Sabatini: “Roma? Non solo Ranieri, meriti anche di Ghisolfi. Vedo un grande futuro per il club. Mercato? Costruirei un grande centrocampo”

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L’ex direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, è intervenuto in esclusiva all’interno della trasmissione sportiva Amore Giallorosso su T9. Tanti sono stati gli argomenti trattati durante la chiacchierata, queste le sue dichiarazioni.

Claudio Ranieri, al momento della lettura della formazione, ha ricevuto un’ovazione bellissima da parte di tutto lo stadio. Quello che sta facendo il mister è qualcosa di straordinario, di unico…
“L’ovazione è doverosa anche perché pensare fino a qualche mese fa ad una Roma così bella, sarebbe stata una boutade… invece Ranieri, ha fatto un lavoro che ha portato ad una serie di risultati pazzeschi e anche al miglioramento della qualità sia del gioco che di alcuni giocatori. Sono veramente molto contento”.

C’è chi parla di miracolo-Ranieri, ma forse bisognerebbe parlare più di capolavoro, perché quello che sta facendo questa Roma è frutto di lavoro, sudore e sacrificio.
“Il capolavoro prima di tutto lo ha fatto da un punto di vista psichico. Claudio Ranieri ha ridato immediatamente autostima, forza e coesione al gruppo: è un lavoro che vale su due fronti, quello tecnico-tattico e quello psicologico. Aggiungo però, che quando un club ottiene tutti questi risultati in maniera così continuativa, non c’è solo il merito dell’allenatore che qui è indubbio, ed ha un nome e cognome Claudio Ranieri, ma un merito va anche al lavoro della società. Evidentemente, quando si vincono tutte queste partite, c’è sicuramente chi sta facendo bene il proprio lavoro e mi riferisco a Ghisolfi, un ragazzo che all’inizio è stato tenuto un po’ ai margini, è stato oscurato, mentre adesso vedo che si concede interviste in lingua italiana e direi che dimostra di aver capito molte cose di Roma”.

Il lavoro di Ranieri è talmente straordinario che a questo punto, per sostituirlo bisognerebbe trovare un un clone. Ma penso sia impossibile…
“Ecco questo è quello che non va fatto. Andare a cercare un clone di Ranieri sarebbe un errore strategico imperdonabile, perché ognuno ha la sua vita e la sua storia; ognuno ha la propria psiche e i propri metodi. Non si clonano le persone. Mi sento di dire che Ranieri è unico, sia nel controllare il gruppo che nel mantenere alta la tensione, nonostante non sia un allenatore che stressa i suoi giocatori. Io non credo che la Roma debba andare su qualcuno che gli somigli perché sarebbe sbagliato”.

Questa è una squadra probabilmente sottostimata all’inizio anno, anche per alcune scelte che sono state fatte…
“Assolutamente si, perché le partite non si vincono se non hai i giocatori. Le partite le vinci solo se hai giocatori bravi”.

Probabilmente in questa rosa non ci sono tanti fuoriclasse, forse l’unico è Dybala ma ci sono dei giocatori bravi ed affidabili. Lei crede che questa Roma, sia da affidare per una potenziale crescita, più ad un allenatore giovane intorno al quale si possa costruire un progetto magari di due o tre anni, oppure ad un allenatore di esperienza?
“Io credo che se il tecnico di esperienza si chiama Claudio Ranieri, siamo tutti d’accordo nell’affidargli questa squadra, o almeno io sono d’accordo… per qualsiasi altro tecnico di esperienza direi che è un esperimento da non fare. La Roma ha una bella rosa, anche discretamente profonda con dei giocatori che sono migliorati moltissimo nei mesi e sono andati anche oltre le più ottimistiche previsioni. C’è gente che si sta risvegliando da un inizio un po’ tardivo come Soulé che è un talento e che come tale, la Roma lo deve coccolare, corteggiare, perché questi ragazzi vanno trattati in maniera un po’ diversa. Sono fiducioso, anche il centrocampo è molto forte, Pisilli crescerà ancora ma già così è un giocatore importante. Koné è un altro calciatore sempre competitivo, quindi io da tifoso della Roma sono tranquillo e non mi preoccupo. Certamente però la scelta dell’allenatore, peserà su questo non ci sono dubbi”.

Da una parte abbiamo l’incognita allenatore ma dall’altra abbiamo trovato la sicurezza di un portiere come Svilar.
“Svilar è un campione e lo dico senza reticenza. Lui para tutto quello che un portiere deve parare; ha una personalità fortissima, è davvero un giocatore splendido. Ecco tra i meriti dell’allenatore c’è anche questo. È vero che lui l’ha trovato che era già titolare, ma Claudio gli ha dato un ulteriore fiducia e così la Roma si ritrova oggi, ad avere il miglior portiere del campionato italiano. È un campione in campo e anche nei comportamenti, è carismatico, sereno e questo lo trasmette alla squadra”.

La piazza freme per il rinnovo di Svilar, nonostante ci sia un contratto ancora lungo che scade soltanto nel 2027. Ranieri cerca di frenare questo continuo parlare, per far lavorare sempre con serenità il ragazzo.
“E ha ragione Ranieri anche perché Svilar ha un contratto ancora per l’anno prossimo e quindi non vedo dove siano i problemi. Del resto una volta, i contratti scadevano ogni anno, sempre il 30 giugno… è chiaro che questo non può essere il caso di Svilar perché è un patrimonio rilevante e non bisogna arrivare alla scadenza ma c’è ancora tempo. Poi la Roma, a tempo debito dovrà intervenire, allungando il contratto e probabilmente anche adeguandolo perché è un giocatore che vale soldi e nessuno si può permettere di buttarli dalla finestra”.

Direttore, una curiosità, ma lei ha giocato mai contro Ranieri da avversario diretto?
“Sì mi sembra una volta a Catanzaro. Era un marcatore infernale, spietato; sempre molto attento e determinato. Non era un poeta del calcio ma un difensore vero!”

Il poeta del calcio era lei… a distanza di anni, ad oggi come si definirebbe da calciatore?
“Io ero un giocatore che faceva finte e contro finte, mi piaceva ubriacare gli avversari ma molto spesso, succedeva che mi ubriacavo da solo. Mi definirei un grande giocatore che non capiva il calcio!”

Volevo conoscere un suo giudizio su Dovbyk.
“Dovbyk è un giocatore che senza ombra di dubbio ha delle risorse sia fisiche che tecniche ma deve rilassarsi un po’ nei sedici metri, arrivare un po’ più sereno sui palloni e trovare con un po’ più di continuità la porta. Però è un ragazzo che la pagnotta la porta sempre a casa, combatte, lavora; deve affinarsi un po’, perché il primo controllo spesso non è quello giusto, però arriva su tanti palloni, combatte ed è un giocatore che migliorerà. Ha bisogno però di un po’ di tregua, non deve sentirsi ogni domenica il fiato sul collo da parte di tutti perché comunque ridendo e scherzando, Dovbyk ha fatto gli stessi gol di tanti calciatori che oggi vengono celebrati in Italia. C’è chi ha segnato 12 gol e in passato è stato celebrato come capocannoniere ma anche Dovbyk ne ha segnati altrettanti e non mi sembra una brutta media”.

Una curiosità su modo di lavorare che viene usato oggi dagli operatori di meracto. Si va sempre più verso un mondo virtuale, i calciatori si vedono attraverso Internet mentre prima si andava in giro per i vari campi, si vedevano correre sul prato.
“Prima di tutto, i giocatori vanno visti; poi, puoi vederli dal campo o anche in televisione, va bene lo stesso. Certo cambia qualcosa, però ti dico che anche vederli in televisione ti può dare la possibilità di vederne cento o centocinquanta a settimana mentre sul campo ne vedi tre. E se devi andare in fretta come ho sempre fatto io, devi attivare anche i canali internet, gli scout e tutto quello che serve”.

E a volte quando si fa mercato, bisogna anche andare a prendere calciatori per lanciare un messaggio. Proprio come era accaduto con Iturbe quando bisognava battere la concorrenza della Juventus e far capire che la società più forte sul mercato era proprio la Roma.
“Iturbe era l’unico che non andava scoperto, aveva fatto 15 gol nel Verona ed era arrivato a furor di popolo. Era un giocatore forte che purtroppo è stato condizionato da un infortunio maturato in fretta nella partita di Torino contro la Juventus dove tra l’altro, fece un grandissimo gol. Poi purtroppo, non ha ritrovato più quella condizione che ci serviva. Però non sono per niente pentito dall’aver preso Iturbe, perché era un ragazzo generoso, forte, che non ha fatto bene nella Roma ma può capitare”.

Facciamo un gioco. Senza fare nomi di calciatori, se lei dovesse intervenire a fine stagione sulla rosa della Roma dove andrebbe a mettere mano per migliorare la squadra, in quale reparto?
“Io ho sempre pensato, avendoci ragione tra l’altro, che le grandi squadre passano per un centrocampo forte. Quindi un’integrazione la farei lì ma non tanto per bocciare qualcuno, quanto per incrementare qualitativamente il numero nella rosa del centrocampo. In difesa ci sono Mancini che mi piace molto, lo considero un giocatore decisamente affidabile e N’Dicka che credo sia il calciatore più utilizzato della Serie A e aggiungo che non ha sbagliato nemmeno una partita. In porta c’è Svilar del quale abbiamo già parlato, quindi credo che la Roma debba ripartire da loro e ci aggiungo anche Soulé. Insomma vedo per la Roma un grande futuro; poi molto dipenderà anche da come si sistemeranno le cose per quanto riguarda l’allenatore, chi arriverà, con quali motivazioni e quali saranno le caratteristiche della nuova squadra”.

Fonte: Amore Giallorosso / T9

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24 Commenti

  1. Anvedi, se trovamo d’accordo su Ghisorfi, Soulé, Pisilli, Svilar e Dovbyk. Tutta gente che reputo a l’altezza, a dispetto de le isteriche de li forum…

    • All’altezza anche secondo me, se inseriti in un contesto che li traina.
      Il problema nasce nel momento in cui devi andare a fare la guerra guidato da un Pellegrini…
      Diciamo che non sentirsela “calla”, in questo caso, e’ financo comprensibile…

    • Ne parlavo un paio di giorni fa, Ranieri il Cagliari non l’ha portato a giocarsi la Champions, quindi se questa squadra ci è arrivata partendo dai bassifondi a novembre, vuol dire che ha dei valori, sarebbe da stolti negarlo.
      Ranieri ha svolto un fondamentale lavoro di ricostruzione dell’autostima, ha dato delle certezze tattiche, ma poi se i piedi restano quadrati non metti insieme 19 risultati utili di cui 3/4 sono vittorie.

  2. Iturbe 8 goal al verona, non 15 .
    forse mi sembra che avesse fatto 7 assist a Toni …

    comunque si dichiarava tifoso della Roma, ma da quando ? non era tifoso della lazie ( ipse dixit)

    comunque tra lui e ghisolfi non c’è paragone … basti pensare a salah eddine come rinforzo di gennaio dopo aver impiccato il mercato con 23 milioni per le fee …
    l’unico peccato che quella Roma non vinse nulla per molti motivi … non ci posso pensare …

    • Sabatini è Romanista fracico.
      A tal punto da farsi male da solo.
      Forse prima era dell’innominabile, ma mi pare strano, ma da quando è arrivato a Roma e ha conosciuto la Roma è stato un amore che lo ha travolto.

  3. Inutile prendere un allenatore da 7 milioni acquistando giocatori da 5-10 milioni. Cioé se si vuole vincere prima di tutto bisogna creare una squadra. Alla Roma mancano: 1 terzino destro, 1 terzino sinistro, 1 mediano/regista, 1 ala destra, 1 punta da 25 gol a stagione. Inoltre se pur con risultati anche mister si sta fossilizzando su giocatori datati piuttosto che usufruire di giocatori forti come: Salah-Eddine, Saud, Douath e Dahl…errore grave. In più tenendoci questi giovani, prenderei top players: 2 acquistati, 1 in prestito, 2 parametri zero. Avresti creato una rosa da scudetto senza troppi problemi.

    • Ma i 25 gol devono essere messi nero su bianco nel contratto? No perché stai parlando del probabile capocannoniere della stagione, nel caso ne avessi uno a portata di mano a pochi spicci diccelo, eh?

    • Già solo un centravanti da 25 gol (preventivati) costa sopra ai 50 milioni. E vorresti anche un altro top player…

    • Pensa un po’ che quel cocciuto di Ranieri c’ha na media de 2,5 punti a partita!
      Nu ce capisce proprio un casso…!
      Ne poteva fare ALMENO 4 A PARTITA se metteva altri giocatori…
      FORZA ROMA

    • Non esiste un rendimento garantito di nessun giocatore al mondo. l’attaccante da 25 goal lo hai comprato già, perché Dovbyk, quando viene a Roma, viene come Pichichi della Liga.

    • @Chico l’unico giocatore al mondo che FORSE ti garantirebbe 25 gol è Haaland e costa “un poco di più di 50 milioni”, se prendiamo la serie A oggi a 25 potrebbe arrivarci Retegui (speriamo di no!), che bisogna vedere se si ripeterà il prossimo anno, e poi i migliori, sono Kean (stessa cosa di Retegui) che è a 17, quindi 8 gol in meno e poi gli altri tra cui a 12, al pari di Lautaro e Lukaku, c’è un tal Dovbyk. guarda il caso TUTTE le prime tre hanno comunque DUE giocatori nella parte alta della classifica, mentre per la Roma il secondo marcatore è la coppia Dybala/Saelemaekers con 6 gol… quanto Dumfries o Anguissa. Quindi alla Roma non manca il “primo violino”, manca del secondo! Però c’è da dire che ora con l’ambientamento potrebbe esserlo Soulè che ha seganto 5 gol nel momento che ha cominciato a trovare gioco e forse si è scrollato di dosso il salto nella Roma.

    • Sarà pure un grande ma per me parlano sempre i risultati.
      Quelli di sabatini sono zeru tituli o sbaglio?
      Un DS da squadretta, doveva fermarsi alla lazzie.

  4. uan grande centrocampo!! era ora. ti fa prendere meno goal e te ne fa fare tanti! capiamolo radja daniele pjanic kevin. ammazza

  5. Grande Saba, tu e Rudi con 4 spicci avete fatto miracoli dopo la coppa in faccia.

    Sabatini e Garcia miglior DS e miglior allenatore della Roma americana

  6. Finalmente uno che parla di formare un grande centrocampo, sono anni in quel reparto siamo rimaneggiati e privi di giocatori di qualità. Bisogna ripartire da Kone’

  7. «Io sono stato laziale, sono stato laziale con fede incrollabile in quel momento storico del­la mia vita.

    lo ha detto lui non io

    per me basta questo per essere laziale .
    poi ho scritto altro nel mio commento circa il suo operato .
    il tifo per la lazie se lo e’ attribuito da solo .

  8. credo che Sabati i ha detto giusto che per quanto riguarda il centrocampo . Nel nostro vedrei molto bene Tonali…..SEMPRE FORZA ROMA 💛❤️

  9. Secondo me un centrocampo forte la Roma già lo ha : Kone – Gourma – Paredes – Pisilli – Saelemarke ( se resta ) Cristante? Da acquistare Frattesi ( lo avete visto contro il Barcellona,? ed in nazionale che è stato uno degli artefici della rimonta di una partita che sembrava compromessa ) .Poi spero in un MIRACOLO : vedere BOVE che ricomincia a giocare con la maglia della Roma ed ecco fatto che il centrocampo è completato .FORZA ROMA

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