GASPERINI: “I Friedkin hanno progetti ambiziosi, il nostro obiettivo è tornare in Champions”. RANIERI: “La Nazionale? Rispetto l’Italia, ma sono della Roma” (VIDEO)

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Il neo allenatore giallorosso Gian Piero Gasperini si presenta oggi a tifosi e giornalisti nella conferenza stampa di presentazione organizzata nel centro sportivo di Trigoria. Queste le dichiarazioni del tecnico della Roma che ha firmato recentemente un contratto triennale e guiderà il nuovo corso del club giallorosso.

Prende la parola Claudio Ranieri:
Buongiorno a tutti. Credo che per la prima volta vediate due allenatori insieme. Io, fino al 30 giugno, sono ancora l’allenatore, quindi non sbagliate. Mi avete anche dato del bugiardo quando mi è stato chiesto: “È Gasperini?”. Ho risposto di no. Perché non era ancora Gasperini. L’ho contattato io, gli avevo chiesto la disponibilità e lui mi ha detto: “Perché no?”. Ma da lì a dire che fosse lui, insomma, ce ne correva di tempo e di cose. I Friedkin hanno scelto lui perché è un allenatore che sta facendo benissimo. Ovunque è andato ha fatto bene: Crotone, Genova, e poi l’Atalanta… lo sappiamo tutti. È un allenatore che riesce a cambiare la fisionomia di un atleta, riesce a rendere ottimi determinati giocatori. È quello che tutti noi speriamo. Lui è consapevole delle difficoltà che incontreremo nei prossimi due mercati, ed è proprio per questo che, quando si è detto che sarebbe arrivato, io ho scelto di farmi da parte. Perché restare io e perdere un altro anno di tempo? Invece, era giusto iniziare la costruzione con lui fin da subito. Gian Piero è stato chiamato per cominciare a costruire qualcosa che speriamo tutti possa dare frutti importanti. Ha una personalità forte, è schietto, dice le cose in faccia, anche a brutto muso a volte – ma fa parte del carattere di ognuno di noi. Io stesso, poche volte, vi ho detto le cose a brutto muso, perché fa parte del mio carattere. Ma riuscivo a restare nel mio. Capisco il vostro lavoro, capisco che è un lavoro difficile trovare la notizia tutti i giorni, e voi siete bravissimi perché vi portate avanti. Adesso ci direte anche chi sarà il nuovo direttore sportivo, così possiamo andare avanti. Con tutto questo voglio appunto presentare qui Gian Piero. Lo conoscete tutti per quello che ha fatto, per cui Gian Piero è qui con noi. Grazie per essere venuti. Grazie.

Domanda per Gian Piero Gasperini: Friedkin le ha chiesto come si fa a stare stabilmente in Champions League? Si è dato una risposta al perché la Roma non sia mai riuscita a entrare stabilmente in Champions League in questi anni?
Io ho avuto chiaramente i primi contatti con Claudio e lui mi ha descritto benissimo, per filo e per segno, quella che è la realtà di Roma, della squadra e di questa società, e le vicissitudini che ci sono state – alcune positive, altre negative – in questi anni. Poi ho avuto modo di incontrare la proprietà e ho incontrato delle persone che hanno un grande entusiasmo per la Roma. Non so se questo traspare, ma dalle parole che ho scambiato con loro ho capito che dedicano molto tempo alla Roma e nei loro pensieri hanno indubbiamente dei progetti ambiziosi che hanno fatto fatica fino a questo momento a raggiungere. Hanno individuato in me, attraverso Claudio, la possibilità di creare qualcosa di costruttivo e di forte. Ci siamo confrontati anche su quelle che sono le loro idee. È chiaro che sanno benissimo di questa situazione di fair play finanziario e di questi primi due mercati, però è anche una società, una proprietà molto forte che ha intenzione di investire nella Roma, ma di investire bene, in modo più sostenibile di quello che è stato magari negli anni precedenti. E soprattutto vogliono riportare la Roma in alto, e questo mi è sembrato più che sufficiente per aver avuto un’impressione molto favorevole e positiva.

Cosa l’ha convinta a venire qui? Che timori vede?
Tutti quanti, da quando sono arrivato, mi mettete un po’ in guardia su questa situazione di Roma, di una città difficile calcisticamente dove è complicato raggiungere degli obiettivi, per tutta una serie di motivi, di ragioni. Io credo che questa debba essere una forza, non una debolezza. Il fatto che voi siete in tanti, poi mi parlano delle radio, poi mi parlano della pressione, però io da fuori vedo un grande entusiasmo, una grande voglia di calcio, una grande voglia di raggiungere obiettivi. Io penso e credo che tutte queste energie e tutte queste forze vadano probabilmente incanalate nel modo migliore. Se adesso, come dicevate prima, negli ultimi sei anni, o anche in precedenza, ci sono state difficoltà a raggiungere magari degli obiettivi sperati, probabilmente possiamo correggere qualcosa, no? Possiamo portare qualcosa in una direzione giusta che consenta magari alla Roma di essere più forte, più competitiva, anche perché le energie che si vedono sono straordinarie. Se Napoli è riuscito negli ultimi tre anni a vincere lo Scudetto, se Parigi è diventata la capitale d’Europa non più solo per il turismo ma anche per il calcio, cosa che fino a 15 o 20 anni fa non era, probabilmente vuol dire che si può fare anche qui, non solo a Torino, Milano o altrove. È chiaro che per poterlo fare bisogna costruire il mondo giusto, mettere tutte le situazioni nella spinta giusta. Siccome anche tutti quanti voi siete tifosi della Roma, quindi volete tutti il meglio per la Roma, come del resto lo vuole chi lavora dall’altra parte. Se riusciamo a fare questo siamo un po’ più forti.

Ranieri, come sarà il suo rapporto con Gasperini?
Era antipatico, gliel’ho detto. Ai tifosi della Roma, per me molto di più. È stato scelto lui perché sono convinto che Roma ha bisogno di una personalità forte, di un tecnico che non si accontenta mai, che è sempre incavolato, che vuole migliorare la squadra, il singolo. Non sarà facile, per questo gli offriamo un anno per farsi capire. Sarò un amico per lui, starò da una parte e se avrà bisogno di qualcosa cercherà di risolvere problemi.

Gasperini, deve costruire un feeling con i tifosi?
Il feeling con i tifosi c’è sempre stato. Contano i risultati. Quello che mi ha spinto in modo forte ad affrontare questa realtà è che possiamo alzare il livello. Certo che se parto dai risultati di Claudio nelle ultime 22-23 giornate sono stati straordinari. Questo significa che la squadra conta più di tutto, ha dato una dimostrazione fondamentale che i giocatori in difficoltà di risultati riuscendo ad avere un po’ più di atteggiamento per la squadra…è stato molto bello vedere chi era in panchina che aiutava e spingeva, è la base su cui fare squadra e poi ottenere il migliore. Non è che si possono fare programmi a 10 anni in una piazza come Roma, bisogna essere più veloci e concreti, ma bisogna mettere un punto, far crescere la squadra, volere che i tifosi si identifichino nella squadra per come vince e a volte come perde. Il resto viene di conseguenza.

Ranieri ha detto che lei sa cambiare la fisonomia di alcuni giocatori. Crede di riuscire a farlo con Dybala? Può essere un suo giocatore?
Spero non serva, che vada bene così, che Dybala stia bene e abbia una buona condizione. Per lui come per tanti altri giocatori. C’è un prospetto di squadra che deve essere identificata per tutti, dove tutti spingono al di là dei personalismi, poi ci sono i singoli sui quali con lo staff ci mettiamo per cercare di migliorare tecnica, tattica, personalità, se alzi il livello dei singoli la squadra ne giova. Fa parte del mio lavoro da sempre, forse perché ho fatto settore giovanile, questi sono gli obiettivi. Non ci sono giocatori che non sono adatti, devono stare bene. Dybala quando sta bene è un grande giocatore, quando ha difficoltà anche a voi piace meno.

Con lei sono esplosi alcuni attaccanti fortissimi come Milito, Zapata, Scamacca e Retegui, qui ci saranno Abraham e Dovbyk. Cosa pensa di loro?
Tutti quei giocatori che ha nominato erano giocatori forti. Io non penso di aver mai dato di più a loro di quello che già avevano, semmai qualche merito che mi posso prendere è di aver tirato fuori il meglio di quello che loro già avevano. Il fatto che spesso molti attaccanti hanno fatto bene, forse questo è anche un po’ il mio modo di giocare, perché hanno sempre fatto tanti gol, sono sempre stati tra le squadre più prolifiche, qualche volta anche le prime del campionato. Questo probabilmente è dovuto anche al modo di interpretare il gioco da parte della squadra. Questa è una mia caratteristica che vorrei riproporre sicuramente anche qui nella Roma. Adesso intanto si parte da quello che c’è e poi dopo tutte quelle che sono valutazioni di mercato e di possibilità di variare le cose verranno prese strada facendo.

A Ranieri: dove pensa possa arrivare la Roma di Gasperini? Com’è andata la trattativa?
La bugia bianca l’abbiamo scoperta. L’ho chiamato e gli ho chiesto se potesse interessargli la panchina, ne abbiamo riparlato a fine campionato, sono andati avanti i discorsi. Siamo stati sorpresi a Firenze e il resto è noto. È stato molto pratico, veloce, c’è stata subito sintonia, ho trovato una persona super motivata, super entusiasta, perciò io sono particolarmente contento. Per il momento sono soddisfatto, poi bisogna lavorare, i ragazzi devono capire che c’è un cambio di mentalità. Quando sono arrivato il morale era sotto terra, sono stato più un fratello maggiore che li ha stimolati in ogni modo. Se dovevo riprendere qualcuno lo riprendevo in modo costruttivo, sono fatto così, non ho mai accusato nessuno, nella mia carriera con alcuni ci sono riuscito e con altri meno. È la qualità di ogni allenatore, arrivare ai giocatori che ti analizzano in ogni discorso. Vogliono persone leali e schiette. La Roma dove può arrivare? Alla fine del triennio stabilmente in Champions e, quando sarà possibile, vincere il campionato. Siamo orgogliosi di essere parte di questa nuova nascita. I Friedkin hanno speso tanto, vogliono ancora investire, sono bloccati ma stanno andando avanti sullo stadio. Vogliono il massimo, vogliono portare la Roma a livello calcistico allo stesso livello del brand turistico.

A Gasperini: si parla di un anno di costruzione. Lei sarebbe contento alla fine della stagione?
Il risultato massimo può essere la qualificazione in Champions. In questo momento la Roma non può essere in grado di vincere lo Scudetto, poi non si sa mai, quello è il traguardo massimo da porci. Io voglio rendere questa squadra più forte, con più giocatori possibili da nazionale, internazionali, costruire un nucleo sempre più ampio di giocatori che possano dare continuità a questa squadra, che possano creare un nocciolo duro sul quale l’anno prossimo, con più disponibilità, sia possibile arrivare a giocatori che ora non possono arrivare. Un nocciolo che dia solidità, continuità a una squadra con giocatori relativamente giovani, poi serve sempre un mix. Nella mia esperienza anche vendendo dei pezzi pregiati, magari la Roma non ne avrà bisogno, però può essere una forza anche questa. Se hai giocatori che raggiungono una valorizzazione alta ne giova tutto il movimento”.

A Ranieri: cosa avete chiesto nell’immediato a Gasperini?
Di fare il Gasperini. Mi sorprendeva Percassi quando diceva ‘partiamo per salvarci’. La Roma non era l’Atalanta di allora, noi dobbiamo fare bene. I nostri tifosi hanno visto grandi giocatori e grandi squadre, i tifosi si identificheranno con il suo gioco. Gli chiediamo di fare bene, di conoscere la squadra e la piazza per un anno e di crescere sempre di più. Io sono sincero, vogliamo sempre il massimo, ma non ho fatto come la volpe che non arriva all’uva e dice che è acerba. In Champions avremmo incontrato 6 inglesi, 5 spagnole e noi forse non siamo pronti per questo, siamo più competitivi in Europa League. Spero in un buon percorso in campionato e uno in Europa, accettando le cose belle e qualche boccone amaro. Anche quando la costruzione è ben fatta ci sono partite che perdi. Il popolo romano vuole vedere la squadra lottare fino in fondo, da arrabbiati. Sono sicuro che anche quando si perderà il romanista avrà visto i suoi giocatori lottare come mai prima.

A Gasperini: nel 2017 a Sconcerti disse, tornando sull’esperienza all’Inter: “Se dovesse ricapitarmi farei in un altro modo. Sono stato troppo accomodante, dovevo entrare forte, o spacchi o vieni spaccato”. La pensa ancora così?
Rimango della stessa idea. Devi dare segnali importanti, devi portare la gente dalla tua parte, devi dare identità alla squadra e la gente deve riconoscersi in essa, deve darti fiducia, ma non c’è bisogno di dirlo, lo hanno sempre fatto. Se crei la sinergia con la tua gente poi superi anche meglio le difficoltà imposte dagli avversari. Dietro alla Roma ci sono squadre importanti ed emergenti, escluse dalle Coppe, c’è una corsa più che allo Scudetto alle posizioni Champions, che permettono di creare un gap con le altre. È evidente che in una piazza con così tanto entusiasmo devi entrare forte, intendo dire che la squadra deve seguirti, così crei un ambiente forte. Ti senti più forte in tutto.

A Ranieri: la sua versione sulla Nazionale?
Si è detto tanto, tenetevi quello che si è detto. Rispetto l’Italia, ma sono della Roma.

A Gasperini: da qualche anno c’è un gruppo di giocatori che hanno partecipato nel bene e nel male alle fortune e sfortune della squadra. Ranieri ne ha parlato come di monumenti: Dybala, Paredes, Cristante, Pellegrini. Lei ha in mente rispetto a loro un mantenimento di questo zoccolo duro? Saranno ancora così importanti, o pensa di rinunciare a qualcuno? Paredes parla sempre del ritorno al Boca.
Si parte da quello che c’è. C’è già tanto. Poi non possono essere sempre gli stessi, mi aspetto dal mercato che porti qualcosa di diverso, dei giocatori che creino un nucleo, poi ci sarà un mix. La Roma deve guardare e aspirare ad avere anche nuove figure che possano portare più in alto la squadra.

A Ranieri: quanto c’è di suo nel riavvicinamento Svilar-Roma sul rinnovo del contratto?
Sono cose che ha fatto Ghisolfi. Io ho solo chiamato il ragazzo e gli ho detto che si vuole costruire una grande Roma e che ci sono i presupposti. Lui è ambizioso, abbiamo preso un tecnico ambizioso e prenderemo giocatori ambiziosi. Io ho fatto solo questo.

A Gasperini: le caratteristiche principali degli obiettivi di mercato? Dove ci indirizziamo viste le difficoltà?
Sono poche le società che possono prendere giocatori già affermati. I giocatori molto spesso te li devi costruire in casa, prendere giocatori emergenti che possano raggiungere traguardi, che possano crescere. Per raggiungere obiettivi di alto livello ti servono giocatori di quel livello, nazionali, internazionali, di spessore e valore nelle coppe. Questo è il programma che si vuole portare avanti. A volte anche con giocatori emergenti. Mancini e Cristante, che ho avuto, a quel tempo sono andati via presto dall’Atalanta e sono arrivati in nazionale. Spero che tutti questi ragazzi abbiano l’obiettivo non di difendere quello che hanno fatto finora, ma di fare la stagione migliore della loro carriera. Non è il momento di accontentarsi e di gestirsi. Se hai 30 anni non sei vecchio, se ne hai 22 e vuoi scalare posizioni, questo deve essere lo spirito. Se mettiamo tutto questo insieme avremo più possibilità. Parto da una base fortunata, quella costruita da Claudio, dimostrazione che gli stessi giocatori hanno avuto un cambiamento di prestazioni e risultati. Difendere le posizioni non è sufficiente.

A Ranieri: cosa è successo con Ghisolfi?
Lo ha detto Castaldi, non commentiamo.

A Gasperini: Su Pellegrini. Ranieri disse che aveva perso il sorriso. Lei si è fatto un’idea di come farglielo tornare, dove lo vede in campo? Si è fatto un’idea su Soulé?
Pellegrini ora è infortunato, ma il discorso vale per lui e per tutti. Devono pensare tutti di fare la miglior stagione. A voi piace Pellegrini che entra, calcia e fa gol, vi piace meno quello in difficoltà. Soulé è un giocatore offensivo, deve segnare, fare assist, procurarsi rigori. Oggi nel calcio moderno si attacca e si difende, conta essere squadra. Quello che abbiamo visto con il PSG è straordinario: ha perso Messi e Neymar e ha raggiunto risultati mai raggiunti prima. Il calcio è questo. Il Napoli ha vinto da squadra, forse c’era una squadra più forte ma loro sono stati squadra. La Roma deve essere una squadra, questi sono i principi. Devi saper fare tutto, devi andare forte. L’Atalanta ha vinto un’Europa League dopo 25 anni che un’italiana non la vinceva, brutto segnale, a parte la Conference della Roma. Dobbiamo togliere i luoghi comuni e vedere le cose con altra ottica. Dobbiamo prendere quella strada.

A Ranieri: può spiegarci meglio le limitazioni del Fair Play Finanziario?
Ci sono dei paletti. Siamo vicini, manca qualcosina, sono sicuro che riusciremo a rimanere dentro questi parametri da rispettare entro giugno 2026, poi saremo liberi di lavorare con più tranquillità. La società si sta adoperando, non può mettere soldi altrimenti li avrebbe già messi. Ci sono due mercati in cui stringere i denti, in cui trovare giocatori validi, ma ci sono squadre che prendono ragazzi a 60 milioni che hanno 20 anni, 18, non è facile. Te ne prendono 4, 5, 6, poi li tengono, li danno in prestito, li vendono, tu devi lottare con questi mostri, come i club di Premier League. Dobbiamo stimolare le idee e farci trovare pronti, parlo del calcio italiano in generale.

A Gasperini: Quanto c’era di vero nell’avvicinamento della Juventus?
Vero, ma ho avuto la sensazione che questa fosse la strada giusta, al di là dei rischi che mi vengono elencati. Per la mia carriera, per il modo di fare calcio, per la possibilità di incidere, questa poteva essere la soluzione giusta. Ho ragionato su questo, ho messo davanti questa situazione. Questo è quello che cerco e di cui ho bisogno ora, ho la ferma convinzione di aver fatto la scelta giusta.

A Gasperini: lei è stato l’iniziatore di un tipo di gioco che ha sviluppato e che ha portato grandi risultati. Non a caso ora a Bergamo c’è Juric e qui le cose non hanno funzionato. Ha visto quelle partite, ha capito il problema? Pensa ci sia modo di giocare in quella maniera?
La mia esperienza è diversa. Con Juric abbiamo condiviso tanti anni, sia come tecnico e giocatore sia come vice, ma sono passati parecchi anni, nel frattempo le esperienze sono state diverse. Il mio modo di vedere il calcio negli anni si è evoluto. Ci sono due aspetti: vuoi aspettare che la squadra avversaria perda palla o vuoi conquistarla? Sono validi entrambi. A stare senza palla sto un po’ male, preferisco averla io, ma dipende da chi giochi. La cosa ideale è avere la palla noi e andarla a prendere alta, ma devi saper fare tutto. Ora lo fanno in tanti, ci sono grandi cambiamenti nel calcio e devi avere una grande duttilità.

A Ranieri: la composizione ideale per lei dal punto di vista societario quale sarà? Ci sarà altro oltre un direttore sportivo, lei e Gasperini?
Questo non posso saperlo, non so se la proprietà vorrà aggiungere altre figure. A livello calcistico resterà la base solida che si è creata e ci sarà un altro direttore sportivo; se vorranno inserire altre figure non sta a me deciderlo o saperlo.

A Gasperini: i suoi pregi e difetti? Cosa proverà affrontando l’Atalanta?Fortunatamente sarà a gennaio, c’è tempo. Pregio? Lavoro, mi piace lavorare in campo, mi piace quando fai cose che poi vedi espresse dal giocatore in campo, mi piace convincere i giocatori, non ho mai imposto niente ai calciatori. Molti risultati ottenuti dipendono dal fatto che hanno tratto vantaggio da questo e il merito è loro. Difetti? Faccio fatica (ride, ndr). Forse me la prendo a volte, ma non penso sia un difetto (ride, ndr).

A Gasperini: dai tempi di Zeman non si fa una preparazione di un certo tipo. Come pensa di organizzarla? Con i gradoni?
Ma non è vero, non ho mai fatto un gradone in vita mia (ride, ndr). Su questo: non è mai morto nessuno. Per noi è importante che i giocatori si divertano, hanno la fortuna di fare il mestiere che piace a noi, che abbiamo fatto da ragazzi, poi lo fai con la Roma e ti devi sentire fortunato. L’allenamento è importante, per migliorarsi, per stare bene e cercare di migliorare la prestazione. Allenarsi non può essere un problema, il gioco del calcio è divertente. Pensando a Pellegrini, se non sorridi non puoi giocare bene a calcio, bisogna avere un bello spirito, bisogna creare un bel clima di lavoro, trasmettersi l’uno con l’altro le situazioni migliori per migliorarsi, il mio lavoro è finalizzato a questo. Deve esserci un bel clima, non deve essere teso. Gli avversari sono quelli fuori, non quelli dentro, bisogna arrivare sempre con un bello spirito.

 

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71 Commenti

    • Ancora non si comincia e già cercate qualcuno da cacciare o da mettervi contro? Sicuri di tifare la Roma?

    • chi non gradisce il nuovo corso Roma sarà lui stesso a defilarsi.
      a me personalmente, le parole di Gasperini in conferenza stampa sono piaciute molto.
      adesso mi aspetto un mercato in entrata funzionale e cessioni altrettanto funzionali, sia per il bilancio che per eventuali acquisti.
      di sicuro non saranno venduti i punti fermi di questa squadra.

    • Ha detto che gli avversari sono quelli fuori e non quelli dentro. Attenzione Gasp, a Trigoria non sempre è così….
      In bocca al lupo.

    • Tra le tante cose che ha detto e che mi sono piaciute, una in particolare mi ha colpito: “io la penso come i brasiliani… un giocatore triste non può giocare a calcio…”. Non a caso è venuto fuori il nome di Pellegrini. A me dispiace molto della situazione di Lorenzo (non so cosa abbia) ma ho come l’impressione che con la Roma del Gasp non ci incastri proprio nulla e quindi avanti un altro perché LA ROMA viene prima del singolo.
      L’impressione che ne ho tratta, è aver visto un Gasperini carico a pallettoni, non più giovanissimo ma persona molto intelligente che si evolve continuamente in funzione del calcio attuale e questa concetto, il Gasp, lo ha sottolineato più volte.

    • Ragazzi ma lo avete sentito Ranieri ???
      Un gigante !!!!!!! guardate che altro che senior advisor. Claudio in questo momento è il vero presidente della roma.!!!!!
      Vedere Ranieri e Gasperini (2 colonne ) lì in conf stampa mi fa pensare che sta nascendo una grande roma.

  1. Benvenuto a Gasperini, ma si abbia adesso il buonsenso di lasciarlo in pace e di prendergli i calciatori adatti .
    Se lo lasciamo lavorare e soprattutto gli diamo tempo, ci divertiremo.

  2. Risposta su dybala mi sembra chiara non ci punta se no diceva che è un campione e la Roma con lui riesce a vincere partite che sono cose vere tra l’altro…. Cmq a me non piace gasperini anche per questo attua un gioco solo e non adatta il modulo ai giocatori ma viceversa comunque se lo hanno scelto devono accontentarlo più possibile.. Se vuole certi tipi di giocatori che glie li prendano

    • Adattando il modulo ai giocatori finisce che fai collezione di sesti posti e fai passare per scemo pure Mourinho. È arrivato il momento di cambiare.

    • La scelta fatta dalla società è chiara e netta. Prendendo Gasp si punta sulla fisicità. Dybala quindi è al livello degli altri, se non sta in forma non gli serve. Lo avevo detto qualche giorno fa. E’ uno dei primi indiziati ad andare via. Il numero 2 è Pellegrini. Anche perchè va detto che se ti tieni in rosa giocatori scontenti ti guastano lo spogliatoio ed ogni minimo traguardo diventa precluso.
      E’ la scelta giusta? E’ una scommessa. Se riesce ti ritrovi con una squadra che va a mille come era l’Atalanta ed è un orologio. Se non riesce invece sarai pieno di giocatori che in mano ad un altro allenatore ti potranno dare al massimo la metà classifica.
      Chi vivrà vedrà.

  3. bello il passaggio sull’essere capaci di vincere ma anche di perdere. come a dire, ok, si perde, ma farlo con i 7 a 1 a raffica proprio no.

  4. Insomma non bisogna avere per forza i soldi del Real poter vincere. Gasperini farà un gran lavoro sotto tutti i punti di vista su ogni giocatore e creerà un gruppo ambizioso che vuole vincere

  5. Mi pare che questi due “saggi” abbiano le idee molto chiare su quello che vogliono fare nei ruoli rispettivi.Mi danno l’idea che abbiano stipulato un patto d’acciaio per il bene della Roma.
    L’impressione che ho ricavato dalle loro parole è che a partire da quest’anno non ci sarà spazio per intrallazzi tra i giocatori ,tanto meno per la formazione di clan interni allo spogliatoio.
    Finalmente i giocatori andranno in campo per sudare e in fondo questo è quanto chiedono da anni i tifosi.
    Insomma le premesse per una bella stagione giallorossa ci sono tutte. A parer mio potrebbe riservare anche qualche piacevole sorpresa fuori programma,ma questo dipenderà anche dalle mosse che ci saranno in sede di mercato,perchè a occhio e croce alcuni giocatori della rosa attuale sono organicamente inadatti al gioco di Gasperini.

    • Zenone sono d’accordo,i giocatori che sono inadatti al gioco di Gasperini bisogna avere il coraggio una volta per tutte di sbatterli fuori chiunque essi siano…se cosi non fosse si perderebbe solo tempo,o bianco o nero non esiste il grigio,anzi per essere sinceri il grigio ha fatto parte della nostra storia per troppo tempo,ecco perche’ora ci troviamo con una ciurma di mezze calzette in esubero!

    • Daje Zeno’, stavolta t’appoggio, questa mi sembra una bella coppia, molto bene assortita.
      Ranieri poi è esattamente quello che ci vuole accanto al Gasp nel settore tecnico, un mediatore nato accanto ad uno poco incline al compromesso e che chiede sempre il massimo.

      “Bisogna andare forte perché all’estero vanno forte”.
      “Non devi pensare a proteggere quello che hai fatto ma essere convinto di fare la tua migliore stagione”.
      “La Juve? Sì, ma sono convinto che qui ci siano le migliori condizioni perché io possa incidere”.

      Tra i tanti, questi sono i punti che più mi hanno colpito del Gasperini-pensiero odierno.
      Un uomo e un allenatore maturo che ha fatto una scelta consapevole, anche conscio dei rischi che pone la piazza e della pressione, ma che lui non teme ed è convinto di trasformare in energia positiva.
      E sa bene che, se riesce nell’intento, nessuna piazza può spingerti come Roma.
      Questi due signori sono la nostra garanzia per vedere finalmente le cose fatte per bene in senso strettamente calcistico, non ci saranno sponde per congiure di palazzo, il bene della squadra davanti ad ogni cosa.
      Sulla questione DS, la mimica facciale e il linguaggio del corpo di Ranieri mi lasciano la sensazione che qualcosa debba essere accaduto con Ghisolfi, altrimenti almeno una parola di saluto e di commiato la spendi, pur senza aprirti in particolari.
      Evidentemente qualche divergenza di vedute deve essere emersa in questi giorni.
      Ranieri, al di là della qualifica apparentemente riduttiva di “senior advisor” sembra ormai padrone della situazione, praticamente l’emanazione diretta del presidente.
      Speriamo in bene, perché se non ci riusciamo nemmeno adesso sarà difficile pensare di farlo in futuro.

    • Tutto giusto, ma mammamiateprego meno frasi fatte. Pare di ascoltare un cinegiornale del secolo scorso, mentre ti si legge.

  6. Mi è, anzi mi sono, piaciuti tanto.
    Quando Claudio ha detto rispetto la nazionale ma sono della Roma ho sentito qualcosa di finora provato solo di fronte ad individui di sesso femminile.
    Gli voglio così bene, mi rappresenta così tanto…
    Se penso che solo un anno fa stavamo con De Rossi, algoritmì e la professionista greca mi viene da piangere.
    Ora manca solo un tassello, ma già so che sarà quello giusto. Perchè, stavolta, sceglieranno loro due.
    E avremo, finalmente, un trumvirato fortissimo: coeso, competente, esperto, ambizioso.
    Addio società woke.
    FORZA ROMA
    Ti amo.

    • oltre a essere unodepassaggio sei anche unocheparlaacaso, woke non sai manco che vuol dire (a parte la padella per farci gli spaghetti di soia)

  7. Tornare in champions? L’obiettivo dovrebbe desere minimo lotta scudetto… 10 anni fa abbiamo vissuto l’era della juve,poi l’inter,poi il Milan pure il Napoli hanno 2 scudetti in 4 anni e quest’anno sembrano muostrosi, e invece noi? Questo progetto americano nun ce’ sta’ portando da nessuna parte. Sti americani vojono i soldi la Roma e’ un business per loro con champions se pijano sacco di soldi. 25 anni e nun vinciamo uno scudetto mentre tutti gli altri big Italiani hanno uno scudetto nella bacheca dagli ultimi 10 anni. La gestione l’anno scorso dalla parte della societa’ e’ inaccettabile semo fortnuati che ranieri e’ Arrivato a salvarci senno eravamo messi male male zona retrocessione!!

    • Simo se dici apertamente che vuoi lottare per lo scudetto crei aspettative troppo alte, di conseguenza maggiore pressione. Il vantaggio di porre obbiettivi minimi (dichiarati come massimi) esalta qualsiasi altro risultato superiore.. Vittoria europa league, secondo posto ecc.
      Ad oggi non possiamo spendere per il fpf quindi nn puoi far magari quell acquisto extra budget che può garantire un salto decisivo (come ad oggi può far il Napoli con ad esempio Leao) quindi molto meglio low profile e tanto lavoro

  8. CDA con Ranieri e Gasp gasa.
    Solo loro 2 fanno tutto, pure lo stadio.

    Non voglio modelli Liverpool che non sono stati efficienti!
    2 plenipotenziari abbasteno!

    • Non esiste il modello Liverpool, esiste il modello Salah.
      L’ abbiamo creato noi il Liverpool, altro che modello….

  9. Ben arrivato Gasp.
    Ci serve un allineamento di intenti.
    Lavoro, lavoro ed ancora lavoro!!!
    Fondamentale strutturarsi con elementi dediti alla causa.
    Il 1° anno me lo immagino di “assemblaggio”, ma sempre vigili sull’opportunità di cogliere occasioni….
    Dal 2° mi aspetto di “partire per vincere” e di portare a casa SEMPRE QUALCOSA.
    SE A ROMA AVREMO IL VERO GASP TUTTO CIÒ SI AVVERERÀ.
    SE IL GASP NON RIUSCIRÀ AD ESSERE “GASP” SARÀ UN DISASTRO…!
    Ma io ho fiducia, molta fiducia.
    FORZA ROMA

  10. Al di là delle parole che spesso lasciano il tempo che trovano, ultimamente si respira un’aria diversa. Mi sembra ci sia più senso logico nelle cose che vengono fatte, nè più lo show con le americanate di allenatori e calciatori che arrivano con l’aereo presidenziale, nè le scommesse con allenatori o DS esordienti. Chissà che sia la volta buona che si possa iniziare un progetto credibile…

  11. A livello comunicativo Ranieri su un altro pianeta, Gasperini è più un animale da campo che da conferenza stampa. Mi sembrano una coppia ben assortita.

    • Esatto! Ranieri mi è sembrato proprio il cacio sui Gasp-maccheroni, quello che ci vuole accanto a lui affinché possa avere successo anche in una grande piazza.
      E mi piace pensare che il tecnico abbia declinato l’offerta last minute degli ergastolani anche perché lì non avrebbe avuto accanto a lui un personaggio come Sir Claudio.

  12. E’ evidente con immensa mia gioia , che Ranieri sia molti di più di un consigliere ma è un direttore tecnico a tutti gli effetti. Ora spero solo in Massara Ds, uno che oltre che capace conosce già l’ambiente

    • la misura dell’importanza di Ranieri, la dà lui quando risponde sempre (lo ha fatto almeno un paio di volte) dicendo che “poi decidono i Friedkin…”.
      Fa decisamente in modo di non evidenziare il proprio ruolo Ranieri, ma a me proprio che Dan lo abbia incaricato di fatto a dirigente plenipotenziario in merito alle decisioni sportive.

  13. Conferenza veramente interessante.. Tanti passaggi che fanno riflettere.. È su alcuni sono d’accordo al 100%..

    Gasp e Ranieri si sono presentati con una linea unica.. È già questa è una novità.. Una linea comune.. Gasp sa di non piacere ad una gran parte di Roma.. Solo per questo poteva rifiutare.. Invece accetta, rifiuta la Juve (lo ha detto in questa conferenza).. Perché è convinto di poter fare qualcosa di importante a Roma..

    Costruire un blocco di calciatori sul quale costruire il futuro.. Nazionali, internazionali.. In alcuni casi crescerli e migliorarli..

    Non possono essere sempre gli stessi mi aspetto che il mercato porti qualcosa di diverso.. Perché questa squadra deve crescere assolutamente.. È questo lo aggiungo io..
    costruire un nucleo sempre più ampio di giocatori che possano dare continuità a questa squadra

    E questa era una cosa che bisognava fare da anni..

    Anche su Dybala.. Non ha assolutamente fatto capire che non ci punterà.. Ci punterà se starà bene.. È questa è un ovvietà.. Gasperini ha sempre dato spazio a calciatori tecnici.. Riporto’ alla luce Suso.. Che con il Milan era un cadavere.. Gomez, Ilicic, De Keteleare.. È tanti altri..

    Ma il fattore fisico conta, non facciamo finta che non sia così..

    A me Gasperini piace.. In primis perché sa costruire le sue squadre.. È come Conte.. Un costruttore.. Ma Conte chiede calciatori da 40 in su.. Gasp fa rendere Calciatori pagati 1 mln.. Come Hateboer..

    E poi perché porta risultati giocando un calcio aggressivo ed offensivo.. Punta a segnare sempre più goal..

    Sarà così anche con la Roma?..Non lo so, ma so che questa è l’opportunità per iniziare a costruire una squadra che sia degna di chiamarsi Roma.. È non bisogna sprecarla..

    Ah per chiudere.. Per quelli che volevano dicesse.. Dobbiamo puntare allo scudetto.. Vi piace essere presi per il culo..

    Forza Roma

    • Beh, in realtà lo ha “escluso” per il primo anno (ma aggiungendo un qualcosa di simile a un “non si sa mai nel calcio”), ma entrambi sono stati abbastanza decisi nel far capire che alla fine del triennio la Roma dovrà essere pronta per lottare per lo scudetto.
      Anche perché altrimenti cosa ci è venuto a fare Gasperini a Roma?
      I piazzamenti quasi regolari in Champions li otteneva anche con l’Atalanta, dove era qualcosa di simile a un re.
      Per quanto riguarda l’ingaggio, se le cifre sono quelle, a Roma percepirà 800K di base fissa in più, ma coi particolari accordi che aveva all’Atalanta è arrivato a guadagnare 9 mln in una sola stagione.
      Quindi immagino che in lui debba esserci la ferma convinzione che qui può ottenere di più rispetto a Bergamo e fare l’impresa che lo consacrerebbe definitivamente.
      In fondo da qualche anno il campionato italiano non ha padroni assoluti e invincibili, perché non può riuscire alla Roma ciò che è riuscito al Napoli?

    • “in questo momento il risultato massimo è la Champions”

      In questo momento.. Il mio commento era basato solo sul primo anno..

      Perché lui lascia l’atalanta perché ha capito che più di quello che ha fatto non può fare..

      Mentre una Roma che si qualifica in Champions, quindi anche con i soldi Champions.. Si potrebbe permettere di riuscire a tenere giocatori importanti e fare campagne acquisti di livello.. È quindi puntare allo scudetto..

      Ma adesso in questa conferenza, che parla esclusivamente di questo inizio.. Non può andare oltre alla Champions.. Poi se arriverà qualcosa di più, siamo tutti contenti..

      Ma dire, voglio puntare allo scudetto ora, subito.. Significa prendere per il culo tutti.. Ed anche assumersi un rischio gigantesco..

      A questo mi riferivo, al primo anno.. Sperando di aver già costruito una base importante e di renderla ancora più importante il prossimo anno.. È lì si potrebbe puntare a qualcosa di molto più grande..

      Forza Roma

  14. Io ci credo. Con Ranieri alle spalle, con la nostra spinta e senza più l imberbe francese dai colletti inamidati, si può costruire una base solida. Un Ds italiano e un buono scouting e, se si decidono, un under 23. Con lo stadio nuovo li sfonnamo tutti.

  15. Benvenuto Mister Gasperini e come sempre grande Ranieri. Ora portate Massara e finalmente dopo 14 anni di amenità Americane finalmente si inizia a capire che per vincere la prima cosa è avere una dirigenza forte e capace. Bellissima la domanda su Pellegrini e poi la frase sul psg , quasi a dire che una volta eliminati i pesi morti da Parigi hanno vinto.
    Che dire fosse la volta buona che abbiamo trovato uno che fa fare le valigie a sto morto? E con lui Paredrs, celik, shomurodov, Solbakken, e soci della merendina?

  16. Una conferenza fiume (povero Gasp). Era una presentazione ok ma speriamo che le prossime siano più snelle e focalizzate sugli aspetti tecnici essenziali. Forza Gasp e Forza Roma!

  17. …Questo mi ha toccato….
    “Allenarsi non può essere un problema, il gioco del calcio è divertente. Pensando a Pellegrini, se non sorridi non puoi giocare bene a calcio, bisogna avere un bello spirito, bisogna creare un bel clima di lavoro, trasmettersi l’uno con l’altro le situazioni migliori per migliorarsi, il mio lavoro è finalizzato a questo. Deve esserci un bel clima, non deve essere teso. Gli avversari sono quelli fuori, non quelli dentro……..”

  18. Ho visto la conferenza. Gasperini parla davvero in modo esaustivo e contenuto. Vederlo insieme a Ranieri di fronte ai giornalai che vogliono il male della AS Roma mi ha messo sollievo e tranquillità. Il fatto che hanno mandato via Ghisolfi mette ancora più’ sicurezza poiché’ dopo mille anni, sembra che tutti camminino verso la stesa direzione con i fatti e non con le parole come facevano prima. Complimenti e auguri a questi due professionisti veri e a modo.

  19. Ragazzi, mi sembra fantastico. Sto sognando. Forza Gasperini, mi piace tanto. E’ bastata la prima intervista per farmi innamorare. Hai auguro il meglio. Forza AS Roma.

  20. La frase migliore secondo me è stata: “gli avversari sono quelli fuori, non quelli dentro”
    Quindi anche noi tifosi, facciamo tesoro di questa indicazione e diamoci una regolata.
    Ad maiora

  21. Giornalista: “ci dica cos’è successo con l’Italia”
    Ranieri: “rispetto l’Italia, ma sono della Roma”
    Rocchi: “Come distribuiamo quest’anno i soliti 10 punti in meno?”
    😀

  22. Grazie ancora a Mr. Ranieri per le sue parole ma, soprattutto, per aver parlato prima coi fatti.
    Bene anche che Gasperini abbia dichiarato esplicitamente un obiettivo.
    Pur ritenendolo obiettivo minimo, non posso che apprezzare la chiarezza in un contesto in cui non ce n’è stata a sufficienza.
    La cosa più importante però è che finalmente l’AS Roma sia stata affidata a uomini di calcio indubbiamente competenti. Molto competenti.
    Infatti, a quanto pare, è partito un certo repulisti.
    Questo fa ben sperare pure in prospettiva campagna acquisti.
    Forse stavolta intravedo le basi per partire col piede giusto.

  23. Spolliciatemi quanto vi pare, ma vado controcorrente.

    Bravo Ranieri a lasciare questa Italietta a Gattuso. Sul nuovo allenatore della Roma, le bugie e ľ improvvisazione a mio avviso sono state tante.

    Il buon Claudio avrebbe fatto carte false per il fantino corso poi a Milanello, e con la Roma in Champions il sì sarebbe arrivato facile. Dopo la legnata bergamasca è cambiato tutto, la Champions é sfumata e con Ghisolfi Ranieri aveva scelto Fabregas, blindato poi dai lariani. Fabregas che con Gasperini e la sua filosofia c’entra una beneamata ceppa..

    Se Ranieri avesse scelto da marzo Gasperini, la Roma a Bergamo sarebbe passata facile ed oggi avrebbe 60 mln in più da spendere su un mercato difficilissimo, ed una squadra da stravolgere per essere adattata al bergamasco.

    Come dimostra anche ľ uscita inaspettata del buon Ghisolfi ( Ranieri a Firenze ha incontrato Gasperini col francese perché Ghisolfi era al 100% il DS confermato dalla Roma) , anche stavolta, poche idee ma ben confuse..

    Tifiamo Gasp per il bene della Roma, ma penso che Ranieri non sarà mai un dirigente.

    • Una testimonianza di professionismo se ci avesse fatto vincere a Bergamo…..un biglietto da visita simbolo di onesta’…..ma dove vivi……..

    • “Se Ranieri avesse scelto da marzo Gasperini, la Roma a Bergamo sarebbe passata facile”.
      Questa è la differenza fra un professionista e uno che scrive a vanvera su un forum: il professionista fa fino in fondo il lavoro per il quale è retribuito, anche contro gli interessi di una controparte che sarà il suo prossimo datore di lavoro.
      Per il genere Fantasy comunque, ci sono sempre i forum di Harry Potter…

  24. Due considerazioni:
    1) Ma che bello ascoltare un’ intervista senza la sensazione di essere ad un circo, di stonatura, dove il presentatore (l’allenatore) spiega pacatamente le cose mentre dietro le quinte la banda di artisti circensi (la dirigenza) si agita esageratamente.

    2) Questi due insieme sono pericolosi, ma nel senso buono. Era da tanto tempo che non mi sentivo così galvanizzato, così tesò verso il futuro, come quando da ragazzino camminavo per il quartiere coi pugni chiusi convinto che “questo monno di mexxa lo cambio”. Io il mondo non l’ ho cambiato, ma perché non sono riuscito a farmi ascoltare, mentre sto due me portano a spasso cor guinzaglio proprio. So’ pericolosi, ma soprattutto per l’avversari della Roma.

    • Ammettiamo pure che noi siamo geneticamente disposti a sognare, più di qualcuno lo ha fatto anche con “Juric-per-vincere-trofei-subito”.
      Monchi fu accolto con cori da stadio e standing ovations, ma ricordo addirittura che ci eccitammo non poco all’annuncio dell’ingaggio di Norman e Lippie, i due preparatori atletici voluti personalmente da Pallotta per affiancare Garcia.
      Anche loro oggetto di cori ad personam durante il ritiro e durati lo spazio di una stagione.
      Inutile ricordare l’orgasmo collettivo all’annuncio di Mourinho, l’adunata popolare per Dybala, quella per Lukaku.
      Troppe illusioni, quasi sempre finite in altrettante delusioni.
      Quindi non voglio lasciarmi prendere la mano, però vedo almeno due personaggi di cui non dubito dal punto di vista etico e professionale, 73 e 67 anni rispettivamente, che non avevano bisogno di pelare questa patata bollente chiamata Roma, né professionalmente né economicamente, che trasmettono entusiasmo per quello che si accingono a fare.
      Ranieri sembra l’unico che sia riuscito a penetrare profondamente nei meccanismi insondabili della mente del presidente, il vero padrone di Trigoria.
      Per la prima volta da cinque anni si vede una persona che influenza le sue decisioni e le guida. Ed è un individuo che raccoglie la fiducia di tutto l’ambiente, che unisce e non divide.
      Lui ha scelto Gasperini e quest’ultimo ha scelto lui, anche a discapito del primo amore.
      Siamo lontanissimi dai tempi delle stucchevoli diatribe tra Pinto, Mourinho e la proprietà, così come dalle lotte di potere condotte dalla Souloukou.
      Mi pare di vedere per la prima volta una grande unità di intenti, e già questa è una bellissima notizia. Vedremo presto come si tradurrà nei fatti.

  25. Dopo sei anni gli “amerikani” forse hanno capito che per fare bene serve gente competente. Ci hanno messo un bel pò ma considerando da dove vengono…un paese dove vanno al supermercato col cappello da cow boy e mettono i fucili d assalto in mano ai ragazzini…ci stà che sia due un pò ottusi.

  26. Pienamente soddisfatto delle parole di Gasp. Il suo discorso è di un serio professionista che ha voglia di far crescere e vincere una società e una squadra. Adesso mi aspetto una campagna acquisti che esaudisca le richieste di Gasp. La cosa più bella della conferenza è che due seri, stimati e vincenti professionisti hanno preferito la Roma uno alla nazionale italiana e l’altro alla juve!

    • Paredes sicuro che vorrebbe ma tocca vedere se il boca caccia li sordi..
      Pellegrini dovrebbe trovare il coraggio di rimettersi in discusisone abbassandosi lo stipendio ma non lo farà
      Dybala credo che Gasp non ci rinunci e non vedo erchè dovrebbe farlo.. se poi dovesse sussistere un problema economico Paulo ha già dato disponibilità a spalmarsi lo stipendio in più anni

  27. Ranieri ha una autorità enorme dentro la Roma, questo mi sembra emerga dalle sue parole e da quelle di Gasperini; praticamente è l’ espressione della volontà del presidente, essendone il consigliere in ambito sportivo. Lui sì, ha una esperienza di calcio incredibile, così come un equilibrio straordinario. Le risposte di Gasperini mi fanno pensare che hanno già pianificato una serie di interventi sulla rosa di prima squadra, per cui alcuni saluteranno, ed altri invece verranno, secondo le caratteristiche che avrà indicato il nostro nuovo allenatore. Secondo me già alcuni giocatori (i procuratori) sono stati preallertati di doversi trovare una squadra, così come, sempre secondo me, altri sono stati contattati per venire a Roma. La risposta su Abraham e Dovbyk non è “sono i nostri attaccanti, lavorerò sulle loro caratteristiche”, ma : «tutte quelle che sono valutazioni di mercato e di possibilità di variare le cose, verranno prese strada facendo.» Cioè in realtà sono sul mercato in attesa di una offerta congrua. Così mi è parso. Ora io mi aspetto un mercato in entrata ed in uscita che sia intelligente e corposo, perché ha parlato di un organico in profonda trasformazione; alla domanda sul nucleo storico di giocatori della Roma ha detto testualmente: «mi aspetto dal mercato che porti qualcosa di diverso, dei giocatori che creino un nucleo, poi ci sarà un mix.» Quindi i giocatori che devono creare questo “nucleo”, saranno giocatori nuovi; a questi si aggiungeranno i giocatori che si vogliono mantenere per fare un “mix”. Insomma, questo sarà un mercato importantissimo, cruciale, corposo ma DIFFICILISSIMO (per ragioni di bilancio di cui non capisco nulla, e rimando ad altri delucidazioni circa questa difficoltà) , del tutto affidato a questi due grandi professionisti, visto che addirittura, ora come ora, non abbiamo un direttore sportivo a Trigoria.(😨) Mi aspetto acquisti di giocatori che non conosce che Saverio (a proposito, dai nomi che da anni posta qua, io un contrattino come consulente di scouting, fossi nella Roma glielo farei…). Però giocatori che poi in campo diciamo: “Anvedi er regazzino, mica male!”
    FR

  28. Vi prego sosteniamo Gasperini e diamogli tempo. Ha avuto un grande carattere nel venire qui. Altrimenti si ricomincia da capo. E non si finisce più. Le antipatie lasciamole da parte. Cerchiamo di cambiare mentalità e di vincere qualcosa di importante.

  29. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

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