MOURINHO: “La squadra è unita, ora arriva il bello. Abraham è un gran colpo, grandi Friedkin e Pinto. Li devo ringraziare per il mercato fatto” (VIDEO!)

69
3302

AS ROMA NEWS – Josè Mourinho torna a parlare a stampa e tifosi in una lunga intervista concessa in esclusiva ai canali della AS Roma. Queste le parole dell’allenatore portoghese su questi primi mesi alla guida del club giallorosso:

Siamo entrati nella settimana che segna l’inizio degli impegni ufficiali. Un bilancio?
“Tanto lavoro. Sono molto contento. Sono state settimane di tanto lavoro, fa piacere quando tu hai tanta gente che vuole lavorare, che vuole migliorare, che ha grande motivazione, che ha una voglia di fare bene. Non parlo semplicemente dei giocatori, ma di tutti quelli che hanno fatto parte di questo precampionato. Le temperature, come tutti sappiamo, erano difficili, per migliorare fisicamente, tatticamente e lavorare come squadra. Non dimentichiamo i dipartimenti interni e un mercato super difficile per gli operatori, gli scout e la proprietà. Adesso arriva il momento che piace a tutti, perché anche se io sono uno a cui non piace la parola amichevole, abbiamo cercato di prendere questo come una motivazione per tutti. A punti si gioca domenica contro la Fiorentina ed è difficile anche giocare a eliminazione. È la pressione positiva che voglio io e i giocatori, e anche i tifosi si divertono molto di più con le partite vere”.

Tanti allenamenti e pochi giorni di riposo. È sembrato molto soddisfatto, quanto le piace guidare questo gruppo?
“Tanto. Non posso dire molto di più. Mi piace tanto. Penso che l’organizzazione sia piaciuta a tutti, abbiamo lavorato ad alta intensità, è questa la nostra filosofia. Alla fine giochi come ti alleni, e ti alleni come giochi. Vogliamo giocare con intensità, abbiamo fatto questo ogni giorno. C’è anche un lavoro più invisibile, più difficile da capire per voi fuori, che è stato un lavoro di palestra, di prevenzione, di recupero. Abbiamo avuto preoccupazione nel cercare una direzione con belle sensazioni e abbiamo tanta gente che lavora insieme ai giocatori all’interno, ai preparatori atletici, al dipartimento medico, con cui abbiamo un rapporto molto buono a livello di programmazione degli allenamenti. Penso che anche i giocatori sentano questo, il lavoro è duro, ma sentono questa organizzazione. Credo che abbiano questa sensazione, possiamo arrivare fino in fondo e lavorare intensamente”.

Quanto è stato importante lavorare in Portogallo?
“In questi 15 giorni sono stati buoni per iniziare ad avere un primo contatto. Siamo stati insieme anche qualche giorno, siamo rimasti qui a cena, anche a dormire per qualche giorno, per accelerare quel processo. Il Portogallo è stato fondamentale. Non perché è la mia casa, ma perché siamo stati insieme 24 ore su 24 e lì si capisce tanto. Lì siamo usciti come squadra dal punto di vista tecnico-tattico, come gruppo abbiamo avuto una conoscenza più profonda e questo è fondamentale, perché alla fine questa è la famiglia. Se arriviamo alla fine del campionato capiremo che siamo stati più tempo con questa famiglia che con quella di sangue e dobbiamo sentirci così. La squadra è veramente unita”.

Quanto è stato importante lo staff tecnico?
“Da solo è difficile. Mi piace gente che ha capacità e motivazioni grandi per lavorare insieme. Siamo arrivati, come dico adesso, sembra che ogni allenatore arrivi in un pullman pieno di collaboratori, noi siamo arrivati in auto. Siamo pochi, ma adesso siamo tanti. Abbiamo preso gente della casa, con capacità, voglia di imparare a lavorare con me, che è una cosa diversa. Abbiamo dato opportunità anche a gente giovane, al preparatore atletico della Primavera. Questo è il nostro modo di lavorare, non mi piace dire che ho bisogno di 10, 12, 15 persone, mi serve uno per ogni dipartimento che mi può aiutare a implementare una filosofia. Poi serve gente con capacità, che merita un’opportunità. Ora sono felice, non esiste il mio staff di 5 collaboratori, ma di 20. Sentiamo questa unità come squadra, è importante per noi come staff tecnico per un club, perché un giorno sarà la Roma senza José e quando questo giorno arriverà vogliamo lasciare quello che facciamo sempre in ogni club, una struttura sempre super organizzata. Speriamo che la Roma senza José non arrivi presto, speriamo che sia tra tanti anni”.

Cosa l’ha convinta e cosa meno delle amichevoli?
“Amichevoli per te, non per noi. Non abbiamo fatto amichevoli. Abbiamo iniziato qui con qualche squadra di una serie diversa dalla nostra, B, C. Lì è stato più la continuità con le sedute di allenamento. In Portogallo abbiamo giocato contro squadre di Champions League come Porto e Siviglia, di livello altissimo. Quelle due partite sono state importanti dal punto di vista dell’organizzazione difensiva, siamo andati molto bene, abbiamo preso gol al 90’ contro il Porto. La squadra è stata organizzata, con la palla c’è ancora tanto da migliorare, voglio più controllo del gioco e più intensità nelle transizioni, dal punto di vista posizionale ci stiamo preparando in modo diverso rispetto al passato. Ma siamo migliorati tanto dal punto di vista emozionale, emotivo, competitivo di squadra mi è piaciuto tanto. Porto e Siviglia sono squadre difficili. Mi è piaciuta la piccola rissa contro il Porto nel senso del controllo emozionale, niente di particolare che possa andare dal giallo al rosso, è stata una partita competitiva molto buona. Il Betis è un’altra storia, che ha tanti responsabili per come la partita è finita. Secondo me il primo responsabile è l’arbitro, il secondo sono io. Non posso essere io a provocare quello che è successo dopo. La squadra mi ha seguito nella mia reazione e abbiamo seguito con 3-4 cartellini rossi. Responsabilità mia, ma mi piacerebbe anche che l’arbitro si chiedesse cosa ha combinato nell’amichevole per farla finire così. Mi prendo la mia responsabilità. La squadra era veramente stanca, tre ore e mezza di pullman dal Portogallo, un caldo incredibile anche se si giocava di sera. Non posso dimenticare, perché è la verità, la situazione Džeko che ha lasciato tutti in quei giorni. Era strana, si capiva che sarebbe andato via, però si respiravano dei dubbi, lui va via, arriva qualcuno, non arriva, ho visto i giocatori preoccupati.

Ieri è arrivato Abraham. Quanto sarà importante il suo arrivo?
“Devo dire grande direttore e grandissima proprietà. Sono stati bravissimi. La realtà è che abbiamo iniziato il precampionato pensando di avere Džeko, è stata una sorpresa per tutti quello che è successo. In un mercato incredibilmente difficile e in una situazione economica difficile, vorrei dire per tutti, ma per quasi tutti i club, avere l’ambizione e il rispetto per i tifosi di prendere Abraham è stato quello che voi italiani definite un colpo di mercato che per me… anche se non fosse arrivato avrei avuto la sensazione positiva che la mia proprietà avesse fatto di tutto. Di Tammy preferisco dire di aspettare per vedere. Lo conosco, non ha mai giocato per me, aveva 15-16 anni quando ero al Chelsea. Lo conosco molto bene come persona e mentalità, come il modo di sentire la decisione di lasciare la Premier mi dice tanto. Quando lasci la Premier la lasci perché hai ambizione, perché vuoi tornare in nazionale, perché vuoi giocare il mondiale, vincere fuori dall’Inghilterra. Non tanti giocatori inglesi hanno avuto bellissime carriere fuori. Per la sua qualità aspettiamo. Tammy con Eldor e con Borja, abbiamo un gruppo di attaccanti che mi lasciano felice. Non abbiamo quell’esperienza di giocatori di 33-35 anni, quando guardi alla Juve con Cristiano, al Milan con Giroud e Ibra, a Muriel e Zapata, noi non abbiamo questo, ma con il potenziale che abbiamo con questi ragazzi, non potrei essere più felice”.

Cosa pensa possano dare Rui Patricio e Shormurodov?
“Tanto. Il mercato è diventato diverso dal mercato a cui pensavo io inizialmente e che avevo spiegato ai boss e al direttore, nel pensare al primo periodo della mia Roma. Abbiamo perso Spinazzola per tanto tempo e abbiamo perso Džeko. Il mercato è diventato diverso, pensavamo a un attaccante e non a due e non pensavamo a un terzino sinistro. È diventato più difficile, è diventato in una direzione in cui non eravamo programmati. Penso che il club sia stato bravissimo. Sarà la prima e spero l’ultima volta che lo dico: mi mancherà qualcosa che avevo pensato quando avevo analizzato la squadra, ma devo solo ringraziare per il mercato. Una reazione fantastica prendere Vina. Rui è Rui, ha giocato oltre 100 partite in nazionale 4-5 anni in Premier. Rui è stabilità, Vina è bravissimo, Eldor lo abbiamo preso perché ci serviva più mobilità e velocità. Siamo supercontenti con lui. Una reazione incredibile, per qualcuno inaspettata, perché la difficoltà in questo mercato è altissima, ma se qualcuno aveva bisogno di una reazione per capire quello che la proprietà vuole fare, in questi minimo tre anni che dobbiamo fare insieme, ecco la reazione. Non siamo la rosa più forte del mondo e lo sappiamo, ma nessuno ci può proibire di pensare di vincere la prossima partita. Questa è la mentalità, e nessuno può impedirci di pensare di vincere la partita. Sicuramente perderemo e pareggeremo, ma vogliamo sempre avere la sensazione di vincere”.

Ha parlato molto con la proprietà e Tiago Pinto. Come procede il lavoro che state facendo insieme?
“Secondo me la notizia dovrebbe essere quando l’allenatore non parla con dirigenza e proprietà. Mi è capitato in un altro club. Penso che sia solo positivo che questo succeda, per me è importante capire le loro sensazioni, per loro è importante capire il mio modo di pensare le cose. Questo mi piace tanto, vedo il direttore ogni giorno, se la proprietà non è qui c’è sempre al telefono. Volevo farlo in un modo più ampio, il rapporto è buono con gli scout, con gli analisti, con il direttore. Stiamo lavorando insieme. Non mi sembra di avere un gruppo in cui tutti vinciamo e l’allenatore perde. Mi sembra che stiamo costruendo un profilo di Trigoria dove vinciamo tutti e perdiamo tutti”.

Sabato la prima da allenatore della Roma all’Olimpico. Che effetto le hanno fatto i tifosi?
“Sabato ero superfelice, ma domenica ero un po’ triste. Ho visto Francia, Portogallo, Germania, Premier con gli stadi pieni. Una festa. Dopo ho paragonato all’Olimpico con questi stadi e sono stato un po’ triste, voglio l’Olimpico pieno di romanisti. Però sabato la sensazione è stata bellissima, era più di un anno che la Roma non giocava coi tifosi. La prima volta all’Olimpico come allenatore della Roma, un’accoglienza veramente fantastica. Però lo sento dal primo giorno, dal giorno del mio annuncio. Lo sento dal giorno che sono arrivato qui a Trigoria, lo sento per strada quando faccio la passeggiata in città e la prima volta all’Olimpico. Ma se posso chiedere qualcosa, chiedo: squadra. Non andare troppo nella direzione individuale e se lo si fa verso i giocatori, non verso di me. Non ho bisogno di supporto, se devo chiedere qualcosa chiedo squadra. Qui dentro è così. Loro allo stadio, squadra, Roma. Non potremo vincere sempre, a volte andremo a casa triste ma con la consapevolezza di aver lasciato tutto”.

Mancano poche ore alla prima partita ufficiale. José Mourinho con che stato d’animo ci arriva?
“Stai scherzando? Non posso dormire. Sto scherzando… Sono sempre molto tranquillo. Il dopopartita per me è più difficile, penso alla partita, a quello che è successo, l’adrenalina è difficile da smaltire. Prima della partita è tutto tranquillo e in questo momento è felice. Non mi piacciono le vostre amichevoli, mi piacciono le partite vere e le partite vere iniziano adesso. Sono preparato”.

Articolo precedenteULTIME DA TRIGORIA – Lesione al flessore per Smalling: salterà l’inizio di stagione
Articolo successivoMa quali mal di pancia: Mou ringrazia i Friedkin. Ma il colpo a centrocampo si complica

69 Commenti

    • Un allenatore che ringrazia è un allenatore che non cerca scuse, oppure alibi! ❤️💛

    • Mourinho ha giustamente sottolineato una cosa che spero infonda una profonda riflessione in tutti noi e principalmente nei giornalisti che hanno seguito la conferenza o che ne leggeranno il contenuto successivamente: Mourinho ha acceso una luce sulla ridotta presenza del pubblico negli stadi in Italia e ciò nonostante il lasciapassare, la mascherina ed il distanziamento.
      Ora vediamo se qualcuno ne parlerà o se scenderà il silenzio.
      Bene i Fedayn a rimarcare l’esigenza di socialità e aggregazione che le persone pretendono considerati i sacrifici fatti in termini di libertà e cessione dei diritti della persona che ci sono stati richiesti negli ultimi quasi 2 anni e osteggiandone l’atto di discriminazione che s’intende esercitare con dette misure di prevenzione.
      Come si evince non sto sottolineando qui una sfumatura dal sapore politico ma una profonda ferita della nostra società a meno che per la proprietà transitiva Mourinho è un Fedayn!
      Forza Roma, sempre!

    • …ma come?! Il mercato in entrata della Roma non era confuso? Ho letto recentemente che era CONFUSO! Mourinho in questa breve intervista ha spiegato in modo semplice perché chi sta dentro ha un punto di vista chiaro dei fatti e chi sta fuori immagina di sapere, anche con supponenza ed arroganza, come vanno le cose! A volte inventa in malafede, altre volte immagina, altre ancora costruisce per dimostrare di essere il più bravo, il diverso, il bastian contrario. Ascoltate queste due parole, semplici semplici percepisco la grandezza di un professionista appassionato e la pochezza di alcuni palloni gonfiati!

  1. Jooooooseeeeeeee mouuuuriiiiinhoooo lalalalalalalal Jose mourinho llalalalalalaaaa joseeeeeeee
    👏👏👏👏👏

    Jooooooseeeeeeee mouuuuriiiiinhoooo lalalalalalalal Jose mourinho llalalalalalaaaa joseeeeee👏👏👏👏👏

    • Ma non eri un fan di Fonseca? c’è le hai fatte a quadrucci per due anni sperando che rimanesse e ora….

    • Tu sei un Fan…
      Io SONO e SEMPRE sarò un sostenitore di Paulo Fònseca.

    • Ma se posso chiedere qualcosa, chiedo: squadra. Non andare troppo nella direzione individuale e se lo si fa verso i giocatori, non verso di me. Non ho bisogno di supporto, se devo chiedere qualcosa chiedo squadra.

      David0ne, hai veramente capito tutto!

    • Ogni cosa, come i discorsi, vanno fatti a suo tempo Manuel…

      Attenzione.

    • Esatto manuel, verso la squadra…come si doveva fare a suo tempo quando c’era spalletti e invece tutti coalizzati contro l’allenatore quando la cosa più importante erano invece i risultati della squadra…ci voleva mourinho per farvelo capire!

  2. La lezione magistrale che Mourinho ha dato finora ai giocatori è che con Lui si lavora tanto e si chiacchiera poco. Era ora. Ad esempio, un De Rossi con Mourinho durerebbe una settimana o poco più.

    • Tirare in ballo così De Rossi non ha senso. Sarebbe stato un giocatore perfetto per Mourinho.

    • Vi ho detto ..Zenone vive per questo …fuori di qui è un entità senza scopo ..si nutre della negatività che irradia nel chat …e più lo spollociate e più prende forma e vita

    • A Zeno’…
      Sei troppo simpatico… Si, si, Sei troppo simpatico..!!
      Tu c’è godi a fa’ incazza sta gente, vero..??
      Te da un senso de non so che’ a provoca’…
      Te diverte…😂😂😂
      Ma t’ho sgamato..🤷
      Sempre forza Roma…!!!!

    • Peccato che nella conferenza di Mou diventata famosa per “Zeru Tituli” si riferiva esplicitamente a De Rossi e al centrocampo della Roma in generale come un giocatori che voleva per la sua Inter… 🤣🤣🤣🤣🤣

    • Zenone stavolta condivido. Se ci fosse De Rossi, ovviamente giocatore, o durava una settimana lui……oppure Mourinho.

  3. “Speriamo che la Roma senza José non arrivi presto, speriamo che sia tra tanti anni”. Anche noi lo speriamo, daje Josè, adesso viene il bello!

    • E’ l’uomo di calcio giusto per fare il dirigente , per motivare e pretendere

      Una volta esaurito il suo legame come allenatore ( speriamo il piu’ tardi possibile) deve essere trattenuto alla Roma in una veste di coordinatore
      E’ forse l’unico che puo’ dare una mentalita’ sicuramente vincente all’ambiente

  4. Questo è un fomentatore……
    Immagino quando sarà possibile avere tutto lo stadio pieno…….70 mila fomentato giallorossi 💛❤️

    Ho solo sensazioni positive……
    Sono felice 💛❤️….

    • Domenica riempite ben bene l’Olimpico,così l’effetto cromatico sul mio nuovo TV dvb-2 4k sarà al top. 🏟️

    • Purtroppo saremo meno di quanti vorremmo… Ma tanto a te che te cambia? C’hai la TV in bianconero…

    • Azzzzzzzz Kawa for the win Zenò…. Questa è alta scuola Romana😂😂😂😤😤😤

  5. Giornalisti ,avete capito cosa ha detto ? Felice del mercato è del lavoro di Pinto . Adesso non vi inventate che mourunho se ne vuole andare da Roma

  6. Cosa ha ancora da aggiungere mister?
    Niente , io già risposto tutte domande, posso solo dire che la ROMA MENAAAAA….

  7. Il passaggio nell’intervista in cui dice:
    “Non sono venuto con un pullman con il mio staff, eravamo in pochi, siamo venuti con una piccola Hyundai…” è da applausi 👏👏👏😂😂😂

  8. Voglio il nuovo stadio, un nuovo Colosseo pieno di 50000 tifosi romanisti, e il mister Mourinho, novello console, a guidare la nostra amata e, spero nel frattempo divenuta, invincibile Roma. Si, Mou mi fomenta come nessuno prima di lui. Daje Mou, daje Roma.

  9. Dice che i laziali da quando avemo preso Abraham stanno tutti chiusi ar cesso seduti a aspetta’ che Lotito je compra la carta da c..o…

    • In realtà gli ha dato ragione nel senso che non è stato possibile fare un mercato come avevano programmato di fare e cioè inziare a comprare un centrale di difesa forte ed un centrocampista, due cose che ci mancheranno…

  10. Grande Mourinho ma mi sembra di capire che voleva un centrocampista in più (e sappiamo chi) e che non crede arriverà più.
    Purtroppo gli infortuni di Spina e la partenza di Dzeko hanno scombinato i piani di Mou.
    Non è stato contento di questo e la frase sibillina “spero che sia l’ultima volta” fa capire perché sia ststo preso Abraham a quelle cifre ad ogni costo..
    Lo vedo molto carico.. Daje Roma

    • Ora scommetto che é Xhaka… ma ragazzi ci rendiamo conto che è il simbolo della mediocrità dell’Arsenal,di una squadra che è arrivata nona e 3 volte sesta dal 2016 a oggi…non me fate dì cose che non voglio

    • Grande Mou ma la società deve guardare sempre oltre e ben venga una strategia in cui si investe su profili che in caso di ambientamento non positivo puoi comunque rivendere…basta casi Nzonzi, Pastore ecc.
      Xhaka, giocatore che stimo, non rientra a mio modo di vedere nella strategia attuale. Anche Nzonzi quando è arrivato aveva tutte le caratteristiche per essere il profilo giusto.

  11. ho visto l’intervista, a me è sembrato che sia molto ma molto felice, in due occasioni ha detto che spera di rimanere più dei tre anni di contratto, così come è contento del mercato fin qui fatto dalla società, del lavoro che viene svolto da tutti, giocatori scout, analisti, dirigenti, staff tecnico e medico, speriamo di divertirci tanto!

    • Qualcuno disse”se avessi avuto una grande stampa romana”…onore al presidente campione d’italia!!

  12. Sara’ stata pure un intervista “preparata” ( comunque con contenuti interessanti ) e fatta alla TV della società …
    MA A ME M’HA GASATO DA MORI’ !!!

    Dajeee ROMA e Daje MOU !!!

  13. Da uomo di calcio molto esperto ed intelligente anche con questa intervista cerca di portare tranquillità e coesione.
    A mio modo di vedere ci sarà spazio per qualche altra operazione (centrocampista e centrale titolare) dal momento che gli investimenti per Eldor e Tammy prevedono esborsi finanziari all’esercizio attuale assolutamente minimi.
    Prima qualche uscita e poi Anguissa in prestito con diritto di riscatto e Lenglet e ci divertiamo!!!

  14. “Sarà la prima e spero l’ultima volta che lo dico: mi mancherà qualcosa che avevo pensato quando avevo analizzato la squadra, ma devo solo ringraziare per il mercato.” Secondo voi sta dicendo che il mercato è finito così?

    • le cessioni, ovvero la parte più difficile del mercato della Roma, per ovvie ragioni, chi non ha mercato, chi rifiuta le offerte (poche), chi pretende la buonauscita, senza il mercato in uscita, forse sarà difficile che ci siano altri innesti, nell’intervista sottolinea più volte un mercato difficilissimo, anche per queste ragioni, oltre agli imprevisti (spinazzola e dzeko) e alla pandemia che ha fatto il resto, credo.

    • Anche per me stava annunciando che il mercato è finito e che per il centrocampista se ne parla a dicembre..
      Quanto meno lo vedo condividere le scelte della società operate in base alle risorse disponibili.
      È chiaro che il rinforzo cui pensava era a centrocampo posto che gli acquisti del difensore e del secondo attaccante sono stati dettati da emergenze.
      Vedendo le avversarie dirette per il quarto posto Milan e Napoli siamo più o meno la’.
      Il Milan ha perso Chalanoglu e Donnarumma, ma ha preso Giraud. Il Napoli è lo stesso dell’anno scorso con uno Spalletti in più.
      Sarà dura ma noi abbiamo Mourinho!!

  15. Alcune considerazioni: 1) Mou dice che e’ felice contengo del lavoro di Pinto e dei boss come li chiama lui (Dan e Ryan)
    2) Non ha la rosa piu ‘ forte del mondo ma non partiremo mai battuti
    3) Aveva ipotetizzato un certo mercato l’infortunio di Spina e la fuga di Dzeko hanno cambiato i piani ma loda la societa’ per aver reagito subito e bene
    4) A fine mercato risoetto alle ipotesi iniziali qualcosa manchera’ ma trovera’ in seno alla rosa le soluzioni.
    5)Eldor e’ una sua richiesta serviva velocita’ per ilnsuo attacco.
    6) Dzeko ha virato sul’inter in poche ore Mou non ha gradito.
    7) 3 anni di contratto certi ma…lui spera di piu’
    8) La rissa con il Betis tutta colpa sua ( a difesa della squadra)
    9) Con Pinto e i boss lui si sente tranquillo
    Conclusioni o Jose’ e’ un gram bugiardo oppure chi ne esce , come al solito, a pezzi e’ la stampa che nei 40 giorni del suo silenzio ha detto tutto il contrario, Mou nervoso, Mou preoccupato, Mou con la valigia pronta e gia’ pentito di essere venuto.
    Ordine dei giornalisti dove siete.? Ussi e associazioni della stampa varia che dite? Tutti zitti?
    Delle radio….meglio stendere veli pietosi…
    Di tutto wuesto mondo di disinformazione possiamo e fobbiamo farne tranquillamente a meno

    • Ma che devono dire. Sono tutti eccitati per l’operazione Locatelli – Juve. Una cosa che dire vergognosa e’poco.
      Prestito gratuito x 2 anno. Con obbligo ( e ci mancava pure che non vi fosse l’obbligo) di riscatto e pagamento quinquennale.
      Cioè servi plebei vassalli e giullari di corte , se era la Roma che voleva Locatelli. Embè 40 mln tutti e subito . O al massimo qualche giovane del settore giovanile da sacrificare..e vassalli..

  16. Un Jose Mourinho compiaciuto del lavoro svolto dalla Società sia pure in contingenze difficoltose a causa della pandemia. Interessante più di altri il capitolo dedicato ai collaboratori che tolti i tre o quattro storici è composto da giovani professionisti cresciuto in loco e vogliosi di mettersi in mostra professionalmente. Un frecciata a quegli allenatori che si fanno seguire da una vera e propria corte dei miracoli e il cui peso si rovescia sul bilancio societario…

  17. Sarebbe FANTASTICO inserirsi (eventualmente) nella trattativa Insigne dal momento che certaldo di fisso lo farà “sparire”…. del resto a LUI nun piacciono quelli che je fanno ombra…😏

  18. Si aggiunga che il nostro mercato non può fruire delle benevolenze delle società italiane tutte orientate alla genoflessione vs chissà chi…
    Il passaggio di Locatelli è a condizioni da..indagine!
    FORZA ROMA

    • Più che altro, erano… quanto? 40 giorni? che trattavano… Li hanno presi per sfinimento?

  19. È finito il tempo delle seghe mentali, ora è tempo dei fatti, la proprietà ha messo a disposizione un Grande Manager, e acquisti mirati in base alle esigenze cambiate nel giro di pochi giorni per infortuni e dietrofront di uomini con la u minuscola.
    Il primo passo è affrontare in maniera seria la Conference League perché nulla è scontato.

  20. “Non siamo la rosa più forte del mondo e lo sappiamo, ma nessuno ci può proibire di pensare di vincere la prossima partita”.
    Queste parole esprimono la filosofia dell’uomo. Andrebbero scolpite.

  21. Andando un attimo fuori tema..

    Sto notando una cosa..
    Si parla poco, anzi, pochissimo di un altro grandissimo cambiamento..

    Grandissimo, specialmente, se questa fosse la nuova politica..

    Dall’arrivo della famiglia Friedklin non si e mai puntato minimamente alla plusvalenza..

    Ragazzi, ogni anno si vendeva.. 1/2 pezzi.. A volte anche di più..

    Ora, ragionando così, al volo, se la Roma non avesse venduto i suoi pezzi migliori ogni anno.. Che squadra avremmo avuto in questi anni?..

    Partendo da quelli che per me sono i migliori.. Marquinhos, Allison, Salah.. Ma ci potrei mettere anche Pjanic, magari Paredes che sta facendo bene.. E sicuramente ce ne sono altri..

    Già solamente questa e una differenza che potrebbe cambiare il futuro della Roma..
    Vendere solamente chi non rientra nel progetto..

    Per quanto riguarda il centrocampista.. Lo avevo detto giorni fa, La Roma ha un numero di giocatori impressionante.. Si chiede il terzino destro.. Ma la Roma ha 4 terzini destri, Possono piacere oppure non piacere, ma sono 4 terzini stipendiati, ed alcuni prendono anche molto..

    I giocatori che possono giocare sulla mediana, sono anche di più.. Partendo da Nzonzi, Coric, Riccardi, Diawara, Cristante, Veretout, Villar, Darboe, Bove.. Senza considerare, ne Pellegrini, ne Pastore.. Sono 9 per 2 posti..

    Ed anche quì il discorso e simile.. Di questi 9 almeno 4 sono di troppo, 5 mediani per 2 posti vanno bene.. E magari ne aggiungi 1 con le caratteristiche adatte al gioco..

    Oppure 1/2 in prestito e tendi a liberarti di altri 5 ingaggi.. e ne potresti portare 2..

    Ma così, con una squadra tanto lunga, con così tanti giocatori, con stipendi anche molto alti.. Diventa complicato aggiungere..

    Per come la vedo io, ora bisogna lavorare sulle uscite.. magari anche sui difensori in uscita.. Che sono ben 6.. Sperare di piazzare qualcosa.. E a quel punto provare a fare qualcosa all’ultimo..

    Quest’anno gli ultimi gg saranno ancor più frenetici del solito..
    Le squadre abbasseranno le pretese per i giocatori che non verranno considerati in alcuni progetti.. Ed in alcune squadre, si possono trovare anche nomi importanti..

    Insomma, ancora non e detto che non potrà succedere nulla, tempo..

    Forza Roma.

  22. Se non arrivasse entro la fine del mercato un grande centrocampista l’acquisto di Abraham potrebbe perdere gran parte del suo senso.

    • Punti di vista Vegemite..

      L’acquisto di Abraham e una cosa che non c’entra nulla con il centrocampo..

      Concordo con te.. Serve un centrocampista adatto a questo tipo di gioco, servirebbe un giocatore in grado di far girare la squadra.. (ed invece magari Mou vuole un mediano di rottura)..

      Ma l’acquisto di Abraham e per l’attacco.. E serviva.. Mourinho e stato chiaro, avendo Dzeko ed anche Majoral, Voleva un altro attaccante, Magari uno da poter mettere insieme al titolare, Magari sulla fascia, ancora non lo sappiamo..

      Andando via Edin, serviva il sostituto, ne voleva comunque 3

      Quindi per come la vedo io, Aver preso Abraham, in ogni caso ha il suo senso ed il suo perchè, ed ha dimostrato una certa forza societaria, sotto diversi punti di vista..

      E con lui, hai sistemato un settore del campo..

      L’arrivo del centrocampista, servirebbe a sistemare un altro settore, concordo, uno dei più importanti, ma e un operazione, totalmente scollegata..

      Ma di attaccanti, prima di Shomurodov ne avevamo 2.. Con la partenza di Dzeko.. Siamo rimasti a 2.. Sono anni che ci lamentiamo che non si possono avere in rosa, solamente 2 prime punte.. Finalmente sotto questo punto di vista, siamo stati accontentati..

      Di giocatori da mettere sulla mediana, aihimè, ne abbiamo una quantità spaventosa.. Ed e vero, di tutti quelli che abbiamo, chi per un motivo, chi per un altro, c’entrano poco e niente con una mediana solida e sicura.. Ma sono sempre una decina di stipendi da pagare, solo per quel settore di campo.. solo per 2 possibili titolari..

      Forse, tanti, troppi errori, sono stati fatti in passato, non ora, ora e solamente complicatissimo, riuscire a darli via, anche solamente per fare posto..

      Poi sul fatto che servirebbe 1 centrocampista, ma anche 2 con caratteristiche diverse, siamo d’accordo..

      Così come, per me, servirebbe un difensore, Forte, magari mancino..
      Un terzino destro forte
      Ed io aggiungo anche un terzino sinistro..

      Perchè se abbiamo problemi a destra con Karsdord e Reynolds.. E li abbiamo ancora santon e Florenzi..

      Sulla sinistra abbiamo Vina e Calafiori.. Calafiori che ad oggi non si e mostrato molto migliore di Reynolds.. E che dalla sua ha il problema infortuni..

      Tornando al succo iniziale.. Si hai ragione, serve un centrocampista.. Ma e una cosa del tutto scollegata con l’operazione Abraham, un operazione che a mio avviso, in ogni caso, andava fatta..

      Forza Roma

    • Ciao Marco.
      Grazie per aver espresso il tuo punto di vista con la consueta competenza ed educazione.
      Mi spiego meglio.
      Onestamente avrei preferito che il mercato fosse stato gestito diversamente, da un punto di vista di scelte strategiche.
      Primo acquisto: grande centrocampista.
      Poi tutto il resto.
      Era forse anche l’idea di Mou e non è stata una grande furbata perdere tempo dietro a Xhaka.
      Si poteva stabilire una deadline e poi cambiare obiettivo.
      È andata diversamente anche per via di situazioni inattese come l’infortunio di Spina e la decisione di Edin.
      Il mio commento era volto in parte a sottolineare che la potenza di fuoco in avanti (unitamente agli sforzi per averla) perderebbe di significato senza un centrocampo in grado di sostenerla.
      E senza centrocampo adeguato anche la difesa potrebbe risentirne.
      Tanto più vero se l’impegno economico della società per prendere Abraham è significato mettere una pietra sopra ad ulteriori acquisti a centrocampo.
      Un saluto.

  23. Questo ci sa fare veramente, sembra che sia qui da anni. Ha colto tutti i punti critici di Roma e della Roma e li affronta uno a uno.
    Ha smontato le polemiche sulle risse contro Porto e Betis dicendo “sono stato contento di quella piccola rissa contro il Porto” per poi aggiungere che contro il Betis “responsabile è stato l’arbitro e poi io”.
    Non è una Roma isterica e nevrotica, è una Roma gagliarda a cui capita di sbagliare (anche se l’arbitro…).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome