Andreazzoli: “Fa effetto vedere la Roma in difficoltà, ma si riprenderà presto. Totti-Spalletti? Spero che il tempo possa mettere a posto le cose”

22
1083

ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Intervistato dal Corriere dello Sport, Aurelio Andreazzoli si è soffermato sul momento della Roma. L’ex collaboratore tecnico ed allenatore giallorosso è poi tornato sull’esperienza capitolina. Di seguito le sue parole.

Con la Roma l’anno prima dell’arrivo di Mourinho stavate per strappare lo scudetto all’Inter.
Quell’anno avremmo potuto vincerlo. L’Inter la spuntò al fotofinish, facendo entrare a Parma a 20 minuti dalla fine Ibrahimovic che fece i due gol decisivi, mentre noi pareggiammo a Catania. Mi ricordo il disastro, quel giorno.

Quella Roma vinse meno di quanto avrebbe meritato?
Di sicuro avremmo meritato di vincere lo scudetto quell’anno. Qualche danno arbitrale che risultò decisivo c’è stato, è agli atti. Ma vado controcorrente, non è il trofeo che lascia il segno. In quegli anni vincemmo due Coppe Italia, una Supercoppa. Ma ciò che resterà nella storia del club è quello che la squadra ha fatto, il calcio che ha espresso, quella era una delle squadre più belle in Europa.

A Roma oltre quindici anni, uno dei pochi sopravvissuti al cambio di proprietà. Collaboratore tecnico con Spalletti, poi allenatore al posto di Zeman, infine ancora prezioso assistente tecnico.
Sono stati tanti anni indimenticabili, in quel periodo ho fatto conoscenze importanti, tanti allenatori, non li cito perché se dimentico qualcuno si offende. Ho vissuto in un ambiente in cui ho lasciato tanti amici, alcuni fraterni. Dal 2005 al 2017, una parte importante della mia vita. Ho quasi sempre abitato a Trigoria in rare occasioni ho avuto casa all’Eur Ho sempre vissuto dentro il centro sportivo, era quello la mia casa. Ho partecipato alla ristrutturazione, ai disastri lasciati dal fiume quando tracimò.

Totti e Spalletti: una storia finita male.
Sono dispiaciuto, senza entrare nei particolari, che non mi riguardano. Da amico di tutti e due sono dispiaciuto, perché loro insieme sono stati una bomba. Spero che il tempo possa mettere a posto le cose e possa esserci la possibilità di riprendere quella storia insieme.

In quegli anni alla Roma, Taddei le dedicò una finta che battezzò Aurelio.
Questo è l’esempio di come nel mondo del calcio con poco si possa passare alle cronache e con anni di lavoro nessuno se ne accorge. Taddei in allenamento quando ti passava vicino con il pallone tra i piedi faceva sempre questa finta e nel momento di disattenzione ti prendeva in giro. Lo vedevo e un giorno gli dissi: “Ma perché non la metti a posto questa finta, così la puoi usare in partita?”. Ci ha lavorato e fu efficacissima. Fece quella bellissima giocata il 18 ottobre 2006, durante Olympiacos-Roma, partita di Champions League. In conferenza stampa disse che l’aveva chiamata Aurelio per dedicarla a me.

La Roma si rialzerà?
Fa effetto vedere la Roma in difficoltà. Ma la squadra è forte, ha calciatori importantissimi, uscirà sicuramente da questa situazione grazie all’esperienza di un allenatore indiscutibile e l’entusiasmo di un pubblico che non ha nessuno.

Fonte: Corriere dello Sport

Articolo precedenteMayoral, il piano Fiorentina
Articolo successivoPinto, assalto a Dalot: le cifre dell’affare

22 Commenti

  1. Madonna….me lo sn andato a riveredere l’aurelio….filmatino sul tubo “Rodrigo Taddei – The Magician”. I brividi, 1 cretino che in ufficio applaudiva da solo….avercelo oggi 1 terzino così 🤦

    • Non capisco i 3 pollici versi. Forse qualcuno ha frainteso sul “cretino che in ufficio applaudiva da solo”…è ovvio che eri tu che applaudivi all’Aurelio di Taddei. Oppure non hanno frainteso e sono amici di Brunetta che vuole che resti concentrato al lavoro😜. Cmq grande Taddei: terzino d’attacco, esterno e all’occorrenza falso nueve, sempre dando il 100%. Confermo: ad avercelo oggi.

    • Con osbajo che a fine partita lo sfanculava per allontanare le colpe di una prestazione VERGOGNOSA dell intera squadra e accentrare su di lui i riflettori…😏😠

  2. Tecnico indubbiamente molto preparato, ma privo del physique di role per la grande piazza.
    In fondo mi dispiace che i suoi 15 anni di Roma debbano essere ricordati per quell’infausta data.
    Credo non lo meriti…

    • Che poi, in quei mesi da traghettatore non è che nel complesso andò malissimo. Vinse una gara, peraltro ben giocata, contro la Juventus di Conte, e ottenne una media punti tutto sommato buona. Purtroppo verrà ricordato a vita per le disgraziate scelte che fece per quel famoso derby, ma d’altro canto, non è detto che con lui in panchina si sarebbe aperto il ciclo che si aprì nel 2013/2014 e si concluse nel 2018…

    • No di certo. Non ho detto che l’avrei confermato, non ha proprio la statura e il profilo psicologico da frontman per guidare un club come la Roma.
      In realtà con attenzioni mediatiche ridotte al minimo fa spesso bene, perché la preparazione ce l’ha.
      Mi dispiace solo che 15 anni di contributo alla causa Roma, in cui si è certamente dedicato anima e corpo, debbano essere ricordati per quella indelebile macchia.
      Ma ognuno ha il proprio destino…

    • Fonseca ci ha portati a una semifinali di El.
      Perde 6-2 …ed e’no scem…
      Invece questo che non ha fatti un azz…ehhh ci dispiace…
      Abbiamo giocato il derby con Florenzi in panchina, pjanic in panchina Osvaldo in panchina. Ma non tiene colpa.. meschino

    • Poi sarei io il travisatore dell’altrui pensiero. Andreazzoli ha speso 15 anni della sua vita nella Roma, prima come apprezzatissimo “tattico” di Luciano Spalletti, e poi in altre vesti.
      Per quante colpe possa aver avuto in quella partita, mi sembra di pessimo gusto ridurre tutto il suo rapporto con la Roma a quello. Poi fai come ti pare…

  3. Che poi appunto non servirebbero neanche tutti campioni,
    solo gente capace di azzeccare in sequenza un dribbling, scatto e cross,
    alla Taddei, alla Perrotta.
    Qui c’è gente che è in grado si sbagliare 5 cross consecutivi o di mirare 3 volte di seguito
    sul primo difensore avversario dal calcio d’angolo, tralasciano le palombelle nelle braccia
    del portiere.

    Ieri ho visto una statistica che dice che siamo PRIMI per numero di tiri: primi!
    Ma per numero di tiri in porta, ottavi. Quasi 2/3 dei nostri tiri va ai piccioni:
    ma è concepibile una cosa così?
    E sui cross siamo terzi per numero, tipo decimi per numero di cross riusciti.

    Però è Mourinho che non da un gioco alla squadra….

    • come sempre i numeri sono interpretabili e si possono leggere un po’ come si vuole, in positivo o in negativo. Di bello nel calcio c’è che, dopo tante chiacchiere, quello che conta è la posizione in classifica, e, dal secondo in giù, hanno torto tutti. Posso concordare con te che alcuni dei nostri “cecchini” e crossatori siano assolutamente da rimandare alla scuola calcio, ma nella mia ignoranza, pensavo che un allenatore forte e capace, ti insegna anche a migliorare nei tuoi punti deboli (lui o il suo staff), allenandoti in maniera specifica. Dopo l’allenamento, resti un’ora a fare solo cross o solo tiri in porta…un allenatore, per me, non è solo un gestore della rosa, ma uno che insegna calcio, a livello di tattica, ma anche di tecnica laddove serve…o sono io ad avere una visione troppo romantica?

    • E chi ti dice che magari non lo facciano? Anche Spalletti addestrava regolarmente Okaka nei fondamentali. Però è rimasto Okaka…

    • Criptico,
      se gli deve insegnare a crossare e tirare in porta, il sesto posto è un miracolo.
      Ma pensi che le altre squadre di alta classifica abbiano questi problemi? No.
      Secondo te è perchè Pioli ha spiegato a Ibra come centrare la porta?

      Tra Gennaio e Giugno servono 5 titolari.

    • Però fateme capì: a settembre eravamo in lotta per lo scudetto, ora abbiamo metà squadra, a dire poco, che non ha nemmeno i fondamentali. Detto che secondo me i fondamentali li allenano anche gli Ibra e i CR7, perchè sono dei professionisti seri, io non credo che Pellegrini in allenamento cicchi tutti i tiri e Kardorsp faccia strage di piccioni coi suoi cross. Il problema è capire perchè poi in partita non riescono a mettere in pratica quello che sanno fare (al di là degli scherzi, parliamo di giocatori da serie A, non da Lega Pro), e in questo forse un allenatore serio e preparato, dovrebbe capire come far rendere al meglio i suoi giocatori. Tommasi e Perrotta non erano due fenomeni, ma rendevano tantissimo…noi la squadra che va da sola in campo e gioca a memoria, non possiamo permettercela (per ora), quindi penso sia lecito sperare che il nostro mister lavori anche sui singoli, capendo come schierarli e come correggere alcuni redimenti troppo bassi. O lavoro tecnico, o lavoro tattico, o tutti e due, ma è troppo facile bollare un calciatore come pippa e sostituirlo con uno da 60 milioni…ah, per noi Ibra era un bollito 40enne che non avremmo mai voluto a Roma, tanto per dire quanto ne capiamo 😉

  4. Ecco perché io non compro più da una vita il corriere dello sport.

    Continuare ad intervistare un signore, che è stato capace, di farci perdere una finale di coppa Italia, quando aveva una squadra, almeno 10 volte superiore alla Lazio e lì questo signore si diverti’ a lasciare in panchina Florenzi, Pjanic e Osvaldo, tre giocatori determinati, che avrebbero da soli,tritato la Lazio, significa voler prendere in giro i tifosi della Roma.
    Significa volere il male della Roma.

    Però la colpa di quegli anni è stata sempre di Pallotta, dove anche avendo una squadra 10 volte superiore alla Lazio gli hanno negato pure quella coppa Italia,l’ambientaccio romano prima, gli ha distrutto Zeman e poi gli ha imposto Andreazzoli il grande inventore dell’aurelio

    • Andreazzoli sarà pure un incapace, e lo è sia chiaro, ma far passare il 🐷 d’oltreoceano come una vittima è una cosa fuori dal mondo. Gli fregava solo della sua bella speculazione a tor di valle, naufragata con l’arresto di Parnasi infatti da quel giorno non si è + visto a Roma, si è affidato x anni a Testa Grigia, un mezzo uomo che odiava Roma e la Roma e che aveva come obiettivo la cosiddetta deromanizzazione, e ha svenduto qualsiasi giocatore buono che abbiamo avuto lasciando ai Friedkin praticamente solo macerie. Riguardo i risultati la sua unica fortuna è aver trovato dal nulla Rudi Garcia, sennò stavamo anni a combatterci il nulla con Fiorentina e Torino

    • A settembre eravamo in lotta x lo scudetto?
      E chi lo ha detto?
      Ah già , Agresti.
      Che non fa parte del famoso ambiente nooooo

  5. Io del 26 Maggio me ne frego, non ho mai incolpato uno solo di quel disastro…gente come Aurelio me la tengo stretta!! Meglio avere un 26 maggio che nascere lazie ed avere una storia come la loro che li condanna per sempre!!
    Magicamente Forza Roma Daje!!!

  6. Andreazzoli gioca un calcio moderno squadra corta alla terra e pedalare Cerca un calcio arcaico squadra lunga esposta a tutti contropiede

  7. Veramente non eravamo riusciti a vincere il derby nemmeno con quei 3 in campo, in campionato al ritorno finì 1-1 coi caciottari in inferiorità numerica e Florenzi si divorò il goal del 2-1.
    La colpa di quella sciagurata finale di Coppa Italia fu in primis di De Rossi che aveva la possibilità di dare un pallone semplice a Balzaretti che era scattato per una ripartenza micidiale, solo che DDR fece un passaggio a metà strada passando la palla praticamente al caciottaro che si era inserito di corsa innescato l’azione che ha portato alla successiva papera di Lobont e sappiamo com’è andata.
    Poi purtroppo ci fu la traversa di Mattia Destro ad impedirci l’1-1 ma se De Rossi avesse passato bene la palla a Balzaretti che era scattato velocissimo in una sorta di prateria forse potevamo andare noi in vantaggio invece di prendere il goal.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci qui il tuo commento
Inserisci qui il tuon nome