Lotito: “Io sindaco di Roma? Mi metto a disposizione”

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LOTITO SINDACO ROMA – In questi giorni è andato nella sua villa di Cortina D’Ampezzo per partecipare alla presentazione della Lazio, nel ritiro di Auronzo di Cadore. Il presidente biancoceleste Claudio Lotito, che nei giorni scorsi ha festeggiato i 15 anni alla guida della Lazio, è, come sempre, un fiume in piena.

Presidente rifarebbe tutto?
“La perfezione non esiste quindi ex post alcune situazioni potevano essere affrontate in modo diverso anche perché infallibile è solo nostro Signore. Una cosa però è certa: abbiamo lavorato con forte passione e dedizione assoluta scevri da interessi personali”.

Usciamo per un attimo dal calcio, le piacerebbe fare un giorno il sindaco di Roma?
“Ho un forte senso civico e quando presi la Lazio lo feci perché c’era un patrimonio storico-sportivo da conservare, per questo sono pronto a dare il mio contributo. Ho una visione della Repubblica di Platone dove tutti quelli che potevano dare un contribuito si dovevano mettere a disposizione della comunità. Fare il sindaco ti dà la gioia di avere il rapporto con le persone, un contatto umano quotidiano, ma poi dopo calarsi in una realtà come Roma è un lavoro immane e per chi ha una mentalità come la mia, che vuole risposte immediate, non è facile, ma ripeto che sono a disposizione se fosse richiesto un mio contributo concreto di idee e di esperienza“.

Come giudica la situazione di Roma allo stato attuale?
“Non voglio esprimere un’opinione che poi si trasforma in un giudizio politico. Il sindaco di Roma non deve essere un’espressione politica ma un buon amministratore e per fare bene si parla solo con i fatti e nell’interesse dei cittadini. È un’attività che ti assorbe h24 con tutti i ruoli possibili e immaginabili: a Roma vengono i capi di stato di tutto il mondo e la prima cosa che fanno è andare in Campidoglio. Era considerata Caput Mundi e hai una responsabilità in più rispetto ad altre città perché devi salvaguardare e valorizzare anche il patrimonio storico e artistico”.

Torniamo a parlare di calcio. A distanza di anni la sua battaglia per i bilanci sani delle società di calcio ha avuto un riscontro, viste le recenti squalifiche e i blocchi di mercato di alcuni club.
“Non vorrei enfatizzare le mie previsioni, o come dice qualcuno intuizioni, ma ho semplicemente applicato il ragionamento di una qualsiasi azienda. Un club di calcio è una società per azioni che ha delle regole che vanno rispettate: i risultati di carattere economico vanno coniugati con quelli sportivi, e noi siamo stati bravi a farlo. Dopo la Juventus, siamo la società che ha vinto più di tutti. Quando presi la Lazio fatturava 84 milioni e ne spendeva 86,5 con 550 milioni di debiti. Lo scorso anno abbiamo chiuso il bilancio con 38 milioni utili e con 193 milioni di ricavi con quelli straordinari, a conferma che siamo proiettati verso una crescita esponenziale. Vogliamo dimostrare che si possono raggiungere obiettivi sportivi importanti non solo con il denaro, che è fondamentale perché ti scontri con società che hanno ricavi monstre, ma con idee, organizzazione, umiltà e spirito di gruppo, perché il mio obiettivo è portare la Lazio nell’olimpo del calcio mondiale“.

L’incremento dei ricavi passa dallo stadio di proprietà?
“Il primo giorno che entrai in Lega feci un intervento che colpì molto, perché all’epoca c’era una visione conservatrice. Spiegai che noi avevamo il compito di correggere quell’andamento negativo, dato che producevamo 1 miliardo e 300 milioni di euro di debiti, attraverso il contenimento dei costi, quindi salary cup e defiscalizzazione e gli stadi polifunzionali, due indirizzi che sono stati recepiti e che oggi sono un punto di riferimento per il nostro calcio”.

Lei reputa lo stadio un passo fondamentale per il futuro della Lazio?
“Lo stadio porta l’incremento economico-patrimoniale, la fidelizzazione e la sicurezza. Innanzitutto dà la possibilità di aumentare i guadagni in maniera esponenziale fino a raddoppiarli, perché l’impianto sarebbe vissuto 365 giorni l’anno h24 con un incremento di 50-70 milioni. Con lo stadio sempre aperto si porterebbe avanti il processo di fidelizzazione e appartenenza. Poi c’è la sicurezza: avremmo il controllo assoluto e l’impianto sarebbe facilmente raggiungibile“.

In attesa dello stadio di proprietà la Lazio che cosa sta facendo?
“Il nostro ds Igli Tare per me è stato un grande stimolo e mi ha detto Presidente, senza lo stadio dobbiamo dare ai giocatori una struttura all’avanguardia che possa colpire. Stiamo facendo dei lavori di ammodernamento a Formello: diventerà uno dei primi centri sportivi europei“.

La Lazio può centrare il tanto ambito ingresso in Champions League?
“In questi ultimi anni abbiamo avuto diverse opportunità, ma le abbiamo sprecate e dovremo fare tesoro di questa esperienza. Abbiamo colmato questo vuoto con la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia, ma spero ci siano le condizioni per far esprimere la squadra al 100% affinché si raggiunga un obiettivo che meritiamo, per la qualità della nostra organizzazione. Per vincere serve il connubio di tutte le componenti: dallo staff tecnico, passando per magazzinieri, fisioterapisti, medici, preparatori, collaboratori, fino a società e tifosi. Guardate tre anni fa che cosa è successo con il Leicester: un risultato impensabile, ottenuto grazie al clima che si era creato attorno alla squadra. Devo essere come un buon padre di famiglia che vive il quotidiano ma che si proietta sul futuro, altrimenti facciamo il gioco della cicala che oggi ci siamo e domani non più. Rivendichiamo la nostra stabilità, alla Lazio oggi c’è certezza del futuro“.

Che idea si è fatto della vicenda che ha visto protagonisti Totti e De Rossi?
“Non esprimo mai giudizi su situazioni che non mi riguardano, ma posso fare valutazioni dal punto di vista umano. Con De Rossi c’è sempre stato un bel rapporto. Ci parlavo in Nazionale ed è un ragazzo obiettivo e sincero che si è assunto sempre le responsabilità“.

Il diesse Tare e il tecnico Inzaghi sono stati puntati da club del calibro di Juve e Milan. Una sua vittoria…
“Il concetto di vittoria è sbagliato: si vince tutti insieme e in una società il ruolo del presidente è fondamentale, perché detta le linee strategiche del club e come tale deve mantenere in piedi un’armonia in cui ciascuno può dare il massimo di se stesso. In tutto questo il ruolo più importante lo hanno i tifosi, un elemento di supporto e di stimolo continuo per fare sempre meglio“.

Che cosa sta succedendo con Milinkovic?
“Io creo un rapporto familiare, se mi dovesse porre un problema per la propria soddisfazione di carriera, sono pronto ad accontentarlo. L’obiettivo è entrare a far parte di quelle società che sono diventate un punto di riferimento in Europa e che oggi sono 12. Ma è normale che un giocatore che dimostra di essere internazionale aspiri a giocare in un grandissimo club. Non siamo ancora arrivati a questa fase, ma se un calciatore dovesse venire da me in maniera figliale troverei ingiusto privarlo di questa opportunità e poi oggi avrei meno argomenti. Inoltre, se vuoi mantenere un clima armonico devi cercare di accontentare i giocatori“.

Presidente, suo figlio Enrico è sempre più presente con lei agli impegni istituzionali della Lazio…
“Enrico è laziale dalla nascita e sogno di tramandare a lui la società per dare una prosecuzione al lavoro fatto fino ad oggi“.

(Leggo, E.Sarzanini)

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26 Commenti

  1. Roma, ormai, è popolata da un numero tale di deficienti che, dopo la Raggi, non mi sorprenderebbe affatto un Lotito al Campidoglio.

    (L’altro giorno ho letto un utente che rispondeva a un altro fenomeno che loro in qualità di ultras – sic – erano i veri eredi dell’Impero. La cosa dovrebbe far ridere, ma non è così perché un conto è dirle al bar certe cazzate, UN ALTRO scriverle.
    Comunque i due simpaticoni magnassero tranquilli: al tempo dei romani due come così sarebbero stati utili a raccogliere l’urina dei vespasiani per la conciatura delle pelli).

    • lotito sindaco ? non so chi è più deficiente tra sarzanini che fa la domanda o lotite che gli risponde …..comunque una bella lotta .

  2. Pure er panzone parla dell’importanza di uno stadio di proprietà e noi abbiamo degli pseudo tifosi che lo osteggiano.

  3. Sarebbe un ottimo Sindaco…magari,prima cosa sposterebbe il Caseificio di Ronciglione e lo porterebbe al centro a Piazza di Spagna al posto della Barcaccia che fa solo umidita’,poi porterebbe tutte le Pecore della campagna Romana a Piazza Navona,la Fontana del Bernini garantirebbe loro acqua fresca tutto il giorno,i bus dell’Atac amplierebbero le loro corse fino alla Ciociaria,farebbe lo Stadio della Roma a Ceccano e quello della Lazio a Caprarola,snellendo il traffico in centro..e tante altre idee tutte improntate sulla rivalutazione della Pastorizia come era Roma nel 700,io lo votero’sicuramente anche se sono Romanista sono una persona obiettiva e so riconoscere le capacita’di una persona

  4. A buffone te manco er sindaco di Ariccia te meriti de fà figurati di ROMA !.. Ma và a raccoglie le cacche dei pecuri và che solo quello sei degno de fà

  5. Si può dare del porchettaro e altri insulti, quanti ne volete ad un laziale, ma se Pallotta la pensasse come Lotito sull’essere presidente presente…beh io sarei più contento…

    • cioè a voi piace l’intrallazzino che sta sempre in tv, a fa’ lo sborone, er caciarone della situazione, perché evidentemente ne condividete le radici culturali.

      A noi invece piace pensare che ci sia qualcosa di meglio della fuffa lotitiana o ferreriana, che fa tanto comodo alle strisciate, perché loro vincono e i vostri eroi fanno tanto rumore per nulla.

      Quel qualcosa di meglio ad esempio è qualcuno che porta la Roma a valere 600 milioni dopo averla presa con un valore di 170, che abbia raddoppiato il fatturato perché è CON IL FATTURATO che TI PUOI PERMETTERE MAGGIORI INGAGGI e quindi giocatori più forti.

      Lo vediamo in giro, l’imbecille oggi gira orgoglioso della propria imbecillità, nobilitata a valore, e non solo vota, ma amministra, e governa.

      Periodaccio.

  6. Avevo iniziato, come mio solito, la giornata in piena armonia. Poi leggo questo scempio di ipotesi è tutto mi si è messo di traverso. Direte che il pericolo è talmente remoto da essere in pratica inesistente. Ma io ho imparato che in questo Paese tutto è possibile, soprattutto l’impossibile. Il programma politico di Lotito? Al primo irrinunciabile punto morale prevede Mauri come Commissario Straordinario anti corruzione! Degli altri non ne parlo, perché sono pure e perfino peggio!

  7. Ce scommetto le palle che se diventasse sindaco lo stadio lo faremmo a TOR DI VALLE e SUBITO… quanta è sttrana la politica ve?
    Lotito VERO ROMANISTA infiltrato da ANNI.

  8. Lotito è in realtà il perfetto prototipo di politico che piace in Italia. Un imprenditore losco e che deve la sua fortuna ad una serie di intrallazzi e si vanta di essersi fatto da solo. Chi ride oggi di questo tizio è chi ieri votava Berlusconi, eppure sono lo stesso identico tipo di ignorante buono a nulla che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro. Per quanto mi riguarda darei la città in mano a quell’incompetente della raggi per altri 30 anni piuttosto che ad un Lotito delinquente. Comunque ha già provato a fare politica, qual’era il partito? Ecco.

  9. Ad Adelmo. No. A me non piace il pagliaccio Ferrerò o l’intrallazzino Lotito. A me piacevano i signori Dino Viola e Franco Sensi. Si può avere questi modelli come presidenti presenti? Che ce voi fà…io so’ retrogrado…ancora non mi ci raccapezzo con le holding, le Spa, le aziende. Però prima avevo una squadra, con dei simboli, anche giocatori…ora abbiamo smesso di sognare.

  10. “Ho una visione della Repubblica di Platone…”

    ECCO, BRAVO… LASCIA PERDERE.

    CONTINUA PURE AD AVERE “VISIONI”.

  11. L’erba del campidoglio è sempre più fresca verde e profumata.
    Ma quanto se ne fuma lotirchio??
    Sindaco de Vetralla o Arcinazzo??
    Inzaghi assessore alle pari opportunità,
    Tare all’immigrazione,…
    Se poteste sentire cosa ne pensano i ragazzi giovani di Salerno di lotirchio….
    Rimmarreste sordi.
    Ultimamente andando a Barcellona con la nave ne ho incontrato un gruppo un centinaio ne dicevano peste e corne

  12. Allora, facciamo così.
    Chi voterebbe Lotito spollici il mio commento in giù.
    Chi voterebbe l’opposizione (quale che sia), pollice in su.
    Schede bianche astenersi.
    Schede nulle aggiungere commento a questo 😉

  13. AhahahahahahaAHhhahahAHhahahaHAHhhhahahhaHhahahHAHAHahhaahhahHahhHAh

    MANCO I LAZIALI LO VOTANO STO BURINO (sempre mejo de Ferrero cmq)

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