ALTRE NOTIZIE – Lunedì Damiano Tommasi, presidente dell’Assocalciatori, formalizzerà la proposta di sospensione degli stipendi per i calciatori di serie A per il periodo in cui non stanno giocando né si stanno allenando nei rispettivi centri sportivi.
Si comincerà con gli ingaggi della serie A, che è il traino di tutto il movimento. Sospendere il pagamento degli ingaggi significherebbe l’automatica interruzione del versamento dell’Irpef, che è a carico dei club visto che i calciatori sono dei lavoratori dipendenti.
Si tratterebbe di una misura transitoria, che come termine ha per il momento quello del 3 aprile ovvero lo stesso del Decreto Cura Italia emanato dal Presidente del consiglio e valido per tutto il Paese. La sospensione degli ingaggi intende anticipare anche la prevedibile (ma non scontata) mossa delle pay tv che per ora stanno continuando a pagare per un prodotto di cui non possono più disporre ma che potrebbero chiudere i rubinetti per fronteggiare i loro guai di bilancio.
(Il Messaggero)
Finalmente una proposta sensata
Per ora è solo acqua fresca visto che si parla di sospensione e non di tagli agli stipendi (tagli che invece sono stati annunciati ieri dal Barcellona che pagherà al 70% i suoi calciatori).
In fondo all’articolo si parla delle Pay tv che stanno pagando per un prodotto di cui non dispongono ……
…..come tutti gli abbonati che stanno pagando per vedere nulla,non capisco perché non si parla di sospensione di pagamento anche per loro …
Ma tranquilli, quando la gente dalla prossima stagione non rinnoverà l’abbonamento a Sky l’abbassamento degli stipendi sarà automatico …
Già detto e mi ripeto: Sono a conoscenza d’intere famiglie con prole che a causa di tutto ciò che stà accadendo,, si sono ritrovate improvvisamente sul lastrico Non hanno piu’ soldi neppure per gl’alimenti
Essenziali, se si vuole sopravvivere in determinate condizioni Al Centro Sud la situazione è ancora piu’ drammatica I diretti responsabili (Politici, Sindaci e quant’altro) adducendo al fatto che non vi sono soldi, se ne disinteressano altamente A questo punto cominciassero a “tagliare” là dove è veramente necessario Non si può colpire semopre il ceto medio o quello piu’ povero, abbandonandolo poi a se stesso Vi son soggetti che dal Mondo dello Sport, traggono “profitti a dir poco vergognosi” Autentiche sanguisughe S’incominciasse da qui – Non si tratta di fare il Robin Hood della situazione
E’ semplicemente una questione di “Umanità” Termine che, molti di questi “signori”, sembrano aver dimenticato!
E questo è solo l’inizio.
A Palermo, già c’è stato un assalto al supermercato.
Si rischia che si creino serissimi problemi di ordine pubblico. Se si scatena il panico…
Ma naturalmente, c’è tutto un disegno eversivo dietro, e già.
Driinnn… Suonano alla porta, chi è? Il SISDI? Aiuto, vogliono farmi salire su questa macchina nera senza contrassegni, anzi, con un unico contrassegno che è la quaglia della lanzie, dove mi porteranno?
@Hic Sunt Leones pensiamo solo ad uno Spalletti che in qusto momento se ne stà beato e tranquillo a godersi il suo stipendiuccio (per cosi’ dire) senza fare assolutamente nulla ed infischiandosene altamente di ciò che stà accadendo Ho nominato lui ma quanti ce ne saranno al suo stesso livello?
Ehh… Quanto si riparmierebbe e quanta “benficenza” si potrebbe fare Sopratutto in momenti come questi (Farmaci, mascherine, respiratori, generi alimentari etc etc – In diverse Strutture Ospedaliere, scarseggia di tutto) Purtroppo stiamo sempre ai soliti vecchi “utopici” discorsi
I soldi di taluni “tizi”, non vengono mai toccati Meglio lasciar perdere!
Ragionavo su quanto rapidamente si sia passati dal dare dello straccione a dei multimiliardari, auspicando l’arrivo di emiri, re o maraja con i rispettivi petroldollari a considerare ipotesi di redistribuzione della ricchezza dai più abbienti.
Iniquità ed ingiustizia sono all’ordine del giorno nel mondo che ci siamo costruiti: il covid sta solo facendo emergere con maggiore evidenza criticità sempre presenti delle quali, in genere, se non si è direttamente coinvolti, ci si disinteressa.
Non conosco la situazione a Palermo, mi auguro possa arginarsi il problema, anche per evitare facili e pretestuosi ricorsi a spese proletarie da parte di qualche farabutto che non aspetta altro.
Credo che sfamare le persone comporti, peraltro, una spesa piuttosto contenuta.
Ben diverso sarà il discorso per sostenere le piccole imprese (quelle che resisteranno): li serviranno denari veri, altro che le pagliacciate di cui di discute sui tavoli europei.