Juve e Napoli, attacco alla Roma

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NOTIZIE AS ROMA (GASPORT, S. VERNAZZA) – Roma. Una parola. Come si fa ad attaccare la squadra dominatrice, che ha vinto dieci partite su dieci e nell’economia delle medesime dieci gare ha subito appena un gol? Oggi come oggi la Roma sembra inattaccabile, dall’alto dei suoi 30 punti e di un calendario che nell’immediato appare «morbidoso »: Torino, Sassuolo, Cagliari e Atalanta i prossimi impegni della capolista. Concreta è la possibilità di un fragoroso 14 su 14, prima che sulla strada dei giallorossi si palesi un avversario di spessore, la Fiorentina all’Olimpico l’8 dicembre. 

Numeri Punti e partite disputate, vittorie, pareggi e sconfitte, gol fatti e gol subiti rappresentano numeri visibili, sotto gli occhi di tutti. Basta consultare la classifica. Ci sono però numeri nascosti, meno accessibili, elaborati dal computer. A queste cifre abbiamo chiesto aiuto per rispondere alla grande domanda di queste ore: il campionato è già finito? La Opta, società specializzata, ci ha fornito sette speciali graduatorie in cui la Roma non primeggia. E chi se ne importa, obietteranno i romanisti, l’unica classifica che conta è quella generale, perché assegna lo scudetto. Giusto,ma per tener viva la speranza che la Serie A 20132014 non sia finita prima di cominciare bisogna aggrapparsi ai dettagli, alle sfumature. Questi sette particolari «focus » dimostrano che la Juve campione d’Italia per certi versi resta davanti alla capolista.

Misurazioni Baricentro medio, lunghezza media e atteggiamento recupero palla. Il calcio non è geometria, ma nel calcio essere geometrici aiuta. La Juve è la squadra dell’attuale Serie A col baricentro medio più spostato in avanti: 56,8 metri contro i 52,6 del Napoli e i 51,9 della Roma. La Juve è la squadra più corta di tutte: 34,3 metri di lunghezza media contro i 36,5 del Napoli e i 40,8 metri della Roma. La Juve, delle prime tre in classifica generale, è la squadra che cerca di recuperare palla più in là, a 39,8 metri di media, contro i 36,6 della Roma e i 36,5 del Napoli. Queste tre misurazioni non assegnano punti, ma ci dicono che la formazione di Antonio Conte rimane la più compatta e quella più «alta», più dislocata in avanti sul campo. E’ curioso che la Roma del dieci su dieci risulti la squadra più «lunga» di tutto il torneo, spalmata su oltre 40 metri. Chissà che cosa ne pensano gli allenatori che predicano il vangelo dell’essere «corti e intensi»…

Mentalità Il calcio è questione di centimetri e di mentalità. Bisogna essere aggressivi, andare convinti su ogni palla. E qui la Juve resta maestra. La squadra di Conte primeggia in assoluto per palloni recuperati: 597, mentre la Roma ne ha riacciuffati 510 e il Napoli 507. La Juve, delle tre fuggitive, è quella che ha vinto più contrasti: 171, contro i 166 del Napoli e i 150 della Roma. La Juve concede pochi tiri agli avversari: appena 78, contro i 109 della Roma e i 124 del Napoli. La Juve tira più di tutti gli altri: 144 conclusioni (Roma 117 e Napoli 110).

Conclusioni Sette graduatorie parziali non valgono il primato in classifica generale, però esprimono una tendenza, dicono che il vento è cambiato, ma non del tutto. Oggi Parma-Juve e Napoli-Catania: le due seconde in campo per risalire a meno due, almeno per una notte, in attesa di Torino-Roma domani. Nei primi giorni della prossima settimana tutte e due le inseguitrici della Roma saranno impegnate in Champions, e qui si delinea un’importante differenza. L’Europa logora chi ce l’ha.

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