NOTIZIE AS ROMA – Nei terreni dove dovrebbe sorgere lo stadio della Roma è in atto una controversia legale rilevante, rivela oggi Il Messaggero (G. Scarpa). Il primo esito lo si avrà il 15 dicembre. Giorno in cui il tribunale stabilirà se i vecchi proprietari, Gaetano e Umberto Papalia, hanno realizzato una bancarotta con la società affittuaria dell’ippodromo di Tor Di Valle Un sistema concepito per vendere l’area nascondendo i debiti.
La società Sais, riconducibile ai Papalia, proprietaria dell’ippodromo Tor di Valle, decide di affittare i terreni alla Ippodromo Tor Di Valle s.r.l per mezzo di una seconda società. Una locazione ultranovennale a carico della Ippodromo Tor di Valle s.r.l., anch’essa riconducibile alla famiglia Papalia. Il contratto viene stipulato il 28 aprile del 2008. Papalia, in pratica, affitta a se stesso. La nuova società appena costituita (Ippodromo Tor Di Valle s.r.l) si fa carico dei debiti della precedente compagine, 16 milioni di euro.
Ma c’è di più, sempre la stessa s.r.l non paga l’Iva dal 2008 al 2011. I Papalia, inoltre, distraggono dalle casse della stessa società 5 milioni di euro. Insomma una gestione, per gli inquirenti, dissennata. Infine l’s.r.l. non paga i contratti di locazione alla società titolare dei terreni, la Sais. Perciò quest’ultima azienda non incassando gli affitti pretende di ritornare in possesso dei terreni. Tutto questo meccanismo, per la procura, sarebbe strumentale.
Accade, perciò, che la Ippodromo Tor Di Valle s.r.l diviene la bad company stracarica di debiti mentre la good company, la Sais risulta uscirne pulita, priva di passivi e perciò nelle condizioni di vendere senza alcun problema.
Fonte: Il Messaggero

Mi sfugge il senso dell’articolo. Riassumere in quattro righe una vicenda che da dieci anni occupa avvocati e tribunali mi sembra almeno discutibile.
se c’è stata truffa i vecchi proprietari pagheranno la sanzione.
L’obiettivo è sempre quello di convincere i Friedkin a cambiare area (fonte: il messaggero)
Stiamo parlando di eventi di quasi 10 anni fa, dall’articolo sembra sia accaduto ieri (TDV l’ultima truffa…)
Ma un bell’articolo sul palazzinaro Caltagirone e i suoi affari il Messagero quando lo fa?
Sarà mica che vale ancora il detto non si morde la mano che ti nutre anche per gli indipendenti giornalisti? No perché sembra che il costruttore in questione, da anni attivo su Roma, sia come un benefattore che costruiva nel rispetto di tutto e di tutti e non è così.
Ad ogni modo dei casini fatti in precedenza da altri su Tor di Valle non è che si può accusare Friedkin, sarebbe il colmo!
Il menzognero oggi ci offre l’ennesima perla.
Dopo averci parlato di una Roma nel caos totale, e di aver visto Friedkin cenare con il loro padrone Caltagirone;
dopo averci descritto la Roma come un cumulo di macerie fumanti a causa di una gestione completamente fallimentare, da cui non si salva pressoché nulla;
dopo averci raccontato che a tor di valle lo stadio non si fa, e che i Friedkin grazie alla famosa cena si stanno guardando intorno (ai terreni di caltagirone);
arrivano due polli.
Il primo è Friedkin perché compra un cumulo di macerie spendendoci alla data di oggi quasi mezzo miliardo.
Il secondo è Vitek perché compra i terreni di tor di valle non sapendo della cena dei Friedkin, e mo che fa, ci costruisce l’old trattor per lotirchio?
Questo è il fantastico mondo descritto dalla carta straccia delle carte stracce, il tutto ovviamente idratato dal glu glu di tutte le Marionettes che si bevono ogni perla di saggezza del siffatto ex (ahimé) giornale.
Cioè questi hanno fatto quello che lo Stato ha fatto con Alitalia? che cattive persone!!
Peccato che lo Stato abbia creato la bad company, per cercare di vendere a terzi, Alitalia libera da debiti per salvare migliaia di posti di lavoro, e far continuare la nostra ex gloriosa compagnia di bandiera, e lo Stato (noi tutti, perchè lo stato siamo noi), si è allo stesso tempo, accollato la bad company, con tutti i suoi debiti, senza magheggiare come potrebbe fare un privato. La differenza sta, infatti, nel capire (e sarà il giudice a dirlo) se la bad company che è stata creata da Papalia, sia stata creata solo allo scopo di frodare il fisco, non pagare i debiti (frodando altri privati) e compagnia cantando… si (se il giudice appurasse questo inganno) direi proprio che sono delle cattive persone!!!
appunto Alessandro…noi cittadini ci siamo tenuti i debiti, mentre ai privati abbiamo venduto “oro”, fermo restando che il pachiderma ha continuato a perdere milioni su milioni, e con questa scusa finirà che per salvare quei famosi posti di lavoro, indovina a chi gli torna il carotone di dietro un’altra volta? stai tranquillo che lo Stato purtroppo a volte fa molto più schifo dei privati (chiedere a chi vanta crediti dallo Stato da anni, ma deve comunque pagare le tasse con puntualità svizzera). Che poi Papalia & C. facciano schifo ci sta, ma il gioco delle scatole cinesi non lo hanno inventato loro, e non mi pare che tutti quelli che lo fanno finiscano sotto inchiesta…le inchieste stranamente vanno solo in alcune direzioni, mentre altre vengono stranamente ignorate…
Si le tue deduzioni sullo stato e le sue “furbizie” possono essere anche condivisibili. Nel tuo primo intervento mi aveva “infastidito” (per così dire) l’apparente giustificazione di una possibile “furbizia” ( o reato , se il giudice dicesse questo), come dire chi aggira il sistema è da lodare e secondo me non deve essere così. Però poi hai precisato meglio.
Lasciamo proprio stare questo argomento. La “good company” finisce ai privati che si steccano gli utili e i buffi della “bad company” ai soliti noti.
Questo giochino con Alitalia lo avranno già fatto almeno tre volte, ho perso il conto. E non solo con la compagnia di bandiera ovviamente.
Purtroppo lo stadio non è solo una vicenda politica, ma anche imprenditoriale … il palazzinaro de sto giornale fuffa sono 10 anni che rompe er x@xx@ … vuole entrare e pertanto sempre a scrive m@rd@ sui dirigenti e lo stadio … senza questo signore avevamo già lo stadio da un paio di anni
Dai,un ultimo sforzo e ci riuscite ad affossare Tor di Valle e a regalare lo stadio all’editore
Come conosce bene il Messanera quali potrebbero essere i magheggi! Chissà da chi ha avuto l’input…
A ridicoliiiii, non avete scritto in 7 anni neanche per sbaglio una notizia pro-Stadio a TDV!!!
FORZA ROMA
Anche su questa vicenda il tempo mi ha dato ragione. Agli ultimi irriducibili dico che la denuncia penale è di diversi anni fa e che solo oggi il PM chiusa l’indagine, ha chiesto la condanna.
L’articolo ci conferma che l’operazione è stata messa in atto da Papalia a vantaggio di Luca Parnasi e di chi ci sta dietro per la vendita di Tor di Valle a Eurnova che in caso contrario senza il comportamento illecito di Papalia non sarebbe stata possibile.
E ora avremmo avuto un bello stadio finito da un’altra parte.
Ma perché ti palesi sempre e solo quando si parla di stadio, con le tue inconfutabili verità e i tuoi “io l’avevo detto” e “avevo ragione io” ?
Mi sorge il dubbio che tu abbia qualche interesse personale nella faccenda o qualche motivo oscuro che ti porti a remare contro contro questa realizzazione; se fossi un tifoso, come la maggioranza qui dentro, commenteresti anche fatti sportivi, invece no.
Caltastr….ne col suo giornaletto da 4 spicci non si arrede….ancora non ha capito che non c’e’ trippa per gatti,non ha ancora capito che se e quando si far questo benedetto stadio di sicuro non ci saranno le sue pseudo ditte a costruirlo?
A me continua a far sorridere questa contrapposizione Caltagirone/Male – Parnasi/Bene.
Ma scusate, sbaglio oppure Caltagirone, oltre ad essere l’editore del Messaggero, è anche lo stesso di TRS?
Che non mi è mai risultata avere posizioni ostili al Grande Skipper e in particolare nei confronti di TdV.
Può essere che il Calta lasci libertà di linea editoriale ai vari direttori facenti riferimento al suo gruppo?
I fatti dicono che se Caltagirone ha la rogna, Parnasi ha la scabbia. Le porcherie che sono state combinate attorno alla proprietà di quei terreni sono degne delle peggiori schifezze in salsa italiana.
E non dimenticate neanche che, oltre alla bancarotta fraudolenta di Papalia, ci sono anche la bellezza di 16 mln di tasse non pagate all’erario dal vostro eroe senza macchia e paura Luca Parnasi.
Fatela finita di fare la morale attorno ad una storia che puzza di marcio da qualunque angolazione la si veda.
Perfetto UB40, c’è poco da aggiungere.
Se ci fosse stato un attore pulito in questa vicenda avrebbe abbandonato alla svelta quel pantano piuttosto che sguazzarci per anni. Che si faccia UNO STADIO altrove. Il resto sono chiacchiere sterili, tanto sterili che dopo un decennio non si schioda dallo stallo.
L’editore di TRS non è lo stesso del Messaggero. Trattasi di due fratelli, titolari di due distinti gruppi industriali, che non hanno più rapporti reciproci da anni. Ecco spiegata la differenza di linee guida sulla questione Stadio.
Come ti ha scritto Amedeo i fratelli editori non sono proprio in buoni rapporti tra loro, ed è quello del messaggero che ha sempre amato dare le direttive editoriali sull’argomento, ma mica si è limitato a quello, ha anche sostenuto comitati ed associazioni a tutela di “cittadini” che facessero ricorso contro il progetto.
Anche il discorso delle tasse non pagate… solo io vedo l’ironia nel voler bloccare un progetto per 16milioni di tasse insolute rinunciando a centinaia di milioni di gettito tra lavori da fare ed indotto?
Per me sono discorsi che non stanno in piedi.
Parnasi credo pagherà per le sue malefatte, e meno male che esce di scena.
Non vorrei sbagliare, ma la Sidis Vison di Edoardo Caltagirone fa sempre capo a Gruppo Caltagirone S.p.A, di cui Francesco Gaetano è socio di maggioranza ed Edoardo di minoranza.
Dei rapporti tra i fratelli poco so e poco mi interessa, però mi sembra che il giro del grano sia lo stesso.
Se qualcuno è più informato di me, per carità, sono pronto a prenderne nota.
L’anomalia dei 16 mln non pagati sul contratto di vendita da Sais a Eurnova sta nel fatto che quei terreni potevano essere confiscati e messi all’asta da parecchio tempo. Se non è stato fatto è perché alcuni “garanti” politici hanno impedito che ciò avvenisse.
Ciò che a me dà fastidio è l’insopportabile morale che viene propinata da tanti qui giornalmente. Caltagirone & Brothers fanno schifo, ma il partner che Pallotta(?) si è scelto per lo stadio della Roma fa altrettanto schifo, oltre ad essere un imprenditore fallito.
La contrapposizione Caltagirone – Male / Parnasi – Bene è un parto della Tua fantasia.
Ma il giornale delle lavannare potrebbe fare anche un inchiestina su cosa c’è realmente sotto il mega centro commerciale porta di roma, si dice che è stato costruito sopra un area archeologia immensa, magari non è vero chi lo sa, capisco la Soprintendenza che non poteva occuparsene visto che era impegnata nel salvare la tribuna Lafuente e la sua annessa discarica, ma il giornale paladino della salvezza delle discariche tra cui di tor di valle, potrebbe approfondire la cosa no?
Senza si dice… è stato così! Un’intera area archeologica sepolta sotto centro commerciale, svincoli autostradali e quartieri annessi.
stà a vedere che la propirietà dei Terreni era degli antenati di Pallotta
Morale della favola Tor di Valle ad oggi continua ad essere una discarica ahahahhaha. Questo è o non è un fatto? Forza ROMA
Buongiorno a tutti ma veramente pensate che avvocati notai non abbiano verificato tutto ma dai e Vitek non ha fatto controlli e poi sulla Sais ce’ il curatore fallimentare i terreni sono legittimamente di Vitek e questa inchiesta non tocca lo Stadio
Fonte: “Il Messaggero”
Zac e SRG, siete solo dei ca…ri spero involontari.
Nel comprensorio di Porta di Roma sono stati eseguiti sondaggi archeologici per diversi anni prima dell’inizio dei lavori del centro commerciale per un costo per i privati di poco meno di 9 milioni di euro.
I ritrovamenti più significativi sono stati i resti di una casa rurale villa nel sedime del centro commerciale che è stata spostata e portata in superfice per renderla visibile sempre a cura e spese dei privati e alcuni reperti come un bellissimo pannello in mosaico presentati in una manifestazione nella sede della Sovrintendenza e poi nascosti in non si sa quale magazzino.
In un pozzo votivo sono stati trovati una grande quantità di ex voto (i cristiani non si non inventati nulla) per grazia ricevuta di parti umane in terracotta, tra cui parecchi peni e vagine che anche gli antichi roani avevano gli stesi problemi di oggi.
A TdV ancora non è stato fatto nessun sondaggio e il funzionario Buccellato e il sovrintendente Prosperetti sono indagati e/o rinviati a giudizio in base alle intercettazioni con Luca Parnasi per TdV.
Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.