Amelia: “Che rimpianto non essere tornato alla Roma, non me lo perdonerò mai”

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Marco Amelia torna a parlare della Roma e non nasconde un rammarico che lo accompagna ancora oggi. L’ex portiere, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha ripercorso la sua carriera ricordando l’addio alla Capitale nell’estate del 2001, dopo lo scudetto conquistato da giovanissimo, senza però mai scendere in campo.

Io speravo di restare a Roma – racconta –. Ero un giovane di prospettiva, ma il club decise di prendere Pelizzoli. A quel punto arrivò la chiamata del Livorno e scelsi di andare a giocare. È stata una scelta azzeccata, Livorno è una piazza tosta ma perfetta per la mia crescita. Dopo due anni ero già in Serie A”.
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Il rimpianto, però, resta forte: Non essere tornato alla Roma non me lo perdonerò mai. Non si sono mai incastrati gli astri, ogni tanto ci penso e ancora mi dà noia. Anche perché in quegli anni non avevamo grandi portieri”.

Un pensiero che testimonia quanto il legame con i colori giallorossi sia rimasto vivo, nonostante Amelia abbia poi vissuto una carriera di alto livello, vestendo le maglie di Livorno, Milan, Palermo e della Nazionale italiana campione del mondo nel 2006.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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7 Commenti

  1. il tuo rimpianto dovrebbe essere l’ignobile tarantella di perdite di tempo in un Roma Livorno nel 2009 che fece imbufalure Ranieri e tutti i romanist che fini’ in pareggio e ci servivano i punti per lo scudetto.sulle parate impossibili di quel giorno invece nulla da dire: faceva parte del tuo mestiere, anche se essendo tu una mezza tacca hai fatto il fenomeno proprio quel giorno.

    • era un giocatore del Livorno e lottavano per restare in serie a è normale che perdeva tempo. Noi lo scudetto l abbiamo perso in casa con la Sampdoria di cassano vincevamo a fine primo tempo 1 a 0 e a fine partita abbiamo perso 1 a 2

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