Pellegrini: “Andremo sia in Qatar che in Champions, io ci credo”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, oggi su Sport Week (C. Zucchelli – M. Cecchini) compre l’intervista integrale fatta a Lorenzo Pellegrini e sua moglie Veronica.

Credete nella sfortuna? L’Europeo saltato per infortunio, la Roma di Mourinho che pare al di sotto delle aspettative.
Lorenzo: Non ci credo. Credo però nelle energie. Sono fissato. Ogni tanto leggo qualche libro su questo, l’ultimo è “La tua mente può tutto”. Nella vita i momenti difficili ci sono, ma penso che non esista una realtà scritta. Si può cambiarla con lucidità e positività. Perciò iniziamo così: io credo che le cose andranno sempre meglio.
Veronica: Un po’ mi fa ridere quando parla di queste cose, ma in fondo anch’io ci credo.

Da ragazzo hai compiuto il Cammino di Santiago per arrivare a Compostela. Com’è stato?
Lorenzo: Bellissimo. L’ho fatto con una comitiva guidata da un parroco, Don Luca, cui voglio bene. Avevo 14 anni e mi pare che percorremmo a piedi gli ultimi 180 km. Un’esperienza totalizzante.

Se la Roma vincesse lo scudetto, sarebbe disposto a ripeterlo?
Lorenzo: Certo. E anche a fare molti chilometri in più.
Veronica: Io non l’ho fatto perché non stavamo ancora insieme, ma mi piacerebbe. Potrebbe essere l’occasione giusta.

Varrebbe anche per il Mondiale, se ci andiamo?
Lorenzo: Si deve andare. Purtroppo, per i nostri demeriti, abbiamo imboccato una strada difficile. Ne parliamo tra noi della Nazionale nel gruppo su WhatsApp. Pensavamo di avere in mano la situazione e invece…
Veronica: A me piacerebbe anche seguire Lorenzo in Qatar e portare i bambini con me, non ci sono mai stata.

Senza Mondiale, ne uscirebbe ridimensionata anche la vittoria dell’Europeo?
Lorenzo: Non credo. L’Italia non ha vissuto solo per un mese, ma per un anno e mezzo le esperienze di un gruppo nuovo. Per quanto mi riguarda, i playoff sono uno stimolo: marzo può essere un’occasione per riprendermi quello che ho perso, anche se io mi sento parte del gruppo campione d’Europa. Tutte le difficoltà superate durante la qualificazione fanno parte del percorso. Poi è normale che i compagni abbiano vissuto un mese eccezionale e io abbia solo tifato per loro.

Com’è l’umore di un calciatore a casa dopo una sconfitta?
Veronica: Sicuramente Lorenzo è migliorato. Prima perdeva una partita, rientrava a casa e non mi rivolgeva la parola. Ora ha maturato questo spirito positivo che gli consente di affrontare le cose. E poi ci sono i bambini…
Lorenzo: A caldo è sicuramente dura. Poi quando ti vengono incontro i figli sei costretto a interagire. Come puoi non farlo?

Uno studio americano dice che, in caso di sconfitta, si ha meno voglia di fare l’amore: vero?
Lorenzo: Può essere. Non è una questione di voglia, forse, ma di emozione. Se provi un sentimento negativo, non hai voglia di gioire, diciamo così.
Veronica ride.

Come tante famiglie in vetrina, anche voi avete avuto un rapporto complesso con l’aggressività dei social.
Lorenzo: A me non dà fastidio quello che dicono su di me, sulla mia famiglia e i miei figli sì. Tanto.
Veronica: Sui social non c’è più limite.
Lorenzo: Ne ho parlato coi compagni anche in Nazionale. Forse è giusto che ci sia l’obbligo di presentarsi con nome e cognome. Confrontarsi è anche bello, ma bisogna farlo assumendosi la responsabilità di ciò che si dice.

Quando lei non è partito per Genova, in occasione della nascita di suo figlio, molti tifosi hanno postato commenti sgradevoli.
Lorenzo: Forse per alcuni non siamo uomini. Ho tenuto un aereo bloccato finché ho potuto, ma per privacy non desideravo dire cosa stesse accadendo. Nella vita si devono fare delle scelte. Volevo essere in tutti e due i posti, però mia moglie aveva bisogno di me, perciò rifarei tutto. E’ stata una situazione particolare.
Veronica: E intensa.
Lorenzo: La cosa che mi darebbe più fastidio non è comportarmi come dice la mia testa per assecondare altri. Non è bello sentir dire che si è persa una partita perché io non sono andato. Non lo è neanche per i miei compagni.

E’ difficile essere la moglie di un calciatore?
Veronica: No. So che posso essere criticata anche per falsità. Leggo e non do peso, anche se certe parole possono dar fastidio.

Purtroppo il Covid ha rialzato la testa: come state vivendo questo periodo?
Veronica: In famiglia l’abbiamo preso tutti. Ero incinta, ma ero preparata: nella Roma si erano contagiati in tanti e anche Lorenzo. Per fortuna a noi è andata bene, ma in questo momento non ci può essere priorità se non la salute pubblica, anche se i tifosi ci mancano.

Sempre sui social, Lorenzo ha avuto problemi anche per via dell’amicizia con Immobile.
Lorenzo: Non me la prendo e, in fondo, la capisco anche questa cosa. O meglio: non la capisco, ma fa parte del gioco. So che rivalità ci sia e, se uno me lo fa notare, va bene. Ciro è un ragazzo eccezionale e siamo legati anche con le famiglie, però quando scendo in campo è un’altra cosa. Se giocassi contro mia madre, diventerebbe un avversario, farei fallo pure a lei. Non ho fatto niente di sbagliato, ma non me la prendo se i tifosi si arrabbiano per una foto con Ciro. E’ diverso dall’episodio della nascita di mio figlio.

Essere capitano della Roma è un onore, ma anche un onere?
Veronica: Per me lui è sempre Lorenzo, così come io sono Veronica. Non noto differenze nell’approccio dei nostri amici.
Lorenzo: A noi piace la semplicità in cui viviamo, ma per me le cose sono cambiate. La fascia è una responsabilità, in campo e fuori. La mia sta anche nel far capire ai nuovi che questa non è una maglia qualunque e la Roma non è un posto di passaggio.

Be’, per molti campioni, da Alisson a Salah, in questi anni lo è stato.
Lorenzo: Questo è un discorso più ampio. Le cose stanno cambiando. Comunque anche in passato ci sono stati tanti che volevano restare a tutti i costi e non lo hanno potuto fare, ma queste cose non devono competerci. Io faccio riferimento allo spirito che deve animare chi arriva a giocare nella Roma.

Essere capitano dopo Totti e De Rossi è difficile?
Lorenzo: Ho vissuto lo spogliatoio con Daniele e ho avuto un rapporto incredibile con Francesco nonostante avesse smesso. Loro sono stati grandi esempi. Soprattutto nell’approccio con chi arrivava dalla Primavera.

Non è strano che siano fuori dalla Roma?
Lorenzo: Penso che sia strano per tutti. Sono state due leggende e per il rapporto che ho avuto con loro dico che mi piacerebbe vederli ogni giorno a Trigoria. Ma penso anche che sia da rispettare le scelte che hanno fatto. Hanno intrapreso un percorso e non gli stanno regalando nulla, anche se si chiamano Totti e De Rossi.

Primo luogo comune: è stufo di sentire dire che uno scudetto a Roma ne vale dieci altrove?
Lorenzo: Sì. Questa frase fa parte della mentalità da cambiare. Se lo vinci e sostieni che ne vale dieci, significa che pensi sia stato un caso vincerne uno. La Juve ha vinto tanto per la loro mentalità, noi ci siamo avvicinati ma ci è sempre mancato qualcosa. Dobbiamo fare uno scatto in avanti.

Altro luogo comune: il calciatore è un superficiale che pensa solo a donne e automobili.
Lorenzo: E’ un luogo comune, ma ad esempio di politica o di temi sociali è vero che parliamo troppo poco, anche in casa, e sbagliamo, perché spesso c’è in ballo il futuro dei figli. Ma tutto nasce dalla base. Da piccolo io vivevo le cose in modo diverso. Ora sento troppo spesso ragazzi che vogliono diventare calciatori per i soldi e per le donne. Per me non era così, c’era più la dimensione del sogno. Magari ero ingenuo io. Ora vedo genitori che mettono pressione ai figli e questo mi dispiace.

Dicono che lei sia un rosicone sulle pagelle?
Lorenzo: Sono rosicone in tutto.
Veronica: Confermo. Lui non può perdere, dev’essere il migliore, ma è una cosa positiva.
Lorenzo: Nessuno mi ha regalato niente. Anche a carte con mia moglie o mia figlia, voglio vincere. Se mi battono è perché lo hanno meritato.
Veronica: Confermo.

Pare avere uno spirito alla Mourinho. Dopo la sconfitta con l’Inter ha detto che dovete seguirlo di più.
Lorenzo: Mi identifico molto in quello che dice. La sua storia parla per lui. E’ venuto a Roma per trasmetterci la sua mentalità, ma ora contano i fatti. Dobbiamo lavorare ogni giorno meglio. Lui però si arrabbia per un pallone non dato, per una rincorsa non fatta. Mai sentito arrabbiarsi per un errore tecnico.

Che cosa stanno portando i nuovi acquisti?
Lorenzo: Maitland-Niles è arrivato il sabato e il giorno dopo ha giocato con la Juve, dimostrando già di essere pronto. Oliveira non ha bisogno di presentazioni: ha tutto per affermarsi in Serie A.

Ma si sarebbe immaginato tutte queste difficoltà? Siete indietro rispetto alle aspettative.
Lorenzo: I cavalli si vedono all’arrivo e io sono fiducioso.

A Roma si è parlato molto di arbitri.
Lorenzo: E invece bisogna fare un passo indietro, perché nessuno ce l’ha con noi. Anche io mi sono lasciato troppo andare negli atteggiamenti. Certo, spero che episodi come quello con il Milan non si ripetano, perché ci aspettiamo che tutto col Var sia perfetto, ma occorre cominciare ad avere un atteggiamento migliore con loro.

Sono molto diversi Mancini e Mourinho?
Lorenzo: Sì. Mourinho ti trasmette qualcosa che, se non hai, comunque viene fuori. Mancini ti dà serenità, così rischi una giocata che altrimenti non rischieresti. Mourinho chiede molta verticalità, Mancini cerca più il possesso palla per avere la partita in controllo. Una volta, ad esempio, stavamo facendo un esercizio a Coverciano e lui ci chiamò tutti in mezzo al campo. Ho pensato “Adesso ci rimprovera”. E invece ci disse: “Ragazzi, ma siete bravissimi! Dovete credere di più in voi stessi”. Ecco, Mancini comunica tranquillità.

Da grande, meglio commentatore tv o allenatore?
Lorenzo: Fare il commentatore mi piacerebbe.
Veronica: Io lo vedrei proprio bene.
Lorenzo: In panchina per ora dico noi, ma ho visto molti compagni che prima dicevano di non volerlo fare e poi hanno cambiato idea. La difficoltà è rinunciare all’adrenalina della partita. Noi da piccoli conviviamo con questa necessità. Per questo poi, quando smetti, si rischia la depressione. Ad esempio, chi smette e prende subito venti chili denuncia già un sintomo.

Quando è stato ceduto al Sassuolo, era convinto che sarebbe tornato alla Roma?
Lorenzo: Era il mio obiettivo, una sfida. Il club aveva quella recompra che i miei agenti si erano inventati. Era un controsenso: mi hai venduto a un milione e mi ricompri a dieci? Lì è stato bravo Massara, che mi ha rivoluto.

Massara a Roma è stato sottovalutato?
Lorenzo: Secondo me, sì. Con Ricky avevamo un ottimo rapporto, io credo che per un d.s. sia importante instaurare una relazione con lo spogliatoio. Che è anche quello che ha fatto Pinto in questi mesi.

Voi due come vi siete conosciuto?
Veronica: Tramite amici comuni, poi qualche like su Facebook. Avevamo 16 anni, io ero di Casal Palocco e lui di Cinecittà. Faceva molti chilometri per accompagnarmi perché non voleva che mi spostassi senza di lui.
Lorenzo: Non mi piaceva che tornasse da sola sull’autobus.

Dopo quanto tempo vi siete fidanzati?
Lorenzo: Dopo poco.
Veronica: E dire che nei primi messaggi mi diceva che non si sarebbe mai voluto fidanzare, tant’è che io pensavo: “Ma che usciamo a fare?”. Poi è arrivato il primo bacio al Laghetto dell’Eur. Si è innamorato prima lui, un colpo di fulmine.
Lorenzo: Se voglio una cosa mi ci butto a capofitto. Poi magari sbaglio. In questo caso non ho sbagliato.

Siete gelosi?
Veronica: Io di più. Da piccola mi arrabbiavo di più per sciocchezze, ma in fondo c’è fiducia.

Un tradimento sarebbe la fine del mondo?
Veronica: Ora dico sì. Poi le cose vanno vissute.
Lorenzo: Io invece dico sì, ora e sempre.

Lorenzo, lei da ragazzo ha avuto un problema al cuore: eravate già fidanzati?
Lorenzo: No, l’ho conosciuta proprio nel periodo in cui ero fermo e avevo paura di smettere. Le ho sempre detto che è stata lei a guarirmi il cuore.
Veronica: Certo, mi avevi conosciuto.

Fareste mai un reality?
Lorenzo: No, li odio.
Veronica: Non siamo i tipi. Io ogni tanto li vedo e lui mi rimprovera.
Lorenzo: Le dico che si sta facendo una cultura…

Come siete messi a tatuaggi?
Veronica: Ci piacciono. A lui di più, ma ne abbiamo diversi in comune.
Lorenzo: Uno solo, la corona.
Veronica: No, la scritta “Ti amo”, la data del matrimonio… Tu hai anche il mio volto tatuato!
Lorenzo: I miei raccontano tutti qualcosa. Vorrei fare una specie di mappamondo sulla mia schiena. Disegnare le tappe della mia vita, con i posti che mi hanno lasciato qualcosa. Guardi, sul collo ho un motto in persiano. E’ una storia incredibile. Volevo tatuarmi una frase che mi aveva colpito nel docu The Last Dance su Michael Jordan. Ebbene, negli stessi giorni ho visto su Pinterest questa scritta in persiano e l’ho fatta tradurre. Pazzesco, la frase coincideva con quella di Jordan: “Credi in te stesso perché nessuno lo farà per te”.

Lorenzo, in vista dei prossimi obiettivi, ha ancora spazio per qualche tatuaggio vero?
Lorenzo: Certo. Se vinco il Mondiale o una Champions con la Roma, entrano di sicuro nella mappa. Sono ottimista. Vedrà che intanto andremo sia in Qatar che in Champions. Io ci credo.

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81 Commenti

  1. Bravissimo ragazzo, professionista serio, sani principi, ma per vincere a questi livelli ci vuole una malizia, una cattiveria agonistica che tu non hai, onorato di averti come capitano per la persona che sei, ma in una Roma che punta in alto ci vogliono altri profili negli 11 titolari!!

    • Ma scusate il cambio di discorso , ma cone mai i giornalai non attaccano la juve di aver speso 90milioni per aver preso vlaovich e zakaria che sono 2 giocatori che non hanno cambiato niente?

    • No Vege, non si può dire. Noi aspettiamo i giocatori pure 3 anni perché sono forti ed esploderanno, Vlahovic per una partita storta è una pippa. Meglio Shomurodov e Cristante. I nostri sono sempre più forti, poi però succede l’imponderabile e i trofei li vincono gli altri.

  2. Daje Valé, attaccamolo come se non ci fosse un domani… riteniamolo L UNICO COLPEVOLE (è incapace, NATURALMENTE 😏) delle defaillance giallorosse…

    • Non penso sia l’unico colpevole e non l’ho mai pensato. Non credo si evinca questo da quello che scrivo.
      Negli ultimi giorni poi mi diverto a stuzzicare un tipo che rompe sempre le pa@@e con Zaniolo e che manifesta un profilo psicologico interessante. Quindi un po’ ci gioco anche.
      Detto questo, è pure evidente che nei quasi 5 anni trascorsi qui il ragazzo non mi ha convinto: troppo incostante, pochi periodi di luce ogni anno intervallati da lunghi periodi di assenza.
      Si può sostenere il contrario?
      Giocatore di buona tecnica individuale, ma troppo fragile fisicamente per reggere i ritmi del calcio del 2000 a livelli elevati nel corso di una stagione. Non lo dico io che solo in un anno è stato capace di toccare le 30 presenze.
      Vale più o meno il discorso che si fa per Spinazzola, solo che quest’ultimo è più decisivo di lui quando riesce ad avere continuità, cioè raramente.
      Credo che il contratto che ha spuntato vada oltre quello che è stato capace di farci vedere finora. E ti dico pure che neanche Zaniolo meriterebbe adesso un contratto di quel tipo.
      A livello mediatico non mi piace per niente invece, banale, scontato, quasi sempre slegato da una realtà che ci vede languire nella mediocrità assoluta alla quale anche lui ha contribuito.
      Ma su questo sarei pure disposto a sorvolare tranquillamente, poiché rientra a pieno titolo nella media del livello complessivo del calciatore odierno, tutta immagine e poco contenuto.

    • tu invece credi di essere un tifoso della Roma solo perchè ti sei appioppato il nick di Lupacchiotto,
      Senti a me, te calza a pennello quello d d’Aquilotto

    • È andato pure in pellegrinaggio (Pellegrini… nomen omen) a Santiago de Compostela con don qualche cosa… Eh, eh, mi pare quella la strada giusta: ‘o miracolo! ‘o miracolo!…

  3. Nell’ intervista.
    Pellegrini un oratore.
    Ha sempre una risposta alle domande.
    In campo , però , dove un calciatore DEVE PARLARE spesso fa scena muta.
    Non parlatemi dei gol , furbescamente tira sempre , se esce il gol
    ” grande prestazione “titolano i giornali.
    Se non esce il gol : ” l’ unico che ha provato “.

    Dietro non può giocare : provato con tutti , squadra in difficoltà .
    Davanti ? Qualche volta si ,
    qualche volta.
    Assist ? Pochi.Sprsso su palle inattive
    .Veretout e Sergio Oliveira non da meno , probabilmente meglio.
    Tenuta fisica ?
    In media 30 partite annue.
    Ingaggio ? Da TOP euro 4,5 netti circa 8,5 lordi.
    Costa MOLTO PIU di ABRAHAM .
    Ps
    Magari un po’ di silenzio mediatico e migliori prestazioni in campo da raccomandare.

  4. Il nostro obiettivo stagionale a questo punto può solo essere il 5 posto, e qualificazione in EL., Con sorpasso sull Atalanta
    Difficile che non arrivi qualche aiutino se la Juve dovesse perdere colpi.

  5. Secondo me ha ragione lui. Anzi la champions è poco, punterei direttamente anche a vincere il campionato di F1 e il Nobel per la pace.

    • Se dicono di non crederci escono i classici “siete senza personalita”, se affermano il contrario nasce ugualmente la polemica. Bisognerebbe prendere posizione. Che sia difficilissimo è vero, ma preferisco avere in campo qualcuno che crede in quell’1% di possibilità piuttosto che in una sconfitta certa.

    • Basterebbe soltanto che dimostrino di crederci davvero, affrontando tutte le gare con quella grinta che in realtà non sanno manco cosa sia. Sono 4 anni che sento solo proclami, questa stagione è invereconda peggio delle precedenti, e conoscendo la nostra storia dico che è molto più probabile che “sbrachino” piuttosto che arrivare quarti.
      Scusate ma io sono demoralizzato e rassegnato, questa stagione mi sta distruggendo.

  6. I Mondiali lasciamo perde non è roba x noi la Champions ancora sarebbe fattibile basta non fare altre partite del ca…. c’è dovete mette cattiveria quando giocate e non essere molli, anche se il problema non sono solo i giocatori ma anche l’allenatore Mourinho non è più quello di una volta

  7. Coloro che lo attaccarono quando nacque il figlio dovrebbero farsi un esame di coscienza. Al suo posto, chiunque con un minimo di sani valori si sarebbe comportato allo stesso modo. È assurdo che si possa attribuire più valore ad una partita di calcio che alla nascita di un figlio.

    • Fui tra i pochi quell’epoca a trovare giusta quella decisione. Il problema vero è che le partite di calcio per Lorenzo Pellegrini sono troppo spesso un passatempo….

  8. “Andremo sia in Qatar che in Champions. Io ci credo”. Due obiettivi di uguale fattibilità, vero? Da ridere. Caro Lorenzo almeno per il secondo ” obiettivo” ti dovevi impegnare un po’ di più nelle ultime 15 partite, adesso è tardi. Intanto interviste e raccomandazioni fioccano.

    • Come probabilità, bassa, siamo li. l’Italia faticherà già con la Macedonia, hanno pareggiato in casa coi bulgari una partita da vincere a tutti i costi.

  9. Pellegrini da qualche giorno impegnato in operazione simpatia, per sé stesso e la Roma.
    Come dire, Mou ex vincente nel pallone che compensa con la comunicazione (a volte maldestra), Pellegrini buon giocatore pagato come grande giocatore compensa il modesto contributo con un maggiore impegno nella comunicazione.
    Questo Mou glielo ha insegnato.
    Segno dei tempi.
    Però… forse funziona nel settore dell’enterteinment, ma non nel pallone italico.

  10. La tua mente può tutto”. Nella vita i momenti difficili ci sono, ma penso che non esista una realtà scritta

    Bene allora oggi ci facesse vincere la partita con una delle sue magistrali punizioni

  11. Andremo, faremo, arriveremo, i cavalli si vedono all’arrivo, bla bla bla
    Se continuate a fare schifo manco in Conference andiamo. Pellegrini bravissimo ragazzo, per carità, ma la domanda da fargli era 1: Come mai dal giorno del tuo rinnovo di contratto non hai più strusciato una palla?

    • Infortunato un mese e mezzo su tre mesi e mezzo, qualche partita mi pare l’abbia giocata. Altrimenti se è come dici tu vuol dire che è fracico, e se è fracico non vale 4,5 a stagione. Delle due l’una. Continuate a difendere gente che ci ha fatto sprofondare nell’anonimato e nella mediocrità. Io tifo la maglia, non questi pupazzi.

    • Ma di cosa stai parlando? Pellegrini ha rinnovato i primi di Ottobre… subito in goal contro l’Empoli… poi varie buone prestazioni… col Napoli, a Cagliari (goal e assist)… ovviamente alti e bassi come tutta la squadra fino al 28 novembre (neanche due mesi dal rinnovo), giorno di Roma-Torino, dove gioca 14 minuti e poi lascia il campo… si rivede più di un mese dopo, il 6 gennaio… tra Milan e Juve realizza un goal e due assist, ma evidentemente non avendo ancora smaltito l’infortunio, si riferma per un altro mese, rientrando per uno spezzone di partita in Coppa Italia con l’Inter… col Sassuolo ha giocato 90 minuti, cosa che non gli capitava dall’11 novembre… cioè da più di 3 mesi… e ancora parli??? Mica sono robot sti ragazzi… dopo aver avuto una condizione approssimativa per 3 mesi finalmente si sta riprendendo… diamogli il tempo di tornare in condizione… ma poi è una questione di mentalità… il MIO CAPITANO IO LO DIFENDO SEMPRE E COMUNQUE!!!

  12. Mah, io non capisco molto a quanto sembra poiché lo reputo un gran bel giocatore che non si risparmia mai e indossa la fascia sicuramente con amore e sentimento. D’altronde ricordo anche Totti culo de piombo de Rossi capitan Ceres… Non riusciamo mai ad apprezzare quello che abbiamo per poi rimpiangerlo non appena lo perdiamo…

  13. Sarà anche una bravissima persona ma la fascia di capitano al suo braccio è ridicola per non parlare dei vice capitàni.
    Una volta si costruivano le squadre intorno a Totti, oggi il centro del progetto è Pellegrini.
    Che tristezza.FR

    • Te credo, quelli de carisma se li so venduti tutti. Non ce ne sta uno tignoso, caparbio, carismatico, non c’è niente. Pellegrini è caratterialmente nullo, i vicecapitani Mancini e Cristante manco li commento.

  14. Ammazza che m.erde di tifosi girano in questo forum… tutti contro il capitano… non ho parole… ma che siete diventati?
    Vergognosi!!!

    • Perché uno dolo Perché è il capitano di una squadra non gli si può dire niente, o perché è romano? E un capitano scarsa di una squadra scarsa merita tutte le critiche di questo mondo e anche di più, visto uno degli ingaggi più osceni della storia recente, 4,5 netti compresi bonus, e perché? Su via non fatemi ripetere……..

    • Capitano è chi dimostra qualcosa, se non è un duro, almeno mettesse la grinta. Con cinque mln l’anno, tanta gente che si alza alle tre di mattina le paxxe le farebbe fumare per dimostrare che merita l’ingaggio.

    • Mah… ti dirò…
      quest’anno, anche piazzarsi per la Conference League… LA VEDO COMPLICATISSIMA.

  15. Adecco mister bla bla bla non se fanno i proclami quando stamo con le pezze ad xulo
    Si pedala pedala e pedala lo vuoi capire una caxxo di volta capitano si lavora ogni giorno come non mai Ma la vedi la realtà in cui ci avete cacciato o fai finta che tutto procede alla grande
    Suggerimento spassionato faresti meglio a tacere se ogni volta che parli racconti ste caxxate senza senso soprattutto i proclami mai dai all’ora ce sei non ce fai dai caxxo andate a lavorare ché meglio squadra di fdsadattati

  16. Ma che ci credi?
    Non è vero! Lo dici perchè lo devi dire, come tutte le altre banalità che spari.
    Ti conosci in realtà e lo sai tu per primo che le palle per portarci in champions non ce l’hai.
    Ci risentiamo a maggio. Quando ce dirai “guardiamo avanti”, la tua frase fatta preferita..

    • Non stravedo per pellegrini , ma manco Ronaldo con questa squadra di pippe , avrebbe avuto le “palle” per mandarci in champions, figuriamoci chi fa parte delle pippe.

  17. Per uno che prende 4,5milioni con nuovo contratto mi dovrebbe mangiare il campo per la voglia e il carattere di vincere. Invece molto moscio soprattutto sulle partite che contano dove sparisce con tutta la squadra. Forza Mourinho

  18. Uno che ambisce a tatuarsi tutta la schiena a me fa ride ,per quanto riguarda il calciatore lo reputo un buon giocatore ma nulla di piu’,pero’ retribuito come Totti nel fiore della carriera,e li allora me vie’ da piagne

  19. “Andremo sia in Qatar che in Champions”

    A Pellegri’: dove andrete non lo so, ma dove vi manderei io a te e al resto de sta bella ciurma lo so benissimo.
    Un consiglio da padre: STATTE ZITTO E TESTA AL PALLONEEE !!!!

  20. Fridkin mannate via Mourinho non può più allenare sta facendo peggio di Fonseca, sta rovinando la squadra e i giocatori si lamenta sempre e dà la colpa ai giocatori ma la colpa lui non se la pija mai è arivato se lo vuole l’ Everton se lo pijasse subito e de corsa, Fridkin fate un favore a noi tifosi prendi Garcia è uno dei pochi che ha fatto non bene ma benissimo con la Roma comunque Sempre Forza Roma 💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️💛❤️

  21. Uno che ci crede gioca a pallone in questo modo penoso ? Pellegrini farebbe una gran cosa se innanzi tutto cedesse la fascia di capitano, poi, potrà essere anche utile come panchinaro.
    Per quanto riguarda la nazionale può anche crederci, tanto il titolare è Barella, poi ci sono Berardi e Bernardeschi e lui fa il panchinaro.

  22. Caro Lorenzo , nun so’ che
    Roba te fumi, ma devesse bona…
    L’Italia che se qualifica ….si’
    Ce posso crede, ma la Roma
    In champions manco se
    Ce le danno tutte vinte a tavolino!
    Sognare nun costa nulla
    Ma e’ ora de svegliarti!!

  23. Togli la fascia da capitano e non metterla più non sei degno di capitano ne esiste uno solo e lo Stadio glielo riconosce ogni volta che ci entra FRANCESCO TOTTIIII

  24. Sinceramente Pellegrini non è neanche lo scarpino di Totti e de rossi sinceramente e buon giocatore quando è in giornata ma niente di piu se devo essere sincero e un giocatore mediocre

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