Righetti: “Ora sto bene, ma ho incontrato la morte. La prima cosa che ho visto al risveglio? Mourinho…”

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AS ROMA NOTIZIE – Ubaldo Righetti torna a parlare, e lo fa in un’intervista esclusiva a Il Romanista, nella quale ha raccontato il suo problema al cuore, il malore improvviso e la convalescenza in ospedale. Ecco un estratto della sua intervista:

Come stai?
“Ora posso dirlo, sto bene. Ma ho incontrato la morte. Ci siamo guardati e non ci siamo piaciuti. Sarà per un’altra volta, ma non ora. E ora sto bene, anzi, ne approfitto”.

Sul suo malore.
“Stavo giocando a tennis, ho avvertito una pressione al petto. La notte in ospedale ho avuto 18 arresti cardiaci”.

La partita in cui si è sentito male Eriksen l’hai vista?
“Sì, in diretta, mi ha fatto effetto anche se ovviamente è stata una cosa diversa per lui”.

La prima immagine che ricordi al risveglio?
“È legata a Mourinho”.

E cosa c’entra Mourinho?
“Io sono stato male il 3 maggio. Il 4, al mio risveglio, c’era uno dei fantastici infermieri del Sant’Andrea che ha preso a girarmi intorno. Ovviamente romanista. Mi diceva: “Ubà, sicuro che stai bene?” E io: “Certo, non mi vedi?”. E lui scherzando: “Ti devo far vedere una cosa, ma non so se reggi”. E io: “Il peggio è passato, dimmelo”. Allora mi ha mostrato il cellulare: “Guarda chi abbiamo preso”. Sul cellulare c’era il comunicato della Roma con l’annuncio di Mourinho. Non ci volevo credere. Pensavo scherzasse, è stato un bel risveglio”.

Cosa ne pensi di lui?
“Grandissimo colpo. Sotto tutti i punti di vista. Mediaticamente è il numero uno staccato. È troppo intelligente, io ormai mi occupo di comunicazione, uno come lui non esiste.”

Fonte: Il Romanista

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19 Commenti

  1. La tua ripresa alla vita di tutti i giorni e’ una grande notizia , avrei gradito che questa notizia fosse data nella tv di stato dove collabori e a cui paghiamo il canone , nel frattempo qualche sciacallo laziale si e’ insediato al tuo posto a commentare gli europei… forza Ubaldo !

  2. Grande Ubaldo….felicissimo per te…come si suol dire in tali casi…”l’hai potuta raccontare”…
    MENOMALE !!!
    Ti ho nel cuore anche perchè ho avuto la fortuna di vederti esordire e giocare con la mia/tua Roma ( quella degli anni ’80 ) e soprattutto ricordo come fosse oggi, la tua tranquillità e freddezza, forse per la tua “incoscenza” da giovane età, nel battere il portiere del Liverpool durante la lotteria dei rigori di quella famosa e maledetta notte del 30 maggio ’84 ( ero là…in sud…proprio dietro quella porta …).
    Sei un Grande.

  3. Non hai mai avuto problemi a stoppare gli avversari. Anche se quest’ultimo è stato il più tosto di tutti…. Bentornato alla normalità, campione!

  4. Facevi parte di una squadra fantastica composta da uomini veri,altroché le 4 mammolette viziate e tatuate che sono i pseudo calciatori di oggi,un grande abbraccio Ubaldo!!

  5. ciao grande un augurio da un tuo grande estimatore e anche avendo la stessa eta’ un poco di piu’ auguri per il futuro e Forza Roma sempre

  6. Ma ste 8 mxxxe che mettono 👎 a parte il colore sbiadito della loro squadra , vogliamo dargli un nome serio, con la M maiuscola?

  7. Uba stavamo tutti straniti e male x te. Conosco bene cosa significa vivere certe cose. Ci vuole tempo x tornare a una semi normalità ma pensa che c’è chi sta peggio. Tipo quelli che mettono il pollice verso, so sempre le solite merxe pigiamate maledette. Una vita da inferiori e da invidiosi. Questi so loro. Daje uba, chi tifa Roma non perde mai. Laziale sentite male te

  8. Pollice verso ai commenti di auguri per una persona ed ex calciatore, oltre tutto giallorosso, non ha veramente senso!
    Capitasse a voi un malore del genere preferireste che si girassero tutti dall’altra parte??
    Meglio certi animali a bestie del genere!
    Forza Ubaldo, a prescindere da tutto!

  9. Leggendo questo articolo e i relativi commenti, mi è tornato in mente un particolare… Un pomeriggio di tanti anni fa, mia sorella, più piccola di me di cinque anni, tornò dal luneur con due pesci rossi; per la precisione uno rosso e l’altro dorato.
    Tutta contenta, li mise in una vaschetta trasparente piena d’acqua e mi chiese: “come li chiamiamo?” Senza nemmeno darmi il tempo di rispondere, esclamò trionfante: “Sebino e Ubaldo!”. Come avrei potuto non condividere …
    Onore a te, Ubaldo Righetti (e anche a Sebino Nela). 🌞❤️

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