Friedkin Group, parla un legale: “Il Covid-19 ha cambiato tutto, ma la Roma ci interessa ancora”

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Dan Friedkin non ha mollato la Roma. Lo conferma un rappresentante legale del “Friedkin Group” al sito “romapress.net”: “Il COVID-19 ha cambiato tutto per noi. I nostri analisti ritengono che potrebbero essere necessari alcuni anni per il recupero dell’intero portafoglio”.

Il dirigente del gruppo che fa capo al magnate texano prosegue: “L’interesse nell’acquisizione della Roma rimane, questo non è in discussione. Ma dobbiamo ancora avere un’idea chiara di cosa riserva il futuro non solo qui negli Stati Uniti ma anche all’estero”.

Infine, il dirigente sottolinea che l’affare non può dirsi già “morto”: “Ovviamente alcune decisioni importanti dovranno essere prese a breve e questo sarà fatto, ma dire che l’accordo è ‘morto’ è sbagliato. Ryan (Friedkin, ndr) è particolarmente entusiasta della prospettiva di acquisire la Roma. Le valutazioni sono ancora in corso”.

Fonte: Romapress.net

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29 Commenti

  1. Austini e Biafora li ho sempre ritenuti giornalisti seri, mentre su RomaPress… non so, ho sempre avuto l’impressione che le parole di questo “dirigente”, siano sempre andate di pari passo con quello che scrivono su Il Tempo, perciò c’è qualcosa che non quadra.

    • Su questo ti do ragione. La fonte in oggetto ha meno attendibilità di Austini. I virgolettati sono immancabilmente privi di nomi e cognomi.

    • Senza alcuna polemica Però definire Austini e Biafora giornalisti seri mi sembra troppo!
      Per me sarebbe come paragonare Ugo Trani ad un Ciotti, ad un Giubilo ad un Carosio o a un De Zan.
      Balzani, Austini, Biafora, Valdiserri, Magni, Renga, Mario Corsi… e qui mi fermo, ) altrimenti la lista diventerebbe troppo lunga) talmente “famosi” che a momenti neppure Wikipedia sà chi siano
      (Se non per i “trascorsi criminali di qualcuno Senza far nomi” – Ilare)
      Un Saluto a Cattivik e @Hic sunt leones… 🙂

  2. Riguardo a Friedkin, ripeto quanto ho scritto nell’altro post. Il settore dei resort di lusso, è destinato a ripartire, semplicemente perché non la propria clientela non ha problemi economici, e in questo momento non sta certo pensando a come mettere insieme pranzo e cena, ma anzi, agli svaghi e a come rifarsi del tempo perso durante la quarantena. Sicuramente altre loro attività (in particolare, il settore automobilistico, il loro core business), risentirà di questa crisi, ma il calcio prima o dopo ripartirà, e come ho detto svariate volte, sono imprenditori che ragionano a lungo termine.

    • Quando la merce si deprezza troppo conviene non vendere, fare magazzino e aspettare se non è deperibile. Ti sembra deperibile la Roma? Sai quante volte sarebbe morta se lo fosse.

    • Quanto ha speso per prenderla dalla famiglia Sensi? (50M +30) dopo esser stato convinto dall’Unicredit per acquistarla…pensa che fila che c’era di investitori interessati al club.
      Gli arabi stanno comprando il Newcastle per 350 milioni…per me 700 tra valore debiti ed aumento di capitale erano anche pochi! Per me.

    • Caro Mirko, e dove sta scritto che la ridente Novocastro debba valere meno della AS Roma? E’ un diritto divino? Tanto per cominciare le due società fatturano più o meno la stessa cifra al netto delle plusvalenze (attorno ai 200 mln). Con la differenza che i Magpies producono pure qualche utile invece di debiti monstre. E il Newcastle milita nel torneo più ricco del mondo in cui c’è una torta di 5 mld di sterline.
      Guarda caso, quei 350 mln sono, al netto di tutti i buffi chissà perché calcolati nel prezzo finale, più o meno gli stessi soldi che sarebbero passati realmente di mano tra Friedkin e Pallotta. Come vedi tutto torna.

    • Mirko la fila non c’era, come non c’era per il PSG, però i fatti ci dicono che l’allora Presidente Cappelli, nonchè rappresentante della trattativa della cessione della ASRoma per Unicredit, a precisa domanda rispose ufficialmente che era vero esserci qualche altro magnate (plurale, quindi non solo Sawiris) disposto a prenderla, ma che (purtroppo per noi) non rispondevano ai loro futuri interessi (forse lo Stadio a TdV???)… di sicuro Sawiris ci disse, sempre ufficialmente, che avrebbe usato le sue banche… poi certo poteva partecipare all’asta, ma il fatto che fu Unicredit a proporre l’affare a Pallotta e soci forse fece sorgere qualche dubbio sulla conclusione di un’eventuale partecipazione…
      ps l’ultimissima affermazione e le parentesi sono supposizione, ma tutto il resto rimane facilmente confermabile con brevi ricerche su internet…

  3. Pallirchio la deve regalare, come ha regalato i giocatori.
    Sei un fallimento umano Pallirchio, zero tituli e pretendi che ti si comprano la squadra al prezzo del Real Madrid 😂😂 ma fammi il piacere… Ostadddiooo er plasticooo er merciandaising stamo su guggol ert 🤦‍♀️ e intanto ingaggiava dirigenti inetti alla Fienga che parlano a bocce ferme e fanno i conigli quando subiamo torti arbitrali… 🤓 L occhialetto Fienghese poi è proprio uno spasso

    • Che fantasia veramente stai qui copiare soprannomi, non ci sta. A differenza del tuo lotirchio, pallotta ha i soldi e ne ha investiti tanti. Mi piacerebbe che pallotta salutasse per trovare qualcuno piu interessato.. Che sia ricco o meno ricco le coppe le vince l’organizzazione societaria. E per quanto mi riguarda la roma è il mio primo grande amore e lo sarà per sempre anche senza vincere trofei.

  4. Se la vogliono però se la devono prendere e dimostrare con fatti ossia tirando fuori i quattrini che vogliono diventare proprietari.
    Nella speranza che prima o poi il prossimo campionato ripartirà, sarebbe bello per il tifoso interessarsi solo del calcio e della squadra.
    Oppure il prossimo anno di questi tempi, vogliamo stare ancora, sospesi nel tira e molla, di un giorno Pallotta non cede anzi rilancia, il giorno dopo Friedkin avanza verso la Roma e da settembre che va avanti questa storia e probalmente ha distratto anche la squadra che ci rimesso un sacco di punti.
    Il gruppo Friedkin, penso che a questo punto i conti della Roma li conosca a memoria ora devono prendere una decisione definitiva

  5. Nun je resta che na tavolata co l’amici sua speculatori e menù co amatriciana e arrosto misto salsicce, spuntatute e abbacchio.

    E se nun se sbrigano a venne se magnano pane secco e acqua.

    Non oso pensare a cosa accadrà a breve medio termine se non mollano, sti squali, la nostra amata AS ROMA 1927 !!!

  6. Ao poppy welcome back.
    Guarda che c’è poco da fa gli spititosi, l’idea è quella di lasciare meno di ciarrapico.
    Je la stanno a fa.
    Sono Gnocchi vegani per le sisters. Gnocchi verdi e vegani.

  7. Spero solo che quando arrivano i subentranti (chiunque siano e quando sarà) oltre a mettere a posto i conti (o buffi 😏 ) riescano anche a SISTEMARE (si resta qualche spiccio) il reparto arretrato della squadra che sono anni che NESSUNO ci pensa…

  8. Resto convinto che Pallotta si è stancato del “giocattolo” da almeno due anni; anche i soci premono per vendere: dopo otto anni di perdite l’investimento comincia a puzzare terribilmente di marcio. Nessuno della cordata ha voglia di continuare, con la possibilità (concreta) di uscirne con le ossa rotte. F. R.!

    • Ti resta l’ultima domanda da farti, quella da 100k: cosa caspita intendevano farci dall’inizio col giocattolo e a quale scopo? Le quattro possibilità A,B,C,D, sono in realtà una sola…

    • Come risaputo (e onestamente ammesso) il business era incentrato primariamente sullo stadio e in subordine, e parallelamente, sul rilancio/valorizzazione della squadra/società.

    • Risposta (quasi) esatta. Per il momento sono 50k. Vediamo se centri i restanti. Sullo stadio indubbiamente hanno profuso il massimo impegno. Non è andata bene, e non certo per colpe esclusivamente loro, anzi. Però anche qui resta qualche comprensibile dubbio sulla scelta dell’area (la terza in ordine di rating dell’advisor) e del partner, guarda caso uno indebitato nei confronti di Unicredit e con qualche guaio giudiziario.
      Nelle altre due aree indicate dall’advisor, Togliatti e Torre Spaccata, lo stadio avrebbe trovato meno ostacoli? Chi può dirlo? Però resta il dubbio sulla scelta dell’area.
      La società è stata valorizzata? Pallotta e soci hanno ottenuto un prezzo di favore da Unicredit (come mai?), ma è lecito supporre che in una normale trattativa tra privati, la Roma nel 2011 sarebbe stata venduta ad una cifra non inferiore ai 200 mln (stima conservativa, non volendo dare per certa l’offerta di 280 mln del gruppo Soros). Nove anni dopo, il prezzo, sempre e solo considerando i soldi che sarebbero passati da acquirente a venditore, è una cifra che va da 300 a 350 mln. Questo ovviamente prima della crisi causata dall’epidemia covid19. In questi 9 anni il fatturato è raddoppiato, ma attenzione sono peggiorati tutti gli indicatori economici: monte ingaggi, ammortamenti, margine operativo, risultato d’esercizio, indebitamento e patrimonio netto, perché nel frattempo sono lievitati i costi in percentuale molto maggiore rispetto all’incremento del fatturato. I risultati sono visibili nell’aumento del debito finanziario, quintuplicato rispetto al 2011.
      Quindi, la domanda è la seguente: il valore intrinseco della società è realmente aumentato rispetto al 2011?
      E tali sconfortanti risultati economici sono serviti a vincere qualcosa?

  9. spaccando una piuma in due, il mio spirito-guida ha espresso “anche la terra muore e rinasce ciclicamente, figurati il resto”. La sacralità dell’evento sarà diffusa dal rullo del Grande Tamburo e coinciderà con l’addio di qualche megatroll scappato dai videogiochi.
    La “white list” è già in festa, unitevi ai cori romanisti

  10. Stavo per scrivere questo

    “oooh finalmente una persona in carne ed ossa che parla, no i soliti articoli basati sui sentito dire !”

    Poi leggo ste du’ righe scacate e noto che questi non ci dicono manco CHI e’ che parla.

    NOME E COGNOME per favore, come in un articolo serio.

    Invece no, ci rifilano le solite boffonchiate e biscicamenti stentati.

    Si boh….un rappresentante….hem quale ? Boh, quello “legale” : si si scrivi “legale” che pare piu’ professionale, che se mettiamo solo “rappresentante” pare uno di quelli che vende il detersivo porta a porta.

    Ma andate affaxulo và, ma non siete proprio capaci di scrivere UN articolo serio ?

    UNO caxxo, in UN ANNO ce la fate ???

    Siete piu’ scarsi in giornalismo che Juan Jesus in difesa !!!!

    Con tutta la gente che ha perso il lavoro per il Covid-19 siete VOI quelli che ancora lavorano ???

    Andate a casa , incompetenti !!!!

  11. Ragazzi mi pare OVVIO che ci sia un rallentamento e una nuova apertura di contrattazione sul prezzo.

    La Roma, come il calcio in Italia e in generale quello mondiale ha perso molti soldi, quindi sia i giocatori che le società valgono di meno, ecco perché per esempio non crederò MAI che lo united chieda 25mln per smalling o larsenal idem all’ultimo anno di contratto.

    La Roma oggi vale di meno ed è GIUSTO E SACROSANTO che friedkin ridiscuta i termini di prezzo.

    Ricordo anche che furedkin come società ha perso molto con questo coronavirus, quindi anche lui si deve un più stabilizzare.

    OGGI DI COMPRATORI che compralo a più di Friedkin non ci sono ed è anche questo molto logico.

  12. ATTENZIONE: La moderazione dei commenti è ora più rigorosa.
    Per qualsiasi dubbio potete consutare il nuovo regolamento.

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