NOTIZIE ROMA CALCIO – La Dzeko-mania rischia di diventare Dzeko dipendenza. Il quarto gol in campionato del bosniaco col Lecce ha portato altri tre punti (è capitato 10 volte nelle ultime 12 partite in cui ha segnato Edin) ma ha alimentato i dubbi su un reparto che poggia tutto sulle sue spalle e che manca di cattiveria come dimostrato proprio domenica al Via del Mare.
Come riporta uno studio di romanews.eu per valutare la reale qualità delle occasioni avute, c’è da qualche anno un dato molto interessante, che attribuisce ad ogni tiro tentato un coefficiente numerico, basato sulla probabilità di segnare in quella determinata situazione. Stiamo parlando dei cosiddetti expected goals con i quali è possibile determinare quanto è stata pericolosa offensivamente una squadra. Domenica la Roma ha prodotto addirittura 3 xG (di cui 2,5 solo nel secondo tempo) e avrebbe meritato quindi due gol in più. Un aspetto che si era già visto mercoledì scorso contro l’Atalanta e nella partita casalinga col Sassuolo.
Analizzando i gol realizzati solo altri tre provengono dai compagni d’attacco di Edin: Under col Genoa, Mkhitaryan e Kluivert col Sassuolo. Poi i tre calci piazzati di Kolarov e il colpo di testa di Cristante. Poco per una squadra votata all’attacco. A secco sono rimasti pure i trequartisti Zaniolo e Pellegrini mentre nelle altre big spiccato le reti dei vari Sensi, Pjanic, Milinkovic e Gomez oltre alle altre punte come Insigne, Sanchez o Muriel.
Anche per questo Fonseca non rinuncia mai a Dzeko (stessa partenza del 2016 quando chiuse il campionato con 29 gol) che però potrebbe rifiatare almeno per un tempo giovedì in Europa League per dare a spazio a Kalinic. I sorrisi arrivano dalla difesa che per la prima volta ha chiuso senza subire reti anche grazie alla prestazione di Smalling che a Lecce vanta il 100% di duelli vinti.
(Leggo, F. Balzani)
Non ci resta che sperare che Edin stia sempre bene e che Kalinic torni quello di Firenze…
Sai come si dice a Roma?
“se mì nonno c’aveva tre palle era un cannone”.
Con i se, con i ma, con troppe scommesse, non si vince.
Giocatori come Edin creano dipendenza OVUNQUE. E’ normale. Le grandi squadre dipendono dai grandi campioni. Ma le grandi squadre, hanno più campioni per questo.
Quest’anno El shaarawy avrebbe segnato più dello scorso anno. L’armeno non credo che possa ripetersi su quei numeri. Edin ha bisogno di avere al suo fianco un altro calciatore rapido e valido sottoporta, che possa rendere la manovra offensiva più imprevedibile.
A noi questo manca. Un Salah, un El Shaarawy.
Se questo Baggiano avesse lavorato per la Gazzetta e al posto di Dzeko e della Roma ci fosse stata l’inter con Lukaku, il titolo sarebbe stato Lukaku un campione e la squadra è meravigliosamente al suo servizio!
Sono sempre i risultati a fare la differenza. L’Inter non è criticabile, è prima in classifica a punteggio pieno. Noi no ahimé.
Se la Roma fosse prima vedrai che i titoli dei giornali sarebbero diversi.
Lucio Becker,
hai ragione.
dipende da come si gira…
Fonseca gioca su Dzeko, lo fa partire da lontano per non farlo marcire in area.
Ma è il nostro centravanti e se non segnasse più di tutti sarebbe un problema.
Quello che è vero è che mi sembra ci sia un certo timore a tirare da fuori area…
tranne Kolarov e Florenzi. Quest’ultimo sarebbe meglio la smettesse. Magari potrebbe fare un corso accelerato di traversoni…
Guarda che eravate voi a volerlo dare via lo scorso anno. Penso di esser stato uno dei pochi, con Dark Dog ed altri, a volere ancora Dzeko nella Roma.
Tutti vi eravate chinati dinnanzi alla Santissima Trinità (Baldini-Petrachi-Pallotta, in rigoroso ordine di importanza), e scene di giubilo per la capitale.
Chi ama la Roma, vuole il bene della Roma e vuole che alla Roma arrivino campioni e che ci rimangano.