Montali: “Stravedo per i Friedkin: cuore e lucidità, è così che si gestisce una piazza come Roma”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Gian Paolo Montali, ex direttore generale giallorosso, parla dei Friedkin e di come stanno gestendo la Roma parlando ai microfoni di Tmw.com.

Io stravedo per la nuova proprietà. Ha capito il profilo che deve avere a Roma, sono distanti dal punto di vista della partecipazione e della comunicazione però sono esattamente dentro la Roma.

Roma non è una piazza semplice, va gestita così, con grande oculatezza, riservatezza e lucidità. Se ti fai prendere dal cuore perdi lucidità. I Friedkin stanno cercando di metterci il cuore ma tenendolo nascosto, usando la testa“. 

Fonte: Tuttomercatoweb.com

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13 Commenti

  1. Nelle pubbliche relazioni io uno come Montali lo vedrei benissimo anche in questa Roma.
    In quella Roma non strutturata cacio e pepe di Rossella Sensi, Montali gli dava veramente un tocco di classe in più

    • Grande Luca!!! Dopo cacio e pepe di Rosella Sensi ( si chiama Rosella no Rossella) è arrivata la proprietà ostriche e champagne e allora si che abbiamo vinto tutto. Il cacio e pepe ti ha portato Montali ostriche e champagne Italo Zanzi (sono felucio, Pallotto ecc) Baldissoni e company.

    • Fabio68
      se siamo finiti nelle mani di pallotta, la colpa e cacio e pepe Rosella Sensi, che poteva vendere prima a kerimov e soros dopo.

    • Rosella Sensi in realtà aveva venduto, purtroppo si trattava di Fioranelli col suo fantomatico Flick.
      Per quanto riguarda Kerimov e Soros, la realtà è talmente frammista alla leggenda che è difficile districarsi. Eventualmente, nel caso di Soros, un ruolo non indifferente lo giocò l’ineffabile Pippo Marra, testa di ponte di Unicredit nel CdA e da questa successivamente confermato. Personaggio ambiguo, abituato a giocare su più tavoli per i propri personali interessi.
      Per rispondere al nostro amico fautore della Roma “intercontinentale”, ricorderemo che quella società indubbiamente ruspante e casareccia arrivò ad un soffio vero da due titoli italiani (uno dei quali palesemente estorto), vinse alcune coppe nazionali, e ottenne due quarti di finale di Champions. Lasciando la baracca con soli 12 mln di debiti per ricavi di circa 120 mln (altri 40 furono fatti durante l’anno di amministrazione controllata Unicredit).
      La Roma “intercontinentale” nata dalla visione del Grande Skipper non è stata capace di ottenere gli stessi risultati sul campo.
      In compenso ha lasciato 150 mln di ricavi, 275 di debiti e oltre 200 mln di passivo.
      Per stare al passo con questo sogno “intercontinentale” i Friedkin hanno già dovuto versare quasi 600 mln.

  2. Commento correttissimo di una persona molto capace!
    Stimo molto Montali. Non credo ai cavalli di ritorno. Ma a lui va tutta la mia stima e la consapevolezza di avere lavorato in un autentico carrozzone tale era la Roma gestita da Pallotta

    • Io davvero a volte mi chiedo se avete 12 anni o se tifare Roma da 4.
      Montali era alla Roma con Rossella Sensi.
      In Primavera 2001 arrivarono gli americani ( Thomas DiBenedetto più che Pallotta) e lui a Giugno lasciò.
      Non è che uno deve saperlo a memoria, ci mancherebbe, ma allora perchè commentare?

    • Il CARROZZONE ha fatto svariati secondi e terzi posti ed una semifinale di Champions, ma è ovvio noi romani siamo abituati a ben altro… noi in cento anni ne abbiamo fatti a bizzeffe di quei risultati…noi sì che ora possiamo sbandierare la nostra Conference League…
      E mò basta co sto Pallotta…

  3. Pensa se invece di smontare quella squadra che ci portò in semifinale avesse tenuto tutti aggiungendo qualcuno e magari smontarla l’anno successivo. Avrebbe fatto un sacco di soldi in più vendendo meglio e magari avremmo raggiunto
    Un obiettivo… che sacchetto di scroto che abbiamo avuto in presidenza salvati ogni volta dalle plusvalenze di Sabatini finché è durata

  4. Ho un bel ricordo di questo signore gran brava persona manager competente misurato intelligente in qual si voglia settore un Montali lo vedo sempre bene magari un giorno chissà buona fortuna

  5. Bravo Lele, hai centrato perfettamente il punto, la mania di vendere ed accaparrare tutto il possibile prima che la barca affondasse, ha fatto sì che Il sor Pallotta conpisse il suo più esecrabile, tra i tanti, errore, svendere affidandosi al presunto professionista naccheraio magico pelato moncicci, al quale, dopo.le mirabolamti plusvalenze del saba, che aveva impiantato una grande squadra dove bastavano due o tre innesti per andare a vincere tutto quasi, non parve il vero di distruggere tutto come Attila, rimpiazzando grandi giocatori che si vendevano da soli, per lo più, tranne rare eccezioni, con immonde pippe pagate a peso d”‘oro, vedi uno per tutti il terribile n zombie, lasciandoci grossi debiti ed enormi grattacapi..Possa pigliargli per essere generosi una fragorosa cagarella dove si trova ora….Acqua passata, ora abbiamo un grande presidente ed il migliore dei coach, special One e ci attende un futuro radioso e stimolante..Ad onor del vero per essere equi, va detto che se cotanto presidente e’ arrivato qualcosa di buono deve averlo fatto anche James, con tutta la sua incompetenza ed i suoi.errori, la società e’ cresciuta come appeal internazionale e un potenziale grande compratore e’ arrivato e acquistando la Roma …forza Magggica!!!!!…

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