NOTIZIE AS ROMA – Trenta giorni di tempo per far sì che il progetto Stadio a Tor di Valle non venga cancellato definitivamente dal Comune. È questo il tempo che resta a partire da ieri a Luca Parnasi.
Nella giornata di giovedì è infatti partita la Pec dagli uffici del Campidoglio, con destinatari Eurnova e l’As Roma. Una comunicazione ufficiale da parte del Comune con cui, di fatto, è iniziata la revoca della procedura amministrativa del progetto stadio di Tor di Valle.
In sostanza, scrivono oggi i quotidiani in edicola, il Comune chiede alla società di Parnasi di dimostrare di avere tutti i requisiti per essere ancora considerato soggetto proponente del progetto e di farlo entro 30 giorni da ieri. In un mese, quindi, Eurnova dovrà dimostrare di avere le coperture economiche per portare a termine il progetto, di avere la proprietà dei terreni e di avere l’accordo con una società sportiva di primo piano “utilizzatrice” dell’impianto.
Ed è proprio quest’ultimo punto che sembra condannare Parnasi: la Roma non ha nessuna intenzione di tornare sui suoi passi. E a meno che Eurnova non trovi magicamente un altro club disposto a costruire lì lo stadio, il progetto Tor di Valle è destinato a svanire nel nulla.
Fonti: Corriere della Sera / La Repubblica / Il Messaggero
Vuoi vedere che alla fine gli fanno lo sconto e ci fanno fare lo stadio a Lotito?! 😂😂😂
Lotito è parente di Caltagirone, alla fine aveva ragione Di Giovanbattista, non hanno mai fatto nulla, hanno solo fregato Pallotta…
Se non ha presentato, in otto anni i documenti è stata una “sola”…. ❤️🧡💛 Organizzata da chi? ❤️🧡💛
Di sicuro la Ratti approverà immediatamente ed entro qualche mese lozzozzo potrà aprire il cantiere…
Non ha neanche i terreni che sono di Papalia. Vicenda ridicola.
Papalia è fallito anche lui, di fatto sono sotto la gestione di un curatore fallimentare
E’ ovvio che i legali della Roma e dei Friedkin conoscano a menadito le difficoltà di Eurnova che, ricordiamolo, è commissariata e di Parnasi.
Non sono così ingenui da non essersi preparati una via di uscita. Tra creditori vari, rate non pagate e tasse evase, ci vogliono una 40 di mln cash.
Qui troverà sicuramente qualcuno disposto a dargli una mano pur di non rinunciare al sogno del Grande Skipper Stadium…
il Comune si e’ messo furbescamente in salvo
Resta da capire che obblighi aveva Pallotta nel presentare il progetto e quali obblighi ha ereditato Friedkin nell’acquisto del pacchetto squadra di calcio e contorni
Un’azione legale nei confronti dei Friedkin ( o contro Pallotta ) e’ in questo senso possibile. Non contro la Roma
Parnasi nel frattempo magari fallisce ma potrebbe non si estinguersi un suo eventuale diritto di rivalsa che teoricamente passa al curatore fallimentare negli interessi dei creditori di Parnasi
Ecco cosa deve fare:
annà aff….cioè….a focene da ballotta.
Ilario Ilario, glielo dica Lei che per aumentare gli introiti e competere con i grandi club d’Europa basta vendere più panini con la porchetta ai chioschetti del Foro Italico, altro che Balotta e Tordupalle! Questi ammericani speculatori… Guarda come hanno ridotto gli Stati Uniti in trecento anni, mentre noi dominamo er monno!
Povero Parnasetto che inc….. a!!!! ❤️🧡💛
Ancora che parlano….i nuovi proprietari della Roma si sono espressi, il quartiere non lo farà la Roma, presentassero un progetto di riqualificazione della zona e ci facessero tutte le cubature che vogliono, lo stadio era ed è un’altra cosa e si farà altrove.
La “sola” ai tifosi della Roma è durata 10 anni.
10 anni di prese in giro di “fair play” di cessioni di giocatori importanti di svuotamento del senso d’appartenenza, 400mln di debiti, coppe alla lazzie, bonsai in bacheca, loghi orrendi, presidenza mai presente, saltnibanchi e giullari vari, avvocati da strapazzo in capo alla società….
Parnasi faceva anche lui parte di questo “comitato della plusvalenza” da cubatura di cemento dove la Roma ed i suoi tifosi sono solo stati il mezzo per un fine che di sano aveva ben poco tra manette,radio di regime,giornalisti asserviti e processi….
e la raggi…
e mi indispone il fatto che altrove lo stadio è “cotto e mangiato”
guarda che gli uffici erano voluto da parnasi, la roma volevo fare solo lo stadio. ma il comune poi ti dice chiaramente che devi mettere soldi per le opere pubbliche. Con marino erano 165 milioni con la raggi 80. quindi finchè ci saranno questi diktat, nel progetto non troverete solo lo stadio ma anche il business park ( che di regola hanno tutte le società del mondo)
Nessuno di voi parla di Unicredit, questo gran casino, la vendita al Gruppo di Boston, la scelta della zona di costruzione e gran parte della dirigenza di quella Roma, furono tutte scelte della banca per rientrarci di tanti milioni di crediti. Unicredit decise di non vendere a molti acquirente molto piu’ interessanti a livello sportivo e progettuale e di vendere al gruppo Bostoniano per le promesse che hanno fatto a Unicredit, soprattutto a livello immobiliare e di partnership. Baldissoni fu messo li da Unicredit per gestire il “progetto” stadio… non ci dimentichiamo. Il gruppo di Boston venne con due scopi, provare a vincere con il nuovo metodo algoritmico come fecero con il baseball, e’ lo stesso gruppo che, usando proprio il metodo “moneyball” fecero vincere i Redsox, mettendo fine, dopo decenni, alla maledizione di Babe Ruth, “The Curse of the Bambino”, ed il progetto immobiliare, supportato dalle banche, Unicredit in primis, ex proprietari della Roma dopo la famiglia Sensi, e impicciati nei terreni di Tor di Valle ed alcuni business con Parnasi.
Quello che è certo a tutt’oggi,è che le decine di milioni spese per mettere a punto il progetto dello Stadio ,al quale hanno lavorato studi tecnici e legali,archietti,ingegneri,economisti,banche d’affari,dipartimenti del Comune di Roma e della Regione Lazio, non sono serviti a NULLA,sottolineo NULLA…
Unica certezza è che quelle spese di 60 o 70 o 80 milioni che siano, gravano come un macigno sul bilancio della Roma… nel Palazzo del Comune a Casa Roma all’Ostiense,si può ancora ammirare il plastico dello Stadio e del Business Park.
E’ un plastico costato 80 milioni di EURO.
Io non capisco perchè vi ostinate a parlare di stadio, quello era un quartiere con lo stadio dentro.
Non c’è mai stato un piano B vi siete mai chiesti perchè?
Io non credo che ci sono soldi che gravano sul bilancio della Roma ma cessioni di giocatori si e rosso da 400mln.
Non ci sono giustificazioni a questo, lo stadio (quartiere) era una cosa la gestione sportiva della Roma un’altra, se voi legate i “soldi” spesi al bilancio non fate che confermare il comitato da banda bassotti che c’era sulla Roma…
povera Roma mia de marmo e travertino, t’hanno rifatta de legno e de cartone pe’ fatte rimirà da n’imbianchino
Un plastico costato 80 milioni di euro si chiama truffa, ma del resto è stato un decennio di truffe ai danni della Roma, lasciata esanime sul suolo dalla Banda Bassotti e salvata un attimo prima del decesso da Dan Friedkin.
Quelle spese non gravano sul bilancio di AS Roma, ma su quello di AS Roma TdV s.p.a, che Friedkin ha benevolmente rilevato assieme al club per non lasciare in mutande il Grande Skipper.
Se vuole, può tranquillamente liquidarla senza conseguenze per il bilancio del club. Oppure tenerla per occuparsi negli anni della necessaria manutenzione del plastico…
Ai Friedkin non interessa il progetto ma tu Non ti muovere, Parnasi resta in zona che adesso si fa’ avanti il pinguino
E pensare che quando ero piccolo un plastico costava qualche migliaia di lire…. Come aumenta il carovita….
Il plastico?? con 30.000 lire il mio falegname lo faceva meglio (cit.) Forza Roma !!
Parnesi mi sa che resta Solo con il cappello antinfortunistico in testa
FARE CAUSA IN iTALIA..progetto assurdo..hanno lanciato er boomerang e mhò je torna indietro..eh eh
Senza fratello Skomina non avresti scritto tutte ste robe… Esagere’!
Vuoi vedere che il Lotirchio si infila in questo progetto e lo fa prima della Roma? Sarebbe proprio il colmo. Altro che serie tv e libri sulla capitale. Se succedesse, sarebbe un bel ceffone ai detrattori dello stadio. Forse perchè sarebbe stato della Roma…….ma le mie, sono solo speculazioni di fantasia……
FORZA MAGGICA!!!!!!!
L’accordo con la Roma non è proprio l’ultimo dei problemi visto che ne la copertura economica ne la completa proprietà dei terreni mi sembrano chiariti agli atti. Qui di coperture vere al 100% sul progetto al momento non le ha presentate nessuno.
Tutte richieste che il Comune avrebbe dovuto fare prima della pubblicazione della variante del 2018.
Ora sono possibili due soluzioni:
a) Unicredit/Vitek cacciano un altro pacco di soldi per rimettere in bonis Eurnova, per pagare le rate scadute al curatore fallimentare di Sais e a dare a Papalia un compenso per fargli cancellare la trascrizione da lui ottenuta sui terreni di TdV.
b) saltano tutti i salvataggi relativi al fallimento Eurnova di Parsitalia Spa-General Contractor-Real Estate e la Raggi porta in delibera la revoca dell’interesse pubblico su TdV.
Tutto dipende da quali armi ha ancora Luca Parnasi, legittime o illegittime, per non fare scattare il punto b).
Non è in gioco lo stadio a TdV anche perché AS Roma ha detto che non lo vuole, ma il tentativo di salvarsi il kulo di tutti i protagonisti della vicenda ai danni del più debole, Luca Parnasi.