AS ROMA NEWS (GASPORT, C. ZUCCHELLI) – In una Trigoria sempre più blindata per volontà di Garcia, le grandi manovre si dividono tra il campo (dove il tecnico prova il 4231 anti Udinese per sopperire all’assenza di Totti e quella probabile di Gervinho), il ristorante (dove lunedì il presidente Pallotta ha offerto un pranzo ad Andrea Agnelli per parlare di strategie e diritti tv) e gli uffici, dove è in arrivo un nuovo manager americano che si occuperà di eventi speciali. Non sarà un evento speciale, ma una partita «difficilissima, contro un avversario che non perde in casa da oltre un anno» quella contro l’Udinese. La Roma ci arriva in ottime condizioni mentali («C’è tanto entusiasmo», giura Garcia), ma dovrà fare a meno di due uomini chiave, anche se Gervinho sosterrà oggi un provino: «La natura odia il vuoto, giocherà qualcun altro», è la spiegazione filosofica del tecnico francese, che cita Cartesio e la dottrina aristotelica. «Vogliamo vincere anche per Totti, ma dovremo cambiare qualcosa», ammette però Garcia e per questo c’è l’ipotesi Pjanic trequartista: «Abbiamo Borriello, Marquinho e Ljajic, le soluzioni sono tante», dice il tecnico francese che prova a fare pretattica, ma non nasconde la sua fiducia nel serbo: «Adem può fare la differenza».
IL DS INCERTO – Fiducia, una parola chiave, la stessa che Pallotta ha in Walter Sabatini. Il presidente vorrebbe blindarlo (soddisfatto per la squadra ma anche e soprattutto per le plusvalenze di Marquinhos e Lamela), ma il d.s. per il momento frena. Come sua abitudine Sabatini penserà a un eventuale rinnovo in primavera. L’interesse dell’Inter—che non si è manifestato apertamente— e quello di alcuni club spagnoli (su tutti il Malaga) per ora non sembrano nei pensieri di Sabatini, che ai collaboratori non fa che ripetere: «Per me ora conta la squadra».