Mourinho: “Guardiola o Ferguson? Dico Ranieri. Col Leicester il successo più incredibile mai vissuto” (VIDEO)

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AS ROMA NEWS – José Mourinho ha risposto alle domande di Mikel nello show “Obi One” e a quella sulla preferenza per Ferguson o Guardiola, l’ex allenatore della Roma ha risposto così: “Impossibile fare un paragone, impossibile paragonare le due generazioni, impossibile paragonare la potenzialità di fare cose, entrambi sono storici per la Premier League, ma io rispondo Ranieri“.

Mourinho ha poi proseguito: Vincere con il Leicester è una cosa unica. Vincere con lo United in quella generazione è una cosa unica, ma…vincere con il City è una cosa unica, ma…vincere con il Leicester non ha ma. Per me è il successo più incredibile che io abbia vissuto“.

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26 Commenti

  1. Mourinho è persona sincera e leale oltre che un grande tecnico. L’ho sempre visto andare per primo a salutare il collega di panchina al termine delle partite, anche di quelle più ricche di polemiche. I suoi complimenti per Ranieri sono spontanei e non è la prima volta.
    Mourinho è veramente una bella persona.

    • Condivido e concordo ogni singola parola! Aggiungo che sono uno dei nostalgici di Mou alla Roma; Probabilmente il suo ciclo con noi era già ai titoli di coda ma dispiace per come si è concluso il rapporto. Per me resta un allenatore top tra i primi dieci nella storia del calcio moderno.

    • mmmm ricordo una polemica di allora quando mou critico’ ranieri apostrofando il fatto che non parlasse neanche bene l inglese ….

  2. Grande jose..Sarà pure scorbutico a volte nei modi ma non è un ipocrita.Di lui ho sempre apprezzato questo.Oltre al fatto di averci fatto toccare il cielo con un dito.Se non fosse stato per il freddo inglese.

  3. Scusate,
    ma c’è il minimo dubbio?
    L’impresa di Ranieri è unica in assoluto.
    C’è chi l’ha paragonata allo scudetto del Verona, ma erano altri tempi, c’era molto più equilibrio economico tra le squadre, negli anni precedenti avevano vinto anche Fiorentina e Cagliari, Roma, Napoli, e dopo poco la Sampdoria.
    Il Leicester è l’unica ad aver spezzato il predominio quasi 20ennale delle squadre corazzate di Manchester, oltre alle piccole parentesi delle multimiliardarie Chelsea (2) e Liverpool (1).

    E’ come se da noi vincesse lo scudetto il Venezia, facendo un rapporto di costi e fatturato.

    Resterà leggenda, probabilmente irripetibile, per sempre.

  4. Ormai in un mondo come quello del calcio dove nelle dichiarazioni di dirigenti ed allenatori prevale l’ipocrisia, la falsità e il finto buonismo, sono abituato a fare la radice cubica dei complimenti o degli attestati di stima.
    Quello di Mourinho su Ranieri mi è sembrato invece un giudizio sincero e genuino.

  5. MOU, PERDONA TOP GUN DE WISH
    non è del mestiere
    Sensi avrebbe fatto la guerra con te
    quanto ti avrei voluto negli anni di Totti De Rossi Strootman e il ninja. non ci avrebbero fermati nemmeno con le bombe. peccato

  6. Mai stato un fan di Mourinho, però ho comunque un grande rammarico; quello che anche lui sia stato perculato dai Friedkin e costretto a fare i cappuccini col latte di toro per quasi tre anni.
    Mai una squadra a disposizione per poter sognare.
    Vai tranquillo Josè, magari ci si rivede quando porteremo a termine “er progettoh”, quello famoso sai, quello che dura fin dall’insediamento di Pallotta.
    Anzi no, da DiBenedetto e quei quattro fantocci insieme a lui.

  7. Grandissimi entrambi. Onorato di averli a Roma. Giustissimo commento, con Mou in panca o con il Sir avremmo fatto sfracelli con quella squadra. Ma il nostro DNA non c’è lo consente purtroppo

  8. …Piu di qualcuno in questi giorni critica MOURINHO perché lo ritiene IPOCRITA, …quindi non è mai stato “della ROMA” sinceramente.
    Io penso che il portoghese sia capace di “vestire realmente” i colori delle squadre che allena senza nessun retropensiero.
    Quando vestiva la nostra maglia era sinceramente romanista per me, come lo era all’Inter loro, e oggi in Turchia.
    Probabilmente (come sappiamo accaduto ad un numeroso elenco di giocatori) la ROMA ti prende dentro anche di più, in maniera speciale, perché credo che sia speciale perché la vive e non perché sono romanista.
    Aldair, Cafu, Candela, Dzeko, Mancini, Delvecchio, Voeller, Boniek, Montella…lo stesso Batistuta, Tommasi ma quanti nomi potremmo fare di persone no romane, che hanno girato diverse squadre, ieri e oggi, e hanno credo la Roma dentro?

    Per quanto riguarda la convinzione che MOURINHO protegga se stesso, fondamentalmente, più che la sua squadra poi… è possibile che in qualche misura ci sia del vero ma è molto limitativo vederlo solo così.
    Del resto dovrei conoscere chi in questo mondo è propenso a darsi allegramente la zappa sui piedi… un matto?
    No. Attaccare la Roma, l’avversario peggiore, senza pietà e completamente (zero tituli), combatterla in ogni modo se sei dell’Inter…ed essere della ROMA completamente se sei della ROMA non è ipocrisia ma onestà di pensiero, è assolutamente legittimo e pure auspicabile.

  9. A me non piace il Mou allenatore, gioco datato, sceneggiate imbarazzanti ad ogni partita, non più top da parecchi anni ma comunque, lo ritengo una persona per bene.
    Secondo me, è uno che dà sempre il 100% per i club che allena e che essendo un sentimentale finisce per amarli davvero.
    Rispetto ai tanti falsi che girano nel mondo del calcio, è proprio un’altra cosa.
    Lo ringrazio per le belle serate europee, meno per i campionati fallimentari, ma resterà comunque nella mia memoria di tifoso della Roma.

  10. La carriera di Mourinho non può essere messa in discussione che da stolti.
    Ha vinto con grandi squadre? Certo. Ma bisogna in primo luogo arrivarci, alle grandi squadre, e poi bisogna avere il carisma per gestire grandi giocatori.

    E qui c’è la grandezza vera di Mourinho, o di altri grandi allenatori (Guardiola, Ancelotti, ecc) l’intelligenza, il carisma, la psicologia, in una parola: la leadership.

    Mourinho ha l’Aura.
    Non è il solo, ma non sono molti.

    Da noi, con una squadra peggiore di quella che abbiamo ora, perlomeno come rosa a disposizione, stava per farci vincere due trofei europei di seguito.

    Inutile dire che la finale con il Siviglia è stata una vera e propria sliding doors. Eravamo a un passo da un trofeo e dalla Champions, e dai soldi della Champions. E poteva cambiare tutto.

    Per me come capacità di gestire una rosa adattando il gioco per ottenere il risultato resta il migliore.

    Ma più che l’allenatore, stimo l’uomo, che è di livello ancora superiore.
    E non potrebbe essere altrimenti.

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