ULTIME AS ROMA – Il sassolino dalle scarpe, Zaniolo se l’è già tolto l’11 giugno del 2017, andando a segno con l’Inter nella finale Primavera contro la Fiorentina. Un’esultanza polemica verso la tribuna del Bozzi che ospitava tra gli altri la dirigenza toscana, a dimostrazione di come l’addio ai viola lo avesse profondamente turbato.
Estate 2016: Nicolò viene chiamato in sede. Dopo aver fatto la trafila nelle giovanili per 9 anni, gli viene comunicato che non rientra più nei piani del club. Un brutto colpo per un ragazzino che ha da poco compiuto 17 anni. Gli prospettano la possibilità di andare in prestito al Carpi o al Cesena. Papà Igor ottiene invece lo svincolo e ha la felice intuizione di farlo ripartire dall’Entella. Il resto è storia recente.
E forse, proprio la piega positiva che ha preso la sua carriera da questo rifiuto, fa ora vedere le cose sotto una prospettiva diversa. Ne è dimostrazione un’intervista rilasciata un mese fa da Nicolò al Daily Mail: «Rifiutato? Non mi piace questa parola. Preferisco sottovalutato ma ora non ho nessun sentimento di rivalsa. La mia prima squadra è stata l’Entella e da allora tutto è cambiato, ma ho ancora dei bellissimi ricordi delle giovanili. Non dimentico le mie radici».
(Il Messaggero)
Due squadre lo hanno “bocciato”, quindi, forse il merito è di chi l’ha portato e ci ha creduto: Eusebio Di Francesco.