ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Dopo la sua prima, complicata, stagione italiana, sulle sponde del mare che collega l’Asia all’Europa, Paulo Fonseca sta ricaricando le batterie in vista di un anno che, anche per lui, sarà quello della verità, scrive oggi il Corriere della Sera (G. Piacentini).
Il paradosso – che vale per il tecnico portoghese come per tanti altri a Trigoria – è che mentre lui ragiona sulla Roma che sarà, i dubbi sono tanti e le certezze poche. Mentre, infatti, Fonseca riflette se continuare a giocare con la difesa a tre o invece tornare a quattro, o su come trovare un posto fisso a Pedro, che in teoria verrà a Roma a fare il titolare, la società non sa ancora quali dirigenti potranno affiancarlo nella costruzione e nella gestione della squadra.
Il suo unico riferimento è Guido Fienga, il Ceo che lo ha scelto un anno fa e con cui il rapporto è costante. Ma Fonseca avrebbe bisogno anche di un uomo di calcio al suo fianco, e in questo momento una figura così non c’è. In base al nuovo d.s. che arriverà, se arriverà, il tecnico portoghese dovrà poi modulare il rapporto: sarà un manager alla Petrachi, che interveniva a gamba tesa anche sulla squadra, o si limiterà a fare il mercato e a supervisionare il resto?
La Roma tutta ha deluso al suo primo anno in Italia, fallendo tutti gli obiettivi, ma che ha avuto una serie di alibi importanti che tifosi e società gli hanno riconosciuto. Adesso, dopo qualche giorno in Ucraina, la patria della moglie, volerà in Portogallo dai primi due figli e dalla famiglia d’origine, ma il programma è suscettibile di variazioni, anche dell’ultimo minuto.
Perché se il nuovo proprietario o il nuovo direttore sportivo lo convocheranno (restrizioni Covid permettendo), Fonseca non si farà certamente pregare e salirà sul primo aereo. Chi lo conosce bene lo definisce sereno e combattivo, pronto a dimostrare tanto dopo aver capito come funzionano la Serie A e il calcio italiano. La sensazione è che non sia in bilico, ma dovrà dimostrare in fretta di essere l’allenatore giusto per la nuova Roma di Friedkin.
Fonte: Corriere della Sera
Se cambiamento deve esserci deve essere totale e quindi via un allenatore che ha fallito tutto.
Ma con una squadra come la nostra volevi vincere lo scudetto per caso??? Un miracolo essere arrivati al quinto posto.
E’ giusto dare un’ altra chance a Fonseca,ma se per ipotesi perdera’ le prime 2/3 partite del campionato poi come si potra’ sostituire in corsa con un’ altro allenatore,che magari avrebbe voluto altri giocatori e giocare con schemi diversi e preparazione atletica diversa dalla sua e tutto questo in breve tempo. Insomma un caos,che probabilmente pregiudichera’ anche il prossimo campionato.I cambi in corsa vanno bene per chi debba salvare una squadra dalla retrocessione dove un punto in piu o in meno non fa differenza, per cji subentra,ma per chi deve lottare per determinati traguardi fanno solo perdere ulteriore terreno dalla testa della classifica,dove invece uno o due punti di differenza possono significare molto nella classifica finale.
Appunto, il “non potrà più sbagliare” significa che il destino è segnato, tipo Garcia 2025-16..o si punta su di lui con convinzione (e quindi gli si fa il mercato e si parla anche chiaramente con i big dello spogliatoio con cui ha discusso) oppure cambio subito immediato
Se non arriva Allegri O un allenatore italiano top, è giusto proseguire con il portoghese anche per non commettere gli stessi errori del passato
L’errore è stato aver preso una parodia di allenatore come Fonseca. L’unica cosa che gli riesce bene, è mettere a posto il ciuffo. Nella gara con il Siviglia è stata la sua apoteosi: dopo l’intervallo è riuscito a riproporre gli undici che erano stati maciullati dagli iberici nei primi 45′. Non si era manco accorto di quanto stesse accadendo, pensava di essere uno spettatore.
Errare è umano, perseverare è diabolico…un buon allevatore di galline non è detto che sia un intenditore di galli da combattimento, anche se sempre di pollame si parla…
“… la società non sa ancora quali dirigenti potranno affiancarlo… ”
Non lo sapete voi giornalisti, è ben diverso.
Fonseca ha fatto una stagione pessima ma di sicuro la società ha dato il suo contributo per farla! A prescindere dalle reali qualità di Fonseca di certo non è stato agevolato da una rosa che aveva più zavorre che giocatori. Lasciando da parte gli articoli favolistici della sua ex squadra va detto che come allenatore deve però saper leggere le partite. In una stagione non pyoi utilizzare sempre e soltanto lo stesso modulo e gli stessi giocatori perché è fisiilogico che non sarà così. Quindi devi capire come plasmare la squadra quando non avrai tutti i migliori e cambiare il gioco in base alle tue potenzialità. Io questa cosa in Fonseca non l’ho vista e quindi è da capire se non lo ha potuto fare a causa di una rosa troppo scarsa nelle seconde linee o per un suo limite. Concordo con chi dice che se si cambia lo si deve fare per un allenatore con le palle non l’ennesima scommessa alla Pallotta!
Veramente io in Fonseca ho visto l’opposto, cioè una propensione esagerata a modificare in corsa modulo e assetto tattico della squadra, adattandosi (malamente) alle situazioni ma facendo perdere alla squadra una precisa identità. Fonseca si è presentato con un’idea di calcio precisa l’anno scorso, modello Shaktar per semplificare, e ha chiesto giocatori con caratteristiche ben precise. Bene o male gli sono stati anche comprati, così come Under, Kluivert, Dzeko, Pellegrini, su cui lui aveva detto di voler puntare, sono rimasti. Causa anche infortuni, ma anche perché non ha avuto la capacità di comprendere davvero il calcio italiano, di deroga in deroga Fonseca ha finito però per stravolgere progressivamente l’assetto tattico della squadra, per me con risultati modesti, e abbiamo finito il campionato addirittura con la difesa a tre e giocando di rimessa. E si preannunciano, forse, nuovi mirabolanti cambiamenti. Se tu oggi mi chiedi quale è il calcio della Roma di Fonseca io non lo so, e forse non lo sa nemmeno lui. Io lo manderei via per questo, infatti, al di là dei risultati, che quest’anno sono stati poco più che mediocri ma non “disastrosi”, come pure qualcuno dice.
Infatti ho specificato che “deve saper leggere le partite” che è diverso dal fare cambiamenti come vengono e tattiche alla rinfusa sperando di azzeccare quella giusta! Lo Shaktar è il suo passato la Roma il suo presente e forse il suo futuro, sono due squadre e due campionati diversi se non riesce a metabolizzare questo cambiamento diventa uno scoglio per lui.
La sua specifica richiesta di Lopez tra i pali poi non lo ha aiutato, Fonseca ha sbagliato dove non doveva sbagliare e si è salvato in estremis.
Adesso c’è da capire chi guiderà la Roma e chi lo affiancherà nel duro compito di allestire la rosa e riadattare la squadra. Il calcio italiano non è per tutti gli allenatori, conoscerlo è basilare. Fonseca può avere anche una seconda possibilità ma non penso avrà la stessa tolleranza della prima stagione.
Fonseca ha detto che è stata un’annata positiva..contento lui
Dice, ce so’ pochi giorni all’inizio della stagione. Ma perché quando se esonera un allenatore e subentra un altro, non è pure peggio? Esoneratelo prima dell’inizio della stagione e basta. N’antra chance? Ma n’antra chance de che? Na stagione de na squadra de serie A nun è n’videogioco. Sto portoghese c’aveva tre cannoncini, se l’è giocati tutti e tre, game over. Mo c’è pure chi je vorebbe dì insert n’antra coin…
Che poi se prendi un allenatore italiano che gioca un calcio semplice , diciamo uno tra Allegri o Spalletti , la squadra non ha bisogno di tutto questo tempo per capire il “credo” del nuovo mister .
Ne è prova lo stesso Spalletti che nel gennaio 2016 subentrato a incompetente Garcia fece giocare bene la squadra già dopo qualche giornata inanellando 8 vittorie consecutive tra febbraio e marzo
@Carew lincompetente Garcia è in semifinale CL avendo buttato fuori la Juve è il city di Guardiola.
Qui bisogna cercare di capire se Fonseca e’ l’ allematore giusto per vincere o e’ giusto solo per partecipare. Se e’ valida la seconda ipotesi allora teniamolo e accontentiamoci di lottare per un posto in europa e magari pure di vincere un portaombrelli.Se l’ Ipotesi e’ la prima penso che vada subito sostituito, perche non lo vedo assolutamente in grado di poter portare la squadra vincente al massimo traguardo.Tranne alcune partite non ho visto grosse idee di gioco, e sperare che ci sia un cambiamento radicale per il prossimo campionato la vedo
alquanto difficile.Vedo un’ allenatore che da un momento all’ altro si potrebbe trovare la squadra contro,specie nei suoi senatori,e le conseguenze sarebbero disastrose.
Se rimane fa la fine di Di Francesco, meglio mandarlo via subito, non è un allenatore.
ga giocato con cristante in mediana, ed e riuscito a fare 70 punti. per me merita la conferma almeno che arriva allegri
Sono sempre per dare un’altra possibilità, se si è dimostrato qualcosa.
Per questo l’avrei data ad Eusebio quando era in bilico ( e arrivò Ranieri).
Ma a un’allenatore che non ha fatto vedere nulla anche no.
Fonseca OUT!
Continuare con Fonseca equivale a perdere un altro anno .
Andava esonerato dopo la prestazione ignobile contro il Siviglia ed invece tocca leggere che Fonseca non è in bilico .
si è deciso di non vincere pure quest’anno
“Ma nove per nove, farà ottantuno?” (cit.)
Ma sarà vero che l’arancia contiene vitamina c? 🤔
“la sensazione e’ che non sia in bilico” scrivete voi giornalai la mia di sensazione e’ che ormai non sapete piu’ che scrivere e ormai state campando solo su ca@@ate. Forza Roma
Se resta Fonseca e sicuramente Friedkin gli farà una squadra competitiva, dovrà dimostrare molto di più di quello che ha dimostrato questo anno
Fonseca ha fallito. La Roma al maestro Sarri
Maestro Sarri ahahahahahahahahaha ahahahahah ahahahahah
Non saro’ io il futuro D.S., con il sottoscritto Fonseca nella Roma non ha futuro, auguro a lui tutta la fortuna professionale, ma auguro alla Roma che ci sia un D.S. con idee chiare e decise.
Continuo a pensare che se Fonseca possa essere confermato solo ad una condizione: dargli completa fiducia e supportarlo al 110% nei confronti dello spogliatoio e della tifoseria e se possibile, nei limiti del lecito, senza dunque necessariamente comprargli mezza rosa dello Shakhtar, accontentarlo sul mercato e procurargli uomini adatti a giocare secondo i suoi principi, e a fine stagione tirare le somme sui risultati ottenuti.
Obiettivi: rientrare nel giro CL in Campionato e arrivare fra le prime in EL, almeno in semifinale.