inferiorità, così come Michele Plastino.
    Così come è impossibile dimenticare l’adrenalina che ha instillato in ogni spettatore mentre sembrava lui stesso spingere il “due con” degli Abbagnale verso la gloria olimpica.
    Gesta che rimarranno immortali anche grazie alla sua presenza.
    Certamente nella vita non si è lasciato sfuggire determinati piaceri ed eccessi che alla lunga chiedono il conto con qualche anno di anticipo.
    Ma in fondo ispirava simpatia anche per questa sua caratteristica.
    Dormi bene, caro Bisteccone, e grazie…

  3. Ti confermo con certezza che fosse della lazio, ma ciò non toglie che sia stato un grande professionista, con un suo stile e un faccione rassicurante. RIP

  4. Essendo “giovincello” lo scopríí grazie a 90° minuto.

    Mi faceva ridere di simpatia quella voce, non so perché, infatti arrivarono puntuali svariate imitazioni (quella di Nicola Savino su tutte) che lo resero per me immortale.
    Quando poi entrai in contatto con lo spessore dell’uomo di sport la stima aumentó a dismisura.

    La telecronaca storica dei fratelli Abbagnale credo ancora sia soprattutto per il trasporto emotivo.

    Nel mio piccolo mancherai, ciao bisteccó♥️

  5. Se ne va un grande appassionato, prima sportivo e poi giornalista. Gli mancava in effetti quello stile proprio dei suoi migliori colleghi, nell’eloquio e nelle cronache, che lui compensava abbondantemente con l’entusiasmo e la partecipazione del vero sportivo. Ricordo per esempio le sue interviste all’avvocato Agnelli, realizzate soverchiando fisicamente accompagnatori e bodyguard, che l’Avvocato si prestava a concedere (mentre era più selettivo nei confronti di altri) persino per le scalinate degli stadi od all’ingresso degli stessi, piantando un microfono in faccia ad uno degli uomini più potenti d’Italia con il gesto di chi dicesse: tiè, senti sto sfilatino quanto è bono! E le telecronache del tennis, del canottaggio, il pathos che riusciva a trasmettere.. Poi era tifoso laziale, ma raccontò con enfasi e trasporto tutta l’era Viola, in modo imparziale se non addirittura pro Roma, tanto che destò sorpresa il suo “coming out ” in tono biancoceleste. Riposi in pace con il saluto di tutti coloro che ha contribuito ad appassionare allo sport

    • Vabbè, un parallelismo piuttosto azzardato tra due fenomeni da baraccone e un giornalista che sapeva raccontare con la stessa passione e competenza calcio, tennis, canottaggio, pugilato…

    • @Pasquino, solitamente evito ma consiglio vivamente di riguardare le telecronache di Giampiero, l’entusiasmo che vi metteva Era un trascinatore Cosi’ come lo era Nando Maertellini Indimenticabile la sua frase „Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo!“ Facevano parte di quella schiera di “radiocronisti” come: Nicolò Carosio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Alfredo Provenzali, Claudio Ferretti… Erano veri intenditori. Avevano lo Sport nel sangue e te lo facevano “Vivere”. Molti cosidetti “opinionisti” e telecronisti dei giorni nostridi, non hanno nulla…

  6. Galeazzi : “L’equipaggio vuole sapere se arriveremo in porto, l’equipaggio”
    Di Bartolomei : “In porto di sicuro. Vediamo di arrivarci col vessillo”

  7. Sicuramente un eccellente professionista. Nonostante fosse laziale ha sempre fatto il suo lavoro correttamente. Da bravo telecronista raccontava i fatti così com’erano senza interpretazioni faziose, a differenza di ciò che accade oggi. Inoltre, è stato canottiere nel Circolo Canottieri Roma e quando raccontava le telecronache degli Abbagnale era coinvolgente. Sembrava che anche gli Abbagnale lo sentivano e aumentavano il ritmo di conseguenza. RIP

  8. lo sport e’ anche come lo racconti.
    e lui, che lo conosceva, lo sapeva raccontare bene e renderlo piu’ prezioso.
    manchera’…

  9. Grande professionista, calcio, tennis, canottaggio ed un giro d Italia condotto in maniera impeccabile…..grazie di tutto Giampiero……

  10. Se non ricordo male, correva l’anno 1988 l’Italia saliva sul Podio, conquistando un grandissima Medaglia d’oro. Ultimi 200 metri grazie ai colpi di pagaia, una barca azzurra scivolava sulle acque mangiando metri e metri agl’avversari. Mai dimenticherò quella telecronaca. Grazie Giampiero per avermi fatto vivere momenti indimenticabili. Le mie piu’ sincere condognanze a tutta la famiglia. P.s: Si può essere di parte avversa ma vi è un limite a tutto. Coloro che mettono i Pollici verso a simili notizie, dovrebbero solo che rintanarsi nelle fogne Ma tanto si sa che: Il nulla sono e il nulla rimangono. Unica consolazione è che: Quando creperanno, nessuno si ricorderà di loro. Ciao Bisteccone!!!

  11. Grazie GIAMPIERO, simpatico laziale, grande sportivo ( dovevi andare a MESSICO 1968… ), eccellente commentatore. Da INNAMORATO DEI GIOCHI OLIMPICI ricordero’ sempre con passione le sue telecronache degli Abbagnale e di Bonomi Rossi e degli altri: un cantore dell’ ITALICA GLORIA D’ OLIMPIA sulle acque !

  12. Ma che sò sto pollici versi , per una persona che non c’è più, Ve pijasse ncorpo secco ….
    CIAO BISTECCONE L’ETERNO RIPOSO .. ♥️

  13. R.I.P. Giampiero.
    Grande professionista
    e bella persona.

    Uno così non ha colori.
    La sua telecronaca di canotaggio degli
    Abbagnale, rimarrà nella storia.

    Guardate ed imparate ” i figli del nulla di oggi”
    con frasi, aggettivi, verbi,che lasciano
    un senso di fastidio quando senti le telecronache.

    Ciao “Bisteccò!👋🙏

  14. Grazie Giampiero….

    Grazie per averci deliziato con la tua umanità… unica !

    Dicono bene gli amici qui sul forum.

    Giornalismo VERO !

  15. Ciao grande Giampiero per averci fatto vivere sport minori come il canottaggio con il tuo entusiasmo e le tue indimenticabili telecronache, una su tutte quella meravigliosa dei fratelli Abbagnale a Seoul che rimarrà nella storia del nostro sport e nel mio cuore. Addio grande Giampiero.

  16. Ciao Giampiero, grande sportivo, grande giornalista, figura coinvolgente e trascinante.
    Mi dispiace molto. Continua a svolgere il tuo lavoro anche lassù. Niente “pensione” per quelli come te, sei troppo bravo, troppo simpatico, troppo appassionato; fatte da ‘n microfono e continua a commentà, vedrai che anche li’ farai felici tutti.
    Ciao Giampiè!

  17. Lui è stato il Bud Spencer del giornalismo sportivo, fraternamente corpulento e genuinamente romano, aveva la capacità rara di riuscire a trasmettere la stessa emozione che si deve provare a stare a bordo campo del Centrale durante un Panatta-Borg dei bei tempi passati, quella che gli ha fatto raccontare la storia degli Abbagnale avendo il talento per entrarne a far parte da protagonista. Oggi c’è la tecnologia, il video wall, i droni, la super-moviola, i bordocampisti, l’alta definizione, ieri avevamo la competenza e la passione di Giampiero Galeazzi a sbancare tutto questo. Ciao Giampiero, San Pietro in mezzo al suo proverbiale mazzo di chiavi ha riservato un microfono solo per te, te lo sei meritato.

    • Che bel commento! Uno splendido e meritato saluto, scritto con Cuore e Testa, ad uno dei Grandi sportivi e Giornalisti che ci hanno accompagnato e deliziato nel corso degli splendidi e romantici anni passati.
      Complimenti ancora.

    • @ Liddas, uno dei più bei post che abbia letto
      qui dentro.
      Romantico, nostalgico, sentimentale.
      Complimenti.
      Un abbraccio ed un saluto.👋

      FRS

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