AS ROMA NEWS (CORSPORT) – James Pallotta ha detto sì. Quel che dice la Roma nella nota diffusa ieri è che tutta la diatriba recente nasceva dalla constatazione che le notizie sulla trattativa sono diventate di dominio pubblico e che qualcuno, in particolare il socio di minoranza Unicredit, aveva uno strano modo di trattare affari per i gusti degli americani. Ora, invece, l’accoglienza «con favore» a nuovi partner di ogni origine e provenienza fa sperare per il meglio.
Nessuno nomina Chen Feng e il suo gruppo Hna, ma l’investitore cinese è lui. Per rendere famoso in campo internazionale il marchio As Roma non si può prescindere dai risultati e i risultati non possono prescindere dal rafforzamento della squadra. Servono soldi per migliorare la situazione debitoria, servono soldi per portare avanti il progetto dello stadio. Se arriva un socio cinese, davanti alla Roma si spalanca di colpo un mercato di un miliardo e trecento milioni di potenziali clienti. Solo che Pallotta non intende lasciare tutto questo in mano ad altri. Gli va bene la prima parte del piano cinese: arrivare al possesso di un 30% della società pagando, tra acquisto delle azioni di Unicredit e aumento di capitale, un centinaio di milioni. Non la seconda: aspettare il momento opportuno per impossessarsi della Roma.