Roma, la risalita ardita

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AS ROMA NEWS – La Roma, dopo 3 anni, riapre casa nella notte della partenza in campionato. Ha bisogno di sentirsi a proprio agio e anche di essere coccolata dal suo pubblico. Fallimentare l’ultima stagione: niente partecipazione alla Champions, nonostante i 4 posti disponibili. E, come se non bastasse, l’addio in coppia dei capitani Totti e De Rossi, cioè 26 anni della storia giallorossa in serie A. L’Olimpico non è più lo stesso.

Non c’entra il restyling per Euro 2020. Mezzo vuoto, se andrà bene. Gli abbonati sono poco più di 18 mila (Sud non ancora esaurita, ma stasera sì) e 12 mila tagliandi venduti per la gara d’esordio contro il Genoa (ore 20,45). Più che la fiducia, cala la passione. Da riconquistare con i risultati e non certo con le promesse. Troppe quelle fatte, tutte a vuoto.

VIRATA INTRIGANTE – Il calendario, tra l’altro, chiude l’estate romanticamente più sofferta per il popolo romanista, quella dell’uscita di scena dei capitani, con l’ospite che provoca fastidio solo al ricordo. A guidare i rossoblù c’è l’ex Aurelio Andreazzoli. Che, mai stato qui da avversario, si presenta così: «Cercherò di dare un dispiacere ai giallorossi». Un altro, si dimentica di aggiungere. Perché nessuno, nella capitale e soprattutto tra i tifosi della Roma, riesce a cancellare dalla mente la Coppa Italia alzata dalla Lazio nella finale del 26 maggio del 2013. In panchina quel pomeriggio l’attuale tecnico del Genoa.

Meno male che stasera, sotto i riflettori, finirà il nuovo allenatore scelto dalla proprietà Usa (8 in 9 stagioni): Paulo Fonseca, originario del Mozambico e vincente in Ucraina (7 trofei con lo Shakhtar Donetsk nelle ultime 3 stagioni), fa l’esordio nel nostro torneo. Il portoghese, unico straniero delle big di serie A, ha il compito di rilanciare il club giallorsso. Scontato l’obiettivo: il ritorno in Champions. Il 4° posto, dunque, rappresenta attualmente il massimo della vita. Pallotta, riducendo il monte ingaggi e depotenziando la rosa, non può certo chiedere di più al successore di Ranieri. Che, però, non nasconde il suo piano.

Vuole che si divertano i giocatori in campo e i tifosi in tribuna. Spesso fa riferimento al coraggio e al dominio per spiegare il suo calcio offensivo. Pressing, verticalizzazione e velocità. Baricentro altissimo, con la difesa spesso a centrocampo. Spavalderia che comunque comporta qualche pericolo ed è subito da testare contro il 3-5-2 rossoblu.

SCELTA RIDOTTA – Nuovo l’allenatore, ma non la Roma. L’unico titolare del mercato di Petrachi è il portiere Pau Lopez. I 10 giocatori di movimento indiziati per cominciare la sfida dell’Olimpico hanno fatto parte della rosa nella scorsa stagione, anche se poi, in 48 match, non sono mai partiti insieme dall’inizio. In campo non vedremo i sostituti di Manolas, principale riferimento della squadra in difesa, De Rossi, leader riconosciuto anche nello spogliatoio, ed El Shaarawy, miglior realizzatore nell’ultimo campionato. I rinforzi, a parte l’infortunato Spinazzola e la scommessa Cetin, stanno per ora in panchina: Zappacosta, Mancini, Diawara e Veretout.

E con loro chi dovrebbe presto lasciare Trigoria: Santon e Schick. Fonseca, al momento, si accontenta. Anche se perde Perotti (stop muscolare) nella rifinitura (escluso dalla lista dei 21 convocati), probabile la promozione di Kluivert, la conferma di Dzeko è la certezza che lo fa essere ottimista. Davanti la squadra già recita il copione del portoghese. Attorno al centravanti, crescono Zaniolo e Under. Zappacosta sarà utile per spostare Florenzi nel rombo offensivo, Veretout avrà presto spazio in mediana e nella rotazione a centrocampo entrerà pure Diawara. Manca, invece, il centrale da piazzare in mezzo alla difesa. Dove il posto stasera se lo prendono Fazio e Jesus. E’ lì che l’allenatore chiede l’ultimo sforzo a Pallotta, ma non l’ennesima riserva. L’interprete esperto e possibilmente pure veloce. E magari riceverà pure il vice Dzeko: Schick fin qui non lo ha convinto.

(Il Messaggero, U. Trani)

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10 Commenti

  1. Mancini in panchina, la mia domanda è perché si possono spendere 26 milioni per la riserva di Juan Jesus e non 28 per uno dei centrali più forti al mondo come alderwireld
    Monchi non c’è più ma la musica non è cambiata purtroppo.

    • Di chiacchiere sui giornali se ne fanno tante, ma poi è da vedere se realmente la trattativa per aldereireld era reale, io non lo so quindi non parlo eccessivamente, per quanto riguarda Mancini, il discorso è semplice, oggi farà panchina a juan Jesus, e giovane, credono che può crescere, credono che possa diventare un titolare fisso, credono che ha le doti per esserlo, guardare all’immediato futuro non può essere mai considerato un errore, sarà un errore se Mancini non diventerà il centrale che credono loro.. 26 mln sono stati spesi per avere un centrale giovane che entro quest’anno diventerà un titolare fisso.. Solo a fine anno potremmo dire se hanno sbagliato oppure no.

  2. Mi fanno ridere certi commenti. Leggevo di persone qui che elogiavano GIUSTAMENTE la panchina della Juve..! Però sono curioso.. Ma come.. Prendiamo noi zappacosta e spinazzola queste stesse persone attaccano dicendo che abbiamo preso 2 scarti panchinari di altre squadre.. Ma lo erano di Chelsea e Juventus.. Ma non dicevate che la loro panchina appunto sarebbe un altra squadra titolare da qnto è forte? ?.. Beh io direi di fare pace col cervello… Probabilmente se avessimo preso bernardeschi o quadrado sarebbe stata la stessa solfa. Va bene attaccare Pallotta.. Ho capito. Ma mettetece un po’ più d impegno. ?

  3. Volevo fare una analisi al 25/8 a pochi giorni dalla fine del mercato, a oggi la squadra che veniva dalla disastrosa stagione passata e stata indebolita ulteriormente con cessioni di giocatori importanti e acquisti di prospettiva che non danno garanzie, gli acquisti piu’ importanti sono stati i rinnovi, il tutto giustificato da una corretta gestione manageriale questa scusa fa acqua da tutte le parti perche’ se oggi alla luce del mancata qualificazione alla CHAMP. potrebbe essere corretta, negl’ anni precedenti con tutti i soldi messi a bilancio si e venduto di tutto anche in saldo, oggi anche i primavera ,un presidente che avendo una bella realta come e’ la ROMA non voglia e non ammira la propria creatura tanto da mancare da un anno e continui a umiliarla, dovrebbe passare la mano.

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