MOURINHO: “Meritiamo di arrivare in finale. E’ un momento duro, ma siamo motivati” (VIDEO)

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AS ROMA NEWS – Josè Mourinho interviene in conferenza stampa per parlare della partita di domani sera sul campo del Leicester.

Queste le dichiarazioni dell’allenatore della Roma sulla gara di andata della semifinale di Conference League:

Ha sentito Ranieri?
“Siamo amici, dico da tanti anni che tanti tecnici in Premier League hanno vinto tanti titoli tipo Ferguson, Wenger, io, Klopp, Guardiola. Quello che ha vinto Ranieri, però, è quello più speciale di tutti. Ho giocato quel campionato lì e lo ricordo come un momento importante. Anche se Claudio non è qui, hai fatto bene a ricordarlo, per lui sarà sicuramente una partita speciale”.

L’ultima volta che è arrivato in semifinale non è stato in grado di arrivare in finale… Stavolta ha paura?
“No, possiamo vincere. Crediamo che per il lavoro fatto quest’anno per migliorarci meritiamo la finale. Il calcio a volte restituisce i meriti, affrontiamo una grande squadra. Ammetto che nella mia lunga carriera mi sono successe tante cose, ma Levy capisce molto di calcio”.

Le divergenze con Rodgers in passato?
“Posso dire che siamo stati insieme nel Chelsea e ci siamo divertiti tanto. Posso dire che abbiamo un rapporto d’amicizia, anche se il calcio ti porta in differenti direzioni. Non sono io ad affrontare lui, quindi voglio solo il meglio per lui, ha fatto un bel percorso e ha un futuro davanti, gli auguro il meglio”.

Siamo in semifinale, al top di questo percorso. Ora non si può più parlare di una coppa che vale poco… Cosa si prova a tornare in Inghilterra?
“Domani giocheremo la tredicesima partita in Conference League. Abbiamo iniziato contro la squadra che avrebbe vinto il campionato turco, ora al punto chiave affrontiamo una squadra da Europa League. E per arrivarci dalla Premier devi essere forte. Ma non è la loro competizione, è la nostra competizione. Abbiamo sofferto e pagato tanto, anche in campionato per aver giocato ogni 3 giorni. Abbiamo 2 diverse possibilità di giocare in Europa League: finire almeno sesti o vincere la Conference. Ma possiamo anche non raggiungerla e questo ti mette pressione, perplessità, dubbi. Il Leicester non ha questa pressione, resteranno noni, noi abbiamo una situazione diversa visto che siamo in lotta con Fiorentina e Lazio. È un momento duro per noi ma siamo motivati”.

L’ultima Roma di coppa è stata una squadra offensiva, con Zaniolo accanto a Abraham.
“Non voglio rispondere, sicuramente Rodgers non saprà come giocheremo e io altrettanto. Ma abbiamo finito 3-0 con la Lazio con una formazione teoricamente meno offensiva. Buon per me che sono tutti disponibili, ci dà la possibilità di giocare come vogliamo. Abbiamo soluzioni in panchina e non dirò molto altro. Ma se mi chiede se nella prima partita è mantenersi una possibilità per il ritorno, dico di no: giocheremo per vincere. E se perderemo come a Bodo, poi vedremo… Magari è il Leicester che con merito ci porta in una direzione tale da pensare alla vittoria al ritorno, ma domani non giocheremo con quest’ottica”.

Le squadre inglesi giocano con un altro ritmo?
“È il bello delle competizioni europee, quando ho iniziato ero assistente e viaggiavo tanto. Ci sono sempre principi culturali, così come il modo di valutare la partita può avere influenza. Ma a fare la differenza è avere giocatori che non hai possibilità di avere. E ora in Italia questa possibilità non c’è, guardate Inter-Liverpool… Se guardiamo ad esempio al Leicester, limitandoci ai giocatori offensivi, guardatevi chi sono e quanti sono… Sono tantissimi e parliamo del Leicester, non del Liverpool, del City o del Man Utd. Ma culturalmente anche noi siamo in grado di dare problemi, è il bello del calcio, uno sport che a differenza di altri ti dà la possibilità di vincere contro chi ha più potenzialità. Sarà una partita aperta”.

Tra pochi giorni l’anniversario dell’annuncio da allenatore della Roma. Una data che le è rimasta impressa? Un anno fa avrebbe firmato sapendo di essere arrivato a questo punto?
“Certo. L’ho detto dal primo giorno, questa è la mia competizione. Magari Brendan non sente lo stesso, visto che ha giocato contro Napoli e Spartak, ma questa è la mia competizione. Ad agosto ci giocavamo i playoff con il Trabzonspor, ora siamo qui. E’ la mia competizione, abbiamo pagato con punti in Serie A. Perché oggi la Fiorentina ha perso? Perchè hanno giocato 4 partite in 2 settimane, cosa che non hanno fatto mai. Chi non paga con i punti sono squadre che hanno tutti giocatori dello stesso livello. Se siamo qui dopo quello che abbiamo lasciato per strada, dobbiamo prenderci questa semifinale con due mani e lottare fino in fondo”.

Terza semifinale della Roma negli ultimi 5 anni. Un dato fine a se stesso?
“Prima di tutto c’è il merito, in Champions League arrivano anche squadre che accumulano un certo coefficiente, spero che la Roma possa entrare in questa nuova Champions League. Se tu arrivi in semifinale, se non arrivi in finale significa poco”.

Cosa ne pensa di ten Hag al Manchester United?
“Non parlo di altri club, solo del mio”.

 

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14 Commenti

  1. José Mourinho è l’ultima chance che il Destino offre alla Roma per diventare grande come non lo è mai stata. Questo è quello che io penso di lui. ✨

  2. Domani sera preparo le patate al forno e le condisco con una spolverata di curcuma e di paprika. Voglio vedere giallorosso ovunque.
    Adesso entro in apnea prepartita.
    Forza Roma sempre e ovunque.

  3. Non ho capito: noi possiamo entrare in EL vincendo la CL tramite il campionato, il Leicester solo tramite la CL, per quale motivo noi dovremmo avere più pressione?

    Non è il contrario semmai? Chiedo senza polemica non capisco…

    • Ciao, in teoria si, loro hanno solo una possibilità mentre noi invece due, dovrebbero quindi stare più con l’acqua alla gola.
      Tuttavia in pratica qui in Italia siamo un tantino più esasperati di loro, specialmente con una piazza molto più grande della loro, il Leicester in Inghilterra è una provinciale come lo è una squadra di una città di 100.000 abitanti da noi e poi in particolare la pressione di Roma, diamo troppa importanza ai formellesi sbiaditi che ci sono finiti 2 volte di fila sopra in classifica e ci stanno solo 2 punti sotto, il Leicester non ha l’altra squadra in città che gli crea eventuali psicodrammi perché qui da noi qualora si verificasse (facciamo tutti i dovuti scongiuri) la situazione negativa senza il titolo che ci porta in EL ed un’altra volta classifica sotto i formellesi che ovviamente sarebbero capaci di ridersela nonostante la sveja rimediata 3-0 nel derby, noi romanisti rischiamo di iniziare a fare psicodrammi da scenario catastrofico.
      Se un giorno la giustizia ci levasse quelli impiastri sbiaditi ci sarebbe meno pressione, salvo fare uno squadrone monstre e calcolarli meno di zero come fa il Barça con l’Espanyol ad esempio.

    • Il discorso è che il Leicester ormai ha mollato il campionato e si concentra unicamente su questa partita, mentre noi dobbiamo stare lì a risicare le forze e la concentrazione ogni 3 giorni, avendo dietro 3 squadre che possono sbatterci fuori dalla qualificazione in EL.
      Dopo è vero che noi abbiamo 2 possibilità di giocarci le coppe l’anno prossimo, mentre il Leicester può farlo solo eliminando la squadra più forte della coppa (sulla carta).

    • Ciao Fattenavita, intendeva che hanno meno spreco di energie, in quanto per la lotta al posto UEFA sono fuori.
      Noi invece dobbiamo lottare in campionato per tenere il 5*posto e la coppa…
      💪🧡❤️

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