Roma altalenante: per i siti scommesse è già addio scudetto

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NOTIZIE AS ROMA – I migliori siti scommesse abbassano le probabilità di vittoria dello scudetto alla Roma di Mourinho. Servono rinforzi e un po’ di fiducia.

Dopo alcuni risultati non brillanti i siti di scommesse di calcio non inseriscono più la Roma tra le favorite scudetto. La squadra sembra faticare a ottenere risultati, alcuni infortuni e un modulo un po’ zoppicante hanno contribuito a una serie di passi falsi. Mourinho, dal canto suo, resta tranquillo e concede qualche giorno di vacanza nella pausa per le nazionali.

Alcuni pronostici elaborati da siti di scommesse presenti su truffa.net danno per favorite squadre come Inter, Napoli e Milan, cioè quelle che hanno (fino a questo momento) regalato un percorso molto più coerente in campionato. Va detto, però, ai tifosi romanisti che nulla è perduto e che la Roma è ancora in corsa su tre fronti: campionato, Coppa Italia e Conference Cup.

Certo, le deludenti partite con la squadra norvegese del Bodo Glimt (clamoroso il 6-1 in terra scandinava) hanno messo in luce tutti i limiti della gestione Mourinho che, dopo un fallimentare ritorno in Premier League, è stato accolto come un vero e proprio profeta nella capitale. Il gioco del portoghese stenta a decollare e anche la nuova stella Abraham (strappato a una concorrenza agguerrita) non sembra dare i frutti sperati dal punto di vista realizzativo.

I siti scommesse AAMS (cioè quelli con licenza regolare) sono attenti a ogni risultato. Per questa ragione, visti gli ultimi due mesi di gestione, la Roma ha perso l’appeal e la forza che sembrava mostrare a inizio campionato. Ma nulla è perduto.

Aldair paragona Mourinho a Fabio Capello

Aldair, grandissima colonna della Roma vincente degli anni 2000, non parla di crisi e dà un’iniezione di fiducia a tutto l’ambiente. Infatti paragona il ciclo di Mourinho a quello del grande Fabio Capello, l’allenatore friulano vincitore dell’ultimo scudetto romanista.

Il campione brasiliano punta l’accento sulla difesa ballerina della squadra che, a suo avviso, ha bisogno di innesti e di un po’ di tempo per comprendere a pieno gli schemi dell’allenatore portoghese.

Probabilmente il tempo di Mourinho (che è l’allenatore del Triplete interista del 2010) sta per scadere. Qualcuno parla di un rimpiazzo poco dopo Natale ma c’è anche tanta fiducia in una squadra che ha fatto vedere partite molto belle e con un gioco emozionante. Va anche detto che la squadra di Aldair (quella dello scudetto) era piena di campioni incredibili con un Totti da Pallone d’Oro.

I giocatori attuali (tra cui il trascinatore Lorenzo Pellegrini) sono stati un po’ sfortunati dal punto di vista fisico e fanno fatica a mantenere il ritmo forsennato imposto da Mou per tutta la partita.

José: l’uomo della Provvidenza

Mourinho è sempre stato un allenatore divisivo, vincente ma al tempo stesso con un carattere estroverso e spigoloso. Dopo la grande esperienza all’Inter non ha mai ritrovato quello smalto perduto e anche a Roma fa fatica a trovare una quadra che possa mantenere la squadra solida in ogni match disputato.

Venerato dai suoi ammiratori e odiato dagli avversari Mou ha un appeal incontenibile e la sua corsa sotto la Sud in occasione del gol contro il Sassuolo ha ricordato la verve di Carletto Mazzone nel derby Brescia – Atalanta di tanti anni fa.

I rinforzi che servono alla Roma

Servono almeno 3 nomi di spicco per il mercato di riparazione della nuova Roma di Mourinho, soprattutto in vista di alcuni giocatori che potrebbero partire in prestito a breve e che non hanno donato grandi prestazioni negli ultimi tempi.

I nomi che piacciono per la difesa sono: Bereszynski della Sampdoria, Heinrich del Lipsia, Suquet dello Standard Liegi e Pedersen del Feyenoord.

Per il centrocampo si fanno i nomi di Loftus-Cheek del Chelsea, Douglas Luiz dell’Aston Villa e Winks del Tottenham. In attacco potrebbe andar via Borja Mayoral ma restare Felix che ha rinunciato anche alla chiamata della nazionale per restare a Trigoria a lavorare.

Nel mercato in uscita si fanno i nomi di Fazio, Santon, Kumbulla (che ha alcune richieste in Italia), Villar e Carlos Perez (anche se Mou non ha voglia di lasciarlo andar via perché protagonista di alcuni spezzoni di partita di buonissimo livello).

Insomma, il puzzle Roma si sta ancora completando e Mourinho ha ancora in mano le redini del gioco. Bisogna solo avere un po’ di pazienza e dare un po’ di fiducia a una squadra giovane e volenterosa.

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