Konè motore della Roma: nuova vita come regista

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Si dice che tre indizi facciano una prova. Ed allora adesso c’è anche la certezza, il nuovo motore per la Champions della Roma si chiama proprio Manu Koné, scrive oggi la Gazzetta dello Sport (A. Pugliese). Non perché il centrocampista francese prima non sia stato un ingranaggio importante nel gioco della Roma ma perché da quando Claudio Ranieri lo ha spostato a fare il regista davanti alla difesa, è diventato ancora più fondamentale di prima.

E l’impressione è che da quella posizione difficilmente l’allenatore giallorosso lo sposterà nuovamente altrove. La prima volta che Ranieri ha deciso di mettere Konè a fare il perno del centrocampo è stato il 26 gennaio scorso in casa dell’Udinese. Dopo Udine sono arrivate altre due partite, anche queste molto positive come rendimento da parte del centrocampista francese. E forse non è neanche un caso che la Roma abbia vinto in tutte e tre le circostanze: a Udine, a Milano con l’Inter e in casa con la Fiorentina.

Anche perché in quella posizione Koné aveva già giocato in nazionale, proprio a San Siro, lo scorso 17 novembre, quando la Francia batte l’Italia per 3-1. Ed allora in una Roma che adesso crede davvero nella possibilità di giocarsi le sue carte per la Champions, il motore del centrocampo è proprio lui. Quella posizione prima veniva occupata da Paredes, in alternativa da Cristante, che invece adesso viene schierato come mezzala.

Tra l’altro, avere Koné e Cristante insieme vuol dire schierare in mezzo due giocatori tra di loro intercambiabili. Insomma, se Ranieri parte con Koné nulla vieta che strada facendo possa invertirlo con Bryan. Koné in più rispetto agli altri garantisce una copertura alla retroguardia che Cristante e Paredes non offrono.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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15 Commenti

  1. con la fiorentina è stato fondamentale: andava in avanti, teneva palla in mezzo agli avversari, lottava e difendeva pure. L anno prossimo bisogna trovargli due compagni di reparto alla sua altezza

    • Secondo me, il ragazzo, messo come play, ha una grave lacuna.
      Fateci caso: non fa girare la palla, ma la “consegna”, portandola, tra i piedi del compagno. E questo rallenta molto i tempi di gioco della Roma.
      Cristante fa girare più palla.

      Secondo me, dovrebbero giocare insieme, bassi, in un centrocampo a due. Si completerebbero e darebbero vita ad un centrocampo di livello.

      La Roma deve tornare al 4-2-3-1.

    • Ciao TG non ci crederai ma concordo con Te questa volta :))
      Anche a me piacerebbe molto lo schema 4-2-3-1 che aveva provato Mourinho in alcune partite con Matic e Cristante ed avevamo dominato un tempo a Torino contro la Juve.
      Kone e Cristante (che ha il lancio lungo) sarebbero una buona coppia oppure Kone e Gourna avendo Dybala nei 3 davanti che spazia tornando dietro per creare gioco per Soule a dx e Mister X a sx.
      Però il tema è la difesa a 4 perché i nostri sono ormai abituati a giocare a 3 dietro ed è difficile rieducarli (fai prima a cambiarli). Forse con Rensch hai un terzino destro ma né Angelino, né Celik vanno bene per la difesa a 4. Ma anche i due centrali hanno bisogno di un supporto.

  2. Più che regista direi libero di centrocampo. Al centro beneficia del lavoro di Cristante (che da mezz’ala rende molto di più) e di Pellegrini/Pisilli, oltre che di Shomu. Lui lì recupera palla e riparte creando superiorità. Bene così, ma solo in un centrocampo a tre.

  3. Con Koné e Cristante vedrei bene uno alla De Paul (per intenderci), poteva essere Le Fee, potrebbe, e ci voglio sperare ancora, essere Baldanzi o qualcun altro che verrà. Le idee mi sembra le abbiano… Adesso è ora di concretizzarle con un mercato razionale anche come tempistiche, Mister compreso.

    • Sì, ancora con Cristante titolare, mi raccomando, roba che il salto di qualità te lo assicura solo un altro al livello di Konè, ma noi mi raccomando, vogliamo il sesto posto a vita!

    • Giorgio il negozio che vende Konè li ha terminati ha altri simile ma ha saputo che tu non li vuoi.

  4. Meno male che un allenatore vero come Ranieri ha capito che Kone deve giocare in quella posizione e toccare piu’ palloni possibili come centro di gravità permanente.

  5. Konè fortissimo. Ranieri già pensa, al futuro quando Paredes andrà via. Comunque se al fianco gli metti uno di movimento è tanto roba. Poteva essere Lee Fee dipende se il ragazzo potrebbe avere una possibilità se sta bene è tanta roba.

  6. Quando dicevo 3 settimane fa che l’esclusione di Paredes veniva dal fatto che Konè aveva preso il suo posto e quindi Cristante giocava non al posto di Paredes ma proprio di Konè in molti spolliciavano (comprensione della partita non pervenuta).
    Ora che ci sono arrivati i commentatori ufficiali allora va bene.

    bravi

    purtroppo funziona così anche sulle cose serie

  7. non lo vedo come un modric o un pirlo , con quel gioco nella testa ci si nasce , vedi paredes o matic , raramente ci si diventea ; come non ci diventerà mai un frattesi che fa parte dei corridori ; e noi di corridori ne abbiamo ; servirebbe un sostituto di paredes , il famoso regista , non può continuare mancini a fare i lanci di 40 o 50 metri

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