Saud, l’agente: “Ghisolfi lo ha voluto alla Roma. E’ normale che ora stia in panchina, in giallorosso è felice”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – L’agente di Saud Abdulhamid è stato intervistato da Arab News per commentare il suo trasferimento alla Roma e parlare delle difficoltà di adattamento del terzino saudita. Queste le parole di Ahmed Almualim:

Come è nato l’interesse della Roma per Saud Abdulhamid?
“È una storia con due capitoli. Il primo è stato scritto a maggio, quando ho ricevuto una comunicazione da uno degli scout principali che chiedeva informazioni sul giocatore e sulle condizioni per un potenziale trasferimento. È iniziato da lì. E il secondo episodio è stato quando Florent Ghisolfi è diventato direttore sportivo dell’AS Roma. In precedenza, era stato direttore sportivo del Nizza e lì aveva anche mostrato interesse per Saud. Sapeva che Saud era al suo ultimo anno di contratto con l’Al Hilal. Quindi quando è stato nominato direttore sportivo dell’AS Roma, si è rimesso in contatto con noi e ha mostrato di nuovo il suo interesse”.

Pensi che questo sarebbe stato possibile senza l’espansione della Saudi Pro League al livello che ha raggiunto?
“Ora le persone conoscono sempre di più il campionato saudita. E penso anche i giocatori. Sempre più giocatori internazionali sono coinvolti nel campionato. Questo ha dato all’Arabia Saudita una spinta e una dose di convinzione che l’intero prodotto sia affidabile. Quindi, sì, lo sviluppo della lega saudita ha sicuramente aiutato. Senza l’atmosfera attuale, sarebbe stato davvero difficile”.

Come ti fa sentire sapere di aver diretto questo trasferimento storico?
“Credo che questo trasferimento abbia aiutato l’immagine dell’intero paese calcistico. Aiuterà altri giocatori sauditi ad avere una possibilità in Europa, forse. Credo che questa mossa abbia aperto le porte ai giocatori sauditi negli anni a venire. Sono davvero orgoglioso che ce l’abbiamo fatta. Era uno degli obiettivi che mi ero prefissato e sono felice di averlo fatto. Molte persone erano contrarie a questo trasferimento. Persone che non guardavano il quadro generale. Come agente, ho dimenticato i miei interessi solo per supportare Saud, nell’interesse del calcio saudita. Ho sacrificato un sacco di soldi per far sì che questo accordo si realizzasse”.

Puoi dirci qualcosa su questo trasferimento che un agente normalmente cercherebbe di tenere segreto?
“Domanda difficile. Ok, lascia che ti dica che proprio prima di firmare per la Roma, Saud era vicino ad andare al Rennes in Francia. Avevano un forte interesse per lui. Ha scelto di andare alla Roma per la sfida. L’interesse del Rennes è stato tenuto segreto, non è stato menzionato da nessuna parte”.

Come si è ambientato Saud a Roma?
“È felice a Roma e tutto procede. Ha giocato qualche minuto. È un giocatore internazionale. Ha giocato per la nazionale in molte occasioni. Ha giocato nel torneo più importante che ci sia, la Coppa del Mondo. Ha giocato anche nella Champions League asiatica. Non è stato un grosso problema per lui adattarsi. Era preparato mentalmente a ciò che sarebbe successo. È davvero consapevole delle sfide che lo attendono. Vive una vita normale. Ha una casa. Era normale per lui iniziare dalla panchina, stavamo parlando con l’allenatore e il direttore sportivo e loro hanno spiegato tutto. Deve conoscere la cultura del campionato, il calcio italiano è difficile. È diverso da qualsiasi altro paese europeo”.

Fonte: Arab News

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17 Commenti

  1. Per me basta e avanza aver presentato sto chiamiamolo elemento al posto di un terzino che manca da 10 anni per rimandarti sparato da dove sei venuto.
    Se poi ci metti quell’ altro dall’altra parte, il nulla di Le fee, e che gli unici due che sembrano lontanamente azzeccati (Konè, Dovbik) non so farina del tuo sacco, dovresti avere il buon gusto di prendere e andartene da solo.
    E prima che a gennaio ci ammorbi la rosa di altra inutilità, per chissà quanti altri anni a venire dopo di te.
    Vai.
    Vai al rennes a fa ste “operazioni”.

    • 😮…perché KONE ‘ e DOVBYK “sono farina del sacco di…Sabatini o Sartori?..magari Carnevali?” forse di DDR?… per non scordar LE FEE’ che secondo me (lo so, sono “uno de passaggio” quanto lei…) è un buon giocatore fin dalla prima gara che gli ho visto fare ancora amichevole pagato una cifra onesta destinata a salire SOLO se si verificano una serie di bonus non indifferente.
      SAUD io non l’ho mai visto adatto al nostro calcio e cmq al calcio europeo ma il futuro è ancora domani (prossimo ormai) e nessuno lo conosce.
      In ogni caso la ROMA è stata quasi pagata lei per aggiungere questa scommessa alla rosa e non vedo motivo di critica.
      Servirebbe un terzino destro all’altezza sicuro (l’Inter, unica, ne ha 4 quasi 6 laterali dx o sx… il Milan forse nemmeno 1 buono oggi… sono poche le squadre davvero coperte ovunque e la Roma è in buona compagnia). Ma serviva anche almeno un attaccante forte, serviva coprire un immenso buco a metà campo e portare qualcuno dietro pure a centro della difesa.
      Servivano esterni di fascia alti di buon livello. Forse andavano fatte delle scelte, perché tutto insieme non si può mai.
      Ed è prassi comune da tanto, pure per i grandi DS italici (esperti di truffe alla PARATICI ad esempio…) pensare PRIMA a chi farebbe i goal e all’attacco, poi al centrocampo prima che ai terzini. Così è stato e GHISOLFI nel breve tempo che ha avuto ad oggi per me ha fatto non bene ma molto bene. I problemi avuti dopo non vengono da lui.

    • Un DS mette la faccia su tutte le operazioni di mercato in entrata e in uscita, altrimenti torniamo indietro ai tempi di Pinto, coi cessi attribuiti invariabilmente a lui e quelli buoni (pochi) a Mourinho, anche con repentini cambi di fronte, es. Abraham prima merito di Mourinho, dal secondo anno in poi colpa di Pinto. E percorso inverso con Svilar.
      Così come all’epoca non si voleva attribuire a Monchi almeno il merito di avere portato Zaniolo perché suggerimento di questo o quell’altro.
      Non può funzionare così, a convenienza e capriccio.
      Ghisolfi quindi ha portato Koné e Dovbyk allo stesso modo in cui ha preso quelli che ci piacciono meno.
      La cronistoria dell’agente mi convince parzialmente, perché è strano che prima lo contatti uno degli scout principali della Roma e poi arriva Ghisolfi, guarda caso pure lui uno che aveva già manifestato interesse per il poro Abdul.
      Insomma gli unici due personaggi mai interessati al saudita si sono ritrovati qui alla Roma, curiosa coincidenza!
      Io ricordo anche che il suo nome venne fatto abbastanza presto per poi sparire dai radar e ritornare in auge improvvisamente a fine agosto.
      Io credo che sulle modalità con cui si è svolto il mercato della Roma la scorsa estate ci siano ancora parecchi punti oscuri che probabilmente non conosceremo mai con esattezza.
      Quello che ci ho visto al tempo e ci vedo ancora adesso è una divergenza di vedute tra persone assemblate in modo causale e con più di un contrasto tra di loro, a partire da una CEO che remava in una direzione completamente autonoma.

  2. Konè e Dovbik chiesti incessantemente da De Rossi, altrimenti chissà cosa sarebbe arrivato.
    Su Le Fèe aspetterei a dare giudizi, le qualità tecniche ci sono…., abbiamo dato tempo (troppo) a gente come Pellegrini e Cristante e non possiamo darlo al francese?

    • …no, mi spiace FRANCESCO non so quando e dovelo ha sentito ma DE ROSSI non ha mai chiesto “incessantemente” i due suddetti giocatori.
      KONE’ poi penso che neanche lo conoscesse fino a che non l’ha visto a Trigoria o quasi. KONE’ arrivando da noi non aveva nemmeno esordito nella Nazionale francese.
      Forse, a dar retta all’informazione sportiva recente può aver chiesto CHIESA, forse BELLANOVA. Sicuramente conosceva SOULE’.

  3. Ghisolfi voleva Assignon… st’ estate il 90% lo dava gia per chiuso, maledetti facioloni!

  4. Il potenziale c’è tutto, il problema è che una squadra forte lo può anche prendere, per mandarlo in prestito almeno un anno però (ps: ricordiamoci delle difficoltà iniziali di Emerson Palmieri o di Cafu che fallì al Saragozza, tant’è che in Europa non ebbe più tutta questa appetibilità)

  5. si, ma .. vediamolo .. spero che Ranieri gli dia occasione di giocare qualche partita o qualche mezza partita .. DDR, e ancor peggio Juric, non so che minutaggio gli abbiano ‘concesso’ .. non si fa cosi’ ..

  6. Beh speriamo che alla fine non sia felice solo lui, ma che faccia felice anche la Roma e di conseguenza noi tifosi, che è la cosa più importante. La speranza è che dopo un periodo di adattamento, cresca tatticamente e tecnicamente, se non dovesse essere così vedrei bene anche un prestito in altra squadra, in modo da valutare a fine campionato se cederlo, tenerlo, darlo in prestito ancora.

  7. siamo passati da “potrebbe partire a gennaio” a “in giallorosso è felice”…
    spero che Ranieri sappia utilizzare anche lui, visto che chi lo ha preceduto non l’ha fatto

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