NOTIZIE ROMA CALCIO – “Roma-Milan 5-0 me la ricordo benissimo, giocai in coppia con Zago e Aldair fu spostato a destro al posto di Cafu”. Il 3 maggio 1998 la Roma di Zeman prese a pallonate il Milan di Capello, futuro tecnico dello scudetto. In campo, quel giorno, c’era Fabio Petruzzi.
Se la ricorda bene per il risultato?
Più che altro (ride, ndr) perché fu una delle poche volte che con Zeman non subimmo gol.
Che rapporto ha avuto col boemo?
Quando arrivò io ero fuori rosa, per questo non feci la preparazione. Poi sono stato reintegrato: andò bene e fui anche convocato in nazionale da Cesare Maldini.
Si gettarono le basi per la Roma che poi avrebbe vinto lo scudetto…
Il presidente Sensi fece grandi investimenti: Batistuta, Samuel, Emerson, Montella, Nakata. Prese anche Capello, con lui litigai subito. Mi disse che mi avrebbe voluto al Milan, ma per come si comportò è stata una fortuna non averlo conosciuto prima.
Come mai?
Ero infortunato, stavo facendo fisioterapia e si avvicinò Galbiati, il suo secondo, per dirmi di andare via perché il mister doveva parlare con la squadra. Fu l’inizio della fine del nostro rapporto.
(Corriere della Sera, G. Piacentini)

magari tornassero quei tempi leggendari…..la grande Roma de Petruzzi Statuto e Cervone….altro che Zaniolo….
Petruzzi era un ottimo difensore, pulito e bravissimo negli anticipi, purtroppo ha sempre pensato di essere un top player sin da subito, e questo ha “disintegrato” una carriera che poteva prendere una piega diversa. Il suo carattere oggi lo porta a parlare sempre male della Roma, Capello non era uno stupido.
Bravo giocatore che ci riporta ad una Roma poco più modesta di quella che seguì di lì a poco. In un’altra squadra, un’altra Roma naturalmente, forse avrebbe reso di più anche lui. Un po’ come il Principe, che ha giocato in una Roma piuttosto limitata qualitativamente parlando. Forse in una Roma differente avrebbe vinto lo scudetto anche lui. La sfiga di trovarsi a fare da ponte tra Falcao e Totti. Daje Roma daje
Ricordo quella partita,fu un tiro al bersaglio contro un Milan che in quel momento era una squadra allo sbando ,e contro una Roma allenata da Zeman che correva il doppio non poteva che finire cosi.Petruzzi e’ stato un buon difensore ma niente di indimenticabile nella storia giallorossa, ai tempi di oggi faticherebbe a trovare posto anche in panchina.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.