Falcao compie 71 anni, la Roma: “Buon compleanno, Divino!” (FOTO)

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NOTIZIE AS ROMA – L’ex centrocampista giallorosso Paulo Roberto Falcao compie oggi 71 anni.

La Roma ha voluto rendere omaggio al “suo” brasiliano più iconico con un messaggio di auguri sui social: “Buon compleanno, Divino!”.

Falcao è stato uno dei giocatori più forti della storia della Roma e anche grazie alla sua immensa classe i giallorossi riuscirono nell’impresa di vincere uno scudetto rimasto scolpito nella memoria dei romanisti.

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54 Commenti

    • Più forte no, più intelligente (con incorporata buona dose di paraxulaggine) e più importante probabilmente sì.

    • se non il più forte tra i piú forti ma di sicuro quello che portò la mentalità vincente.. quello che ci ha fatto diventare una big….non aveva alcun timore di dire “la Roma y forte y vinscerà iscudettu ”

      la storia del rigore …non avremmo dovuto arrivarci a quel rigore …
      Maldera era un giocatore determinante
      Pruzzo a mezzo servizio
      Falcao pure…aveva un problema al ginocchio che ne compromise il seguito della carriera …
      il gol del Liverpool andava annullato
      Ciccio ..si … proprio lui non doveva tirarlo quel rigore

      vabbè Auguri Paulo

    • Francesco Totti. Sicuramente non avrà avuto la classe del divino però, ad oggi, è lui il più forte… e dal dischetto si sarebbe presentato certamente uccellando il giullare sudafricano co’ na cucchiaiata…😏 detto questo, ANCHE PER ME, Falcao è Falcao, al netto der “quinto de Farcao”…. il tacco volante contro la fiorentina è il go’ a Pisa RIMANGONO SCOLPITI nella memoria di qualsiasi tifoso romanista. INDIMENTICABILE, STREPITOSO.

    • Ancora col rigore!!!!Era in lista per tirare il quinto rigore, che purtroppo non abbiamo potuto fare.Auguri Divino

  1. per quello che è stato e per ciò che ha portato alla Roma rimarrà un giocatore ineguagliabile, il presunto desiderio di andare all’Inter poi bloccato da Andreotti e il rigore non calciato quel maledetto 30 maggio rimangono secondo me i due momenti negativi di una storia sulla quale andrebbe scritto un libro. grazie divino

    • “Non tirai il rigore perché sentivo dolore al ginocchio, per colpa di un infortunio. Giocai grazie ad una iniezione, solo che la partita durò 120 minuti e io non ce la facevo più. Per questo parlai con Liedholm e gli dissi che non sarei riuscito a calciare quel rigore”.

      A me è sempre sembrato un gesto coerente e responsabile.
      Già dopo 60 minuti il divino camminava in campo purtroppo.
      E non lascio il rigore a qualcuno di passaggio, c’erano tanti campioni in quella squadra.

    • Non era presunto, Colombo aveva già lasciato il suo autografo a Fraizzoli.
      Il 30 maggio resta un’altra macchia, malgrado il tentativo a posteriori dopo tanti anni di appropriarsi del quinto rigore “fantasma”.
      Smentito però in seguito da Chierico che disse sarebbe toccato a lui.
      Era a pezzi, d’accordo, ma piuttosto che lasciarlo a Graziani doveva tirarlo lui.
      Né regge l’altra giustificazione che non fosse un rigorista, perché tre anni prima aveva calciato (e bene) l’ultimo rigore che consegnò alla Roma la sua seconda Coppa Italia consecutiva.
      Due episodi che mi hanno lasciato e tuttora mi lasciano “tiepidino” nei confronti del Falcao dal punto di vista umano (senza contare il mancato riconoscimento del figlio avuto dalla “Dama Bianca”).
      Enorme resta il suo contributo nella trasformazione della “Rometta” a Regina d’Italia e (quasi) d’Europa.

    • “c’erano tanti campioni in quella squadra”…in teoria sì, ma erano finiti, dall’inizio o a partita in corso.
      Ancelotti, Maldera, Pruzzo, Cerezo: quattro rigoristi fuori dai giochi.
      Uno lo dovette tirare Righetti e lo fece in modo impeccabile.
      Conti non è mai stato un rigorista, ma va bene, non si poteva esimere a quel punto.
      Graziani no però, ci aveva già regalato due coppe nazionali ai rigori.
      Tu quel rigore per me lo tiri anche con una gamba sola, se lo sbagli amen, nessuno gli avrebbe tirato la croce addosso.

    • drastico

      e basta con sta megastrun……a del rigore, manco doveva giocare la partita, in finale ci sei andato grazie a lui. Ti ricordo che senza Falcao in semifinale contro il Dundee In Scozia, la Roma era quasi fuori, contro il dundee che non era nulla di che. Solo perche non c’era Falcao i suoi compagni sono andati in tilt.
      Nella partita con il Liverpool quello che con dicono mai i suoi compagni che Falcao e stato quasi costretto ad andare in campo, talmente avevano paura del Liverpool, pruzzo si e cag…. sotto. Se Falcao non avesse giocato sarebbe finita 4-0 nei 90 minuti. L’Infortunio di Falcao era reale, talmente reale che in pratica non si e mai piu ripreso.
      E Tu volevi che a tirare il rigore fosse uno che non stava in piedi, sei il Napoleone del calcio, se sbagliava Falcao ci sarebbe stato lo svenimento collettivo, gia i nostri tremavano di loro (leggere quello che hanno scritto i giocatori del Liverpool nelle biografie)

  2. Il più GRANDE di tutti.
    Con lui, il Presidente Viola e Ago la Roma ha cambiato per sempre la sua storia.
    Senza di lui tutto il resto dopo non sarebbe esistito.

  3. qui in italia c’è un bell’uomo si chiama Falcao falcon falcone …..con i piedi è un artista.

    Grande Paulo Roberto per gli anni fantastici che ci hai regalato.
    Tancredi nela maldera………………………………………………….

    Pietro Vierchowod, ex calciatore e allenatore, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino” in onda sul New Sound Level 90fm. Ecco cosa ha dichiarato: “Ho giocato con la Roma di Liedholm, la Sampdoria di Boskov e la Juve di Lippi, la più forte era la Roma dell’82 perché c’erano tutti grandissimi calciatori. Singolarmente quella Roma di quell’anno là era la più forte in assoluto, con Falcao, Pruzzo e Di Bartolomei. Il mancato rinnovo non fu colpa né mia né della Roma ma della Sampdoria, ho anche litigato con la famiglia Mantovani, sono stato tre mesi senza avere contatti con loro ma mi hanno detto che o tornavo a giocare là o me ne stavo a casa per tutta la durata del contratto e quindi sono tornato”.

    • tancredinelaviercowoodancelottifalcaomalderacontiprohaskapruzzodibartolomeiiorio

      (@maggiora dopo nela c’è viercowood….. sei giovane eh?….)

  4. Pare che fosse gia’tutto fatto con Fraizzoli,il tutto combinato dal suo procuratore Cristoforo Colombo.Io allora abitavo a pochi metri a pochi metri dalla sua abitazione a via Alfredo Fusco a Balduina,e ricordo perfettamente le scritte sul muro di casa sua da parte dei tifosi disperati:”Colombo non ci portare via il cuore”.Viola si era cautelato prenotando Socrates,che poi per fortuna quell’anno ando’giochicchiare in ciabatte alla Fiorentina.Falcao secondo me non e’ il giocatore piu’ forte della storia romanista (anche perche’ il suo prime a Roma non e’ durato piu’ di 4 anni),che rimane e probabilmente restera’nei secoli Francesco,pero’e’sicuramente il piu’ decisivo per la storia del club ,quello che piu’l’ha cambiata.

    • Sono ancora una volta assolutamente in sintonia.
      Nessun giocatore della Roma, perlomeno a partire dal dopo guerra, può essere paragonato tecnicamente a Francesco Totti, un alieno da questo punto di vista e che difficilmente potrà essere eguagliato.
      Falcao fu un elettroshock benedetto per la mentalità dei suoi compagni ma anche dei tifosi.
      Amo sempre ricordare un aneddoto in proposito accaduto durante il primo ritiro del Divino con la Roma.
      Alcuni suoi compagni, durante una pausa, avevano formato un piccolo capannello e stavano stilando una piccola tabella di marcia col calendario di serie A tra le mani di Spinosi.
      La prima partita della stagione 80/81 prevedeva l’esordio in quel di Como e i suoi compagni lì radunati avevano concordato per una “X”, abituati a considerare il pari in trasferta quale ottimo risultato..
      Falcao, incuriosito, si avvicinò al drappello e quando capì cosa stavano facendo emise un lapidario: “X? Non si gioca per pareggiare”, e proseguì per la sua strada.
      Il brasiliano contribuì in modo determinante ad innalzare il livello di competitività di tanti compagni che fino a quel momento erano stati abituati a vedere una tranquilla salvezza come obiettivo massimo.
      Ricordo che parlò con naturalezza estrema di scudetto fin dal giorno in cui sbarcò dall’aereo, una parola che tutti noi avevamo persino pudore di pensare o pronunciare.

    • Caro Drastico,da giovane ho sempre detestato chi diceva “ai tempi miei si stava meglio”,quindi da tifoso (e non solo) mi spavento un po’ di me stesso se paragono e rimpiango quei tempi e quei personaggi rispetto alla mosceria e al piattume attuale che sembra portarci inesorabilmente verso la morte dei sentimenti e degli slanci. Un altro aneddoto che vorrei ricordare e’quello del Divino che dopo la sconfitta in casa con la Rube si fa intervistare da Minoli per suonare la sveglia ad un ambiente che rischiava di rassegnarsi alla rimonta (io personalmente stavo sotto a un tombino), poi dopo tre giorni si carica in spalla la squadra e la porta a vincere a Pisa segnando pure.Ecco,al di la’dei valori tecnici incommensurabili e imparagonabili ,ci mancano personaggi dagli attributi esagonali come erano lui e Agostino,caratteri molto diversi ma assolutamente complementari.E,in un mondo di amorfi e sdraiati bravi ragazzi, que viva siempre la paraculaggine..

  5. un pezzo di storia della Roma, quella bella però.
    Solo una volta mi ha fatto smadonnare, quando ha segnato il 2-2 nel mondiale di Spagna.
    Auguri di cuore Paulo

  6. …sono diventato tifoso della Roma, ancora …largamente minorenne, l’anno (l’estate) che Falcao arrivo’ da noi.
    Grazie di questo regalo che mi rende semplicemente orgoglioso.

  7. era il mio idolo da bambino e rimane tale. non so se sia stato il più forte giocatore ad aver giocato nella Roma credo di no perchè poi c’è anche un certo Totti ma penso che c’è una Roma prima e una Roma dopo Falcao.

  8. Grande giocatore, splendidi ricordi, ma sinceramente nella mia classifica dei brasiliani della Roma viene dopo Aldair e Cafu, che sono stati fuoriclasse assoluti e, nei loro ruoli, tra i giocatori brasiliani più forti di tutti i tempi.

    • Noooo, vabbè! Aldair e Cafu fuoriclasse assoluti, ma Falcao nel biennio 1982/1983 era il più forte giocatore del mondo, per distacco! Falcao era un leader assoluto, era un “tuttocampista” unico. Con i gobbi il 6 marzo del 1983 giocò addirittura centravanti, segnò e fece impazzire i difensori e Bonini che non sapeva dove seguirlo. Come già detto da altri prima di me, c’è una ROMA prima di Falcao e una dopo, e quello che è ancora la ROMA oggi, anche quando va male, è grazie a lui, Viola e Liedholm. In termini di valori assoluti solo Totti più di lui, per importanza calcistica, d’immagine e di tutto. Ma parliamo del giocatore italiano più forte di tutti i tempi. Ed in ogni caso, solo noi della ROMA ce li siamo goduti in Italia. FORZA ROMA!

    • partita che la juve poi vinse con gol farlocco di Brio, ma fu una sconfitta indolore, quella Roma era troppo forte per tutti.
      Un altro gol fantastico di Falcao fu contro il Cagliari, di testa in tuffo, meraviglioso. Con Malizia che ovviamente fece la partita del secolo…

  9. Foto del gol al Pisa all’Arena Garibaldi nell’anno dello scudetto. Ioc’ero. Grande campione di un’eleganza incredibile e tatticamente perfetto. Secondo me insieme a Totti e Bruno Conti il più grande calciatore della Roma.

  10. grande, grande Paulo Roberto Falcao. ho avuto la fortuna di vederti giocare dal tuo arrivo sino al tuo addio. ma era una squadra di mostri diretti da lui. tanti auguri, altri cento di questi giorni.

  11. E’ tutto vero ma il silenzio(e chi c’era se lo ricorda “agghiacciante”) all’uscita dallo stadio olimpico fu interrotto da un tifoso che urlava:”ma perché non l’hai tirato ma perché?” mi è sempre rimasto in testa. E Ciccio che me lo tirava in faccia!(per i più giovani i rigori furono tirati sotto la sud).
    Falcao è finito in un pomeriggio di sole di Roma -Inter quando Baresi gli sfondo’ il ginocchio da dietro e non fu neanche ammonito. Non ha mai più giocato praticamente. Non era una scusa era purtroppo vero. Dopo Totti il più grande, che io abbia mai visto.
    Essere tifosi della Roma non è un privilegio è una condanna:…fine pena mai.

    • si è vero .ROMA Inter 1a0.agostino rigore.quel maledetto di Beppe baresi, secondo solo a quell’altro Beppe, ma sempre maledetto, furino

  12. Che estate fu quella del 1980.Il 10 agosto ero a Fiumicino , insieme ad altri 5000 tifosi ad attendere l’arrivo di Falcao ed il 29 agosto ero a Castel Sant’Angelo insieme ad altre 10000 persone a vedere il primo concerto italiano dei Kiss (con gruppo di supporto gli Iron Maiden).Due eventi che non dimenticherò mai.

  13. chi da la colpa a falcao ,nella finale con il Liverpool, guardasse la foto e coccarda sul petto. fu lui a tirare e segnare l’ultimo rigore in finale contro il Torino

  14. Scrivevo della foto in bianco e nero e confermo é l’esultanza di Falcao in Pisa Roma se guardate bene la foto c’è anche un cartellone pubblicitario con la scritta Pisane.

    • ah.ok scusa .quella in bianco e nero mi è apparsa molto dopo. parlavo di quella a colori dell’articolo

  15. Falcao quando arrivò a Roma , parte della tifoseria storse la bocca, sai com’è….Zico, Junior, ecc, però credo che si stato il giocatore più rappresentativo sia in campo che fuori , e il tifoso lo considera più il più forte, perché aveva una personalità sfacciata, unita all’intelligenza calcistica e alla semplicità delle sue giocate….
    era una persona molto riservata ed educata …

  16. Cari fratelli, mi sa che le lacrime dei ricordi sono di tutti… che fortuna averli avuti e vissuti, da ragazzi e non, certi giocatori…Auguri Divino, grazie per quel che ci hai dato (quando praticamente non avevamo nulla).

  17. Dopo Totti, il Divino. Questi sono i giocatori da Roma. Meditate gente meditate. Auguri Falcao ( Falcon come chezzo si chiama).

  18. Grande Campione, intelligente e tecnica fuori dal comune. Con lui e Cerezo abbiamo avuto due brasiliani eccezionali. Altri tempi… altro calcio… PASSIONE VERA!

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