Ancelotti: “Sono mourinhista e romanista. Lasciare il Real? Ha ragione Josè, solo un pazzo lo farebbe”

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AS ROMA NOTIZIE – Questa sera il Real Madrid giocherà contro il Napoli per la quarta giornata di Champions League. Il tecnico dei blancos, Carlo Ancelotti, ieri ha rilasciato una lunga intervista pre-partita ed ha parlato anche della Roma e di Josè Mourinho.

Queste le sue parole: “Abbiamo un bel rapporto. Io sono mourinhista e romanista perché io sono stato capitano della Roma e ho un ricordo fantastico del periodo passato alla Roma.

Sono d’accordo con Mourinho quando dice che solo un pazzo lascerebbe il Real Madrid. Io sto molto bene qui e vedremo quello che succederà nel futuro”.

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28 Commenti

  1. sono 30 anni che sento questa cosa.
    come giocatore sei stato un colosso ma da allenatore, quando ci fu la possibilità di prenderti, il tuo essere romanista al 100% non l’ho visto mica. hai detto mille volte VORREI ALLENARE LA ROMA E TOTTI. abbiamo avuto una marea di mezzi allenatori nel frattempo e e se lo avessi voluto davvero, la società avrebbe impiegato tempo zero a portarti qui.
    la tua assenza in finale con il Liverpool sarà un dramma sportivo per l’eternità, Carlè. ma qui non tutti sono sbarcati oggi con il gommone.
    ste cose non attaccano per chi ricorda anche Mister Claudio Ranieri incensare la Juventus quando allenava la gobba. ma se non altro Ranieri è romano e cresciuto romanista sul serio. giusto i munelli puoi incantà.

    • Quando allenava il milan vinse una partita contro di noi con un goal di filippo inzaghi che si era portato la palla avanti con la mano. Rivedendo l’episodio alla moviola disse che lui non lo vedeva il tocco con la mano. In altre occasioni si è sempre dichiarato tifoso del milan. E’ una banderuola. Essere romanisti tra i professionisti è un’altra cosa. Chiedere a Totti!

    • Alda, io e te parliamo la stessa lingua.
      inutile stare a spiegare certe cose ai tifosi d’acqua dolce

    • vorrei sapere da chi mette pollice in giù cosa pensa del grande romanista che ha accettato il Napoli in tre secondi, IL NAPOLI, e non noi quando c’era una squadra spaventosa sul serio.
      voglio credere sia perché sono tutti nati nel 2006 e di quella Roma ne sanno niente per mancanza di vissuto.
      altrimenti è tana per le quaglie!

    • Ancelotti è quell’amico che quando programmi una serata, dice sempre “Ci vediamo lì. Voi andate, poi vi raggiungo” lasciandoti in sospeso perchè spera sempre gli capiti qualcosa di meglio.

    • Si può essere grandi senza per forza ogni volta nominare la Roma. Anche io ci vedo dell’opportunismo in queste parole e sinceramente, scoccia , è ripetitivo , anni luce da Mourinho nella comunicazione

    • d’accordo con PicchiaSebino, Ancellotti ha detto che la città piu bella è Napoli, che in Italia tifava Milan ed il Real la squadra del cuore. Oggi è romanista……. domani facce tarzan…..
      non credibile

    • L’ allenatore in questione è un pagliaccio… quando è romanista (falso come le banconote del monopoli) e quando è milanista… È uno che parla come più gli conviene e come allenatore non mi fa impazzire. Sulla panchina del Real farei un’egregia figura anche io oppure sulla panca di altre squadre Top dove è stato… tant’è che in un Napoli “normale” dove ha fatto la comparsa, è stato esonerato…

    • Fa gli “affari” che più gli convengono ed è giusto così…. Ma non deve prendere per il kulo noi tifosi dichiarandosi romanista

  2. sei sempre da allenatore attaccato più ai soldi che al rimaniamo. di occasioni per allenarci ne avreste avute in 30 anni di carriera. addirittura sei andato a Napoli ed Everton. A noi non ci hai mai calcolato

  3. caro Carlo,non ti offendere,sei una bella persona,un grandissimo allenatore e giocatore,ma questo lato del tuo carattere, ruffiano e cerchiobottista, è proprio fastidioso.
    Visto che sei onesto,abbi la compiacenza di schierarti definitivamente con una squadra del cuore, che non credo sia la Roma,e di apertamente che non verrai mai qua ,dove ci sono pochi soldi e gloria.
    E noi ti rispetteremmo ancora di più….

  4. Ma quale romanista…
    Se c’è una squadra italiana a cui Ancelotti è legato è il Milan. Un grande tecnico? Sì, quando allena i campioni, li sa gestire…ma non si inventa nulla. Un altro non in grado di fare le nozze con i fichi secchi (chiedere a Napoli ed Everton). Per fortuna allenava la Juve nel 2001, un altro non avrebbe pareggiato quella partita già vinta.

    • Non credo proprio. Nella sua condizione penso che potrebbe tranquillamente ammettere che la Roma è stata, per lui, la squadra che lo ha lanciato e a cui è affezionato ma che probabilmente non allenerà mai. Non so se questo lo renderebbe più professionista ma certamente lo renderebbe più onesto con se stesso e soprattutto con i tifosi della Roma.

  5. Per me Ancellotti rimarrà sempre UN GRANDE.
    Di occasioni nella vita in cui può sembrare di contraddirsi ne abbiamo avute e ne avremo sempre tutti.
    Ma la “sostanza” resta: Carletto è UNO DI NOI, ma anche del Milan, e ci sta….
    Per come l’ho vissuto nei suoi anni alla ROMA non posso che ricordarlo “come una delle ragioni per cui sono oggi romanista”!
    Per come ha proseguito la sua carriera di calciatore ne ho ammirato la caparbietà, il riscatto fisico, ed i successi (che gli ho cmq sempre augurato).
    Per l’intelligenza, lo spessore umano, l’allenatore e il ruolo simbolico da VERO SPORTIVO, ANCELLOTTI AVRÀ SEMPRE IL MIO APPLAUSO!!!
    Non lo rinneghero’ per non essere tornato da noi.
    Mica ci ha preferito l’Atalanta!!!
    Ha fatto la storia nelle più grandi squadre al mondo, anzi, felice fosse nella Juve nell’anno del nostro scudetto…
    FORZA ROMA

  6. ancelotti non ancellotti
    nainggolan non naingollan
    per il resto … l ho amato e poi accantonato come tutti quelli di passaggio …

  7. Personalmente a me lasciò bei ricordi (ve lo ricordate il coro “Manfredonia balordo e il presidente buciardo?). Che sia romanista non credo, che conservi bei ricordi invece si.
    Ma se gli fanno una domanda cosa volete che risponda? La ragion di stato vale pure per i professionisti.

  8. ad ogni modo, per illuminare i novizi, quando sentite degli errori fatti sul mercato da parte della Roma, ricordate che nessuno sbaglio, o quasi, sarà pari all’aver creduto finito Ancelotti giocatore dopo il suo infortunio. perché parliamo di un centrocampista (a dir poco) che con la sua presenza in finale di Coppa Campioni, QUELLA VERA, avrebbe probabilmente cambiato le sorti di quella finale maledetta.
    è stato un giocatore ENORME. quello è al primo posto degli errori fatto dalla Roma dalla sua fondazione, al pari del trattamento riservato ad Ago! quello che penso di Don Carlo allenatore l’ho scritto nel primo post presente su questo articolo. ma come giocatore è stato una meraviglia di Dio nella nostra economia della squadra. che dramma la sua assenza quella sera… che dramma!

  9. L’altro ieri aveva detto di essere milanista e madrilista. Ma anche basta, per la Roma può avere solo una simpatia legata al ricordo dello Scudetto che ha vinto nel 1983 da calciatore ma il suo cuore dice bilan e poi il Real Madrid per tutte le volte che lo ha allenato e dove è tornato da allenatore con le Champions vinte. È andato ad allenare Everton e naapulegni fallendo ma 2 volte si è rifiutato di allenare la Roma.
    Le sue dichiarazioni ormai hanno stancato.

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