Il bosco di Pietralata: cos’è e come potrebbe influenzare la realizzazione dello stadio della Roma

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AS ROMA NEWS – Il progetto per il nuovo stadio della Roma a Pietralata è uno degli argomenti più discussi nelle ultime settimane, soprattutto per via della presenza di un elemento che ha attirato l’attenzione: l’ormai famoso bosco di Pietralata. Ma cos’è, dove si trova e perché potrebbe rappresentare un ostacolo alla costruzione dell’impianto sportivo? Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Cos’è il bosco di Pietralata e cosa c’è?

Il bosco di Pietralata è un’area verde che si trova nel quartiere di Pietralata, a nord-est di Roma. È una zona ricca di vegetazione, che ospita numerose specie di alberi, arbusti e fauna locale, un’oasi verde nel cuore della città. Il bosco è anche un importante polmone ecologico, che contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a preservare un habitat naturale all’interno di un contesto urbano molto sviluppato.

Il bosco si estende su una superficie di circa 10 ettari, tra il Parco delle Valli e il quartiere di Pietralata. È un luogo apprezzato dai residenti e dai visitatori per passeggiate, attività all’aria aperta e per il suo valore ecologico. Al suo interno si trovano sentieri immersi nella natura, spazi verdi e alcune aree protette. È un ambiente che offre un rifugio per diversi animali e rappresenta una delle poche zone verdi rimaste intatte in una città come Roma, dove la cementificazione è spesso inarrestabile.

Perché è così importante il bosco di Pietralata?

Il bosco di Pietralata ha un’importanza strategica sia a livello ambientale che sociale. Dal punto di vista ecologico, la sua presenza aiuta a mantenere un equilibrio nella biodiversità urbana e offre una zona di rifugio per diverse specie animali.

Inoltre, il bosco ha un forte valore simbolico per la città di Roma. Per una parte dei cittadini capitolini, il suo mantenimento potrebbe rappresentare una battaglia contro la continua espansione urbana che minaccia gli spazi verdi cittadini. La sua protezione è quindi un tema caldo per molti gruppi di attivisti, ecologisti e residenti che chiedono di preservare la natura anche in una città in continuo sviluppo.

Il bosco di Pietralata e la sua esclusione dal piano urbanistico dello stadio

Una delle questioni più controverse riguarda il trattamento del bosco di Pietralata, che si trova nell’area destinata al nuovo stadio della Roma. Nonostante l’importanza ecologica del bosco, il Comune di Roma, nella fase di concessione della pubblica utilità al progetto, ha deciso di non considerarlo un elemento da tutelare in modo specifico, integrandolo nel piano urbanistico in maniera controversa. Non appena venuto fuori il tema, era stato sostenuto che l’area verde in questione non fosse effettivamente un “bosco” nel senso stretto del termine, ma piuttosto una zona di vegetazione spontanea, quindi meno tutelata.

In pratica, si è affermato che l’area non fosse un bosco protetto, ma piuttosto un’area verde con una vegetazione che, pur essendo di rilevanza ambientale, non avrebbe avuto lo stesso status giuridico di un’area naturale protetta. Questo ha permesso al progetto dello stadio di proseguire senza il vincolo di dover preservare quella zona come un “bosco” vero e proprio.

Tuttavia, diversi ambientalisti e residenti locali hanno sollevato obiezioni, sostenendo che il valore ecologico del bosco, pur non essendo tutelato formalmente da leggi specifiche, sarebbe comunque un elemento fondamentale per il miglioramento della qualità dell’aria e del benessere della zona.

Il bosco di Pietralata può ostacolare la realizzazione del progetto?

La presenza del bosco di Pietralata rappresenta uno dei maggiori ostacoli legali e burocratici per la realizzazione dello stadio della Roma in questa zona. La costruzione dell’impianto, infatti, prevede l’abbattimento di una parte del bosco. La situazione è complicata dalla necessità di rispettare normative ambientali che tutelano queste aree verdi, e questo potrebbe ritardare ulteriormente l’inizio dei lavori.

Alcuni esperti suggeriscono che, per non compromettere l’integrità ecologica del bosco, si dovrebbe cercare una soluzione che preveda la conservazione di una parte dell’area, oppure compensazioni in altre zone verdi della città. Altri, invece, ritengono che il progetto possa proseguire, ma solo dopo aver ottenuto il via libera dalle autorità competenti, che dovranno valutare l’impatto ambientale.

La questione del bosco di Pietralata è destinata a rimanere al centro del dibattito nei prossimi mesi: se il bosco viene tutelato, potrebbe significare una battuta d’arresto per il progetto dello stadio della Roma, ma se le autorità riescono a trovare una soluzione che concilia sviluppo urbano e protezione dell’ambiente, il nuovo impianto potrebbe diventare realtà, anche se di sicuro non nei tempi stabiliti. Sarà quindi fondamentale monitorare l’evoluzione della situazione legale e politica per capire se e come questo importante progetto prenderà davvero forma.

Giallorossi.net – T. De Cortis

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33 Commenti

  1. liberate nel bosco gli orsi quando ci stanno gli ambientalisti ….maestri del no ma poveri nel proporre… cancellateli

    • Ma come, abbiamo abbiamo già lasciato libero il più grande polmone verde di Roma che è Tor di Valle? Non basta? Secondo me basta fare contento qualche personaggio e il bosco diventa una fratta da estirpare. E comunque, attenzione, l’idea di avere uno stadio immerso nel verde a me piace a ncora di più. basta che vanga fatto.

  2. Sembra la collinetta alberata che si trova dietro casa mia solo che è immersa nel verde e non vi sono rifiuti di alcun genere

  3. Premetto che io all’ambiente ci tengo parecchio, tanto che il mio percorso di studi mi ha portato nella conservazione di quest’ultimo.
    Allo stesso tempo, non è colpa della Roma se al comune si sono dimenticati di selezionarla come area protetta seriamente e se l’hanno definita come semplice zona di vegetazione spontanea.
    La Roma è stata danneggiata già per Tor di Valle, penso che sia abbastanza. Se al comune sono degli incapaci, questa potrebbe essere una lezione per loro.

    Solo un appunto: Non mi ricordo se hanno pubblicato dettagli o no sul progetto, ma spero che ci siano in programma tante opere compensative a livello ambientale da parte della Roma. Voglio assolutamente lo stadio, ma ciò non toglie che tagliando una marea di alberi bisogna pur compensare in qualche modo. Spero che creino delle nuove aree verdi da qualche parte. Scusate rega’, sto cercando di trovare un compromesso fra il me stesso ambientalista e il me tifoso, ed è dura perché uno stadio è sempre un ecomostro… ma allo stesso tempo sono anche stanco che a prendercela in saccoccia siamo sempre noi.

    • Diego polenta, il tuo commento ti fa onore, anche io la vedo come te! Solo ci sono due punti che mi lasciano l’amaro in bocca: 1- quando si è fatto lo studio e si è individuata l’area, il bosco era lì, perché non hanno considerato questa cosa? 2- quando si tratta di tirare su interi quartieri di cemento, dei boschi, boschetti e via discorrendo non ne parla mai nessuno.

    • è stato scritto che ci saranno compensazioni e che verranno piantati non so quanti alberi, se sono sufficienti a compensare lo sanno solo quelli che vedono le carte. Quello che lascia ‘perplessi’ è il continuo stillicidio di ostacoli burocratici che comportano continui allungamenti delle tempistiche e che escono in sequenza appena se ne risolto uno ne esce un altro nonostante si dovrebbero sapere da tempo, che ricorda fin troppo quello che è successo a tor di valle dove i comitati pro rane e pro tribunetta bene del umanità sono spariti e li tutto langue come prima languiva da decenni, come languono tutte le varie opere che andrebbero fatte la a prescindere dallo stadio qualcuna anche da + di mezzo secolo. Ultimamente sono stati comprati con i soldi nostri dei treni per la roma lido che sarebbero potuti essere gratis per la cittadinanza

    • non posso definirmi un ambientalista, ma l’esistenza di quel bellissimo bosco è lampante per tutti; come tifoso sono indignato perché questa clamorosa svista del comune farà si che lo dtainon si potrà costruire, mentre in un’altra posizione già sarebbe stato fatto…

  4. Monte Mario
    Pineto
    Villa Glori
    Villa Ada
    Villa Borghese
    Villa Pamphili
    Tor di Quinto
    Tenuta dei Massimi
    Tormarancia
    Parco di viale Londra
    Appia Antica
    Parco degli Acquedotti
    Parco Alessandrino

    Questi sono i maggiori all’interno del GRA.
    Roma è per 2/3 zona verde dentro il Raccordo.
    Sicuramente è importante il verde e bisogna abbattere l’inquinamento, ma dire che quello di Pietralata è un bosco, scusate, ma mi sento preso in giro.
    Come detto, c’era il NO a Tor di Valle da parte di chi non voleva lo Stadio. Quei comitati sono scomparsi, la Roma Lido fa sempre schifo mentre poteva essere migliorata, quella zona resta una discarica.
    Pietralata farà la stessa fine. Troppi palazzinari non coinvolti stanno pagando questi comitati per fargli fare questa battaglia. In Italia non si potrà mai fare innovazione.

    • a me non mi ha pagato nessuno e mi sento molto offeso da queste illazioni, abito a Pietralata e non voglio che il mio quartiere diventi un inferno; per quanto riguarda il bosco la sua eliminazione nel quartiere più inquinato di Roma mi sembra una follia e poi la fauna presente negli altri parchi che ha citato se la sognano

  5. cmq voglio dire un ultima cosa in merito allo stadio basta farlo a Roma andiamo a Fiumicino e Roma resti come sta con la monnezza le buche i servizi fermi al 1900
    se pensiamo che Sensi aveva i terreni della Torresina dove prima non c’era nulla io abitavo a Primavalle e li c’era solo prato adesso una città hanno costruito ti fa capire che non vogliono lo stadio quindi punto andiamo a Fiumicino c’è pure l’aeroporto e basta

  6. Ogni volta che sento parlare di ‘polmone verde’ mi domando quanti ambientalisti sanno che il 100% dell’ossigeno gassoso di questo pianeta è stato ‘prodotto’ dalle alghe marine, senza alcun contributo da parte delle piante terrestri (che ancora non esistevano) e che ancora oggi il plancton è il maggior produttore di 02 atmosferico.

    Il contributo attuale delle piante terrestri oscilla in modo irrealistico nelle varie stime: si va dal 10% ad addirittura il 50% che però appare francamente molto improbabile (i mari coprono i 4/5 della superficie del pianeta…): personalmente penso che 25% possa essere una percentuale con una ragionevole probabilità di essere appropriata.

    Ciao a tutti.

  7. Si può cominciare a ripiantare qualche alberello altrove. Finché lo stadio sarà realizzato la comunità avrà un bosco sostitutivo. Dai che per il 2050 forse ce l faccio a vederlo.

  8. Bosco di Pietralata ? Ma lo avete visto ? Flora ? E’ un canneto con una ventina di alberi cresciuti sulle rive dell’aniene . Fauna? Ci sono prevalentemente topi, gatti randagi e nutrie che sembrano lontre per quanto sono grandi . Popolazione ? All’interno solo tende dí senzatetto e “nomadi “che non lo sono più stazionari da decine di anni, sfasciacarrozze e depositi di rottami . E lo chiamate Bosco?

    • Boss ma tu hai mai visto un bosco così come riporta la foto dell’articolo????? Io no!!

  9. Io l’ho sempre detto: i Friedkin lo stadio non lo faranno mai.
    O si decidono a mettersi in mano a chi sappiamo o è meglio che abbandonino l’idea.
    Oppure se ne vanno a Fiumicino. Ma siccome Fiumicino non gli piace se ne vadano in America, che forse è meglio per tutti.
    Certo che Roma è mitica…..stiamo vivendo nella monnezza più totale però, per una questione di vita o di morte, si devono preservare quei quattro arbusti di Pietralata.
    Fate ridere!

  10. A proposito di Fiumicino. Sembra, dico sembra, che l’area che era stata destinata alla costruzione dello stadio ora abbia cambiato destinazione d’uso.

  11. Me possino ceca’ se in quell’immondezzaio ho mai visto un bosco.
    Se le inventano tutte. Poveri Friedkin…vi credevate di stare in America, eh?
    Non avete capito che qui siamo a Roma e che qui non si muove foglia che il Calta non voglia.
    Quindi o lo stadio lo fa lui o…..bye bye

    • lo dico da sempre io .Se non entrano loro nell affare ,lo stadio difficilmente vedrà la luce

  12. tanto pe la cronaca… Roma è la Città più verde d’Europa! Con più parchi ed aree verdi all’interno delle aree urbane e di cui ne fanno anche la Città (comune) più grande d’Europa come estensione (considerate appunto le vaste aree verdi al suo interno).

    per quanto riguarda lo Stadio poi…… C’AVETE ROTTO ER CA22O!!

  13. Ma perche’ il comitato della ceppa non si fa un giro a Tor Vergata? Ettari di viti espiantati, gru dappertutto, case, centri commerciali….
    Sono una massa di buffoni, altro che bosco della menga

  14. Possibile che non qualcuno di noi tifosi che abita in zona e ci può inviare un reportage fotografico del bosco??? Magari con un drone

  15. Sono un tifoso della Roma e vivo in Sardegna. Il cosiddetto bosco di Pietralata sorge tra Via Monte Nevoso e Via di Pietralata? Quel bosco non è di grandissime dimensioni e comunque a Roma aree verdi c’è ne sono tante. Da Google Maps si vede chiaramente che i problemi di Roma sono altri. Molti a Roma non vogliono che la Roma costruisce lo stadio e fanno di tutto per non farla crescere. Mafia, mafia, mafia! ♥️♥️♥️♥️♥️💛💛💛💛💛

  16. con questo bosco mi sembra la stessa tarantella che hanno fatto a tor di valle per il tetto del cinodromo .
    In Italia e in particolare a Roma , costruire qualcosa di grande è diventato quasi come fare 6 al SuperEnalotto,ci vuole una grande botta di culo oppure accordarsi con le persone giuste che in quattro e quattro otto come per magia riescono a risolvere tutti i problemi e fare partire i lavori in un batter d occhio cosa che al momento sembra mancare alla Roma e ai Friedkin in particolare.
    Sempre forza Roma!!

  17. Che poi tutti che parlano del bosco (Marino, M5S, ambientalisti) e nessuno che porta le foto. Voglio dire, se esistesse sarebbe facile da fotografare e portare alla stampa. Questo fa capire la malafede e gli interessi mafiosi e politici di alcuni personaggi che si riempiono la bocca con i principi della collettività ma badano solo ai loro sporchi interessi personali.

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