FLASH GIALLOROSSO – Tutte le brevissime dal mondo Roma minuto per minuto

Ma alziamo le mani pure sugli italiani rivalutabili da Gasp secondo Il Messaggero; si può dire che pecchi di scarsa fantasia e molta superficialità (specia per i primi due citati..). In realtà sarebbe più tipico di Gasp “rivalutare” Pagano, Mannini e Cherubini (per fare degli esempi); se non altro, lì la creazione di valore sarebbe di prospettiva e potenzialmente molto rilevante.

Notare, comunque, la “bottarella” insinuante buttata lì su Dybala…

Non essendo un fruitore, per scelta, dei social, sono andato a leggere cosa è un bio di instagram e ho visto che a tutti gli effetti è una biografia di presentazione e mi chiedo esserci o non esserci citato in questa “Bio” ha un significato molto diverso ?

Concordo totalmente con te Anno Zero, se vogliamo gli unici citati dal Messaggero su cui il discorso ha senso sono Baldanzi e Pisilli. Sono molto curioso delle valutazioni che Gasperini potrà fare su di loro e su alcuni primavera.

Romano in realtà no, ma è uno di quei piccoli indizi che possono fare “scalpore”, per come la vedo io comunque non significa niente (è come quando si scopre che il giocatore X, accostato alla squadra Y, segue quest’ultima su instagram). Tra l’altro Dybala ha tolto anche il tag della nazionale dell’Argentina dallo stesso social

Cari ragazzi siamo alle solite …. tanto fumo e poco arrosto. Si leggono decine di nomi ma la sostanza dov’è????

Leggo altrove che il tag è stato rimosso diversi mesi fa, per questioni commerciali.

Boca Juniors ?

Infatti. A me fanno sorridere le notizie pilotate in base alle simpatie dei calciatori.
Togliere un tag dalla propria società, è comunque un segnale. Altroché.

Lui ha già avuto Gasperini, e sa quello che gli spetta. Come altri, del resto. Però, 8 milioni di euro per 8 goal (con tre calci di rigore), mi sembra un rendimento non dissimile a quello di Pellegrini, che per amore della Roma è rimasto nella nostra città, ad allenarsi, a Trigoria.
Un comportamento disdicevole, quindi…

Il fisico di Dybala non è quello di quando era al Palermo e questo lo abbiamo capito un po’ tutti: lui, come Pastore, sono stati calciatori frenati dai problemi fisici. Oggi Dybala può giocare come faceva Baggio al Bologna o al Brescia: in squadre che possono arrivare tra il sesto e l’ottavo posto, con un portiere e 9 calciatori che corrono per lui.

Qualcuno dirà: fa ammonire i calciatori avversari. Si, anche Belotti era bravo in questo. Ma il calcio è proprio un’altra storia. Si tratta di un giocatore che in tre anni, nei momenti cruciali, è sempre stato rotto. Ribadisco: 8 milioni di euro sono uno sproposito per un calciatore di questo tipo. Lui può andare bene per squadre che hanno fatturati top, che non hanno problemi a dare 6/7/8 milioni ad un panchinaro. Perché Dybala quello può fare: il Montella dello scudetto, il Marco Simone degli anni ’90, o il Muriel nell’Atalanta. Ovvero un giocatore che parte dalla panca ed è decisivo negli ultimi minuti.

Il calcio moderno ci racconta un’altra storia. Di giocatori forti fisicamente e che corrono, tanto che il ruolo del 10 è sparito. Qualche tempo fa ho visto un video interessante di uno scambio di opinioni tra Totti e Cassano. Totti affermava che il numero 10 più forte in giro era proprio Dybala, mentre Cassano diceva che non era così, che ce n’erano stati di più forti. E Totti gli disse proprio questo: “è vero, infatti non ci sono più numeri 10 in giro”.

Il calcio va verso un concetto di sport molto vicino all’NBA, alle MMA, ovvero di atleti superperformanti.

Attenzione, però. Questo non vuol dire scarsa tecnica. Magari sarà difficile trovare un nuovo Vincenzo Montella, sia chiaro. Vorrei esprimere, però, questo concetto. Un calciatore, quando è stanco, perde di lucidità e il gesto tecnico diventa impreciso: fino a qui, penso che nessuno abbia qualcosa da obiettare. Nel momento in cui riesci ad “allungare” la finestra di tempo, nei 90 minuti, di lucidità – quindi minore stanchezza – il calciatore riesce a mantenere il suo livello più costante e quindi riesci a migliorare lo stesso giocatore anche tecnicamente, perché quella capacità viene “espansa”. La preparazione fisica ha un ruolo determinante nei calciatori. Lo abbiamo visto a Roma con Zeman e spero di vederlo di nuovo con Gasp. Se la Roma, se questa Roma, inizia a correre come l’Atalanta, state certi che la Roma arriverà tra le prime 4 e per me, potrà giocarsi lo scudetto.

Strano che TG sia così attento alle assenze di Dybala ma non ho mai letto una volta dei 521 giorni in cui Pellegrini ha marcato visita in 8 stagioni alla Roma.
Così come è strano che non sappia che nella stagione 2023/24 (quindi non questa in cui spesso è stato escluso per scelta tecnica) sia riuscito a mettere insieme appena 70° minuti in più di Dybala, peraltro pur essendo di due anni e mezzo più giovane dell’argentino.
Dybala in ogni caso, se come pare spalmerà l’ingaggio in due stagioni, percepirà più o meno lo stesso stipendio di Pellegrini e sicuramente può giocare un ruolo importante anche da subentrante come dice lui. Come era per Montella ma anche per Muriel con Gasp all’Atalanta.
Comunque, ribadisco le mie congratulazioni per l’analisi approfondita riguardo le condizioni fisiche di Dybala.
Adesso attendo con ansia lo studio riguardo quelle di Pellegrini, ricordandoti che sono andati a braccetto anche con l’ultimo episodio, un bel distacco del tendine per entrambi.

ancora che si difende Pellegrini? 5 milioni e manco un briciolo di carattere, ha i suoi acciacchi fisici, sta sempre a terra e ha giocato bene solo la partita con la Lazio in cui ha segnato. Stop. Non serve a niente

le guardate le partite della Roma? O avete solo le simpatie?

su “via Ghisolfi” mi sa tanto che c’hai preso…