Koné è il barometro di Gasp. Con lui la Roma ha trovato una seconda “lavatrice”

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Neanche un minuto. Mai. Perché se c’è un giocatore insostituibile nel centrocampo della Roma quello è proprio Manu Koné, scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Tanto che Gian Piero Gasperini – appunto – in queste prime nove partite di campionato non solo non gli ha fatto saltare neanche una partita, ma lo ha tenuto in campo sempre, dall’inizio alla fine, senza mai fargli tirare il fiato.

Per riposare – si fa per dire – ci sono state le tre partite di Europa League, dove il francese ha giocato rispettivamente 69 minuti a Nizza, 21 con il Lilla e 45 contro il Viktoria Plzen. Ma in campionato, no, lì per Koné è vietato prendersi pause. E la cosa avrà ovviamente un seguito anche domani sera, a San Siro, dove Manu è la principale certezza della mediana giallorossa. Accanto a lui dovrebbe giocare El Aynaoui, con Cristante avanzato in posizione di incursore, a fare un po’ il pendolo tra il centrocampo e la trequarti. Ma se poi Gasperini alla fine dovesse decidere di giocarsela in modo diverso, e cioè con il centravanti (inserendo quindi Dovbyk) piuttosto che con l’attacco mobile, allora Cristante scivolerebbe proprio in mediana, al fianco di Koné. Perche al francese non si rinuncia mai, appunto.
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Una continuità la sua mai avuta prima in giallorosso, visto che lo scorso anno con Juric era finito anche in panchina, mentre Ranieri ogni tanto qualche piccolo “spiraglio” di fiato glielo concedeva. Del resto, Koné è l’unico in casa giallorossa in grado di dare energia e intensità in ogni situazione di gioco, di “ripulire” ogni pallone sporco e di renderlo immediatamente giocabile, quasi come se avesse una bacchetta magica. L’ultimo che a Roma faceva un lavoro così è stato l’olandese Kevin Strootman, quello prima dell’infortunio, che Rudi Garcia definì la «lavatrice giallorossa». Perché se hai centrocampisti così, che in mezzo al campo sanno fare tutto ma sanno soprattutto trasformare i palloni “sporchi” in situazioni di gioco efficaci, allora sognare è davvero lecito.

Ed allora domani Koné avrà il compito come sempre di cucire il gioco, di trasformare l’azione da difensiva in offensiva e di cercare di dare più elasticità possibile alla fase di transizione di Gasperini. Ma anche di arginare gli inserimenti offensivi di Youssouf Fofana, uno che quando c’è da affondare il colpo ci mette muscoli e forza fisica. E quello con il centrocampista rossonero sarà anche un bel duello, tutto francese, tra due che si sono passati il testimone anche in nazionale. E allora sarà bello godersi anche questa sfida qui. Perché Koné non ha voglia di lasciare più niente a nessuno…
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Fonte: Gazzetta dello Sport

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12 Commenti

  1. Se fosse un po’ più concreto sulla trequarti…. Rimane uno dei centrocampisti più forti della serie A, questo non lo si mette in dubbio, ma deve essere un po’ più concreto

    • ma, forse per barometro intendevano
      che può fare il bello e il cattivo tempo?
      chi li capisce certi giornalai.
      sfr. ❤️🧡💛

    • avessero detto lo sfigmomanometro l’avrei capito… la pressione va tenuta sotto controllo, eh … soprattutto quando pare che ce l’hanno a 2

  2. Davanti la difesa come con la Francia è eccezionale, ma sulla trequarti manca della precisione di tiro e di assist
    Non so se gasp lo migliorerà in qst ma già in quella posizione è un big assoluto per resistenza progressione forza, costanza, recupero palloni e interruzione azione avversaria, con due centrocampisti più di spinta accanto è perfetto, cristante El aynaoui (che dovrebbe ancora crescere in spinta) o pisilli o Pellegrini

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