AS ROMA NEWS – “Vedere un campione come Francesco Totti stare male, steso a letto, sembra come guardare un mondo rovesciato. Capisci, quanto il Covid riesca a stendere anche un uomo forte e allenato. Un atleta nel pieno della sua forma fisica che improvvisamente diventa vulnerabile”.
Monica Rocco, docente ordinario di Anestesia e Rianimazione all’università La Sapienza e responsabile del reparto di Terapia Intensiva all’ospedale Sant’Andrea di Roma, è uno dei medici che ha curato l’ex capitano della Roma e campione del mondo della nazionale italiana nella sua casa e lo ha condotto fuori del tunnel del Covid. E sulle pagine de La Stampa ha raccontato come è riuscita a curare lo storico numero 10.
“Mentre i suoi familiari per fortuna, si sono ammalati in maniera lieve, lui invece si è contagiato in una forma abbastanza aggressiva – continua a raccontare -. Come lui stesso ha raccontato gli era stata diagnosticata una polmonite bilaterale e aveva la febbre a 40 gradi”, ricorda la professoressa Rocco. La dottoressa del Sant’Andrea racconta quando una sera ha ricevuto la telefonata dal professor Alberto Zangrillo primario dell’unità di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano che aveva in cura il calciatore.
Dopo aver parlato con la famiglia per avere notizie sulle condizioni di Totti, il collega dalla Lombardia temeva che il campione si fosse aggravato, al punto da rendere necessario un ricovero in ospedale. “Tu sei un’esperta, hai lavorato in prima linea con i pazienti Covid fin dall’inizio. Vorrei sentire la tua valutazione”. Così, la dottoressa Rocco si è diretta nella villa verso il mare dove il campione abita con la sua famiglia. Lui era a letto da giorni, aveva la febbre alta e respirava a fatica. Poche parole tra i due.
“Non aveva paura di ricoverarsi, mi diceva solo “dottoressa se dobbiamo andare, andiamo”. Un particolare che mi è rimasto nel cuore: nel suo momento di massima fragilità e di ansia, era lui a tranquillizzare la sua famiglia, la moglie soprattutto. Contagiata anche lei – ma le sue condizioni erano buone – è rimasta sempre accanto al marito tenendo sotto controllo la situazione e tenendo i contatti con i medici. Ogni giorno, quando non andavo a visitarlo personalmente, era con lei che parlavo per aggiornarmi sulle sue condizioni di salute”.
“L’ho visto migliorare di giorno in giorno, piano piano, farmaco dopo farmaco. Abbiamo applicato a Totti gli stessi protocolli di tutti gli altri pazienti comprese manovre come la pronazione per tenere liberi i polmoni che ormai tutti ci siamo abituati a vedere”, spiega la professoressa Rocco. Così anche Totti, è rimasto per giorni prono sul letto o con la schiena sollevata, sperando che i farmaci facessero effetto. “Un ulteriore peggioramento e sapevano tutti e due che doveva andare in reparto. Avevo più paura di lui. Gestire il paziente Francesco Totti, la sua popolarità, in un grande ospedale come il Sant’Andrea sarebbe stato complicato. I tifosi l’avrebbero accerchiato, pressato. Invece lui aveva bisogno di tranquillità. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta, insieme, a rimanere nella sua casa”.
Lentamente ha cominciato a respirare meglio, a ritrovare la forza di parlare senza tossire, “perfino il gusto di una battuta”. Cosa è rimasto di questo rapporto con il paziente Totti? “La sua capacità di rimanere tranquillo per non spaventare ulteriormente la famiglia. Non è facile combattere la battaglia contro il Covid e non perdere la lucidità. Gli sono tutti rimasti accanto. Il giorno che gli abbiamo annunciato la guarigione con lui c’era la moglie. Mi hanno semplicemente detto ‘grazie dottoressa per averci fatto uscire da questo incubo’. Qualche giorno dopo a casa mi è arrivato un pacco. Dentro c’era la maglia firmata dal mio campione finalmente guarito. Ora troneggia nella stanza dei miei figli”.
Fonte: La Stampa
Sono felice che Francesco Totti e la sua famiglia abbiano superato questo brutto momento. Su GR.net noi tifosi ci esaltiamo per una vittoria o ci arrabbiamo per una sconfitta della Roma, ed è logico e inevitabile perché questo è un sito dedicato alla nostra squadra del cuore, ma non dovremmo mai dimenticare che la vita e la salute vengono prima di tutto, anche del calcio e del tifo.
Concordo con te su ogni vocale/consonante da te scritta.
A volte non ci rendiamo conto…ma stiamo passando uno dei periodi piu’ brutti e “pericolosi” della nostra esistenza…che nessuna generazione esistente al mondo ora, mai dimenticherà finchè vivrà.
Speriamo davvero che con questi vaccini possa sparire il prima possibile questa maledetta pandemia diventando solo un bruttissimo ricordo.
ma anche bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
certo che stai depresso forte eh fred
non sono depresso tuttavia ti confesso di aver vissuto momenti migliori, piuttosto tu, il tuo pragmatismo a cosa lo devi, forse al fatto che sei piccino e da mangiare lo trovi già pronto nel piattino oppure il 27 ricevi un bell’accredito e quindi sta andando tutto bene?
Si ,è così nella vita ,coraggio a tutti coloro che sono riusciti a superare ilcovid e ai loro famigliari
Lo avuto con polmonite bilaterale e polineurite mielinica acuta sono stato 4 mesi in ospedale un incubo
Il Covid colpisce tutti.
Non c’è fama, popolarità, soldi,
che ne sono esenti.
Buon per Francesco che ne sia
uscito fuori.
E con lui gli altri membri della sua
famiglia, seppur in forma più leggera.
Alri non ce l’hanno fatta.
Migliaia di persone che avevano in corso
altre gravi patologie.
Speriamo che questo vaccino abbia
i risultati che tutti si aspettano
e che possa salvare altre vite umane,
Auguri e Daje Francesco! 💛💗
De Rossi come sta?
A forza de spera’ de morì prima c’è stava a riuscì dopo😁un abbraccio capitano i miti non muoiono mai
Io purtroppo ho un’amico ch’è passato dal casco alla terapia intensiva ( intubazione) spero tanto che abbia
La fortuna del capitano
Nessun minus habens negazionista a dare al Capitano del complice della dittatura sanitaria?
Tranquillo, ci vediamo domani sotto casa tua con i 15 milioni di poveri della nazione Italia, che a malapena arriva a 60 milioni di abitanti.
Li accogli tutti tu o preferisci che stiano zitti perché altrimenti possono turbare la tua psiche?
Il negazionista, forse, dopotutto, potresti tranquillamente essere tu.
E cavolo c’entra con l’essere negazionisti il tuo commento?
Visto che c’è crisi economica dobbiamo ignorare virus e morti?
Almeno dirlo chiaramente.
ad Anto, ErKanye ti ha risposto sei tu che non vuoi unire i puntini!
ah quindi vengono i medici a casa, no perchè ero rimasto alla tachipirina e vigile attesa del protocollo del ministro speranza, bene cosi è una notizia incoraggiante
Vale solo per gli Dei come lui che non ha paura. Che fosse un eroe omerico ? Sicuramente affermazioni e articolo da evitare
Il padre è morto di COVID.
Conta fino a 10 prima di dire ca@@ate
Quindi tu Andrea tu giudichi chi dice ca@@ate e chi no. E ovviamente hai deciso che non sei tu a dirle….
Caro Fred se qualcuno dice che è privilegiato e che gode di cure migliori degli altri, quando viceversa ha perso il padre proprio per quella malattia di cui sarebbe privilegiato, non è un opinione che ha detto una ca@@ata è un fatto certo.
Andrea mi riferivo al Covid come causa di morte e ovviamente non essendo per te in questione la causa del decesso del padre di Totti mi hai risposto su altro argomento ma tant’è !
Veramente una brutta storia del mondo questo maledetto virus.
Francesco , questa e’ stata la tua piu’ grande vittoria.
Totti è stato umile e coraggioso a rimanere a casa, lasciando libero un posto letto in ospedale. Un altro al posto suo avrebbe chiamato il 118 e si sarebbe fatto ricoverare a sirene spiegate. Anche perché con la polmonite il padre era morto.
Grande e bravo Capitano 👍