Tra allenamenti, indiscrezioni, post social, curiosità e piccoli retroscena, il mondo giallorosso è un flusso continuo di notizie, voci e dettagli spesso sfuggiti ai radar. In questa rubrica troverete tutto quello che ruota attorno alla Roma e che magari non trova spazio nel resto del sito: notizie brevi, note di colore, curiosità e segnalazioni in tempo reale di questo venerdì 11 luglio 2025. Aggiornamenti flash, da leggere in un attimo… ma da non perdere.
Ore 18:35 – Europa League, la Uefa inserisce il Nottingham Forest e “retrocede” il Crystal Palace
Clamorosa scelta della UEFA: la Prima Camera dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club ha deciso di escludere il Crystal Palace dall’Europa League 2025/26 e al suo posto ci sarà il Nottingham Forest. Le ‘Aquile’ sono state retrocesse quindi in Conference League. Differente, invece, la posizione del Lione: il club francese è stato riammesso in Ligue 1 e la partecipazione alla prossima edizione dell’Europa League è stata confermata.
Ore 17:40 – Dybala saluta Paredes: “Mi mancherai in campo”
Paulo Dybala ha salutato Leandro Paredes con un messaggio pubblicato su Instagram: “So quanto sei felice di essere tornato a casa e quanto ti è piaciuto. Faremo sempre il tifo per te e ti augureremo il meglio da qui! Mi mancherai in mezzo al campo e ci mancherete anche a voi 5 fuori. Vi vogliamo tanto bene”. “Ti amo fratello!”, la risposta di Paredes a Dybala.
Ore 15:00 – Rensch si allena già a Trigoria
Devyne Rensch questa mattina era già presente al centro sportivo di Trigoria per allenarsi in vista dell’inizio del ritiro, previsto per lunedì prossimo.
Ore 9:30 – Sabatini su Luis Enrique: “A Roma non lo hanno trattato bene”
L’ex DS giallorosso Walter Sabatini parla di Luis Enrique, sottolineando la crescita umana e professionale dopo la tragedia familiare e il mancato successo nella Capitale. “L’ambiente non lo ha trattato decorosamente, alcuni lo chiamavano Stanlio. A Parigi ha trovato la fiducia che a Roma gli è mancata”, spiega. “E lui di tutto ciò rimase dispiaciuto. lo, Baldini e Pallotta lo abbiamo supplicato di restare, ma non ne ha voluto sapere.“ (Gazzetta dello Sport)
Ore 8:50 – Cassano elogia Totti: “Il più completo del calcio italiano”
Antonio Cassano non ha dubbi: Francesco Totti è il dieci più forte e completo della storia del calcio italiano. “Leggermente meno talento puro di Baggio, ma più completo: forza fisica, visione di gioco e quel lancio di prima che ha inventato lui,” ricorda Cassano. Tra i tanti campioni con cui ha giocato, dice: “Totti è Totti, parlavamo la stessa lingua in campo. Se potessi giocare ancora con qualcuno, sceglierei lui.” (Fonte: Viva el Futbol)
Ore 7:30 – Dybala, test incoraggianti: pronto per il raduno
La Joya ha svolto ieri test atletici a Trigoria dopo l’operazione al tendine del semitendinoso sinistro e i risultati sono stati più che positivi. Oggi la risonanza di controllo, ma lo staff medico è fiducioso: domenica sarà regolarmente a disposizione di Gasperini per l’inizio del ritiro. Intanto si valuta un possibile rinnovo fino al 2027. (Gazzetta dello Sport)
IN AGGIORNAMENTO…

“A Parigi ha trovato la fiducia che a Roma gli è mancata”
Oltre a un mercato da 300ML a sessione.
In effetti lo hanno trattato meglio.
Sabatini, con tutto l’affetto, ma per piacere….
Anto sbagli, qui non fu atteso e sbeffeggiato, a Parigi è vero ha trovato più soldi ma il telento di allenatore si vede da come gioca il PSG e non solo per la capacità dei singoli.
Oltretutto è una gran brava persona.
Guarda che ha ragione Sabatini: ricordo bene come Luis Enrique fosse trattato da tifosi e media come l’ultimo degli stupidi. E poi abbiamo visto che carriera ha fatto. Purtroppo se a Roma non si può nemmeno dire che si vince uno scudetto ogni morte di papa, perchè purtroppo fa molto prima a cambiare il papa che la Roma a vincere uno scudetto, qualche buon motivo ci deve essere.
Una cosa la dico: a Roma doveva dar vita al famoso progetto a medio-lungo termine, portando il gioco dell’allora Barcellona di Guardiola, ricordo un Bologna Roma dove letteralmente il Bologna non toccò palla. Una partita perfetta. Poi è stato chiaramente cacciato dall’ambiente, in quell’occasione si, venne preso per c*lo da tutti i pseudointenditori del calcio romano e ovviamente da signore si licenziò. Il PSG è tutto un altro mondo, oltre al fatto che ci è arrivato da top manager e non da allenatore del Barca B. In ogni caso le aspettative del PSG erano e sono altissime, il mercato da 300M è proporzionale al mercato delle rivali del PSG tra cui non figura la Roma, ma il Man City, il Real, il Barca, il Liverpool etc..il paragone con Roma è sbagliato a prescindere. Louis è un grande uomo e un grande tecnico, non c’entrano i soldi del mercato. Il PSG di Neymar, Messi e Mbappé non ha vinto la CL…ad esempio. A quei livelli lo standard è quello, non arrivare tra le prima quattro del campionato nazionale.
Quello giustifica i giocatori che doveva allenare ed i risultati ottenuti, ma a Roma veniva trattato come un brocco quando, evidentemente, non lo era allora come adesso. Io capisco avere la visione d’insieme, ma bisogna evitare il benaltrismo, caro Anto. Il nostro è un bel club con una tifoseria meravigliosa, ma non per questo facciamo sempre scelte giuste: con LE abbiamo decisamente toppato.
Mi spiego,
a Roma fu sicuramente trattato male,
del resto qua abbiamo trattato male Mourinho, figurarsi un esordiente.
E non dalla società,
ma dal genere di tifoso che qua fa la lista degli acquisti con 9 extracomunitari e poi da dell’incompetente a Massara.
Quello che non condivido è l’esaltazione dell’allenatore, che sicuramente è bravo,
ma non mi pare faccia miracoli (come Guardiola del resto).
Per me i miracoli i ha fatti Ranieri, almeno un paio di volte,
ma anche onestamente Conte quest’anno (anche se deve il 50% all’Inter).
La finale di CL rimarrà nella storia,
ma era tra una squadra che a gennaio ha speso 60ML per Kvara e altri 60 per tre 20enni,
e una squadra che a Gennaio ha preso Zalewski.
E che è arrivata a Maggio cotta come un cotechino,
mentre il PSG ha di fatto chiuso il campionato a Marzo.
Poi certo che c’è stata gente che è riuscita a far ridere anche con il PSG,
ma erano brocchi loro.
E quanto al 4-0 al Real, ricordiamoci che hanno appena cambiato allenatore,
e hanno una rosa molto più corta del PSG (che è tutto dire….).
Dobbiamo, però, ricordare tutto di un’annata in cui siamo stati trattati male soprattutto noi tifosi. Anch’io ricordo la bellissima partita di Bologna, ma anche i 4 gol presi da 3 squadre che si dovevano salvare come Lecce (poi retrocesso), Cagliari e Atalanta di Colantuono che urlava ai suoi di fermarsi dopo i 4 gol per non umiliarci ulteriormente. Dobbiamo ricordare la partita con la Fiorentina (3-0) che finimmo in 8, l’eliminazione dallo Slovan Bratislava ai preliminari ecc…
Insomma, se Luis Enrique è oggi un grandissimo allenatore, non lo era certo nel 2011 e negli anni immediatamente successivi (Celta), per cui è stato giusto che andasse via, vista l’annata tra le più disastrose della nostra storia recente che ha rischiato di essere superata solo quest’anno con la gestione Juric.
Ma come si può paragonare Luis Enrique a Mourinho? E non mi riferisco alle qualità da allenatore. A Mourinho fu concesso un credito enorme — secondo me, del tutto ingiustificato — mentre a Luis Enrique non si volle dare il tempo di lavorare. Ricordo che lo stesso De Rossi disse di aver fatto di tutto per convincerlo a restare, e che, pur venendo dal Barça B, fu l’allenatore da cui ha imparato di più. E parliamo di uno che è stato allenato da Capello, Lippi e Spalletti
È proprio vero che la memoria è selettiva…
Premesso che da abbonato non ricordo assolutamente questo clima di contestazione che dite voi, anzi ricordo uno striscione della Sud
“Mai schiavi del risultato”
che era una profonda apertura, che per altro io non condividevo neanche in questi termini..
Poi nel merito:
Europa League :
Eliminati ai play off contro lo Slovan Bratislava, con la famosa sostituzione di Totti per Okaka…
Campionato:
Sconfitta nel derby sia andata che ritorno, sconfitta con la Juve (4 a 0), sconfitta con il Cagliari in casa e fuori casa, pareggio col Siena in casa, sconfitta col Milan sia in casa che fuori casa, sconfitta con l’Udinese, sconfitta con la Fiorentina sia in casa che fuori casa, sconfitta con l’Atalanta (4 a1), sconfitta con il Lecce (4 a 2)
14 sconfitte su 38 partite!!
Coppa Italia
Eliminati dalla Juve ai quarti
Nonostante questi risultati non proprio esaltanti, la stragrande maggioranza dei tifosi gli avrebbe concesso un altro anno, poi se vogliamo dire che con una uscita ai play off di Europa League e 14 sconfitte (di cui i 2 derby) dovessimo anche fare saliti di gioia ok, allora volete stravince, non vincere…
ricordo che oltre a aver vinto con il psg, cosa che non era riuscita a nessun altro nonostante i miliardi investiti dagli arabi, il signor Luis Enrique ha vinto con il Barcellona due campionati spagnoli, tre Coppe di Spagna, una Supercoppa spagnola, una UEFA Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa del mondo per club FIFA
con il PSG ha vinto due campionati francesi, due Coppe di Francia, due Supercoppe francesi e una UEFA Champions League.
essere innamorati delle proprie idee va anche bene, ma di fronte alle evidenze bisognerebbe avere almeno l’intelligenza di tacere, quando le idee vengono smentite dalla realtà.
Luis Enrique è un grande allenatore.
e lo era anche a Roma
Ha ragione come spesso capita Sabatini…Fare l’allenatore della Roma è il mestiere più pericoloso del mondo dopo l’artificere. Citofonare De Rossi.
credo nn ti ricordi ql periodo… fu crocifisso da subito ed eravamo tutti scettici. Ebbe anche delle incomprensioni con de rossi e totti, una modalità di allenamenti per molti poco comprensibile, mi ricordo bene ql periodo…ricordo però un allenatore/uomo con molta dignità e professionalità, ma stampa e tifo lo massacrarono ad ogni risultato negativo…e lui se ne volle andare
A me sembra che perdiamo di vista un aspetto fondamentale: il Luis Enrique di oggi non è lo stesso di 13 anni fa, come allenatore e anche come uomo, forgiato dal fuoco del più grande dolore che un essere umano può provare.
La sua proposta di gioco odierna è molto diversa da quella di allora, così come ovviamente non sono minimamente paragonabili quella Roma e questo PSG.
La Roma di 13 anni fa era un mix di vecchie glorie spompate, qualche giovanotto promettente ma acerbo, e un buon numero di pippe senza appello.
L.E. cercò di proporre il modello che allora andava per la maggiore, fatto di possesso del pallone, col mediano che scendeva tra i centrali che si aprivano e i terzini che salivano all’unisono in posizione di ala.
Perdevamo spesso palla in questa fase cruciale perché eravamo lenti e poco precisi e gli avversari trovavano una prateria verso la porta.
Decine di gol presi così in fotocopia.
Era comunque una rosa piena di equivoci, che finì per schierare addirittura Taddei e Perrotta come terzini dopo i fallimentari Rosi e José Angel.
Non sarebbe stato semplice per nessuno, per un esordiente al tempo poco flessibile ancora di più.
È andata come doveva andare, con un tentativo patetico di scimmiottare una squadra inarrivabile.
Il PSG di Luis Enrique non fa niente di quella roba lì, è una squadra fisica e verticale come si richiede nel 2025, con giocatori giovani ma già fortissimi.
È una diatriba la nostra che non serve e non porta a niente.
Sul fatto che comunque Lucho sia stato preso per lo scemo del villaggio qui da noi, Sabatini ha ragione…
Dall’alto poi di una insipienza calcistica che, fra carta stampata, radio e tifoseria, qui da noi raggiunge picchi estremi.
Perchè quello di Luis era un progetto biennale, ma fu proprio lui ad interromperlo, vedendo in che realtà a dir poco distopica era finito, o forse, rendendosi conto di essere in un ambiente che non era ancora pronto, se vogliamo essere indulgenti con noi stessi.
Tutto corretto Drastico. A parte il fatto che non sappiamo come sarebbe andata la squadra se ci fosse stato il secondo anno di LE. Una cosa però ce la dice Sbataini stesso, ma la disse anche Baldini, e poi DDR nel suo piccolo, anche il LE di tredici anni fa era un grande allenatore, che proponeva il tichi taca del Barca che in quel periodo era il calcio da inseguire. Ecco, se gente che capiva e capisce di calcio come pochi in Italia, parlo di Baldini e di Sabatini, gli avevano chiesto di restare, ecco, secondo me era perché in qualche misura ne avevano apprezzato i metodi, le idee, la personalità sportiva, cioè guardavano oltre i risultati.
era destinato alla panchina del Barcellona, prese la palla al balzo
Il problema a Roma sono i media ed i tifosi. A luis gli andava data la possibilità ed il tempo necessario per far concepire il suo calcio. Abbiamo fatto lo stesso errore con Ddr, e spero che non rompano le 00 anche a Gasperini, perché sicuramente l’inizio non sarà facile con il calcio che proporrà.
Io ero a San Siro per Inter – Roma 1-3 con l’ Inter annichilita dal palleggio costante, veloce, con inserimenti e verticalizzazioni continue.
Il goal del momentaneo 1-1 è nato da un lancione sparato a caso dalla difesa , buco in contropiede e pareggio, prima e dopo neanche un tiro subito. Il gioco di L.E. prevede movimento continuo e passaggio rapidi, un torello costante, ma non era possibile applicarlo ad un centrocampo di portatori di palla. Le sconfitte sono arrivate nello stesso identico modo in cui noi buttammo fuori il barca nel 2018, pressing asfissiante e contropiede, se non sei rapido e preciso sia nei movimenti che nel passaggio prendi goal in contropiede. Aggiungete che nessuno provava mai il tiro da fuori ma cercavano sempre l’imbucata in area piccola e se non c’ era la possibilità si tornava indietro e si ricominciava.
Stimo come allenatore luis enrique ma con giocatori da 40 milioni in su tutto e piu facile
Sicuramente il cheat dei soldi infiniti aiuta ma si vedeva che luis enrique era un allenatore con un potenziale e perderlo è stato un danno. È un dato di fatto che questa piazza aiutata da certa stampa brucia chi non ha di buon occhio
Si.. Ma quando incontra il Liverpool, il Real Madrid, il City.. Non è che va a giocare contro squadre che hanno calciatori da 10 mln..
Semplicemente ha portato avanti il suo credo.. Squadra giovane.. Da Pacho, Neves, Vitinha, Zaire-Emery – Mayulu – Doue – Barcola – Kvara – Nuno Mendes.. Ed altri che dimentico..
Ha messo lui questa squadra in piedi, l’ha costruita rinunciando a colui che ne era il leader..
Ed ora non solo è la squadra più forte tra le squadre forti.. Ma è anche la più bella da vedere.. Perché è una squadra veloce ma anche tecnica, che va dritta verso la porta, regala spettacolo puro..
Certo ogni suo calciatore è una garanzia.. Ma il Real invece?.. Il livello è più o meno lo stesso.. Eppure non c’è partita..
Colui che costruisce, che guida, che crea un gioco.. Ha sempre un merito quando oltre a tutto questo arriva anche a stravincere contro tutti..
Forza Roma
strano, Cassano che dice una cosa sensata…
ok ha vinto ma non e che ha preso 11 giocatori scappati di casa la formazione contro il real e costata circa euro in piu euro in meno 500 milioni cosa che a roma non si puo fare
Ma quella Roma in costruzione , zeppa di sconosciuti, giocava un bel calcio. Ma tra tifoseria e stampa questa è una città impossibile se non sei un “cane ringhiante” alla Capello.
piaccia oppure no Roma non è una piazza dove si può fare apprendistato o sei subito pronto o duri poco ecco perché non ha funzionato
Sabatini dimentica che L.Enrique era alla prima vera esperienza con una squadra di un certo livello e, inesperto, non ha retto alla pressione e alle solite critiche che a Roma sono una costate. Poi è andato al Celta è ha fatto lo stesso campionato che aveva fatto da noi. Solo al Barca è esploso mettendo in mostra il suo gioco ma aveva ben altri interpreti. A Parigi, ben pagato ha avuto la fortuna che gli arabi proprietari del club lo hanno aspettato ma solo dopo un anno e mezzo si è visto il calcio che voleva L. Enrique.
e te dimentichi di dire che nel 2011-2012 il Celta giocava in Segunda Division (la serie B) e che nel 2012-2013 ha lottato per non retrocedere. Quindi, quel 9 posto conquistato con Luis Enrique in panchina nel 2013-2014 direi ch’è un ottimo risultato per un allenatore esordiente, come dici te, ed il fatto che l’anno successivo se lo sia preso il Barça certifica che già si trattava di un allenatore fuori dal comune.
luis enrique ha trovato una rosa da 500 milioni, in più ha modificato il suo modo di giocare. meno passaggi orizzolantali e molte ripartenze. Vedendo la champions in quasi tutte le partite ha giocato di rimessa. Quindi non è pissibile il paragone di 14 anni fa
a LE va riconosciuto il merito di essere riuscito dove tutti avevano fallito, sempre a fronte di sontuosi mercati! Quest’anno il PSG rischia di vincere tutto il vincibile
C’è poco da guardare il mercato o i giocatori, Sabatini ha detto la pura e semplice verità, a Roma Luis Enrique è stato trattato male.
❤️🧡💛SSFR💛🧡❤️
Sostenuto da società e tifoseria. 14 sconfitte in campionato ed umilianti eliminazioni dalla coppa Italia e, soprattutto, dai preliminari di Europa League. A Parigi e Barcellona si possono fare altri tipi di mercato, e di conseguenza si può giocare in un certo modo, se invece ci si ostina a voler fare i giochisti con una rosa di molto inferiore, questo non significa avere un alibi ma solo essere stupidi. Inoltre quello che Sabatini e tanti tifosi non capiscono e non capiranno mai è che nel calcio conta solo il presente. A napoli, ad esempio, hanno cacciato giustamente Ancelotti perché in quel contesto non era stato capace di apportare nulla, poco importa che dopo abbia vinto nuovamente tutto a Madrid. Nel calcio si è valutati stagione per stagione, e se mi fai prendere a pernacchi anche a Lecce, non mi frega niente se poi vinci tutto in altri club (per giunta miliardari).
ricordiamocelo quest’anno col Gasp
Tutte le vòrte che me vedevo na partita de la Magica, me ritrovavo steso pe r’ tera, co la bollicine de bava all’angolo de la bocca. Formazioni fatte a casso, Perrotta terzino destro, Verre titolare, 80 minuti de passaggi orizzontali, lenti, prevedibili, li restanti minuti erano pallonate de l’avversario in porta nostra, tutti de contropiede…
Eppoi dicesse meno cassate, perché la Sud l’ha sempre sostenuto: “Mai schiavi del risultato” chi lo scrisse?
sì, commissà, però la Sud non è tutto lo stadio, ed io ricordo sonori fischi mentre veniva esposto quello striscione. Poi oh, mica vojo riscrive la storia, eh: la Roma ha giocato veramente male quel anno.
potevi guardate la strazio e sempre per terra steso te ritrovavi 😉
io ricordo era contestato Luis, non da tutti, ma era contestato anche in Sud
qui non sappiamo aspettare diciamo anche la verità alle volte, io mi ci metto in primis
daje Roma daje
Luis enrique era arrivato quando si stava cominciando a cambiare, ma la sua mano si vedeva, pur avendo una squadra che rifletteva perfettamente la classifica (squadra veramente scarsa in molti ruoli).
Mettici anche che non ha potuto esprimere al meglio il suo gioco a causa di figure ingombranti in squadra e sapete di cosa sto parlando.
Diciamo che se avesse avuto la squadra di Garcia (andato benissimo) e successive, avremmo visto qualcosa di sicuramente diverso.
Dite che è facile nelle sue condizioni, ma ricordo che è venuto al PSG e ha preteso di dar via neymar, mbappe, messi e altri come sergio ramos e via discorrendo.
Un po come se alla roma dei tempi gli toglievi totti, ddr e friends.
Allenatore che ritengo migliore di Guardiola perchè più felissibile e abile nel creare squadre oltre i nomi blasonati.
Loro hanno pagato 22mln kang-lee e noi le fee, questa è la differenza, loro vitinha lo hanno pagato 35mln e noi la stessa cifra per dovbyk…
La differenza si vede qua ragazzi, che poi loro fatturano 800mln e noi meno della metà è chiaro, ma sono le scelte di mercato che premiano.
Se andate a vedere i numeri, i giocatori che hanno reso di più sono quelli pagati tra 15mln e 45mln, quindi sono numeri sui quali possiamo lavorare anche noi.
Qui in difesa avevamo José Angel, Heinze (a fine carriera), Gago, Bojan etc… ma è imparagonabile la cosa. Oltretutto al Celta non mi sembra abbia lasciato una traccia memorabile. Vabbè ma tanto se qui si è vinto poco non è perché abbiamo avuto squadre mediocri ma è per l’ambiente, no? Aprire bocca e dargli fiato.
al Celta ha ottenuto un 9 posto dopo che l’anno prima si era salvata per miracolo dalla retrocessione, ed aver passato i 4 anni precedenti in Segunda Division. Non ha fatto un miracolo alla Ranieri, beninteso, però direi un ottimo risultato per quella fascia di club. Completamente d’accordo, comunque, che sono i giocatori che fanno la differenza nei risultati, e non il pubblico. Quest’ultimo però ha un peso quando si tratta di incitare e mettere pressione, che fa la differenza se un giotore/allenatore resta o cerca altri lidi. Con LE, per me, abbiamo toppato.
Primo la rosa era scarsa, due il Tiki Taky in Italia non funziona e tre lui era inesperto è inutile dare sempre la colpa all’ ambiente a Roma serve gente pronta
Luis Enrique, spero che un giorno tornera
si ma noi adesso abbiamo saud Celik e Rensch, lui c ha HAKIMI, il migliore al mondo come terzino destro, a centrocampo abbiamo Cristante e Pellegrini, lui ha Vitinha e Fabian Ruiz ( pilastri delle proprie nazionali che hanno vinto 2 Nations League ed 1 Europeo), davanti ha Kvara(80 milioni e non parliamo dell’ ingaggio)
sempre onore a luis Enrique che non perde occasione per salutare i tifosi della Roma… prima o poi tornerà, ne sono sicuro!
A dire la verita’ qualche totem dello spogliatoio lo aveva ribattezzato “Zichichi”……tanto per dare l’idea dell’ambiente in cui si e’ trovato a lavorare Luis Enrique…..
In merito a Luis Enrique… purtroppo a Roma siamo tutti dei gran vincenti e capiscioni di calcio, ecco perché trattiamo male quelli bravi che arrivano da fuori il GRA.
infatti al Barcellona e al PSG gli hanno fatto allenare caprari, okaka, piris, Perrotta e dai su Sabatini basta
Esistono due categorie di allenatori bravi, quelli bravi con le squadrette e quelli bravi con gli squadroni.
se alleni una squadretta hai giocatori la cui motivazione può essere emergere, o fare finalmente qualcosa in carriera, fai solo una competizione, puoi lavorare molto sugli automatismi, il gioco, per sopperire le carenze tecniche
quando alleni uno squadrone devi avere questo ma anche qualcosa di più.
per essere seguito da giocatori arrivati, campioni superpagati, devi avere un carisma della maronna, e se hai vinto prima tanto meglio perché si possano fidare di te
in ogni caso devi avere la società dietro e l’ambiente a favore e devi sapere trattare i giocatori
ma l’allenatore di uno squadrone ha una qualità in più del bravo allenatore: quella di sapere gestire grandi rose, fatte di giocatori forti non abituati alla panchina, di avere impegni continui e già un pareggio viene poco perdonato, di essere abituato alla pressione
questa qualità in parte è naturale (carisma) ma tanto è esperienza
LE quando è arrivato da noi era sicuramente acerbo in parte, ma la stoffa era quella.
Certo, se arrivi al Barcellona quasi la squadra vince da sola quando hai Messi Suarez ecc ecc ma non è scontato,
quando arrivi al PSG giochi sul velluto in ligue e coppe nazionali, sono abituati a andare male in champions e puoi lavorare tranquillo
quando arrivi alla Roma ti chiedono di vincere subito e hai una squadra di mezzi scarsoni in un campionato di squadre forti, tutto diventa più difficile
era quasi inevitabile che andasse male
poi certo, la maleducazione e la cattiveria quella fa parte di una fetta di “ambiente” e non ci si può fare niente
lo sai perché a Roma non si vince? perché i giocatori non hanno mai lavorato come si deve, non è che si vince per virtù dello Spirito Santo. Lo sai perché la Juve di Allegri ha vinto tutti quegli scudetti? perché il signor Allegri fa 3 SEDUTE DI ALLENAMENTO AL GIORNO, qua invece si va a due all’ ora e si lavora qualche ora e poi i giocatori se ne vanno da Trigoria.
I campioni come CR7 E LIONEL MESSI hanno faticato, faticato e faticato, avranno lavorato non so quanto per diventare quello che sono.
Qua invece quello che ci vuole è proprio il nostro mister GIAMPIERO GASPERINI, altro che è un allenatore provinciale che ha vinto solo na Coppa con l Atalanta dopo dieci anni come alcuni finti romanisti dicono.
A Roma hanno fallito molti allenatori che poi altrove sono diventati top, indovina perché?
l Atalanta di Gasperini nei ritiri estivi faceva corse di 12 CHILOMETRI AL GIORNO, a Trigoria sta cosa è pura fantascienza. Ecco perché l Atalanta dominava sul campo come intensità e pressing, non per i ” GATORADE” come alcuni dicono. E poi non hai idea di quanto Gasp faccia allenare i giocatori sulla tecnica individuale, sui tiri, etc.
Lookman è diventato un campione, ma non sapete quanto Gasperini ci ha lavorato su di lui trovandogli la collocazione tattica migliore e facendolo diventare un giocatore decisivo
io se fossi i Friedkin Gasperini lo incatenerei a Trigoria, i provinciali sono alcuni tifosi che vogliono il fumo ( Lukaku) invece che l’ arrosto ( un gruppo di giocatori con mentalità vincente e una dirigenza competente)
Adriano guarda che 12 km al giorno per un atleta non sono NIENTE.
Io non ero nessuno e ne facevo 15/20 al giorno di media per avere una media gara sui 42,195 di 5’/km
ci sono sicuro allenatori che fanno lavorare di più di altri, ma se nell’arco di una stagione pensi che il problema sia solo quello…ti sbagli di grosso
Adria cor fumo Andonio Gonte ha vinto er tricolore, datecever fumo.pure a noi ,
Adriano, hai passato gli ultimi 4 anni a Zingonia? E perché solo i giocatori della Roma non lavorano come si deve? Perché c’è scritto sul portone di Trigoria? Arrivano allenatori con l’intenzione di farli lavorare e poi vedono lollomollo e crisantemo e si afflosciano con loro? Io penso che ci siano un po’ troppe leggende metropolitane che hanno attecchito tra gli utenti di questo forum. Zeman faceva lavorare i giocatori? E che hanno vinto?
Ragazzi, vincono le squadre che hanno giocatori forti e funzionali con una società forte alle spalle. Quando li abbiamo avuti, anche noi siamo stati competitivi.
Ales, su Lukaku intendo che i Friedkin hanno preso lui ma il resto della squadra era di livello medio. Il Napoli invece aveva già vinto lo scudetto prima di Conte e ( tra l’altro Conte l ha vinto all’ ultimo lo scudetto grazie all’ Inter)
Enrique era arrivato a Roma come allenatore della cantera del Barca le critiche se le prese dal momento che sostitui in EL, Totti con Verre in una partita che la Roma gioco cosi’ male, lenta e prevedibile. La Roma lo voleva tenere…. decise lui di andare via, ma perche’ Sabatini se la prende con noi tifosi mi sembra Capello ! Si e’ dimenticato poi della stampa romana lo boccio quasi subito. Non e’ un paragone che va bene in questo momento, il suo calcio che poi era di Guardiola lo ha modificato e pure di tanto ora. Saba nun ce prova !!!!!
ranieri sostituì totti e de rossi nel derby e vinse
totti e de rossi presero 7 pappine dal bayern all’olimpico
Sabatini si ricordasse che la società ha lasciato solo Luis Enrique…i tifosi per molti tempo soprattutto la Curva l’ha sostenuto… comunque fare certi paragoni fa un po’ ridere
a quei tempi era un tecnico all esordio con idee interessanti ma anche con parecchi limiti pnella fase difensiva e una rosa poco adatta al suo calcio
Walter ti voglio bene ma stai aando fuori dal vasino, capisco che l’ossigenazione non sia delle migliori ma bisogno ricordare con dovizia i fatti senza omettere cosa è successo in quella orribile stagione
Luis Enrique fu trattato anzitutto malissimo da pallotto che gli diede una squadra di ragazzini e mezze calzette con cui avrebbe dovuto sfoggiare il gioco del Barcellona dei super campioni. Questo sabatini lo omette ad arte.
Dopodiché era alla sua prima esperienza nel calcio professionistico, con quattordici anni di pratica in meno.
Quisquilie, insomma.
Direi che il PSG degli Emiri è ben altro rispetto alla botteguccia di un fruttarolo, a meno di non avere il cervello del tutto bacato.
Avoja ad aspettare Rosi, j Angel, Viviani e krkic…..manco vent’anni sarebbero bastati.
Certa gente non ci sta con la testa.
totti , de rossi , pjanic , pizarro , perotta ….mezze calzette?
Ma non vi ricordate? l’anello di DI Benedetto, gli antiamericani, i triplcei fraterni abbracci, la banca, gli haters di Baldini, Sabatini laziale, la “spegulazione” … c’era un clima parecchio antisocietario, una vasta platea di vedove di Rosella, soprattutto presso una radio allora molto influente … Louis Enrique era l’anello più debole della catena perché straniero, inesperto e non conscio delle dinamiche locali. Ricordo che lo accusarono anche di aver scelto la casa all’Olgiata covo di laziali e troppo lontana da Trigoria e a proposito di laziali di aver proposto De La Pena come secondo. La sua proposta di gioco era troppo innovativa all’epoca per tuti quei tromboni conservatori che sentiamo parlare ancora oggi speccialemte alla doppia radio. Fu praticamente fucilato da un addestratissimo plotone di esecuzione e l’immagine che ho di lui qui a Roma è quella del condannato in camicia bianca prima di essere freddato dai soldati del quadro del suo connazionale Goya
altra dimostrazione che esistono le grandi squadre con giocatori forti e non i grandi allenatori
Luis Enrique una persona per bene sacrificata sull’altare da proprietà, radio, tifosi e calciatori bidoni che non erano pronti nemmeno per la serie b.
un club vince grazie ad un grande allenatore ma anche una grande rosa! inutile fare certi discorsi..o vogliamo paragonare la Roma di Luis Enrique con il Barcellona o il PSG del triplete sempre di Luis Enrique?ma noi avevamo in quel periodo gente come Piquet Rakitic Messi Neymar Suarez Iniesta..oppure Kvaraskelia Dembele Doue Fabian Ruiz Hakimi ecc?penso proprio di no..a parte Totti e DDR!poi che a Roma ci sia poca pazienza è fuori discussione.speriamo bene anche x il Gasp.
riuscissimo a crescere un po come tifoseria… lasciando stare isterismi vari forse anche la Società sarebbe portata a sbagliare di meno…un tecnico che inizia un nuovo progetto ha bisogno di tempo…anche di 1 anno… come i calciatori.. e lasciamo stare il discorso che siamo la Roma e che qui non si puo aspettare nessuno..perche se andiamo a vedere la bacheca dei trofei non è che ce ne siano cosi tanti, anzi direi che sono veramente pochi…quindi non credo che possiamo permetterci di fare i boriosi… Per Luis Enrique parlano i numeri e la bacheca… è un grande allenatore…ha vinto in una società dove nessuno ha mai vinto e nell anno in cui hanno perso il loro giocatore piu forte e facendo uno dei mercati meno costosi…ha vinto tutto quello che c’è da vincere contro un Real che tutti davano per favorito ad inizio stagione… spendere tanto non significa sicura vittoria se non c’è un grande allenatore che guida la sqaudra… a suo tempo perdemmo l’ennesimo grande uomo che ci avrebbe potuto far crescere a livello di Società…ma noi siamo cosi… ci piace criticare tutto e tutti e crediamo di avere la conoscenza per poterlo fare…
c’e’ poco da fare, a Roma un allenatore esordiente non ha mai funzionato e non funzionera mai.
Per il lione non esiste il Fair play…..vale solo per la Roma…….
“Aquile” retrocesse?
da queste parti non fa notizia, è normale
e certo adesso in Europa league avremo noi un avversario più forte, ci andasse mai una volta buona.
rivedendo l’esultanza di luis enrìque contro il real , ho rivisto le esultanze di carletto mazzone
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.