Rosella Sensi: “Papà parlava di Roma fino all’ultimo giorno. Le minacce di morte il momento peggiore. Pallotta? Non voglio infierire, ma…”

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Rosella Sensi, ex presidente della Roma e figlia dell’indimenticato Franco, è stata ospite dei microfoni della Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole al quotidiano sportivo.

Lei sembra preferire fare più che apparire.
«È vero, ma non è sempre un pregio, soprattutto in un mondo che vive di apparenza. Se mi devo rimproverare qualcosa degli anni da presidente è non aver saputo comunicare le cose nel modo giusto».

Si riferisce alla fine della gestione Sensi?
«Era un momento difficile, lasciare era doveroso, ma mi dispiace che l’epilogo sia stato fatto in quel modo, probabilmente avrei dovuto spiegare meglio la situazione: sono state scritte tante cose sbagliate, che io non volevo quello, che non volevo quell’altro… Quello che posso dire è che a volte, quando si vivono dall’interno certe situazioni, le decisioni che prendi o che ti fanno prendere sono dettate da tanti fattori, spiegarle avrebbe forse creato meno astio. Per fortuna con i tifosi, dopo un primo periodo molto difficile perché come famiglia, e io in particolare, sembravamo essere il male della Roma, ho di nuovo un rapporto eccezionale, molto nel ricordo di papà, ma posso dire che anche verso di me c’è un affetto che mi commuove».

Allora parliamo di grandi emozioni.
«La più grande, scontato dirlo, l’ho provata al fischio finale della partita che il 17 giugno 2001 ci ha consegnato lo scudetto: all’invasione di campo ho visto la faccia di papà e ho corso per stargli vicino, da una parte ero fuori di me dalla gioia, dall’altra terrorizzata dal caos… Ma vi racconto un altro momento emozionante, brutto per la Roma, ma bellissimo per me a livello umano: era la stagione dei 5 allenatori, 2004-05, dopo la vittoria a Bergamo che valeva la salvezza c’è stato un abbraccio con Bruno Conti, che ci aveva aiutato tanto prendendo la squadra in corsa, e gli altri dirigenti che ha creato dei legami che durano ancora».

Ricorda momenti di rabbia?
«Soprattutto vedendo il dolore di papà per le contestazioni, perché per lui fino all’ultimo giorno, nonostante fosse in terapia intensiva, la Roma era la prima preoccupazione. Quanto a me, 25 giorni dopo aver avuto mia figlia ho cominciato a ricevere minacce di morte importanti: avevo paura, per mio marito e soprattutto per mia figlia».

Anche Pallotta l’ha fatta un po’ arrabbiare…
«Non infierirò perché non mi piace farlo su chi non c’è più. Purtroppo ha fatto parte della storia della Roma per un certo periodo, la rabbia non è tanto per la famiglia Sensi, perché la storia non la cancella nessuno, quanto per quello che è stato fatto all’interno della società. Che cosa? Scelte secondo me improprie, dettate probabilmente anche dalla lontananza di un presidente che magari aveva lasciato dei manager che non erano del tutto capaci di fare quello che dovevano. E poi c’è la storia della Cappella di Trigoria trasformata in un magazzino: mia madre ha pianto, non lo faceva mai».

Fonte: Gazzetta dello Sport

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30 Commenti

  1. “Purtroppo ha fatto parte della storia della Roma per un certo periodo”

    Chissà quando la rivedremo una semifinale di Champions, vari campionati dove ce la giochiamo per lo scudetto o la Roma che va a vincere a Madrid. È troppo influenzata dalla sua storia personale per avere una visione obiettiva.

    • e con i libri contabili verso il tribunale per il fallimento.
      Ancora le vedove di Pallotta?

    • Pure tu sei influenzato dalla tua storia personale per essere obbiettivo.
      pallotta: 9 anni, zero titoli, mezzo miliardo di buffi, insulti e guerra ai Romanisti, una Società zeppa di figuranti e incompetenti d’ogni sorta che non si capisce nemmeno che lavoro facessero a parte incassare a fine mese (zanzi, baldizzoni, zecca etc etc), ha lasciato una squadra tecnicamente disastrata dopo averne fatto un plusvalenzificio.
      Sensi: una squadra zeppa di Campioni, Scudetto e molte stagioni in cui siamo stati competitivi in Campionato, Coppe Italia, Supercoppe Italiane, più partecipazioni alla CL rispetto alla triste era pallottiana. E massimo rispetto per i Romanisti.
      Questi sono numeri, è matematica.
      I Sensi sono stati dei Giganti nella Storia dell’AS Roma, come il Grande Dino Viola.
      pallotta e adesso i friedkin c’hanno relegato in una dimensione provinciale.

    • chissà quando lo rivinciamo uno Scudetto invece!?
      mi sciacquerei la bocca prima di parlare di qualcuno che si è svenato per farti gioire…sempre che tifi Roma, ma da come scrivi dubito

      Grazie Sensi e Forza Roma

    • I libri contabili sono un invenzione così come l’obbligo del FPF.
      Fa comodo ai Friedkin ed ai Friedkin Boys.
      Anche Pallotta ereditò una Roma in sfacelo. È normale per chi subentra, in ogni squadra. Napoli, Milan, Juventus tutte hanno avuto grossi problemi finanziari. Il problema è non averli risolti dopo 5 anni e mezzo di gestione Friedkin. Ancora bloccati nel fare mercato.

    • Wladimiro

      ancora con sta storia, ma quale libri in tribunale, al peggio la Roma sarebbe finita nelle mani della Goldman Sachs. Pallotta ha venduto la Roma per 590mln, il debito era di 270mln. Altro che libri in tribunale. Se non c’era Friedkin, ci sarebbe stato qualcuno altro, solo che pallotta avrebbe incassato di meno, ma quelli erano problemi suoi.
      La Roma e finita nelle mani di una banca sotto la Sensi non con pallotta, del quale non sono mai stato un fan. Con la sensi la Roma era veramente nei guai, quasi con i libri in tribunale, se non ci fosse stata capitalia, sarebbe fallita.

    • Non mi pare di aver offeso Rosella Sensi e aver sminuito il periodo romanista sotto i Sensi. Ho scritto che fa male lei a sminuire il periodo successivo perché bene o male è stato un INNEGABILE periodo di grande Roma che personalmente ricordo volentieri e rivivrei volentieri. Un periodo dove la Roma andava regolarmente a giocare a Manchester, Londra, Madrid, Monaco e non a Bodo o Razgrad. Un romanista vero non può gettare fango su quei 10 anni.

      Per cui i buffi, i libri, le plusvalenze le sciacquate di bocca e tutto il resto ve li potete pure riprendere e portare allegramente a casa.

    • @Sop
      Hai ragione.
      E il bonsai è indubbiamente il Trofeo più prestigioso della storia dell’AS Roma.

    • Ci sono differenze enormi di gestione tra Franco Sensi e Rosella Sensi.
      Lo scudetto lo ha vinto il padre.
      Per farlo è andato sul lastrico.
      La figlia ha vinto molto meno e la Roma stava in campionati post calciopoli dove esisteva solo l’
      inter. Rosella era sempre quella che voleva metterci come DS il figlio di Moggi. La Roma era rimasto l’ultimo asset sano (perché ormai facevamo da anni mercati autofinanziati quando ancora non c’era il FPF) per salvare la famiglia dai debiti. Di fatto in mano alla banca ci ha messi lei.
      Poi dopo si può discutere della gestione Pallotta.

    • Idi di Marzo

      Franco Sensi non e andato sul lastrico per vincere lo scudetto, ha fatto investimenti sbagliati con in Aeroporti di Roma e specialmente con Gioia Tauro.
      I soldi per la campagna acquisti dello scudetto sono venuti dalla borsa. I guai finanziari di Sensi c’erano da prima. Roma 2000 la holding nella quale finivano i debiti delle aziende Sensi, quando abbiamo vinto lo scudetto, aveva gia un debito enorme che non c’entrava nulla con la Roma.
      Detto questo Franco Sensi e stato una persona di una umanita vera, lasciando da parte il calcio per un attimo. Era una persona buona e onesta. Purtroppo ha sbagliato investimenti che hanno mandato all’aria tutto il lavoro di una vita. Come Presidente e stato un Romanista vero, anche piu di Viola. Del quale non aveva la competenza, ma ha dovuto combattere la mafia calcistica che neanche Viola ha dovuto affrontare. Calciopoli e stata una rivalsa per Sensi, anche se ormai era malato. Aveva ragione quando diceva che i vertici del calcio italiano erano un associazione di stampo mafioso.
      Purtroppo sarebbe dovuta avvenire prima, avrebbe vinto qualche altro scudetto. Anche se non avrebbe rimosso i guai finanziari suoi.

    • Rose’ te lo ricordi l’ufficetto che geltilmente concedesti a narione dentro a Trigoria ?
      Penso che er poro Franco se sara’ rivortato drento alla tomba.

    • Non mi pare caro Marco, i conti sono un tantino diversi. Rosella Sensi lasciò la AS Roma con 51 milioni di debiti (ripeto 51 milioni), il grande SBALLOTTA più noto come il broccolaro di Boston con 330 milioni di debito consolidato e circa 220 di disavanzo di bilancio nonostante si sia plusvalenzato anche l’erba di Trigoria e abbia incassato oltre 160 milioni solo per due partecipazioni ChaMPION consecutive. Inoltre la Sensi lasciò comunque una rosa che solo l’anno prima arrivò seconda in Campionato con Ranieri mantenendo in rosa certi Totti e DE ROSSI mentre il broccolaro cosa ha lasciato a parte una massa indecorosa di debiti con in rosa su tutti certi Pastore e N.Zonzo a gravare????? Il FPF purtroppo non è una fandonia ma triste realtà e la responsabilità è per la grandissima parte del broccolaro…..poi è lecito tifare chiunque ma non stravolgendo i fatti e considerando in ultimo che in 9 anni SBALLOTTA non ha VINTO NULLA, lo zero assoluto..

    • Qualcuno dimentica che con pallotta nn si è mai lottato per lo scudetto,nemmeno per una domenica.l’ultima volta che si è lottato per il campionato è stato mel 2009-10.Prima di scrivere certe baggianate,andatevi a rivedere le annate passate dell’as roma.

    • Tie sop segna sti 3 rigori magnati pure daje c’ê solo la Roma non quello che te ricordi te nel bene e nel male…mai sputate sul piatto che magni da una vita

  2. Non credo serva una cappella dentro un centro sportivo, poi su Pallotta se ne sono dette tante ma la Roma che arrivò in semifinale di Champions è stata la squadra più forte e sfortunata degli ultimi decenni, non vincemmo nulla ma meritavamo di vincere tutto.

    • Se quella di pallotta è stata la squadra più forte degli ultimi decenni vatti a guardare la formazione dello Scudetto 00-01.
      Non vado ancora indietro altrimenti dovrei consigliarti di scorrere la formazione dell’AS Roma 1982-83, scudettata, o quella dell’anno successivo finalista di Coppa dei Campioni.
      Se pallotta avesse voluto vincere davvero avrebbe mantenuto l’ossatura della squadra negli anni arricchendola con innesti mirati di altri giocatori forti, così si fa.
      Invece al termine di ciascuna stagione plusvalenzava puntualmente i migliori e comprava mezze cartucce.
      Infatti quando se n’è andato ha lasciato una squadretta di mezze cartucce, a malapena da metà classifica.

    • Era piu la Roma del grande sabatini, nel senso che sabatini gioco’ un ruolo fondamentale e speriamo che massara, suo allievo, faccia altrettanto.

  3. Cara Rosella, purtroppo anche tu fai parte della storia, per i tuoi problemi, alla Roma per ben due volte e stato tolto il sogno di fare il salto di qualita, cioe Nafta e Soros. Potevi risolvere parte dei tuoi problemi finanziari. Almeno Pallotta con tutti i suoi difetti, quando ha dovuto vendere ha venduto ad uno piu ricco di lui. Non ha tirato fuori qualche fantomatica offerta araba.

    Per tuo padre, il grande Franco, invece tanto affetto e eterna stima, Romanista Vero.

  4. NO! non si può neanche lontanamente criticare una Sensi! Sensi per la AS ROMA ha dato tutto e nel tutto ci metto passione, determinazione, salute e un impero finanziario ridotto al lumicino per far sempre più forte la ROMA. Una ROMA che con lui poteva e doveva vincere due campionati di fila se ……….. non ci fossero stati certi, diciamo atteggiamenti particolari di alcuni che allora comandavano il calcio in Italia. SENSI è stato uno dei più grandi presidenti della AS ROMA, criticarlo ancora oggi è un abominio!!
    SEMPRE, ovunque e comunque, FORZA ROMAAAAAAA

    • A me chi critica i Presidenti che si sono spesi per l’AS Roma e l’hanno resa davvero competitiva e vincente, regalando ai Romanisti il sogno di ammirare Campioni Immensi con la Maglia che amiamo addosso, fa ribrezzo.
      Più che altro sarebbe interessante capire perchè disprezzano i Sensi ed esaltano le proprietà USA che c’hanno relegato nella mediocrità, con una squadra di calciatori che all’epoca del Grande Franco Sensi, per dire, manco in serie B potevano giocare.

    • Voglio un gran bene a Franco Sensi, ma non e vero che ha perso il suo patrimonio per la Roma. Sensi ha sbagliato grossi investimenti in ADR e Gioia Tauro. Il suo impero e andato in rovina per quello non per la Roma. E questi che si possono verificare.

      I grandi acquisti tipo Batigol, Samuel etc sono stati fatti grazie ai soldi della borsa. Cioe non toglie che Franco ci teneva alla Roma. E stato un grande Presidente, ha salvato la Roma da un fallimento sicuro con Ciarrapico. Solo per questo merita eterna gratitudine. Ha vinto uno scudetto cosa non da poco visto la nostra storia.

      La figlia invece, e stata una disgrazia, se siamo finiti nelle mani di pallotta e colpa sua in primis, perche poteva vendere a Kerimov prima e Soros dopo. La storia della Roma sarebbe stata molto diversa.

    • Si, ricordo una Roma decimata che aveva bisogno di una grande campagna acquisti e arrivarono Zamblera e Lobont, ora si critica chi ci portò in semifinale di Champions con in campo Allison, Salah, Dzeko e via dicendo.

    • @Karl
      Certo…..
      poi il Liverpool perse in finale, così il buon pallotta gli vendette giusto qualche settimana dopo che ci eliminarono in quella semifinale Alisson e Salah.
      Il Liverpool l’anno dopo vinse la Champions e noi scivolammo a metà classifica.
      Che bel presidente….

    • Ilario – Quello di sempre

      E di chi e la colpa se ci siamo ritrovati con Pallotta?

      Forse di Dea Vesta (cosi la chiamava Pippo Marra) che poteva vendere ad un certo George Soros? e prima ancora a Kerimov?
      Il danno che ha fatto rosella alla Roma ne paghiamo ancora oggi le consequenze.

  5. pallotta grazie a Monchi ha fatto uscire i soldi dalla società , lasciando alla ASL roma debiti x centinaia di miliardi. i soldi spesi da Monchi sono andati divisi tra agenti presidente e ds..infatti l anno dopo Monchi è sparito

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