Roma, stadio in alto mare: il Comune alle prese con la grana Eurnova, progetto congelato

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NOTIZIE AS ROMA – Lo Stadio della Roma è sempre più in alto mare. Il Comune, racconta l’edizione odierna del Corriere dello Sport (G. D’Ubaldo), al momento non può cancellare il progetto: la Roma non è formalmente proponente, quindi tecnicamente non può chiedere l’annullamento.

Per individuare la nuova area è ancora tutto in alto mare, l’incontro tra la Raggi e la Roma è servito soprattutto per esporre le motivazioni della rinuncia. Il Comune si è riservato una valutazione, che ora è allo studio degli uffici tecnici: va prima di tutto verificato se può non tenere conto della diffida di Eurnova. La decisione di annullare l’accordo per Tor di Valle è contestata dalla società di Parnasi, la proponente.

Friedkin vuole l’impianto in un’altra area e in tempi brevi, senza opere accessorie e con le cubature al minimo. Parnasi è fermamente intenzionato ad andare avanti attraverso le vie legali. Il Comune ha detto alla Roma di non voler respingere la rinuncia, ma la Raggi e i suoi collaboratori devono capire come evitare contenziosi legali.

Eurnova, aggiunge il Corriere della Sera (G. Piacentini) ha già annunciato una causa con richiesta di danni alla Roma, ma al tempo stesso dovrà dimostrare al Comune di avere ancora i requisiti per ritenersi soggetto proponente. Per farlo, serve avere un accordo con una società sportiva utilizzatrice: non la Roma, che può cercare nuove aree senza rimanere legata a Tor di Valle, paradossalmente potrebbe essere la Lazio se Lotito avesse voglia di subentrare nel progetto.

Fonti: Corriere dello Sport / Corriere della Sera

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19 Commenti

  1. Bada, n’articolo su lo stadio e er comune de Roma, se nomina pure la Raggi… mo viè a fa’ li bisogni er cane da londinium….

    • Ma no, il titolo dell’articolo lancia un’idea splendida: Stadio in alto mare. Fuori dalle acque territoriale e con servizio di vaporetti per raggiungerlo. Meraviglioso!

  2. Ma in alto mare cosa ahahahahahahahaha, ma veramente qualcuno crede che la proprietà voglia anche solo respirare la stessa aria del pupazzo del Campidoglio? La chiosa finale sulla Lazio è un opera d’arte, non riesco a smettere di ridere

  3. c’è una trama dei servizi segreti deviati capeggiata da Lotito su ordine del Grande vecchio..il mystero si infittisce..ma niente paura..da laggiù il gran Ciuffo biondo non permetterà il fallimento auspicato dalla Cabala..il gran Ciuffo è acquattato come lo squalo tigre e veglia sulla Roma..

  4. Non capisco quali potrebbero essere le conseguenze legali, se si ci ritira da un progetto dove non esiste nessun permesso.
    Pallotta è stato portato a spasso per 10 anni i Friedkin hanno capito che rischiano la stessa fine così festeggeremo 20 anni di chiacchiere a vuoto su Tordi valle.
    La burocrazia si sa ha i suoi tempi ed un passo molto lento, ma se poi diventa insormontabile, allora bisogna desistere, altrimenti si rischia di perdere solo tempo, se non c’è mai nulla di concreto

  5. Di vero c’è che la Roma non è soggetto proponente, e quindi non ha titoli per richiedere al Comune l’interruzione dell’iter. Può tirarsi indietro dall’accordo con Eurnova, e immagino che i legali dei Friedkin abbiano valutato le conseguenze di tale passo.
    In ogni contratto sono in genere previste delle penali per la rescissione dell’accordo, e credo sia così anche in questo caso. Se così non fosse, allora è possibile pensare che la Roma punterà sulle grane del proponente riguardo la proprietà dei terreni e i pignoramenti pendenti sugli stessi.
    Non dimentichiamo che ci sono sempre ancora da versare i 16 mln all’Agenzia dell’Entrate evasi dalla Sais di Papalia e le restanti rate non versate da Eurnova alla stessa per completare l’acquisto. Eurnova, attualmente commissariata, ha quei soldi in cassa?
    Immagino che senza più l’accordo col Tenant, Parnasi abbia poche carte da giocare.

    • Guarda che il comune sta ancora aspettando i documenti di Eurnova come proponente da otto anni, forse UB40 ti sei perso qualcosa, altrimenti i Friedkin non si muovevano in questo modo, cercando un’altra area per costruire lo stadio, ti ricordo anche, se non lo sai, che i terreni ancora sono pignorati, aspettano che i Friedkin cacciano i soldi (cor ca…) ❤️🧡💛

  6. Condivido in pieno la presa di posizione dei Friedkins.
    Mi preoccupa solo il fatto che tra cause, ricorsi, burocrazia, l’eventuale nuovo progetto avrà tempi più lunghi di quello vecchio.
    In pratica la pietra tombale sullo stadio di proprietà.

  7. Restiamo alla realtà dei fatti.
    1. As Roma non ha risolto nessun contratto, che tra l’altro sarebbe comodo conoscere. Ha solo detto che non gli interessa più TdV. Parlare di cause è ridicolo.
    2. il Comune per iniziare la scelta di un’altra area deve prima revocare l’interesse pubblico su TdV con una delibera del Consiglio comunale altrimenti sarebbe danno erariale.
    3. La Raggi non ha ne i tempi ne la capacità politica di impegnarsi in un’altra area e se fosse seria porterebbe subito in consiglio la revoca come già avrebbe dovuto fare nel 2018, lasciando libera l’AS Roma di fare i propri interessi. vedremo se almeno questo regalo, di Pasqua, arriverà.

    Tutti i vari Zenone, Kawa, Cipro, Markus, ecc. dovrebbero chiedere scusa oltre che al sottoscritto anche ai lacciali Berdini e Grancio che avevano visto giusto.

    • È complesso ma ci provo.

      Berdini 2017:
      “..lo stadio crea alterazioni immobiliari ai danni di imprenditori che hanno investito in altre aree…”

      Caltagirone, in tempi lontani, da imprenditore, aveva commissionato uno studio dove risultava che Roma EST era in forte sviluppo, creando una società che convogliava residenziale e uffici, la DOMUS IMMOBILIARE, con lo scopo di entrare in borsa e l’obiettivo di ricavare 200 milioni.
      Ma con la crisi dei subprime, il progetto non venne realizzato.

      La rivalutazione del quadrante sud, complica ancor più i piani di Caltagirone, che vede un area concorrente nel suo piano di sviluppo, e iniziò una feroce campagna stampa contro l’ECOMOSTRO del “nemico” Parnasi.
      Parnasi era vincolato a UNICREDIT e colse l’occasione di TdV, area scelta per la relativa vicinanza all’aeroporto di Fiumicino.
      Roma NON avrà mai uno stadio e soprattutto TdV rimarrà una landa desolata, non avendo più i 270 MILIONI di infrastrutture in cambio delle cubature.

      Ricordiamo che la Raggi ha tenuto le TALPE ferme della metro C, un ANNO, perché aspettava 10 MILIONI dal CIPE..
      Nel frattempo continua l’edificazione di 400mila mt cubi di palazzine a tormarancia….quanti lo stadio e il business park.

      Morale, io sono stufo da queste schifezze, sono rassegnato perché mi hanno tolto un SOGNO (oltre un ponte e uno svincolo sulla Roma fiumicino..)
      Quelli che esultano, tra ricorsi e tribunali, non sanno che lo stadio non si farà più.

  8. Ma infatti pure io pensavo che sicuramente uno come Lotito 1700 milioni di euro te li da subito pe fa lo stadio. Anzi secondo me il suo progetto sarebbe anche più ecologista. Al posto dei palazzi c’è fa le grotte, la paglia e il fango pe fa lo stadio e poi la chicca, il più grande parcheggio de trattori d’Europa.
    Ma ve rendete conto chi è la Raggi! State parlando di una che la mattina s’è svejata e s’è ritrovata sindaco senza capicce un caxxo de come se gestisce una metropoli ed il bello è che troppi ce n’ha fatti crede che lei era una in gamba.

  9. Markus, non ti preoccupare, ti riesce benissimo imbrogliare.

    1. il PRG prescrive dove e quanto potere costruire e dove no e quindi di conseguenza il valore delle aree. Una variante importante della cubatura consentita oltre il PRG era una evidente distorsione del mercato a vantaggio di uno e a danno degli altri.
    In questo caso poi sembra che sia stata pagata e Luca Parnasi, il presidente del CC De Vito e un altra ventina di persone sono state rinviate a giudizio, prossima udienza ora a Marzo.
    Iniziative ben più importanti di Tormarancio sono state autorizzate nel rispetto del PRG ed erano benedette.

    2. usare il termine “vincolato” è un diminutivo. Hai presente cosa succede quando ti prestano dei soldi e poi non puoi restituire? Una banca o uno strozzino si comportano allo stesso modo ovviamente con sistemi diversi. Vitek.

    3. La destinazione urbanistica di TdV è “verde privato attrezzato” e si può realizzare facilmente un ippodromo, un campo da rugby, uno stadio di calcio, un parco a tema tipo Disneyland ecc. non ci si può fare invece un milioni di mc ad uffici.
    La legge 1150/42 s.m.i. prescrive che le opere di urbanizzazione necessarie per la nuova lottizzazione proposta dal privato siano a suo totale carico e nel nostro caso poi erano anche insufficienti, in base alla relazione del traffico del Politecnico di Torino, e non dovevano essere compensate con la concessione della cubatura di PRG, vedi normativa Cantone.

    4. Di aree abbandonate o immobili fatiscenti è piena Roma. TdV è l’ultimo dei problemi che una amministrazione responsabile deve affrontare

    5. sei stato -se in buona fede- un abboccone o meglio “carne da macello” definizione dei che risulta da una intercettazione di Luca Parnasi.

    6. lo stadio si farà in un’area adeguata senza speculazioni annesse puoi stare tranquillo.

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